Caldo estremo: in Europa la scorsa estate “62mila morti”. Dibattito UE sulle catastrofi

Il caldo estremo continua purtroppo a mietere vittime in Europa: solo la scorsa estate si sono registrati “62mila morti”. A lanciare l’allarme è il commissario dell’Unione Europea per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic, parlando alla Plenaria del Parlamento Europeo. Il dibattito ha riguardato in generale tutti i disastri meteo-climatici che hanno colpito l’Europa finora, compresi gli incendi record in Grecia “che sono stati i più ampi mai registrati in Europa, bruciando un’area di quasi 100mila ettari”, aggiunge Lenarcic. Sempre in Grecia, sottolinea, “una settimana fa è caduta in due giorni la pioggia che solitamente si registra in un arco di tre anni“.

Non solo caldo estremo: tempeste, alluvioni e frane devastano l’Europa

Lenarcic ha posto l’accento anche sulle inondazioni recenti, come quelle che nel mese di agosto hanno colpito la Slovenia e a maggio l’Italia. “Serve al più presto un’Europa più resiliente davanti alle catastrofi“, afferma il commissario UE.

Intanto, l’estate 2023 si classifica come la più calda di sempre a livello mondiale, con una temperatura media di 16,77 gradi, un valore di gran lunga superiore ai trimestri di giugno-luglio-agosto precedenti e di 0,66 gradi superiore alla media. In Europa la temperatura media è stata di 19,63 gradi, il quinto valore medio più alto mai registrato, di 0,83 gradi superiore alla media. Luglio 2023 è stato il mese più caldo in assoluto, con una temperatura media globale di 16,95 gradi, seguito da agosto 2023, mese in cui il valore medio si è assestato a 16,82 gradi.