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Overshoot Day 2023, abbiamo esaurito la biocapacità del Pianeta

Il 2 agosto cade l’Overshoot Day 2023, ossia il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra, che demarca l’inizio del periodo in cui entriamo in debito con il Pianeta: ciò significa che dal 2 agosto al 31 dicembre utilizziamo risorse “extra” per l’anno corrente.

La popolazione globale ha superato la soglia degli 8 miliardi, e la natura che ci circonda, sebbene sembri immensa, non è infinita e non riesce a stare al passo con il nostro stile di vita, specie del mondo più industrializzato. La biocapacità, ovvero questo indicatore di sostenibilità ambientale che denota la capacità di produzione e rinnovo delle risorse naturali da parte degli ecosistemi, non riesce a rigenerarsi al ritmo con cui la consumiamo. Questa condizione, esacerbata dalla crisi climatica, compromette la capacità futura degli ecosistemi di rigenerare le risorse naturali, mettendo così a rischio il loro già precario equilibrio.

La data del giorno dello sovrasfruttamento si è spostata negli anni a causa della nostra intensiva domanda di risorse naturali. Nel 2022 l’Overshoot Day è caduto il 1 agosto, nel 2021 e 2019 è caduto il 3 agosto, mentre nel 2020, grazie ai lockdown provocati dalla pandemia è caduto il 16.

overshoot day sovrasfruttamento terra
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Nel 1970 una Terra poteva bastarci: oggi ce ne servono 1,7 di Pianeti come la Terra per mantenere lo stile di vita che abbiamo assunto. Chi abita in stati più ricchi ha uno stile di vita che eccede la biocapacità naturale del Pianeta. Se vivessimo tutti come fanno gli americani, avremmo bisogno di 5,1 Terre. Se tutti vivessero come noi italiani, avremmo bisogno di 2,7 Terre.

L’Overshoot Day dell’Italia, ovvero l’impronta del nostro stile di vita sulla biocapacità del Pianeta è caduto il 15 maggio, molto in anticipo sul calendario: ciò significa che il nostro impatto è particolarmente incisivo sulla capacità rigenerativa degli ecosistemi.

Quest’anno l’Earth Overshoot Day cade a poche settimane dal voto del Parlamento Europeo sulla Legge per il Ripristino della Natura. Superare ogni anno questa data simbolica, porta al degrado della terra e del suolo, all’esaurimento degli stock ittici, alla deforestazione, alla perdita di biodiversità e all’accumulo di gas serra, sintomi ogni giorno più evidenti in tutto il Pianeta. In questo contesto, la crisi climatica non fa che inasprire le conseguenze, con il verificarsi di eccezionali ondate di calore più frequenti, con vasti incendi, siccità e inondazioni che esacerbano la competizione per il cibo, l’acqua e l’energia.

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