© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Cina, ZHENGZHOU in ginocchio: è caduta la pioggia di un anno in tre giorni [VIDEO])

Anche quest’anno il drago d’argento non si è fatto attendere in Cina: si tratta di un fenomeno naturale davvero spettacolare. Si verifica nella stagione autunnale nel fiume Qiantang, nella regione di Zhejiang, che sfocia Mar Cinese Orientale a sud di Shanghai:

Durante l’autunno nel fiume si formano onde gigantesche che interessano in particolare la baia di Hangzhou, alla foce del corso d’acqua. Noto da centinaia di anni, il fenomeno è stato rinominato “drago d’argento” e dura circa una settimana, durante la quale si sviluppano veri e propri muri d’acqua, onde di dimensioni spaventose che divorano anche ampie zone della terra che circonda il corso d’acqua.

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L’onda anomala che si forma in questo fiume della Cina è un’onda “di ritorno”, generata dalla resistenza che la corrente del fiume oppone all’acqua del mare che, spinta dall’alta marea, si incanala del corso d’acqua percorrendolo “al contrario”.

Di conseguenza, si sviluppano forti turbolenze che possono generare dei veri e propri tsunami. Questo fenomeno non si verifica solo in Cina, ma anche in altri fiumi come il Rio delle Amazzoni o in un fiume che sfocia nell’Oceano indiano. Tuttavia, il drago d’argento cinese può assumere dimensioni più impressionanti: le sue onde possono essere alte diversi metri e raggiungere addirittura i 40 km orari di velocità.

Qiantang river. Tide. Isn’t it spectacular? A lot of people came to watch.@JackMEspinosa1 @qiantang7 #Qiantang @MelRivers #river #China #Worlds2020 #潮汐 #钱塘江 pic.twitter.com/a9CJZn0KPk

— The beauty of China (@JackMEspinosa1) September 20, 2020

Quest’anno un’onda particolarmente alta si è sviluppata nella giornata di domenica, quando l’acqua ha divorato anche la strada travolgendo le auto in transito. Un video di quanto accaduto è stato pubblicato dal sito cinese Global Times:

An unexpected huge wave from the Qiantang River slammed into cars on a bank-side road in Hangzhou Zhijiang road on Sun afternoon, pushing several off the road. An employee of Hangzhou hydrometric station said the river’s flood season this year has been more severe. pic.twitter.com/wFOh4A9v1y

— Global Times (@globaltimesnews) September 20, 2020

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Cina, il DRAGO D’ARGENTO colpisce ancora: sono tornate le ONDE SPAVENTOSE del fiume Qiantang [VIDEO])

Il sud della Cina è stato investito dal violento tifone Mekkhala, che ha sferzato le zone costiere con venti estremamente violenti e piogge torrenziali, provocando molti danni. Secondo i media locali, circa 3.200 persone sono state evacuate nella provincia di Fujian, quella su cui la furia del tifone si è abbattuta con più impeto; decine di voli sono stati cancellati ed è stato interrotto anche il traffico dei treni.

Impressionanti le immagini che testimoniano la violenza dell’impatto del tifone sulla Cina meridionale:

Powerful typhoon lands in Leqing, southern Zhejiang province pic.twitter.com/erLVvJBpP7

— Eddie Du (@Edourdoo) August 4, 2020

Nella città di Zhangzhou l’edificio di una fabbrica è in parte crollato: fortunatamente non sono stati segnalati feriti

Chine : Vidéo qui documente le typhon Mekkhala qui pulvérise un bâtiment d'usine dans le Fujian. pic.twitter.com/Ndo3LH5RCN

— Rebecca Rambar (@RebeccaRambar) August 11, 2020

In queste ore l’intensità di Mekkhala è diminuita, e il ciclone è tornato a essere una tempesta tropicale. Spostandosi in direzione nord, verso le zone interne della Cina, sta comunque dando origine a intensi episodi di maltempo, con venti ancora molto forti e piogge abbondanti.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (CINA nella morsa del CICLONE MEKKHALA: evacuate oltre 3mila persone [VIDEO])

Uno scenario apocalittico. È quello causato dalle inondazioni che hanno colpito la parte orientale e quella centrale della Cina. Intere giornate di piogge incessanti e oltremodo abbondanti. Quantitativi di precipitazione da record. Ecco, dunque, che le alluvioni devastano la Cina: più di 140 morti e milioni di evacuati. Ma non soltanto. Anche moltissime vittime. Uno scenario simile, proprio nei giorni scorsi, si è verificato in Indonesia. Molte delle dighe che contenevano il più grande lago di acqua dolce del Paese, Poyang, hanno ceduto. Tutta colpa dei livelli record raggiunti dalle acque del lago. I dati arrivano dal National Weather Satellite Centre cinese. Un altro dramma, dunque, per la Cina. Paese che già, in questi mesi, finito il lockdown, deve fare i conti con livelli di inquinamento addirittura superiori a quelli pre-covid.

Oltre 30 fiumi a livelli record, cedute moltissime dighe. Le alluvioni devastano la Cina: milioni di evacuati e più di 140 morti

Le autorità locali hanno dichiarato che, all’inizio di questa settimana, ben 33 fiumi hanno raggiunto livelli record. Intanto, rovesci e acquazzoni continuano a colpire le regioni che si trovano lungo il fiume Yangtze. Un paio di giorni fa il Ministero delle Risorse Idriche ha dichiarato che il livello dell’acqua degli affluenti principali del fiume Yangtze, del lago Dongting e del lago Poyang registrava una graduale diminuzione. Tuttavia, il livello dell’acqua di 98 fiumi cinesi risulta ancora a un livello allarmante. Rimane elevato l’allarme e permane lo stato di emergenza. Alcuni edifici sono letteralmente crollati nell’acqua. Attualmente sono migliaia i soldati inviati a Lushan, lungo le rive del lago Poyang, per contenere la drammatica situazione.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Le ALLUVIONI devastano la CINA: più di 140 morti e milioni di evacuati)

Le piogge torrenziali non stanno colpendo solo il Giappone ma anche alcuni settori della Cina. In 24 ore tra domenica e la mattina di lunedì nella provincia di Hubei sono caduti picchi anche oltre i 250 mm, con pesanti effetti sul territorio. Il livello di allerta di rischio di allagamenti ed esondazioni è stato innalzato al secondo grado più elevato. Nella città di Wuhan domenica sono caduti addirittura accumuli record con ben 426 mm di pioggia.

#Wuhan. 武汉武昌虎泉，保利华都 pic.twitter.com/44nyH8kLEq

— Jennifer Zeng 曾錚 (@jenniferatntd) July 5, 2020

Il bilancio è grave:oltre 130 persone sono morte o risultano disperse. Maggiormente colpite le località lungo il fiume Yangtze e le provincie di Hubai, Anhui, Jiangxi e Zhejiang dove si sono verificate numerose frane e colate di fango. L’agenzia stampa Xinhua ha comunicato che per la prima volta in nove anni è stato necessario aprire gli sfioratori della diga del sud-est della provincia di Zhejiang.

Xiaolangdi also started flooding!
Sudden flood discharge will inevitably lead to the risk of dam breaks in the dry and cracked river bed downstream! Downstream people are at increased risk of disasters!#China #Weather pic.twitter.com/ifIuHkJveT

— The Underground Silk-Railroad Communique (@UndergroundSilk) July 8, 2020

Il centro meteorologico nazionale ha diramato un’allerta arancione per piogge forti anche oggi: in alcune zone si prevede l’accumulo di 250-280 mm in 24 ore. Le piogge, nei prossimi tre giorni, colpiranno i settori settentrionali della Cina, interessando anche Pechino e le province di Hebei, Shandong e Shanxi.

Hundreds dead and millions displaced in Wuhan China other Beijing parts in the ongoing floods throughout the week #geographyNewz pic.twitter.com/JFrXkpTIsP

— Nelson May'ofNazaret (@NMayofNazareth) July 9, 2020

How terrible is the flood! A house fell down with one person reported missing. #China #Chinaflooding pic.twitter.com/FylY3L5FaB

— Shaohong Zhu (@IAT_Shaohong) July 8, 2020

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Ieri a Pechino si è verificata una intensa grandinata. I chicchi di grandine erano grandi dal diametro di 6-9 centimetri. Moltissimi i danni: come si vede dai video girati durante e dopo la grandinata, molte auto sono state ammaccate e i vetri completamente distrutti.

More photos of #CCPVirus like hail in #Beijing, today. 端午节北京下冰雹 越看越像 #中共病毒 https://t.co/3GGmSBmIXQ pic.twitter.com/G0iEduVCyZ

— Jennifer Zeng 曾錚 (@jenniferatntd) June 25, 2020

Proprio ieri in Cina è iniziato il Dragon Boat Festival, una delle festività più importanti del Paese che per tradizione viene celebrata il quinto giorno del quinto mese del calendario lunare cinese. Moltissime le regate organizzate in tutta la Cina. A causa del coronavirus le autorità hanno chiesto alle 22 milioni di persone che abitano la città di Pechino di non viaggiare, celebrare la festività online e senza organizzare cene fuori in compagnia.

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La Cina è stata raggiunta dal primo tifone dell’anno: si tratta del ciclone tropicale Nuri, che ieri ha toccato terra sul sud del Paese. In particolare il ciclone Nuri ha fatto landfall sull’isola di Hailing, colpendo la città di Yangjiang domenica mattina con venti a più di 80 km orari e raffiche anche molto più forti che hanno superato perfino i 110 km/h.

Nuri ha fatto sentire i suoi effetti anche a Hong Kong, sferzandola con piogge abbondanti e venti molto intensi:

https://www.instagram.com/p/CBZGFDjDEJe/

A suscitare grande preoccupazione sono soprattutto le piogge abbondanti provocate dal ciclone, che dopo aver toccato terra sulla costa si muove verso una zona della Cina che negli ultimi giorni era già stata bersaglio di una forte ondata di maltempo.

Si stima che l’ondata di maltempo che si è abbattuta sul sud della Cina settimana scorsa abbia distrutto più di 1.300 edifici e costretto circa 220 mila persone ad abbandonare le proprie case. Almeno sei persone hanno perso la vita.
Impressionanti le immagini arrivate dalla regione di Guangxi, zona nell’entroterra che ora si trova proprio nel mirino della tempesta Nuri. Per la giornata di oggi, le autorità hanno messo in guardia la popolazione dal rischio di allagamenti ed esondazioni.

Ha estado lloviendo mucho en algunas zonas de #China … Las inundaciones han sido especialmente frecuentes en el sur de la region de Guangxi, y en la provincia de Hunan justo al norte. 300.000 personas desplzadas por la fuerte y persistente #lluvia #inundaciones de la semana. pic.twitter.com/GJmZCU6mM8

— Mario Picazo (@picazomario) June 11, 2020

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