{ "version": "https://jsonfeed.org/version/1.1", "user_comment": "This feed allows you to read the posts from this site in any feed reader that supports the JSON Feed format. To add this feed to your reader, copy the following URL -- https://www.iconameteo.it/tag/uragani/feed/json -- and add it your reader.", "home_page_url": "https://www.iconameteo.it/tag/uragani", "feed_url": "https://www.iconameteo.it/tag/uragani/feed/json", "language": "it-IT", "title": "Lista articoli su uragani - Icona Meteo", "description": "IconaMeteo.it - Sempre un Meteo avanti", "icon": "https://iconameteo.it/contents/uploads/2019/12/Favicon.png", "items": [ { "id": "https://www.iconameteo.it/?p=78861", "url": "https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/uragani-oltre-7000-decessi-possono-verificarsi-fino-a-15-anni-dopo/", "title": "Uragani: oltre 7000 decessi possono verificarsi fino a 15 anni dopo l\u2019impatto", "content_html": "
Gli uragani Helene e Milton hanno colpito e devastato la Florida a breve distanza l’uno dall’altro. Il conteggio delle vittime e dei tanti e pesanti disagi subiti dal sud-est statunitense potrebbero per\u00f2 raccontare poco di ci\u00f2 che significa subire un evento estremo del genere. Secondo una nuova ricerca, pubblicata su Nature, i danni insidiosi e silenziosi di queste potenti tempeste sulla salute umana possono durare per settimane o anni.
\n\n Uragani e cambiamento climatico: l\u2019alto costo dei danni di Helene e Milton \n | \n
Quando uragani devastanti come i recenti Helene e Milton colpiscono una determinata area, nel loro caso la Florida, \u00e8 facile osservare i danni materiali causati dai venti, dalle precipitazioni e dall’onda di tempesta. In seguito viene fatta una stima delle vittime e dei dispersi, che fornisce un dato numerico ufficiale che spesso per\u00f2 non dice tutto o dice solo parzialmente. Una nuova ricerca, effettuata da Rachel Young e Solomon Hsiang, analizza i danni a lungo termine sulla salute umana innescati da un dato evento meteo catastrofico. Pi\u00f9 di 7.000 decessi possono essere collegati a un dato uragano di grandi dimensioni fino a 15 anni dopo dal suo impatto.
\nDopo l’impatto di un potente uragano i rischi immediati per la salute umana possono essere naturalmente lesioni di vario genere. I forti venti e la furia dell’acqua possono infatti mobilitare detriti che possono causare qualsiasi cosa, da piccoli tagli a traumi gravi. Le inondazioni possono causare annegamento mentre le linee elettriche abbattute folgorazioni.
\nMeno visibili sono invece gli impatti delle acque che si mescolano con sostanze nocive: prodotti chimici industriali, combustibili fossili e liquami possono trasformare queste acque in un calderone tossico. Il contatto con acqua contaminata pu\u00f2 causare lesioni e infezioni della pelle, in particolare in chiunque abbia una ferita aperta. L’esposizione ad acqua delle inondazioni contaminata da rifiuti umani o animali pu\u00f2 anche aumentare il rischio di malattie gastrointestinali.
\nNei giorni e nelle settimane successive al passaggio di un uragano, spesso gli impatti sulla salute cambiano. L’acqua stagnata pu\u00f2 diventare un terreno fertile per le zanzare che possono trasmettere la dengue, il virus del Nilo e altre infezioni veicolate dalle zanzare. Le case allagate portano anche a esplosioni di muffa, che possono causare problemi respiratori.
\nI dati del Dipartimento della Salute della Florida mostrano un aumento delle infezioni da Vibrio vulnificus dopo i recenti uragani Helene e Milton. Comunemente noti come batteri mangia-carne, questi microbi si trovano normalmente in acqua salata calda e possono essere particolarmente pericolosi per le persone con tagli o ferite. Un numero maggiore di persone pu\u00f2 entrare in stretto contatto con questo batterio quando gli uragani spingono l’acqua di mare nei canali e nei fiumi di acqua dolce.
\nL’impatto degli uragani pu\u00f2 inoltre danneggiare ospedali e infrastrutture sanitarie critiche. Questo pu\u00f2 scatenare degli effetti a catena con l’interruzione di cure fondamentali, interrompendo l’alimentazione, eliminando l’accesso all’acqua pulita, contaminando attrezzature e farmaci e costringendo alle evacuazioni.
\nDopo l’uragano Helene, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti ha dichiarato\u00a0emergenze sanitarie pubbliche\u00a0in tutto il Sud-Est. Il dipartimento ha schierato oltre 400 persone per potenziare i servizi sanitari e garantire la sicurezza di ospedali, case di cura, centri di dialisi e altre infrastrutture dopo che gravi inondazioni in molte parti della regione hanno potenzialmente contaminato e danneggiato queste strutture.
\nL’interruzione di cure mediche fondamentali pu\u00f2 portare le malattie croniche ad aggravarsi e dunque a causare molte morti premature, note come decessi indiretti. Questi effetti possono persistere fino a 15 anni dopo la tempesta.
\nPer giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno analizzato i dati di 501 tempeste che hanno colpito gli Stati Uniti tra il 1930 e il 2015. L’analisi ha scoperto che i conteggi ufficiali delle morti nelle settimane o nei mesi successivi a un evento sottostimano le morti indirette tra i sopravvissuti all’uragano. I loro modelli suggeriscono che pi\u00f9 di 7.000-11.000 morti ogni anno possono essere collegate a ciascuna tempesta, un numero 300 volte maggiore dei conteggi ufficiali delle morti.
\nQuesti decessi “extra” potrebbero dunque essere dovuti al mancato accesso a cure fondamentali che aggravano le malattie croniche ma anche a fattori sociali, come per esempio i fondi economici destinati ad altri interventi post uragano e non a servizi di sostegno per la salute. I ricercatori hanno scoperto che molte persone trascorrevano molto tempo senza acqua ed elettricit\u00e0 e molti non erano in grado di accedere ai servizi medici di base come le ricariche di farmaci. Le condizioni erano peggiori per le persone che vivevano in periferia\u00a0rispetto a quelle che vivevano nei centri cittadini. Ad aggravare il quadro generale, gli impatti sulla salute mentale che possono persistere per anni e anni.
\nLeggi anche:\n Alluvione dopo alluvione: non \u00e8 maltempo, ma crisi climatica \nAlluvione in Emilia Romagna, il WWF lancia l\u2019appello: \u2018Ridare spazio ai fiumi\u2019 \n\n | \n
\u00a9 Icona Meteo - Il presente contenuto \u00e8 riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Uragani: oltre 7000 decessi possono verificarsi fino a 15 anni dopo l’impatto)
\n", "content_text": "Gli uragani Helene e Milton hanno colpito e devastato la Florida a breve distanza l’uno dall’altro. Il conteggio delle vittime e dei tanti e pesanti disagi subiti dal sud-est statunitense potrebbero per\u00f2 raccontare poco di ci\u00f2 che significa subire un evento estremo del genere. Secondo una nuova ricerca, pubblicata su Nature, i danni insidiosi e silenziosi di queste potenti tempeste sulla salute umana possono durare per settimane o anni.\n\n\n\n\nUragani e cambiamento climatico: l\u2019alto costo dei danni di Helene e Milton\n\n\n\n\nUragani, i danni invisibili sulla salute umana possono rivelarsi anche a distanza di 15 anni\nQuando uragani devastanti come i recenti Helene e Milton colpiscono una determinata area, nel loro caso la Florida, \u00e8 facile osservare i danni materiali causati dai venti, dalle precipitazioni e dall’onda di tempesta. In seguito viene fatta una stima delle vittime e dei dispersi, che fornisce un dato numerico ufficiale che spesso per\u00f2 non dice tutto o dice solo parzialmente. Una nuova ricerca, effettuata da Rachel Young e Solomon Hsiang, analizza i danni a lungo termine sulla salute umana innescati da un dato evento meteo catastrofico. Pi\u00f9 di 7.000 decessi possono essere collegati a un dato uragano di grandi dimensioni fino a 15 anni dopo dal suo impatto.\nQuali sono i rischi immediati per la salute umana? Lesioni dirette e contaminazione\nDopo l’impatto di un potente uragano i rischi immediati per la salute umana possono essere naturalmente lesioni di vario genere. I forti venti e la furia dell’acqua possono infatti mobilitare detriti che possono causare qualsiasi cosa, da piccoli tagli a traumi gravi. Le inondazioni possono causare annegamento mentre le linee elettriche abbattute folgorazioni.\nMeno visibili sono invece gli impatti delle acque che si mescolano con sostanze nocive: prodotti chimici industriali, combustibili fossili e liquami possono trasformare queste acque in un calderone tossico. Il contatto con acqua contaminata pu\u00f2 causare lesioni e infezioni della pelle, in particolare in chiunque abbia una ferita aperta. L’esposizione ad acqua delle inondazioni contaminata da rifiuti umani o animali pu\u00f2 anche aumentare il rischio di malattie gastrointestinali.\nImpatto sulla salute a breve termine: ospedalizzazione e rischi per il sistema sanitario\nNei giorni e nelle settimane successive al passaggio di un uragano, spesso gli impatti sulla salute cambiano. L’acqua stagnata pu\u00f2 diventare un terreno fertile per le zanzare che possono trasmettere la dengue, il virus del Nilo e altre infezioni veicolate dalle zanzare. Le case allagate portano anche a esplosioni di muffa, che possono causare problemi respiratori.\nI dati del Dipartimento della Salute della Florida mostrano un aumento delle infezioni da Vibrio vulnificus dopo i recenti uragani Helene e Milton. Comunemente noti come batteri mangia-carne, questi microbi si trovano normalmente in acqua salata calda e possono essere particolarmente pericolosi per le persone con tagli o ferite. Un numero maggiore di persone pu\u00f2 entrare in stretto contatto con questo batterio quando gli uragani spingono l’acqua di mare nei canali e nei fiumi di acqua dolce.\nL’impatto degli uragani pu\u00f2 inoltre danneggiare ospedali e infrastrutture sanitarie critiche. Questo pu\u00f2 scatenare degli effetti a catena con l’interruzione di cure fondamentali, interrompendo l’alimentazione, eliminando l’accesso all’acqua pulita, contaminando attrezzature e farmaci e costringendo alle evacuazioni.\nDopo l’uragano Helene, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti ha dichiarato\u00a0emergenze sanitarie pubbliche\u00a0in tutto il Sud-Est. Il dipartimento ha schierato oltre 400 persone per potenziare i servizi sanitari e garantire la sicurezza di ospedali, case di cura, centri di dialisi e altre infrastrutture dopo che gravi inondazioni in molte parti della regione hanno potenzialmente contaminato e danneggiato queste strutture.\nQuali sono gli effetti a lungo termine dopo l’impatto di un grande uragano? Malattie croniche e condizioni di salute mentale\nL’interruzione di cure mediche fondamentali pu\u00f2 portare le malattie croniche ad aggravarsi e dunque a causare molte morti premature, note come decessi indiretti. Questi effetti possono persistere fino a 15 anni dopo la tempesta.\nPer giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno analizzato i dati di 501 tempeste che hanno colpito gli Stati Uniti tra il 1930 e il 2015. L’analisi ha scoperto che i conteggi ufficiali delle morti nelle settimane o nei mesi successivi a un evento sottostimano le morti indirette tra i sopravvissuti all’uragano. I loro modelli suggeriscono che pi\u00f9 di 7.000-11.000 morti ogni anno possono essere collegate a ciascuna tempesta, un numero 300 volte maggiore dei conteggi ufficiali delle morti.\nQuesti decessi “extra” potrebbero dunque essere dovuti al mancato accesso a cure fondamentali che aggravano le malattie croniche ma anche a fattori sociali, come per esempio i fondi economici destinati ad altri interventi post uragano e non a servizi di sostegno per la salute. I ricercatori hanno scoperto che molte persone trascorrevano molto tempo senza acqua ed elettricit\u00e0 e molti non erano in grado di accedere ai servizi medici di base come le ricariche di farmaci. Le condizioni erano peggiori per le persone che vivevano in periferia\u00a0rispetto a quelle che vivevano nei centri cittadini. Ad aggravare il quadro generale, gli impatti sulla salute mentale che possono persistere per anni e anni.\n\n\n\nLeggi anche:\nAlluvione dopo alluvione: non \u00e8 maltempo, ma crisi climatica\nAlluvione in Emilia Romagna, il WWF lancia l\u2019appello: \u2018Ridare spazio ai fiumi\u2019\nLa corsa all\u2019oro sta devastando il Ghana\n\n\n\n\n\u00a9 Icona Meteo - Il presente contenuto \u00e8 riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Uragani: oltre 7000 decessi possono verificarsi fino a 15 anni dopo l’impatto)", "date_published": "2024-10-23T11:13:53+02:00", "date_modified": "2024-10-23T11:13:53+02:00", "authors": [ { "name": "Redazione", "url": "https://www.iconameteo.it/author/vcampiti/", "avatar": "https://secure.gravatar.com/avatar/794ba5e74cbca5b88f63ad3279aaca47?s=512&d=wp_user_avatar&r=g" } ], "author": { "name": "Redazione", "url": "https://www.iconameteo.it/author/vcampiti/", "avatar": "https://secure.gravatar.com/avatar/794ba5e74cbca5b88f63ad3279aaca47?s=512&d=wp_user_avatar&r=g" }, "image": "https://iconameteo.it/contents/uploads/2024/10/462702062_840341461593081_5620407350171538819_n.jpg", "tags": [ "uragani", "uragano Helene", "uragano Milton", "Notizie mondo" ] }, { "id": "https://www.iconameteo.it/?p=78635", "url": "https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/uragano-helene-e-il-fenomeno-fujiwara-un-evento-straordinario-e-le-sue-implicazioni/", "title": "Uragano Helene e il Fenomeno Fujiwara: Un Evento Straordinario e le sue Implicazioni", "content_html": "In queste ore l\u2019uragano Helene, dopo aver toccato la costa occidentale degli Stati Uniti, sta proseguendo verso l\u2019entroterra, dopo aver coinvolto Stati come North Carolina, South Carolina, Tennessee e Kentucky. Questo evento cos\u00ec catastrofico avrebbe potuto dare origine a un fenomeno meteorologico molto raro noto come effetto Fujiwara, che si verifica quando due cicloni tropicali si avvicinano l\u2019uno all\u2019altro e cominciano a orbitare reciprocamente, simili a pianeti nel cosmo.
\nCosa Comporta l’Effetto Fujiwara?
\nCome descrive un esperto meteorologo di IconaMeteo, l’effetto Fujiwara si attua quando i centri di bassa pressione di due cicloni tropicali si posizionano in prossimit\u00e0. A seconda della loro potenza e della distanza che li separa, questi sistemi possono fondersi in un unico grande ciclone oppure influenzarsi a vicenda. \u00c8 importante sottolineare che ci\u00f2 non implica una somma delle loro intensit\u00e0, formando un mega ciclone. In genere, il sistema meno potente tende a indebolirsi o addirittura a dissolversi in seguito a questa interazione.
\nDifferenze nei Tipi di Cicloni
\nSebbene l’effetto Fujiwara si manifesti pi\u00f9 frequentemente tra cicloni tropicali, \u00e8 possibile anche l’interazione tra un uragano e un vortice di bassa pressione tipico delle medie latitudini. Di norma, gli uragani che colpiscono gli Stati Uniti seguono un percorso verso nord-est, perdendo forza lungo il tragitto. Tuttavia, Helene ha intrapreso un percorso inusuale, deviando bruscamente verso nord-ovest una volta penetrato nell’entroterra a causa del fenomeno Fujiwara perch\u00e9 secondo gli studiosi americani sarebbe stato influenzato da un altro ciclone attivo in pieno Atlantico: l\u2019uragano Isaac. Questa traiettoria non convenzionale di Helene ha reso pi\u00f9 complessa la previsione degli impatti.
\nImplicazioni dell’Effetto Fujiwara
\nPer colpa dell’effetto Fujiwara, Helene ha mantenuto una consistente velocit\u00e0 di movimento anche dopo essere avanzata nell’entroterra, provocando raffiche di vento molto intense. Molte localit\u00e0 sulla terraferma hanno assistito a una potenza dei venti superiore alle normali tempeste del recente passato, le zone a rischio si sono estese fino al fiume Ohio in Kentucky e hanno presentato intensit\u00e0 paragonabili a quelle di un uragano tipico della costa, nonostante l’uragano avesse gi\u00e0 raggiunto le zone interne. Questo ha portato e sta portando, in queste ore, a situazioni di rischio e allerta per le comunit\u00e0 lungo il suo cammino. Proprio per questi motivi vigono delle allerte massime in molte zone degli Stati interessati dal cammino di Helene.
\nPAROLA ALL\u2019ESPERTO
\nL’effetto Fujiwara si manifesta principalmente tra cicloni tropicali, ma le differenze nelle interazioni possono influenzare il comportamento e l’evoluzione dei sistemi. Ecco alcune delle principali differenze nel contesto dell’effetto Fujiwara:
\nIn sintesi, sebbene l’effetto Fujiwara possa verificarsi in entrambi i contesti, le dinamiche e le conseguenze delle interazioni differiscono a seconda dei tipi di sistemi coinvolti.
\n\u00a9 Icona Meteo - Il presente contenuto \u00e8 riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Uragano Helene e il Fenomeno Fujiwara: Un Evento Straordinario e le sue Implicazioni)
\n", "content_text": "In queste ore l\u2019uragano Helene, dopo aver toccato la costa occidentale degli Stati Uniti, sta proseguendo verso l\u2019entroterra, dopo aver coinvolto Stati come North Carolina, South Carolina, Tennessee e Kentucky. Questo evento cos\u00ec catastrofico avrebbe potuto dare origine a un fenomeno meteorologico molto raro noto come effetto Fujiwara, che si verifica quando due cicloni tropicali si avvicinano l\u2019uno all\u2019altro e cominciano a orbitare reciprocamente, simili a pianeti nel cosmo.\nCosa Comporta l’Effetto Fujiwara?\nCome descrive un esperto meteorologo di IconaMeteo, l’effetto Fujiwara si attua quando i centri di bassa pressione di due cicloni tropicali si posizionano in prossimit\u00e0. A seconda della loro potenza e della distanza che li separa, questi sistemi possono fondersi in un unico grande ciclone oppure influenzarsi a vicenda. \u00c8 importante sottolineare che ci\u00f2 non implica una somma delle loro intensit\u00e0, formando un mega ciclone. In genere, il sistema meno potente tende a indebolirsi o addirittura a dissolversi in seguito a questa interazione.\nDifferenze nei Tipi di Cicloni\nSebbene l’effetto Fujiwara si manifesti pi\u00f9 frequentemente tra cicloni tropicali, \u00e8 possibile anche l’interazione tra un uragano e un vortice di bassa pressione tipico delle medie latitudini. Di norma, gli uragani che colpiscono gli Stati Uniti seguono un percorso verso nord-est, perdendo forza lungo il tragitto. Tuttavia, Helene ha intrapreso un percorso inusuale, deviando bruscamente verso nord-ovest una volta penetrato nell’entroterra a causa del fenomeno Fujiwara perch\u00e9 secondo gli studiosi americani sarebbe stato influenzato da un altro ciclone attivo in pieno Atlantico: l\u2019uragano Isaac. Questa traiettoria non convenzionale di Helene ha reso pi\u00f9 complessa la previsione degli impatti.\nImplicazioni dell’Effetto Fujiwara\nPer colpa dell’effetto Fujiwara, Helene ha mantenuto una consistente velocit\u00e0 di movimento anche dopo essere avanzata nell’entroterra, provocando raffiche di vento molto intense. Molte localit\u00e0 sulla terraferma hanno assistito a una potenza dei venti superiore alle normali tempeste del recente passato, le zone a rischio si sono estese fino al fiume Ohio in Kentucky e hanno presentato intensit\u00e0 paragonabili a quelle di un uragano tipico della costa, nonostante l’uragano avesse gi\u00e0 raggiunto le zone interne. Questo ha portato e sta portando, in queste ore, a situazioni di rischio e allerta per le comunit\u00e0 lungo il suo cammino. Proprio per questi motivi vigono delle allerte massime in molte zone degli Stati interessati dal cammino di Helene.\nPAROLA ALL\u2019ESPERTO\nL’effetto Fujiwara si manifesta principalmente tra cicloni tropicali, ma le differenze nelle interazioni possono influenzare il comportamento e l’evoluzione dei sistemi. Ecco alcune delle principali differenze nel contesto dell’effetto Fujiwara:\n\nTipi di Cicloni Coinvolti:\n\nCicloni Tropicali: L’effetto Fujiwara si osserva spesso tra due cicloni tropicali, come uragani, che seguono simili dinamiche atmosferiche ed energetiche. Quando si avvicinano, iniziano a ruotare l’uno attorno all’altro, e le loro interazioni possono portare a fusioni o all’indebolimento del sistema pi\u00f9 debole.\nVortici di Bassa Pressione delle Medie Latitudini: Anche se meno comune, l’effetto Fujiwara pu\u00f2 verificarsi tra un uragano e un vortice di bassa pressione delle medie latitudini. Tuttavia, in questo caso, la dinamica \u00e8 diversa, dato che i vortici di bassa pressione delle medie latitudini hanno caratteristiche e meccanismi di funzionamento distinti.\n\n\nImpatto e Conseguenze:\n\nCicloni Tropicali: Quando due cicloni tropicali interagiscono, \u00e8 possibile che si verifichi un cambiamento significativo nella loro traiettoria o nella loro intensit\u00e0. Uno dei cicloni potrebbe rinforzarsi mentre l’altro si indebolisce.\nBassa Pressione delle Medie Latitudini: L’interazione tra un uragano e un vortice di bassa pressione pu\u00f2 portare a una modifica della traiettoria dell’uragano e pu\u00f2 influenzare il suo comportamento, anche se l’impatto \u00e8 generalmente meno drastico rispetto alle interazioni tra cicloni tropicali.\n\n\nMeccanismi di Interazione:\n\nCicloni Tropicali: Sono sistemi caldi e forti che si nutrono del calore dell’oceano; quindi, quando interagiscono, possono generare effetti dinamici notevoli, come la fusione dei sistemi o il cambiamento della direzione del vento.\nBassa Pressione delle Medie Latitudini: Questi sistemi sono influenzati da dinamiche atmosferiche diverse, come la circolazione occidentale, e l’interazione con un uragano potrebbe non portare a un effetto Fujiwara cos\u00ec pronunciato come avverrebbe tra due cicloni tropicali.\n\n\n\nIn sintesi, sebbene l’effetto Fujiwara possa verificarsi in entrambi i contesti, le dinamiche e le conseguenze delle interazioni differiscono a seconda dei tipi di sistemi coinvolti.\n\u00a9 Icona Meteo - Il presente contenuto \u00e8 riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Uragano Helene e il Fenomeno Fujiwara: Un Evento Straordinario e le sue Implicazioni)", "date_published": "2024-09-28T10:23:50+02:00", "date_modified": "2024-09-28T10:23:50+02:00", "authors": [ { "name": "Luigi Latini", "url": "https://www.iconameteo.it/author/llatini/", "avatar": "https://secure.gravatar.com/avatar/85da6f5f7cf05444c7486e91ea40ea41?s=512&d=wp_user_avatar&r=g" } ], "author": { "name": "Luigi Latini", "url": "https://www.iconameteo.it/author/llatini/", "avatar": "https://secure.gravatar.com/avatar/85da6f5f7cf05444c7486e91ea40ea41?s=512&d=wp_user_avatar&r=g" }, "image": "https://iconameteo.it/contents/uploads/2024/09/uragano-helene-scaled.jpg", "tags": [ "meteorologia", "uragani", "Notizie mondo", "Primo piano" ] }, { "id": "https://www.iconameteo.it/primo-piano/la-stagione-degli-uragani-2021-potrebbe-essere-piu-intensa-della-norma/", "url": "https://www.iconameteo.it/primo-piano/la-stagione-degli-uragani-2021-potrebbe-essere-piu-intensa-della-norma/", "title": "La stagione degli URAGANI 2021 potrebbe essere pi\u00f9 intensa della norma", "content_html": "La stagione degli uragani 2021 potrebbe essere molto attiva, cos\u00ec come gi\u00e0 accaduto l\u2019anno scorso. Secondo le previsioni preliminari degli esperti della Colorado State University, la stagione degli uragani 2021 sull\u2019Oceano Atlantico sar\u00e0 probabilmente pi\u00f9 intensa del normale. In tutto si prevede la formazione di 17 tempeste di cui 8 uragani. Quattro di questi potrebbero raggiungere le categorie pi\u00f9 alte della scala Saffir-Simpson (dalla categoria 3 fino alla 5) con venti superiori ai 115 km/h.
\nLa media trentennale comprende 14 tempeste, sette uragani e tre uragani maggiori. Un uragano maggiore \u00e8 quello di categoria 3 o superiore (venti da 115 km / h) sulla scala Saffir-Simpson. L\u2019anno scorso la stagione fu da record: in tutto si formarono ben 30 tempeste tropicali, tra cui 13 uragani di cui 6 intensi o \u201cmajor\u201c, ossia di categoria 3 o superiore. Mai nella storia si erano contati tante tempeste atlantiche nell\u2019arco di una sola stagione.
\nLa previsione per il 2021 \u00e8 stata resa pubblica nei giorni scorsi dagli esperti del Progetto di meteorologia tropicale della Colorado State University. Il gruppo \u00e8 guidato dal dottor Phil Klotzbach.
\nLa stagione degli uragani atlantici va da giugno a novembre, ma alcune tempeste possono svilupparsi anche al di fuori di questo periodo, come gi\u00e0 successo nelle sei stagioni precedenti e in altre dieci occasioni a partire dal 2003. Nel 2020, infatti, le tempeste tropicali Arthur e Bertha si sono formate dalla seconda met\u00e0 del mese di maggio.
\nLe proiezioni della Colorado State University si basano su circa 40 anni di dati statistici combinati con quelli relativi alla pressione al livello del mare e alle temperature superficiali delle acque degli oceani Atlantico e Pacifico orientale.
\nUn fattore importante per prospettare una stagione pi\u00f9 attiva della norma riguarda infatti le temperature superficiali delle acque oceaniche. Gran parte dell\u2019Atlantico subtropicale orientale \u00e8 infatti attualmente alle prese con un\u2019ondata di caldo tra il moderato e il forte. Un Atlantico subtropicale con acque calde nel mese di aprile \u00e8 in genere correlato a una stagione degli uragani pi\u00f9 intensa del normale.
\n\n\n\nMuch of eastern subtropical Atlantic is currently in moderate/strong marine heatwave. Warmer than normal April subtropical Atlantic typically correlates w/ more active Atlantic #hurricane season. Warmer subtropics->weaker subtropical high->weaker trades->warmer tropical Atlantic pic.twitter.com/plIRSdfkLX
\n\u2014 Philip Klotzbach (@philklotzbach) April 20, 2021
Una conferma di questa tendenza stagionale arriver\u00e0 anche dalla NOAA, National Oceanic and Atmospheric Administration, che emetter\u00e0 la sua previsione tra met\u00e0 e la fine di maggio, a ridosso dell\u2019inizio della stagione degli uragani 2021.
\n\u00a9 Icona Meteo - Il presente contenuto \u00e8 riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (La stagione degli URAGANI 2021 potrebbe essere pi\u00f9 intensa della norma)
\n", "content_text": "La stagione degli uragani 2021 potrebbe essere molto attiva, cos\u00ec come gi\u00e0 accaduto l\u2019anno scorso. Secondo le previsioni preliminari degli esperti della Colorado State University, la stagione degli uragani 2021 sull\u2019Oceano Atlantico sar\u00e0 probabilmente pi\u00f9 intensa del normale. In tutto si prevede la formazione di 17 tempeste di cui 8 uragani. Quattro di questi potrebbero raggiungere le categorie pi\u00f9 alte della scala Saffir-Simpson (dalla categoria 3 fino alla 5) con venti superiori ai 115 km/h.\nLa media trentennale comprende 14 tempeste, sette uragani e tre uragani maggiori. Un uragano maggiore \u00e8 quello di categoria 3 o superiore (venti da 115 km / h) sulla scala Saffir-Simpson. L\u2019anno scorso la stagione fu da record: in tutto si formarono ben 30 tempeste tropicali, tra cui 13 uragani di cui 6 intensi o \u201cmajor\u201c, ossia di categoria 3 o superiore. Mai nella storia si erano contati tante tempeste atlantiche nell\u2019arco di una sola stagione.\nStagione degli uragani 2021: le proiezioni\nLa previsione per il 2021 \u00e8 stata resa pubblica nei giorni scorsi dagli esperti del Progetto di meteorologia tropicale della Colorado State University. Il gruppo \u00e8 guidato dal dottor Phil Klotzbach.\nLa stagione degli uragani atlantici va da giugno a novembre, ma alcune tempeste possono svilupparsi anche al di fuori di questo periodo, come gi\u00e0 successo nelle sei stagioni precedenti e in altre dieci occasioni a partire dal 2003. Nel 2020, infatti, le tempeste tropicali Arthur e Bertha si sono formate dalla seconda met\u00e0 del mese di maggio.\nLe proiezioni della Colorado State University si basano su circa 40 anni di dati statistici combinati con quelli relativi alla pressione al livello del mare e alle temperature superficiali delle acque degli oceani Atlantico e Pacifico orientale.\nUn fattore importante per prospettare una stagione pi\u00f9 attiva della norma riguarda infatti le temperature superficiali delle acque oceaniche. Gran parte dell\u2019Atlantico subtropicale orientale \u00e8 infatti attualmente alle prese con un\u2019ondata di caldo tra il moderato e il forte. Un Atlantico subtropicale con acque calde nel mese di aprile \u00e8 in genere correlato a una stagione degli uragani pi\u00f9 intensa del normale.\n\nMuch of eastern subtropical Atlantic is currently in moderate/strong marine heatwave. Warmer than normal April subtropical Atlantic typically correlates w/ more active Atlantic #hurricane season. Warmer subtropics->weaker subtropical high->weaker trades->warmer tropical Atlantic pic.twitter.com/plIRSdfkLX\n\u2014 Philip Klotzbach (@philklotzbach) April 20, 2021\n\nUna conferma di questa tendenza stagionale arriver\u00e0 anche dalla NOAA, National Oceanic and Atmospheric Administration, che emetter\u00e0 la sua previsione tra met\u00e0 e la fine di maggio, a ridosso dell\u2019inizio della stagione degli uragani 2021.\n\n\u00a9 Icona Meteo - Il presente contenuto \u00e8 riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (La stagione degli URAGANI 2021 potrebbe essere pi\u00f9 intensa della norma)", "date_published": "2021-04-21T10:05:00+02:00", "date_modified": "2021-04-21T13:25:51+02:00", "authors": [ { "name": "Redazione", "url": "https://www.iconameteo.it/author/matrixgd/", "avatar": "https://secure.gravatar.com/avatar/f319547b326b27024fe2c0540b0af5fc?s=512&d=wp_user_avatar&r=g" } ], "author": { "name": "Redazione", "url": "https://www.iconameteo.it/author/matrixgd/", "avatar": "https://secure.gravatar.com/avatar/f319547b326b27024fe2c0540b0af5fc?s=512&d=wp_user_avatar&r=g" }, "image": "https://iconameteo.it/contents/uploads/2021/04/uragano-dorian-canada.jpg", "tags": [ "uragani", "Primo piano" ] } ] }