Caldo record ancora una volta nelle regioni artiche: ieri sulla isola principale delle Svalbard è stata raggiunta la temperatura massima più alta di sempre. La stazione meteo della città di Longyearbyen il 25 luglio ha segnato una temperatura di 21.7 gradi, una temperatura più alta del record precedente di 21.3 gradi raggiunti nel 16 luglio del 1979. Si tratta della temperatura più alta mai registrata così a nord nella regione artica europea.

Le Svalbard sono isole norvegesi situate completamente oltre il circolo polare artico, fra 74° ed 81° parallelo nord. A Longyearbyen le temperature massime, in questo periodo, dovrebbero restare intorno ai 15 gradi.

The valley of Longyearbyen today. pic.twitter.com/3x2OoPJjR4

— yasammez (@Yassammez) July 24, 2020

La media della temperatura minima e massima di ieri è risultata essere di 17.3 gradi, ben 1.9 gradi più alta del record precedente e ben più elevata della media registrata nello stesso giorno ad Oslo (16.4 gradi), la capitale norvegese circa 2000 chilometri più a sud.

https://twitter.com/Meteorologene/status/1287060076365262849?s=20

Secondo un rapporto curato dagli esperti di clima norvegesi, le temperature medie alle Svalbard tra il 2070 e il 2100 aumenteranno di 7-10 gradi rispetto alle medie del periodo 1970-2000. Questa variazione inizia già ad essere evidente: tra il 1971 e il 2017 le temperature medie osservate sono già dai 3 ai 5 gradi più elevate, specie durante i mesi invernali.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Giornata di CALDO RECORD alle SVALBARD: raggiunti 21.7 gradi)

In Norvegia, dopo il caldo anomalo, è tornata incredibilmente la neve. Nelle montagne sopra Bergen, cittadina situata nel sud-ovest della Norvegia, sono caduti 35 cm di neve fresca. Il centro sciistico di Folgefonna di Jondal, posto a circa 1200 metri, appare completamente imbiancato.

35 cm of fresh snow in mountains over Bergen in Norway
What it looks like at the Folgefonna ski centre in Jondal (about 1200 m asl) on Friday, July 3rd. https://t.co/EQeFKL41V5https://t.co/sJ9bK6uJ6Y pic.twitter.com/zFGCds0euW

— Zdenek Nejedly (@ZdenekNejedly) July 3, 2020

Le autorità norvegesi consigliano pneumatici invernali qualora gli automobilisti si trovassero a dover attraversare i valichi di montagna.

Det meldes om lave temperaturer og nedbør i form av snø på flere fjelloverganger i Sør-Norge i dag. Bilister oppfordres til å bruke riktige dekk og å kjøre etter forholdene. Sjekk værvarselet og https://t.co/sP8MvX4oGT for trafikkmeldinger før du kjører.

— Vegtrafikksent. vest (@VTSvest) July 3, 2020

La Norvegia solo sei giorni fa ha sfiorato il record di caldo: l’atmosfera è cambiata radicalmente con il ritorno di freddo e neve.

Il y a 6 jours on y approchait les records de chaleur : changement radical d'ambiance sur le relief de #Norvège avec le retour du froid et de la neige en altitude. https://t.co/NzTPT8IHky

— Etienne Kapikian (@EKMeteo) July 3, 2020

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (FOTO – Norvegia, dal CALDO ANOMALO alla NEVE: paesaggi imbiancati)

Impressionante la frana che ha colpito la zona di Alta, in Norvegia, e immortalata in un video che sta facendo il giro del web. Il terreno ha iniziato a muoversi all’improvviso: le otto case costruite sul terreno, poco distante dal mare, sono state trascinate in acqua.

Fortunatamente non ci sono né vittime né feriti. Un cane che si trovava sul pezzo di terreno franato, lungo 800 metri e profondo 40, è stato trascinato in mare, ma fortunatamente è riuscito a nuotare a riva. Sul posto le analisi per capire se il terreno è ancora a rischio frane.

Secondo un rapporto di ClimateChange Post, le frane in Norvegia sono aumentate esponenzialmente dal 1960 ad oggi. La geologia della Norvegia è particolarmente incline a questo fenomeno ed infatti le frane e le valanghe sono l’evento naturale che causa più morti e perdite economiche nel Paese.

Come riporta il Geological Survey of Norway, la Norvegia presenta un vasto tratto di costa e spesso sul fondo del mare possono innescarsi frane che talvolta riescono a coinvolgere anche tratti di costa. Le conseguenze di questo tipo di frana possono essere devastanti, specie in prossimità di zone abitate.

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Video from our official channel @330skvadron Today there was a big mud slide outside of the town Alta, ruining several buildings. It seems that fortunately no one got injured, but little Raya needed to be helped out. She is now safe back home with the owners. What a good dog!

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Ieri la Norvegia ha vissuto una giornata di caldo record, con la colonnina di mercurio che ieri ha superato i 15 gradi in diverse zone arrivando addirittura a toccare i 19°C a Sunndalsøra, vicino alla costa occidentale del Paese scandinavo.

Secondo l’istituto meteorologico della Norvegia, i 19 gradi registrati il 2 gennaio rappresentano un nuovo record assoluto di caldo per il mese di gennaio: il precedente, di 17,9 gradi, era stato registrato nel 1989 a Tafjord, una località vicina a Sunndalsøra.

Come ci ha spiegato il meteorologo Giovanni Dipierro, «negli ultimi giorni la Norvegia è stata dominata da un’area di alta pressione che, tra il sud del Paese e il Baltico, è stata associata a una massa d’aria eccezionalmente mite per la stagione». A questo, afferma lo scienziato, si è aggiunta «la presenza di intense correnti sud-occidentali in quota, che hanno favorito venti di Foehn con raffiche a sfiorare i 70 km orari. Il riscaldamento prodotto da questi venti, del tutto analogo a quello che viviamo in Italia sottovento alle Alpi, ha determinato localmente temperature estremamente elevate, che tra l’altro sono state registrate in un orario prossimo all’alba».
Questa fase di caldo record è già finita, ci spiega il meteorologo: la zona è stata raggiunta da «una perturbazione associata ad aria gelida, che sta già determinando un crollo delle temperature e, quindi, il ritorno a un clima più consono per questa area d’Europa».

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