Solstizio Estate 2024, perché non cade mai nella stessa data?
Il solstizio d’estate 2024, il momento astronomico che segna il passaggio dalla stagione primaverile a quella estiva, quest’anno cade il 20 giugno, più precisamente alle 22.50 italiane. Il solstizio, così come l’equinozio, non è un giorno o una fase, ma un istante: per questo ha sempre un orario ben preciso. Eppure la data cambia ogni anno: come mai?
Solstizio d’estate, nel 2024 cade il 20 giugno: ecco perché
La Terra orbita intorno al sole, inclinata sul suo asse. Per metà dell’anno infatti, l’emisfero settentrionale è inclinato verso il Sole: in questo caso parliamo di estate nell’emisfero settentrionale e inverno nell’emisfero meridionale. Nell’altra metà dell’anno, l’emisfero settentrionale è inclinato dall’altra parte rispetto al Sole, determinando l’inverno al nord e l’estate al sud.
Perché il solstizio è un istante? Durante il solstizio il Sole raggiunge lo zenit rispetto al Tropico del Cancro, il punto più alto rispetto al nostro orizzonte. Dipende tutto dalla posizione del Sole rispetto alla Terra, e – di nuovo – dall’inclinazione dell’asse terrestre.
Il “momento” astronomico degli equinozi, che danno il via a primavera e autunno, e dei solstizi, che determinano l’inizio di estate e inverno, dipende infatti dall’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto all’ellittica, ossia l’orbita che la Terra descrive attorno al Sole. E’ questo a determinare la posizione del sole nel cielo.
Il solstizio d’estate determina la “giornata più lunga” dell’anno, ovvero la giornata con più ore di sole. Dal 21 giugno in avanti, le ore di sole diminuiranno gradualmente, fino a raggiungere la durata minima, corrispondente al solstizio d’inverno.
La data dei solstizi e equinozi non è mai fissa. Questo perché l’inclinazione dell’asse terrestre non è costante, ma varia ciclicamente tra circa 22,5° e 24,5° con un periodo di 41.000 anni. Le date di inizio delle stagioni astronomiche cambiano di anno in anno anche perché la Terra compie una intera orbita intorno al Sole in 365 giorni e 6 ore circa. Le sei ore in più vengono recuperate ogni 4 anni con l’introduzione dell’anno bisestile che fa slittare, quindi, la data del solstizio sul nostro calendario.
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