Lista articoli su ozono - Icona Meteo IconaMeteo.it - Sempre un Meteo avanti Sat, 18 Sep 2021 07:10:44 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 https://www.iconameteo.it/contents/uploads/2019/12/Favicon-150x150.png Lista articoli su ozono - Icona Meteo 32 32 Buco dell’OZONO più grande dell’ANTARTIDE: la situazione https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/buco-ozono-piu-grande-antartide-la-situazione/ Sat, 18 Sep 2021 06:59:55 +0000 https://www.iconameteo.it/primo-piano/buco-dellozono-piu-grande-dellantartide-la-situazione/ Il buco dell’ozono, che ogni anno si forma sopra il Polo Sud, è ora più grande dell’Antartide. Ne hanno dato notizia gli scienziati del servizio di monitoraggio dell’atmosfera Copernicus (CAMS) dell’Unione Europea. Quest’anno il buco dell’ozono ha iniziato a formarsi, come di consueto, intorno alla metà del mese di agosto. Nelle settimane successive è diventato …

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Il buco dell’ozono, che ogni anno si forma sopra il Polo Sud, è ora più grande dell’Antartide. Ne hanno dato notizia gli scienziati del servizio di monitoraggio dell’atmosfera Copernicus (CAMS) dell’Unione Europea. Quest’anno il buco dell’ozono ha iniziato a formarsi, come di consueto, intorno alla metà del mese di agosto. Nelle settimane successive è diventato sempre più grande, come successo l’anno scorso, quando è diventato uno dei più estesi e duraturi mai osservati.

La tutela dell’ozono ha ridimensionato il global warming

«Secondo le nostre previsioni – spiega Vincent-Henri Peuch, direttore del Copernicus Atmosphere Monitoring Service – il buco dell’ozono di quest’anno è diventato piuttosto largo rispetto al solito. Il vortice è abbastanza stabile e le temperature nella stratosfera sono addirittura più basse rispetto all’anno scorso, quindi potrebbe diventare addirittura più grande nel corso delle prossime due o tre settimane».

buco ozono antartide 2021

L’assottigliamento dello strato dell’ozono inizia ad agosto e prosegue fino ad ottobre, per poi iniziare a chiudersi a fine anno. Tra metà settembre e metà ottobre raggiunge la sua massima estensione. Ad oggi il buco dell’ozono si estende per oltre 20 milioni di chilometri quadrati, ben più dei quasi 15 dell’Antartide. In questa fase e periodo dell’anno il buco dell’ozono attuale risulta essere del 75% più grande di quelli misurati dal 1979 a questa parte.
Il buco dell’ozono del 2019 era stato anomalo, perché molto piccolo e meno duraturo a causa condizioni meteorologiche eccezionali. Quest’anno invece assomiglia a quello del 2020, anno in cui un vortice polare molto stabile e intenso è stato capace di mantenere costantemente temperature molto basse nell’ozonosfera sull’Antartide.
Temperature molto basse (inferiori ai -78°C) favoriscono la formazione di nuvole stratosferiche che, sotto l’effetto della radiazione solare, favoriscono l’efficienza delle reazioni delle sostanze chimiche presenti nella stratosfera, come il cloro e il bromo, capaci di “mangiare” lo strato di ozono.
Da quando è stato introdotto il divieto degli alocarburi, gas serra tra cui i più conosciuti sono i clorofluorocarburi (CFC),  il buco dell’ozono sta gradualmente diminuendo. Nell’ultimo rapporto della WMO sull’impoverimento dell’ozono si stima un ritorno a condizioni normali (intorno ai livelli precedenti al 1980) sopra l’Antartide entro il 2060.

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OZONO, aumenta l’inquinamento in Lombardia e Piemonte. Gli effetti https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/ozono-lombardia-e-piemonte-i-dati/ Mon, 20 Jul 2020 08:33:25 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=50793 milano ozono inquinamentoL’inquinamento da ozono sta aumentando in diverse zone del Nord e può avere conseguenze serie sulla salute delle persone. In particolare, ieri sono state registrate concentrazioni elevate di ozono soprattutto in Lombardia, dove la media mobile giornaliera calcolata su otto ore è stata superiore al valore obiettivo, pari a 120 microgrammi/m3, in gran parte del …

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L’inquinamento da ozono sta aumentando in diverse zone del Nord e può avere conseguenze serie sulla salute delle persone.
In particolare, ieri sono state registrate concentrazioni elevate di ozono soprattutto in Lombardia, dove la media mobile giornaliera calcolata su otto ore è stata superiore al valore obiettivo, pari a 120 microgrammi/m3, in gran parte del territorio regionale. Le concentrazioni più elevate sono state registrate nella Bergamasca (142 μg/m3 a Calusco d’Adda) e nel Pavese (141 μg/m3 a Cornale). Meno preoccupanti i dati relativi alla media giornaliera, anche se la concentrazione di ozono nell’aria è stata comunque molto elevata, risultando molto vicina alla soglia in gran parte della Lombardia.

Valori elevati sono stati registrati anche in Piemonte: la media mobile giornaliera calcolata su otto ore è stata superiore ai 120 microgrammi al metro cubo in diverse zone. Tra i valori più elevati spiccano i 141 registrati in provincia di Novara.

L’ozono è una sostanza inquinante fotochimica: si forma quando la radiazione solare reagisce con inquinanti già presenti nell’aria. Il forte irraggiamento solare favorisce quindi le reazioni fotochimiche all’origne dell’ozono soprattutto durante il periodo estivo, e in particolare nelle ore più calde della giornata.

Gli effetti dell’ozono

Elevate concentrazioni di ozono nell’aria hanno conseguenze sulla salute delle persone e sull’ambiente. Come spiega l’Arpa Lombardia, essendo un forte ossidante l’ozono troposferico è in grado di attaccare i tessuti dell’apparato respiratorio, provocando irritazione agli occhi e alla gola, tosse e riduzione della funzionalità polmonare. La maggior parte di questi effetti sono a breve termine, afferma l’Arpa, e cessano una volta che gli individui non sono più esposti ad elevati livelli di ozono, ma possono sussistere anche danno derivati da ripetute esposizione di breve durata, come l’accelerazione del naturale processo di invecchiamento della funzione polmonare.
Tra le categorie di persone più sensibili a questo inquinanti ci sono i bambini, perché trascorrono gran parte del periodo estivo all’aperto e sono spesso impegnati in attività fisiche intense e hanno anche maggiori probabilità di sviluppare fenomeni asmatici o altre malattie respiratorie.
A rischio anche le persone sane che fanno attività fisica all’aperto, i soggetti con malattie respiratorie e persone particolarmente suscettibili all’ozono: la reazione a questo inquinante varia infatti da individuo a individuo, per cui anche persone in buona salute possono risultare più suscettibili di altre.
L’ozono danneggia anche la vegetazione, perché provoca una riduzione della crescita delle piante e, a elevate concentrazioni, clorosi e necrosi delle foglie.

I consigli per proteggersi dall’inquinamento da ozono

La gravità degli effetti dell’ozono dipende dalla durata dell’esposizione, quindi la regola principale – sottolinea l’Arpa – è quella di limitare le attività all’aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, generalmente dalle ore 12.00 alle ore 16.00.

Importante anche l’alimentazione: gli esperti consigliano una dieta ricca di sostanze antiossidanti, che può aiutare ad abbassare la sensibilità di un individuo all’ozono ed è quindi consigliato, in questi periodi, privilegiare cibi che contengano tali sostanze. I cibi ricchi di antiossidanti sono principalmente frutta e verdura di stagione; per esempio la vitamina C è disponibile in pomodori, peperoni, patate, cavoli, broccoli, verdure a foglia verde, agrumi, fragole, meloni. Utile a tale scopo è anche la vitamina E (uova, asparagi, avocado, noci, mandorle, germe di grano, olio di oliva, olio di arachidi, olio di germe di grano, olio di fegato di merluzzo) e il selenio (pollo, fegato, tonno, molluschi, pomodori, broccoli, cavoli, cipolle, funghi, cereali integrali, lievito di birra, germe di grano).

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