COP28, storico accordo sul Global Stocktake: transizione per uscire dai fossili
Giornata sorica a Dubai. Alla COP28 si è arrivati a un accordo sul Global Stocktake: per la prima volta nel testo di una COP si parla in maniera esplicita di uscita dalle fossili. I 198 delegati hanno approvato il bilancio degli impegni e che comprende le azioni per ridurre le emissioni di gas serra. L’approvazione è avvenuta subito dopo l’apertura della plenaria ed è stata accolta con una standing ovation.
“Abbiamo le basi per la trasformazione”, ha detto subito il presidente della COP28, Sultan Al Jaber, aprendo la sessione plenaria dei delegati rilevando che è un obiettivo “frutto della collaborazione di tutti e che coinvolge tutti”. “Per la prima volta in assoluto” nella storia delle Cop “abbiamo scritto combustibili fossili nel testo”, ha aggiunto. “Siamo ciò che facciamo non quello che diciamo, quindi sono importanti le azioni che metteremo in campo”.
Effettivamente è la prima volta che è scritto nero su bianco l’impegno ad abbandonare i combustibili fossili (petrolio, gas e carbone). Il termine scelto non è phase out (uscita) ma “transitioning away” cioè una “transizione fuori dalle fonti fossili” a partire da questo decennio con net zero globale al 2050. Il testo riconosce la necessità di riduzioni profonde, rapide e durature se l’umanità vuole limitare l’aumento della temperatura a 1,5°C.
The moment history was made.
⁰Everyone came together from day one. Everyone united, everyone acted and everyone delivered. pic.twitter.com/KYsRN6Bu4K— COP28 UAE (@COP28_UAE) December 13, 2023
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha rilasciato una dichiarazione sull’accordo: “Che piaccia o no, l’eliminazione dei combustibili fossili è inevitabile. Speriamo che non arrivi troppo tardi”.
To those who opposed a clear reference to phase out of fossil fuels during the #COP28 Climate Conference, I want to say:
Whether you like it or not, fossil fuel phase out is inevitable. Let’s hope it doesn’t come too late. pic.twitter.com/q2LqMw75K1
— António Guterres (@antonioguterres) December 13, 2023
Tuttavia, i sostenitori della giustizia climatica hanno affermato che il testo è molto al di sotto di quanto necessario per una transizione equa. L’Alleanza dei piccoli Stati insulari, molti dei quali si trovano ad affrontare la minaccia esistenziale dell’innalzamento del livello del mare, ha dichiarato: “Riteniamo che il testo non fornisca l’equilibrio necessario per rafforzare l’azione globale per la correzione di rotta sul cambiamento climatico… è incrementale e non trasformativo”.
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