One Ocean Week: la settimana dedicata all’oceano tra eventi, incontri e laboratori didattici
One Ocean Foundation è un’organizzazione no profit italiana di rilevanza internazionale nata per volontà dei vertici dello Yacht Club Costa Smeralda che, nel 2017, anno del suo 50° anniversario, hanno voluto avviare un progetto di sostenibilità ambientale. Dalla passione per la vela è scaturito l’amore per il mare, per il suo futuro e soprattutto della sua tutela; per quanto il prestigioso club abbia sempre veleggiato, anticipando tutti sulle tempistiche, nella direzione della sostenibilità, il 2017 è stato l’anno della svolta che ha visto nascere il primo forum in Italia “l’One Ocean Forum” sul tema della salvaguardia del mare, realizzato in collaborazione con importanti istituzioni universitarie e aziende. A seguito del suo successo nel febbraio 2018 è stata costituita la One Ocean Foundation e sotto la guida del commodoro Riccardo Bonadeo, oggi presidente della fondazione, sono state decine le iniziative che hanno coinvolto a più livelli scienziati, leader nazionali e internazionali, ragazzi delle scuole, università e centri di ricerca.
La fondazione è stata costituita con l’obiettivo di accelerare le soluzioni ai problemi degli oceani ispirando i leader internazionali, promuovendo un’economia blu sostenibile e migliorando la conoscenza degli oceani attraverso l’alfabetizzazione oceanica. In questo senso, negli ultimi 4 anni, sono state molte le collaborazioni con istituzioni, centri di ricerca e università di alto livello. L’elemento distintivo di One Ocean Foundation è rappresentato dal proprio network e da un comitato scientifico di altissimo livello e, al tempo stesso, da una forte spinta divulgativa, al fine di accrescere la consapevolezza e creare relazioni costruttive tra tutti gli stakeholder impegnati a più livelli nella lotta alla preservazione della biodiversità marina. Bibbia della fondazione la Charta Smeralda: un documento innovativo, accessibile a tutti che guida individui e organizzazioni verso comportamenti rispettosi dell’ambiente marino.
“Negli ultimi anni la fondazione ha avuto un’evoluzione decisiva che le ha permesso di posizionarsi in modo distintivo e specifico rispetto a una delle maggiori sfide dei prossimi 20-30 anni che si affianca ad altri temi cruciali, come l’economia circolare e il cambiamento climatico. Negli ultimi anni ha sviluppato una linea di ricerca innovativa e ha individuato nel mondo delle imprese un settore finora poco coinvolto nella discussione sulla blue economy. Sarebbe impossibile salvaguardare gli oceani senza il sostegno del mondo dell’impresa e della finanza, come dimostrano tutti i documenti programmatici delle istituti internazionali. Tuttavia, finora nessuna entità del terzo settore si è concentrata su questo aspetto. One Ocean Foundation ha intrapreso questa strada, collaborando con gli stakeholder di alto livello e creando una rete di partner, anche nel settore finanziario, per proteggere i nostri oceani“.
In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani che si celebra ogni 8 giugno in tutto il mondo, istituita nel 2002 con lo scopo di sensibilizzare tutti gli abitanti del Pianeta sull’importanza dei mari nella vita umana e sulla necessità di proteggerli dall’inquinamento, One Ocean Foundation ha realizzato la seconda edizione di One Ocean Week Milano: una settima di eventi, incontri, laboratori didattici per raccontare il valore straordinario degli ecosistemi marini e il ruolo fondamentale di ognuno di noi nel tutelarli, anche dalle città. Obiettivi fondamentali dell’evento tenuto in collaborazione con il Comune di Milano: promuovere la conoscenza e sensibilizzare aziende, giovani, grande pubblico sul valore del mare, dell’economia blu e sul ciclo dell’acqua e rendere la città di Milano sempre più leader nella sostenibilità.
“Milano fu una delle prime città al mondo a realizzare il «Water Management» progettando e costruendo i Navigli; il Duomo, non sarebbe stato possibile senza il trasporto del marmo di Candoglia sui canali. La città poi è al centro della Pianura Padana che rappresenta uno dei più importanti bacini idrografici europei ed è posizionata come la città dei grandi eventi tutto l’anno, a livello mondiale”. L’edizione di quest’anno ha dimostrato come scienza e arte possano diventare potenti strumenti per sensibilizzare le persone sulla tutela dell’ambiente. L’oceano è stato celebrato come elemento fondamentale della vita dell’uomo, nella storia e nella ricerca della bellezza con un approccio che ha permesso di coinvolgere il pubblico in modo tanto cognitivo quanto emotivo.
One Ocean Week è cominciata giovedì 8 giugno con il primo Summit sulla Blue Economy dedicato alle potenzialità che possono essere espresse dall’approccio integrato tra lo sviluppo economico e la corretta conservazione degli oceani. Un incontro di rilevanza globale che ha riunito leader mondiali nel campo della scienza, dell’imprenditoria e delle istituzioni per discutere l’importanza di una gestione sostenibile delle risorse marine per il benessere delle generazioni future, sottolineando la necessità di trasformare l’economia in modo tale da preservare e valorizzare gli ecosistemi marini e di coinvolgere le imprese in questo processo, creando al contempo opportunità di business in armonia con l’ambiente.
Il 10 e l’11 giugno al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci si è tenuto WaterCycle, con un ricco palinsesto di talk, visite guidate e laboratori didattici dedicati a giovani e famiglie con l’obiettivo di formare e sensibilizzare sull’importanza del ciclo dell’acqua.
La settimana è stata chiusa il 12 giugno dallo spettacolo Aquatheatre, realizzato presso il Teatro Franco Parenti, interpretato da Alessio Boni e Lucia Mascino che ha rappresentato un momento culturale evocativo e di valore. Attraverso la danza, la prosa e la musica ha trasportato il pubblico in un viaggio immersivo e sensoriale nell’universo degli oceani, stimolando riflessioni sulla bellezza, la fragilità e l’importanza dell’acqua nella vita umana. Uno spettacolo multidisciplinare in cui Pascoli, Baudelaire e D’Annunzio hanno dato voce attraverso gli attori a un oceano senza tempo, dimostrazione di come l’arte possa comunicare messaggi profondi e coinvolgere il pubblico in modo emozionale, stimolando una maggiore consapevolezza su come la tutela del mare debba riguardare tutti noi.
L’iniziativa unica e inedita ha visto arte e cultura diventare strumenti per creare consapevolezza e
promuovere un cambiamento di atteggiamento verso l’ambiente e gli oceani, trasmettere messaggi significativi e stimolare un cambiamento positivo nelle nostre azioni quotidiane, dimostrando come la conoscenza possa essere un efficacissimo acceleratore di trasformazione sociale.
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