AFFONDO POLARE: FREDDO, PIOGGIA e venti di BURRASCA. Ecco quanto durerà
Andiamo incontro a giornate davvero movimentate dal punto di vista meteo: dopo la brevissima tregua di martedì, infatti, una nuova perturbazione investirà l’Italia da domani, portando sul nostro Paese una massa d’aria fredda di origine polare.
Il suo transito sul Belpaese sarà segnato da un’intensificazione del maltempo, potenti venti di burrasca e temperature in picchiata. L’apice di questa fase è atteso per le giornate centrali della settimana, quindi tra mercoledì 13 ottobre e giovedì 14.
Quella di giovedì, in particolare, sarà anche la giornata più fredda, con valori tipici di novembre più che di ottobre.
Giovedì 14 ottobre prevarrà il sole al Nord, sulle regioni centrali tirreniche, nel nord della Campania e in Sardegna, con l’eccezione di qualche annuvolamento sulle Alpi orientali e nel Piemonte occidentale. Un po’ di nuvole sorvoleranno il settore del medio Adriatico, ma con scarso rischio di pioggia. Osserveremo invece una nuvolosità compatta nel resto del Paese, con piogge e rovesci su Salento, Calabria e Sicilia; sui settori tirrenico e ionico dell’isola possibili anche dei temporali. In serata fenomeni in attenuazione, salvo ancora qualche residua pioggia fra Sicilia orientale e bassa Calabria.
Temperature massime quasi ovunque in diminuzione con valori ben al di sotto della media stagionale. Al Centro-Nord sarà difficile raggiungere i 20 gradi, e al Sud e sulle Isole sono attesi valori per lo più compresi tra i 16 e i 21 gradi.
Lo scarto rispetto alla media tipica del periodo sarà inferiore al Nord, dove i valori saranno tipici della fine di ottobre, e più sensibile al Centro-Sud dove si osserveranno temperature che normalmente si registrano tra l’inizio e la metà di novembre.
Tra i protagonisti meteo della giornata ci sarà anche il vento, che soffierà forte soprattutto al Centro-Sud e in Romagna. Attenzione alle raffiche di burrasca, che sferzeranno il Paese superando gli 80 km orari e potrebbero anche raggiungere localmente i 100 km orari.
Saranno mossi o molto mossi i mari meridionali, quelli intorno alle Isole e il medio Adriatico; fino ad agitato al largo lo Ionio meridionale; mosso al largo il Tirreno centrale; poco mossi gli altri mari. Ci sarà il rischio di mareggiate.
Dopo l’apice del freddo e del maltempo atteso per metà settimana, da venerdì assisteremo a una graduale attenuazione dei fenomeni.
Anche la giornata di venerdì sarà ventosa, per venti settentrionali ancora intensi che tenderanno a ruotare verso nord-ovest. Le condizioni meteo saranno stabili e per lo più soleggiate nelle regioni centro-settentrionali, in Sardegna, in Campania e nel nord della Puglia.
Nel resto del Sud e in Sicilia si faranno ancora sentire gli ultimi effetti della perturbazione, con nuvole più compatte e poche piogge residue, più probabili tra il Salento, la Calabria ionica e la Sicilia tirrenica.
Dopo il crollo termico di metà settimana, venerdì le temperature saranno stazionarie o in leggero rialzo, ma si manterranno ancora al di sotto della media stagionale con uno scarto sensibile soprattutto al Centro-Sud.
Nel fine settimana le condizioni meteo saranno per lo più stabili in tutto il Paese, con solo qualche nuvola in transito. Sabato la nuvolosità sarà più insistente sulla Sardegna, in particolare sui settori occidentali dell’isola dove non si esclude qualche pioggia. Domenica, invece, le nuvole interesseranno soprattutto i settori del basso Tirreno, e qualche goccia di pioggia potrà coinvolgere la Sardegna meridionale e la Sicilia tirrenica.
Le temperature tenderanno ad aumentare nel corso del weekend, quando osserveremo anche una graduale attenuazione dei venti.
Per l’inizio della prossima settimana sembra al momento profilarsi un rinforzo dell’alta pressione: ne conseguirà una situazione meteo più stabile e un ulteriore aumento delle temperature. Secondo l’attuale tendenza meteo sembra possibile che il Nord resti un po’ ai margini dell’anticiclone e che sia coinvolto dal transito di nuovi sistemi nuvolosi.
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