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I cambiamenti climatici stanno plasmando un “nuovo Artico”: ecco come

I cambiamenti climatici stanno già trasformando profondamente: la crisi climatica sta colpendo in modo particolare proprio questa regione, che si sta riscaldando ad un ritmo almeno due volte più veloce rispetto al resto del Mondo. Ma gli effetti del riscaldamento globale non riguardano solo un aumento delle temperature: la regione artica sta subendo una trasformazione del clima e dell’ambiente molto profonda. Parliamo di un aumento delle precipitazioni piovose, di incendi e perfino del passaggi di tifoni: si tratta di fenomeni che di solito non associamo al clima tipico dell’artico, ma che stanno diventando sempre più ricorrenti.

A fare il punto della situazione sul nuovo clima artico, sulle ricadute sull’ambiente, sugli ecosistemi e sulle comunità ed economie locali è il rapporto The 2022 Arctic Report Card recentemente pubblicato dalla NOAA, la National Oceanic and Atmospheric Administration degli Stati Uniti, realizzato da 147 esperti provenienti da 11 Nazioni diverse.

Tifoni, ondate di caldo, fusione del ghiaccio, incendi e fioritura di plancton: ecco come i cambiamenti climatici stanno plasmando il “nuovo Artico”

La temperatura media della regione artica tra ottobre 2021 e settembre 2022 è stata la sesta più elevata dal 1900. Qui le temperature aumentano più velocemente che altrove, e gli ultimi 12 mesi rientrano in questa tendenza. I sette anni più caldi dal 1900 per l’Artico sono gli ultimi sette.

L’Arctic Report Card 2022 sottolinea l’urgenza di affrontare la crisi climatica riducendo i gas serra e adottando misure per essere più resilienti“, ha affermato l’amministratore della NOAA Rick Spinrad.

L’estensione della banchisa di ghiaccio quest’anno è risultata essere superiore a quella degli ultimi anni, ma si tratta comunque di una estensione decisamente inferiore alla media del lungo periodo. La fusione del ghiaccio durante l’estate ha permesso a navi turistiche di transitare, in acqua e senza troppe difficoltà, vicino al Polo Nord.

E in effetti, mentre il ghiaccio fonde, il traffico marittimo nella regione artica sta aumentando sempre di più. Si aprono rotte economiche e di commercio, con maggiore anticipo sul calendario, a danno dell’ambiente e degli ecosistemi locali, già fortemente minacciati dai cambiamenti climatici.

Nella stagione invernale 2021-2022 sono state registrate nevicate superiori alla media, ma allo stesso tempo una continua fusione delle nevi e dei ghiacci. Le precipitazioni sono aumentate significativamente rispetto agli anni ’50 in ogni stagione: precipitazioni intense sono oggi più comuni nella regione subartica atlantica, mentre nelle altre regioni sono sempre più frequenti giorni consecutivi di pioggia. Il periodo tra ottobre 2021 e settembre 2022 è stato il terzo più piovoso degli ultimi 72 anni.

Quest’anno il Tifone Merbok, sviluppatosi nel Pacifico più settentrionale, ha portato un grande scompiglio nella regione artica del mare di Bering. La distruttiva onda di tempesta che ha accompagnato il tifone ha scardinato molte abitazioni ed edifici dalle loro fondamenta, danneggiando molte infrastrutture delle comunità costiere e fluviali.

Continua, intanto, la fusione del ghiaccio della Groenlandia: è da 25 anni consecutivi che il bilancio complessivo dei ghiacci è in perdita. A settembre 2022 abbiamo notato una fusione davvero eccezionale e tardiva del ghiaccio in Groenlandia: un evento senza precedenti per il mese di settembre in cui oltre il 36% della superficie di ghiaccio ha subito fusione, persino a quota 3200 metri slm.

Le temperature delle acque superficiali continuano ad aumentare e di conseguenza aumenta anche la fioritura di plancton: quest’anno, probabilmente a causa delle tempeste estive, sono state registrate fioriture oltre la norma nel mare di Bering.

Tutto questo si sta riflettendo sulla fauna locale, costretta a trovare nuovi modi per sopravvivere. Due report distinti hanno rilevato impatti negativi sulla salute delle popolazioni di uccelli artici: mentre le popolazioni di oche artiche sono stabili o in aumento in tutto l’Artico, molte specie di uccelli marini, come anatre, auklet, berte, urie e pulcinelle di mare nei mari settentrionali di Bering e Chukchi hanno subito perdite importanti per il sesto anno consecutivo.

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