Lista articoli su circolazione atmosferica - Icona Meteo IconaMeteo.it - Sempre un Meteo avanti Thu, 27 May 2021 10:29:52 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 https://www.iconameteo.it/contents/uploads/2019/12/Favicon-150x150.png Lista articoli su circolazione atmosferica - Icona Meteo 32 32 Anticiclone Nordafricano https://www.iconameteo.it/news/tipi-di-circolazione-sullitalia/anticiclone-nordafricano/ Thu, 27 May 2021 10:24:09 +0000 https://www.iconameteo.it/news/tipi-di-circolazione-sullitalia/anticiclone-nordafricano/ Proseguiamo con la descrizione dettagliata dei dodici Tipi di Circolazione atmosferica (TC) classificati sull’Europa Centro-meridionale da una SOM (Self Organizing Maps), o Mappa di Kohonen, una tipologia di rete neurale artificiale ad apprendimento non supervisionato. Analizziamo il penultimo TC della lista creata da SOM: lo abbiamo chiamato “Anticiclone Nordafricano”. E’ il terzo TC più frequente, …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Anticiclone Nordafricano)

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Proseguiamo con la descrizione dettagliata dei dodici Tipi di Circolazione atmosferica (TC) classificati sull’Europa Centro-meridionale da una SOM (Self Organizing Maps), o Mappa di Kohonen, una tipologia di rete neurale artificiale ad apprendimento non supervisionato.

Analizziamo il penultimo TC della lista creata da SOM: lo abbiamo chiamato “Anticiclone Nordafricano”. E’ il terzo TC più frequente, dopo TC9 Anticiclone di blocco e TC1 Maestrale. E’ infatti presente nel 9,8 % dei giorni (vedi istogramma). Questo tipo di circolazione, analogamente a TC10 – Anticiclone Afroiberico, favorisce tempo stabile, prevalentemente soleggiato, su tutta l’Italia, ed è associato alla presenza di una massa d’aria calda di origine subtropicale. Mentre in inverno mantiene temperature miti, favorisce la formazione di nebbie nelle zone di pianura e l’accumulo di inquinanti nei grandi centri urbani, d’estate è il protagonista principale delle più intense ondate di caldo e afa che colpiscono tutto il nostro Paese.

L’analisi dei trend degli ultimi sedici anni  (vedi grafico delle tendenze stagionali) rivela un incremento della presenza di TC11 “Anticiclone Nordafricano” in inverno (a spese di TC9 “Anticiclone di Blocco” e TC1 “Maestrale”) e, leggermente, anche durante l’estate, a spese del perturbato  TC3 “Depressione Padana”, a dimostrazione della tendenza alla stabilizzazione del tempo e al graduale aumento della temperatura in queste due opposte stagioni.

Le configurazioni dei campi termodinamici di questo tipo di circolazione mostrano caratteristiche sinottiche similari a quelle di TC10 – Anticiclone Afroiberico. Per una loro descrizione si rimanda quindi alla scheda specifica: TC10 Anticiclone Afroiberico. Verranno quindi di seguito evidenziati solo gli elementi che le distinguono.

Circolazione al livello del mare: pressione s.l.m.

L’estesa area di alta pressione che dal Nord Africa si protende verso il Mediterraneo e l’Europa ha i suoi massimi nella fascia tra l’Italia e il settore centro-settentrionale della penisola balcanica. La sua estensione oltralpe è invece meno marcata con i settori centro-settentrionali della Francia e della Germania interessati da un’area depressionaria con centro in direzione delle Isole Britanniche. Una seconda depressione è sempre presente a sudest ma con centro più defilato posizionato sull’Egeo. Questa configurazione coincide con un Anticiclone Nordafricano protagonista da nord a sud sul nostro Paese.

Circolazione in quota: geopotenziale a 700 hPa (circa 3000 metri s.l.m.) e 500 hPa (circa 5500 metri s.l.m.)

L’onda anticiclonica ha una forma del tutto similare, ma è spostata verso oriente con un asse sempre leggermente inclinato sudovest-nordest e passante lungo l’Italia, l’Austria e la Germania orientale. Di conseguenza, la sua sfera di influenza è più estesa in direzione dei Balcani e lascia maggiormente scoperta la fascia tra il nord della Francia e la Germania. Più a oriente, il flusso settentrionale è meno intenso e interessa principalmente l’area del Mar Nero.

Temperatura a 850 hPa (circa 1500 metri  s.l.m.)

Il cuore “caldo” dell’anticiclone ha il suo massimo centrato tra Algeria e Tunisia e ingloba tutto il settore intorno al Mediterraneo centro-occidentale comprendendo Francia meridionale, Paesi alpini e versante occidentale della penisola balcanica. Nel periodo estivo le ondate di calore coincidenti a questo tipo di circolazione determinano in Italia caldo intenso un po’ ovunque con picchi più accentuati al Centrosud e nelle Isole.

Umidità specifica a 700 hPa (circa 3000 metri s.l.m.)

Tra il Mediterraneo centrale e l’Europa orientale prevale l’aria asciutta, favorevole a una prevalenza di situazioni soleggiate che favoriscono anche l’Italia, specie le regioni adriatiche e centromeridionali. L’umidità poi cresce in direzione del settore alpino, della Francia e della penisola iberica, dove il flusso sud-occidentale può essere più frequentemente umido e i massimi nelle aree montuose derivano anche da effetti correlati all’orografia (azione di sbarramento; convezione estiva).

Distribuzione delle precipitazioni sull’Italia

In coincidenza di questo tipo di circolazione non si attendono quindi vere e proprie fasi di maltempo. “Poche” precipitazioni possono riguardare:

  • Le Alpi orientali: in estate per occasionali episodi di instabilità convettiva tra pomeriggio e sera.
  • Le Alpi occidentali: tra inverno e inizio primavera per il passaggio della coda più meridionale di perturbazioni in transito sulla Francia
  • Il settore intorno al Ligure: precipitazioni deboli ed episodiche correlate alla formazione di strati di nubi medio-basse che una locale ventilazione meridionale addossa alla Liguria e alla Toscana (tra autunno e inizio primavera)
  • La Calabria tirrenica e il Messinese: in forma episodica tra inverno e primavera per effetto molto marginale della depressione sull’Egeo.

Le figure che seguono mostrano la distribuzione delle precipitazioni dall’estate 2017 alla primavera 2018 (dati CPC Unified Gauge-based Analysis of Global Daily Precipitation) e l’immagine del satellite Meteosat di una giornata estiva ed una invernale con TC11 – Anticiclone Nordafricano (21 agosto 2020 e 16 febbraio 2020; si notino le nubi basse sul Mediterraneo occidentale, sul Mar Ligure e l’Alto Adriatico in febbraio).

copyright Sat24.com/Eumetsat/Met Office

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Anticiclone Afroiberico https://www.iconameteo.it/news/tipi-di-circolazione-sullitalia/anticiclone-afroiberico/ Thu, 08 Apr 2021 07:18:40 +0000 https://www.iconameteo.it/news/tipi-di-circolazione-sullitalia/anticiclone-afroiberico/ Proseguiamo con la descrizione dei dodici Tipi di Circolazione atmosferica (TC) classificati sull’Europa Centro-meridionale da una SOM (Self Organizing Maps), o Mappa di Kohonen, una tipologia di rete neurale artificiale ad apprendimento non supervisionato. Analizziamo il decimo TC della lista creata da SOM: lo abbiamo chiamato “Anticiclone Afroiberico”. In un anno, è presente mediamente nel …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Anticiclone Afroiberico)

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Proseguiamo con la descrizione dei dodici Tipi di Circolazione atmosferica (TC) classificati sull’Europa Centro-meridionale da una SOM (Self Organizing Maps), o Mappa di Kohonen, una tipologia di rete neurale artificiale ad apprendimento non supervisionato.

Analizziamo il decimo TC della lista creata da SOM: lo abbiamo chiamato “Anticiclone Afroiberico”. In un anno, è presente mediamente nel 6,2 % dei giorni (vedi istogramma). Questo tipo di circolazione è relativamente frequente in inverno e d’estate; è caratterizzato da condizioni di tempo stabile, prevalentemente soleggiato su tutta l’Italia, associato alla presenza di una massa d’aria calda di origine subtropicale che favorisce temperature mediamente oltre la norma e, in estate, le ondate di calore.

Il grafico delle tendenze stagionali degli ultimi sedici anni evidenzia solo una leggera diminuzione della presenza di TC10 – Anticiclone Afroiberico in primavera.

Approfondiamo ora le caratteristiche termo dinamiche di questo tipo di circolazione.

Circolazione al livello del mare: pressione s.l.m.

La distribuzione della pressione al livello del mare vede la presenza di un’estesa area di alta pressione che dalla penisola iberica e dal Nord Africa si protende fino a gran parte dell’Europa centrale dove raggiunge i suoi massimi nella fascia tra Svizzera, Germania meridionale e Austria. La sua sfera di influenza è ben estesa anche a gran parte dell’Italia, fatta eccezione per l’estremo Sud, specie il settore ionico e la Calabria che si trovano ai margini di una depressione centrata nel sud della Grecia. Questa configurazione coincide con una estensione dell’Anticiclone Nordafricano verso l’Europa centro-occidentale.

Circolazione in quota: geopotenziale a 700 hPa (circa 3000 metri s.l.m.) e 500 hPa (circa 5500 metri s.l.m.)

Nelle configurazioni del geopotenziale a 700 e 500 hPa è ben evidente l’onda anticiclonica che dal suo centro in prossimità dell’Algeria si protende fino al cuore del continente europeo con un asse leggermente inclinato sudovest-nordest passante lungo la Spagna orientale, la Francia e la Germania. Più a oriente, oltre i 15 gradi di longitudine est, le correnti settentrionali gradualmente acquisiscono una curvatura ciclonica intorno a una saccatura di bassa pressione che si approfondisce in direzione dell’Egeo e della Turchia.

Temperatura a 850 hPa (circa 1500 metri  s.l.m.)

La distribuzione della temperatura a 850 hPa mostra chiaramente il cuore “caldo” dell’anticiclone con il suo massimo naturalmente centrato tra il sud della penisola iberica e l’Algeria, ma con una estensione che giustifica spesso temperature oltre la norma anche su Francia, Germania, Paesi Alpini e molte regioni italiane. Nel periodo estivo le ondate di calore coincidenti a questo tipo di circolazione determinano in Italia i picchi di caldo più intenso al Nordovest, in Toscana e in Sardegna. Più a est le correnti settentrionali indirizzano l’aria più fresca verso i Balcani, l’Egeo e il Mar Nero. Una influenza marginale di questo flusso aiuta in genere a contenere le temperature sulle nostre regioni meridionali e del medio Adriatico.

Umidità specifica a 700 hPa (circa 3000 metri s.l.m.)

La distribuzione dell’umidità specifica a 700 hPa, un indicatore approssimato della collocazione dei sistemi nuvolosi più importanti, ci mostra un’Europa e un Mediterraneo centrale, e quindi gran parte dell’Italia, piuttosto asciutti, sintomo di una prevalenza di situazioni soleggiate. Solo il settore alpino appare più umido per effetti probabilmente correlati all’orografia (azione di sbarramento; convezione estiva). Masse d’aria più umide interessano il sud dei Balcani, la penisola iberica e l’Algeria.

Distribuzione delle precipitazioni sull’Italia

In coincidenza di questo tipo di circolazione non si attendono naturalmente vere e proprie fasi di maltempo. “Poche” precipitazioni possono riguardare:

  • Le zone di confine dell’Alto Adige (per effetto Stau) tra inverno e primavera.
  • Le Alpi e le Prealpi: in estate per occasionali episodi di instabilità convettiva tra pomeriggio e sera.
  • La Calabria, l’alto Ionio e il nordest della Sicilia: in forma episodica e soprattutto in primavera; l’influsso marginale della circolazione depressionaria centrata sulla Grecia può infatti produrre una locale instabilità.

Le figure che seguono mostrano la distribuzione delle precipitazioni dall’estate 2017 alla primavera 2018 (dati CPC Unified Gauge-based Analysis of Global Daily Precipitation) e l’immagine del satellite Meteosat di una giornata con TC10 – Anticiclone Afroiberico (31 luglio 2020).

Copyright Sat24.com/Eumetsat/Met Office

 

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