La siccità nell’Europa meridionale potrebbe diventare la “peggiore di sempre”
La siccità, che in Italia ha portato a dichiarare lo stato di emergenza in cinque regioni per quanto riguarda la drammatica situazione nel bacino del Po, è un problema che attanaglia in generale tutta l’Europa meridionale. Secondo Copernicus, l’attuale siccità nel sud Europa potrebbe diventare la “peggiore di sempre”.
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L’Europa meridionale affronta una siccità estrema e una stagione degli incendi che rischia di diventare una delle più intense
Il sud dell’Europa si trova ad affrontare ondate di caldo record, siccità estrema e incendi sempre più diffusi. Proprio per questo l’Unione Europea si sta preparando a una complicata stagione degli incendi con centinaia di vigili del fuoco di diversi Stati membri schierati poiché la siccità nei paesi dell’Europa meridionale potrebbe diventare “la peggiore di sempre”.
“Dal 2017 abbiamo assistito agli incendi boschivi più intensi mai visti in Europa. Purtroppo, prevediamo che la stagione degli incendi boschivi del 2022 possa seguire questa tendenza“, ha affermato Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione europea per le relazioni interistituzionali. “Allo stesso modo, il servizio di gestione delle emergenze Copernicus indica che l’attuale siccità in Europa potrebbe diventare la peggiore di sempre”. Quasi tutto il Portogallo, per esempio, affronta una grave siccità, dopo il mese di maggio più caldo degli ultimi 92 anni. E non è finita qui, perché proprio sul Portogallo è in arrivo una nuova ed estrema fiammata africana.
Šefčovič sottolinea come sia necessario trovare soluzioni a lungo termine, per esempio migliorando la gestione e il consumo dell’acqua. “In agricoltura, dobbiamo guardare alla gestione sostenibile del suolo e alla copertura vegetale – afferma -, e dobbiamo investire, come è stato detto da molti, in colture resistenti alla siccità, ripristinando le aree danneggiate”.
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Caldo record ed eccessiva aridità del suolo alimentano gli incendi boschivi
Il cambiamento climatico ha aumentano il rischio di incendi, affermano gli scienziati. Ondate di caldo sempre più frequenti e siccità a lungo termine, non fanno che facilitare l’accensione e la propagazione dei roghi. Anche le stesse stagioni degli incendi sono diventate più ampie. Nell’estate del 2021 l’Europa e molti dei Paesi limitrofi sono stati interessati da roghi senza precedenti, per esempio in Turchia, Grecia, Italia, Francia, Albania, Macedonia del Nord e Spagna; Algeria e Tunisia in Nord Africa e paesi del Medio Oriente come Libano e Israele. Attualmente tra le zone che stanno lottando con difficili incendi boschivi troviamo la Grecia, soprattutto la parte centrale e il Peloponneso.
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