Cambiamento climatico: 14,5 milioni di morti entro il 2050. Due principali cause
Il cambiamento climatico entro il 2050 rischia di causare 14,5 milioni di morti e 12,5 trilioni di dollari di perdite in tutto il mondo. È quanto stabilito da un nuovo rapporto del World Economic Forum, il meeting annuale in corso a Davos, in Svizzera, che riunisce tutte le più alte personalità ed entità economico-finanziarie globali.
Il 2023 è stato l’anno più caldo: siamo a un soffio dalla soglia di 1.5°C |
Cambiamento climatico, il nuovo report del World Economic Forum analizza sei conseguenze principali rimodellando il panorama sanitario dei prossimi vent’anni
Il rapporto, realizzato in collaborazione con Oliver Wyman, fornisce dunque un’analisi economica approfondita che accende i riflettori sul panorama sanitario dei prossimi due decenni. Come? Evidenziando i rischi derivanti da nuovi agenti patogeni, inquinamento ed eventi meteorologici estremi e illustrando come questi aggraveranno le attuali disuguaglianze sanitarie, in particolare per le comunità più vulnerabili.
Oltre a prevedere 14,5 milioni di vittime e 12,5 trilioni di dollari di perdite a livello globale, il report prospetta inoltre che i sistemi sanitari dovranno affrontare un onere aggiuntivo di 1,1 trilioni di dollari a causa degli impatti indotti dal clima. Le sei principali conseguenze del cambiamento climatico prese in considerazione sono: inondazioni, siccità, ondate di caldo, tempeste tropicali, incendi e innalzamento del livello del mare.
Inondazioni e siccità le due principali cause di mortalità mentre le ondate di caldo impatteranno in maniera importante sulle perdite economiche
Il rapporto individua due principali cause di mortalità legate al clima nei prossimi vent’anni, ovvero inondazioni e siccità mentre le principali perdite economiche potrebbero derivare dalle ondate di caldo. Inondazioni e siccità, entro il 2050, potrebbe causare rispettivamente 8,5 milioni e 3,2 milioni di morti. Le ondate di caldo, sempre più frequenti e durature come dimostrano i dati del 2023 da poco terminato, potrebbero invece causare perdite economiche stimate in 7,1 trilioni di dollari.
L’analisi avverte inoltre che la crisi climatica potrebbe ulteriormente aggravare le disparità economiche e sanitarie globali con conseguenze devastanti per le popolazioni più povere e vulnerabili. Paesi come Asia meridionale ed Africa risultano particolarmente esposte agli impatti dei cambiamenti climatici a causa di risorse limitate come infrastrutture e attrezzature mediche essenziali.
Il World Economic Forum invita tutte le principali potenze economiche mondiali a cambiare direzione
Il rapporto del World Economic Forum si chiude con un monito rivolto a tutti gli attori protagonisti invitando le principali potenze economiche mondiali a migliorare le misure di riduzione e mitigazione delle emissioni nonché a collaborare allo sviluppo di sistemi sanitari resilienti e adattabili ai cambiamenti climatici.
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