INDIA, la stagione dei MONSONI rischia di diventare più umida e distruttiva
Una nuova ricerca è andata indietro negli anni per spiegare il legame tra l'aumento dell'anidride carbonica atmosferica e la violenza delle piogge monsoniche
La stagione dei monsoni in India rischia di diventare più umida e distruttiva a causa del riscaldamento globale. A rivelarlo è una nuova ricerca, pubblicata sulla rivista Science Advances. Gli scienziati sanno da anni che i cambiamenti climatici stanno incidendo in maniera significativa sulla stagione dei monsoni, che solitamente va da giugno a settembre. Questa ricerca non fa altro che aggiungere prove alla teoria, guardando indietro agli ultimi milioni di anni per spiegare i monsoni del futuro.
Monsoni indiani, la ricerca tramite l’analisi del deflusso della Baia del Bengala: il cambiamento climatico potrebbe rimodellare la regione e la storia
Per dare un’idea di come la stagione dei monsoni in India possa cambiare, i ricercatori hanno analizzato le precipitazioni dei monsoni estivi dell’Asia meridionale e il deflusso nella baia del Bengala per valutare la misura in cui questi fattori hanno operato anche nel Pleistocene, un’epoca di naturale variazioni dell’anidride carbonica e del volume del ghiaccio.
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Attraverso dei campioni di carota lunghi 200 metri, che fornivano un ricco record di precipitazioni monsoniche, i ricercatori hanno analizzato i gusci fossili del plancton, misurando gli isotopi dell’ossigeno per determinare la salinità dell’acqua in cui vivevano. L’analisi ha stabilito che i tempi di alta piovosità e bassa salinità sono arrivati dopo periodi di concentrazioni più elevate di anidride carbonica atmosferica, livelli più bassi del volume globale di ghiaccio e i successivi aumenti dei venti regionali che portano umidità. Ora che l’attività umana sta aumentando i livelli di gas serra atmosferici, suggerisce la ricerca, possiamo aspettarci di vedere emergere gli stessi schemi dei monsoni.
Monsoni, le previsioni dei modelli climatici sono «meravigliosamente coerenti con ciò che abbiamo visto negli ultimi milioni di anni»
Steven Clemens, professore di Scienze della Terra, Ambientali e Planetarie alla Brown University e autore principale dello studio, ha affermato che «negli ultimi milioni di anni gli aumenti di anidride carbonica nell’atmosfera sono stati seguiti da un aumento sostanziale delle precipitazioni nel sud sistema monsonico asiatico». Le previsioni dei modelli climatici sono «meravigliosamente coerenti con ciò che abbiamo visto negli ultimi milioni di anni», ha affermato.
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Il dottor Anders Levermann, professore di dinamica del sistema climatico presso l’Istituto di Potsdam in Germania che non è stato coinvolto nello studio, ha affermato sulle pagine del New York Times che le conseguenze per la popolazione del Subcontinente indiano sono terribili. Il monsone porta sempre grandi quantitativi di pioggia e «può sempre essere distruttivo» – ha spiegato -, ma il rischio di stagioni «catastroficamente forti» sta crescendo e la natura sempre più irregolare delle stagioni ha i suoi rischi.
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