Meteo: un po’ di piogge in arrivo ma il gelo invernale resta lontano
Il vortice ciclonico che ha portato forte maltempo nei giorni scorsi si è decisamente indebolito, ma continuerà a determinare condizioni meteo instabili fino a martedì 21 gennaio. A partire da mercoledì, poi, l’Europa centrale e il Mediterraneo saranno protagonisti di un cambio di scenario atmosferico, con correnti atlantiche che porteranno verso l’Italia nuove perturbazioni ma anche una massa d’aria insolitamente mite per la stagione.
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La tendenza meteo per i prossimi giorni
Giovedì una veloce perturbazione attraverserà il Centro-Nord. Al mattino sono previste piogge isolate su Lombardia, Nord-Est, Toscana, Umbria e Marche, mentre sulle Alpi di confine al Nord-Ovest tornerà un po’ di neve oltre i 1000-1300 metri. Nel pomeriggio si assisterà a un graduale miglioramento al Nord-Ovest e in gran parte del Centro, mentre piogge residue potrebbero persistere sul Nord-Est e sul nord della Toscana. Al Sud e sulle Isole il tempo resterà stabile, con alternanza tra schiarite e annuvolamenti.
La giornata di venerdì vedrà un generale miglioramento grazie a un rialzo della pressione sul Mediterraneo centrale. Il tempo sarà stabile e asciutto in tutta Italia, con nebbie o foschie dense che torneranno a formarsi in Pianura Padana.
Fine settimana: evoluzione meteo ancora incerta
Secondo le attuali proiezioni, nel weekend il tempo dovrebbe mantenersi stabile nella maggior parte del Paese. Tuttavia, una nuova perturbazione potrebbe avvicinarsi al Nord-Ovest portando piogge soprattutto nella giornata di domenica.
Seguiranno aggiornamenti per maggiori dettagli sull’evoluzione meteo nei prossimi giorni.
Il gelo resta lontano dall’Italia
Anche se lo scenario meteo resterà movimentato, non ci attendiamo fasi di freddo invernale. Al contrario, le temperature saranno sensibilmente sopra la media, soprattutto al Centro-Sud, dove si toccheranno valori primaverili. Anche al Nord le temperature saranno oltre la norma, seppur con un’anomalia meno marcata, e saranno assenti gelate a bassa quota.
L’inverno sembra insomma lontano dall’Italia, con l’ultima decade di gennaio che non mostra segni di irruzioni fredde significative.
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