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Agosto tra i più caldi di sempre, di questo passo il 2024 sarà un altro anno da record per l’Italia

I primi dati elaborati dal centro Meteo Expert confermano che, nel mese di agosto 2024, il clima in Italia è stato eccezionalmente caldo. Con l’impressionante anomalia di 2.5 gradi al di sopra della media 1991-2020, infatti, conquista il secondo posto tra i mesi di agosto più caldi mai registrati nella storia del nostro Paese.

«Le elaborazioni dei dati confermano un mese di agosto estremamente caldo e meno piovoso della norma», commenta Simone Abelli, meteorologo di Meteo Expert e autore dell’analisi.
«In effetti, ha chiuso con un’anomalia termica di +2.5°C rispetto alla media di riferimento (trentennio 1991-2020) che rappresenta il 2° valore più elevato, a un soffio dal record dell’agosto 2003 (+2.7°C) che rimane per il momento in vetta alla classifica».

Il clima è stato rovente soprattutto per le regioni del Sud Italia, comprese le Isole maggiori. Qui, avverte il meteorologo, si è raggiunto il record: «per le regioni meridionali l’agosto appena trascorso è risultato caldo quanto quello del 2003, guadagnandosi così il primo posto a pari merito».

Prosegue anche la carenza di piogge, nonostante i numerosi fenomeni estremi che hanno colpito molte delle nostre regioni durante fasi temporalesche che le elevate temperature hanno contribuito a rendere più intense e pericolose. In media, ad agosto è arrivato il 16 per cento in meno delle precipitazioni tipiche del mese, con una siccità particolarmente prolungata e grave nelle regioni meridionali e le Isole.

Il 2024 rischia di essere un altro anno da record

Se le temperature resteranno oltre la media anche nei prossimi mesi, il 2024 sarà il nuovo anno più caldo mai registrato in Italia. «I dati di agosto – conferma Abelli – amplificano ulteriormente l’anomalia da inizio anno, che sale a +1.6°C. Si tratta di un valore record nell’ambito della serie storica».

L’intera stagione estiva è stata eccezionalmente calda per il nostro Paese, con un’anomalia di 1.8°C che la porta al terzo posto dopo le estati del 2003 (+2.5°C) e 2022 (+2°C). 5 ondate di calore hanno colpito l’Italia, e tra queste spicca in particolare quella che, fra luglio e agosto, ha soffocato il Belpaese per ben 40 giorni senza darci tregua. È stata anche un’estate particolarmente asciutta, con un deficit di pioggia che nell’ultimo trimestre ha raggiunto il 12 per cento nonostante le precipitazioni a tratti abbondanti che hanno raggiunto in particolare il Nord.

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