Il livello del mare aumenta, Guterres: rischiamo “un esodo di massa biblico”
Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres avverte sulle conseguenze “bibliche” a cui stiamo andando incontro per l’innalzamento del livello del mare, conseguenza ormai piuttosto inevitabile del riscaldamento globale. Guterres chiede un’azione urgente: l’aumento del ritmo con cui mari e oceani si alzano porterà con sé un “fiume di problemi”, minacciando la vita di quasi un miliardo di persone, costrette ad un “esodo di massa di intere popolazioni su scala biblica”.
Innalzamento del livello del mare: cosa stiamo rischiando?
Rispetto al 1993 il mare è diventato già 103 mm più alto, e il ritmo con cui si sta alzando aumenta sempre più: ogni anno aumenta di 3.6 millimetri. Considerando solo la fusione dei ghiacciai della Groenlandia, il livello del mare potrebbe aumentare di 27 centimetri entro fine secolo. Aggiungiamoci poi la perdita di ghiaccio marino ai Poli, la perdita di massa dei ghiacciai alpini e l’espansione termica degli oceani. Osservando lo scenario attuale, entro il 2100 il mare potrebbe diventare 60 centimetri più alto rispetto al 20001. Ma tutto dipende dallo scenario climatico e dalle emissioni. Ma Guterres avverte: anche se il riscaldamento globale restasse “miracolosamente” limitato a 1,5 gradi, il pianeta vedrà comunque un aumento considerevole del livello dei mari.
Fusione dei ghiacci: queste le città che finirebbero sott’acqua Fusione dei ghiacci della Groenlandia: l’innalzamento dei mari è ormai “inevitabile” |
Il livello del mare si sta alzando ad un ritmo sempre più incalzante: non è mai aumentato così velocemente negli ultimi 3000 anni. Alcune nazioni potrebbero quasi scomparire, e la popolazione di intere città potrebbe essere costretta ad abbandonare la propria casa. Questo, ricorda Guterres, riguarderà il Mondo intero e oltre 900 milioni di persone, da Londra a Los Angeles e da Bangkok a Buenos Aires. Una persona su 10, a livello globale, potrebbe essere costretta a lasciarsi tutto alla spalle.
Guterres, rivolgendosi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha chiesto un’azione urgente per ridurre le emissioni di carbonio e non solo: dobbiamo essere in grado di aiutare i Paesi più poveri, per ridurre l’impatto della crisi climatica sulle comunità più vulnerabili. L’innalzamento del livello del mare è “un moltiplicatore di minacce” che, danneggiando vite umane, economie e infrastrutture, ha “implicazioni drammatiche” per la pace e la sicurezza globali. “I diritti umani delle persone non scompaiono perché scompaiono le loro case ”, ha detto. “Sì, questo significa diritto internazionale dei rifugiati.”
La costante perdita di ghiaccio marino e la ritirata dei ghiacciai stanno facendo aumentare il livello edl mare ad un ritmo mai osservato prima. Alcune zone subiranno una riduzione della disponibilità d’acqua, altre verranno sommerse. Nel nostro futuro, senza azioni concrete, vedremo questo insieme ad una sempre più feroce concorrenza per l’acqua dolce, per la terra e per altre risorse.
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