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Ghiacciai, nel 2022 persi oltre 1100 litri d’acqua per metro quadrato

I ghiacciai si stanno riducendo sempre di più: secondo gli ultimi dati del World Glacier Monitoring Service, nell’anno idrologico 2021-2022 i 40 ghiacciai presi in esame hanno perso in media −1,18 metri di risorsa idrica glaciale, ovvero 1180 litri d’acqua per ogni metro quadrato di ghiacciaio.

Si tratta di un bilancio fortemente negativo, e di gran lunga superiore rispetto alla media dell’ultimo decennio. Sei dei dieci bilanci più negativi mai registrati si siano tutti verificati dal 2015 a questa parte, il che dimostra quale sia il trend generale di perdita di massa dei ghiacciai.

Nel 2022 il bilancio della risorsa idrica glaciale è stato di -1,18 metri. La risorsa idrica glaciale rappresenta l’altezza dell’acqua che si otterrebbe fondendo il ghiaccio e versando l’acqua ottenuta nell’area coperta dai ghiacciai.

 

Rispetto agli anni ’70 i ghiacciai hanno perso in tutto 26 metri di risorsa idrica, ovvero l’equivalente di 26 mila litri di acqua per metro quadrato.

Ghiacciai in sofferenza, la situazione delle Alpi

Il bilancio complessivo è una stima dei principali ghiacciai del Mondo, ma ovviamente esistono grandi differenze tra le diverse zone geografiche. La regione delle Alpi ha subito una delle stagioni più disastrose della sua storia, perdendo quantità di ghiaccio (e acqua) notevoli e persino fuori da ogni scala: complessivamente i ghiacciai alpini hanno perso dai 3 a oltre 4 metri di spessore nell’ultima stagione.

Molte le regioni che hanno contribuito a questa catastrofe, dalla mancanza di neve all’arrivo di sabbia del Sahara e il caldo intenso che ha interessato l’Europa nei mesi estivi. Pensate che lo zero termico nell’estate 2022 è salito oltre i 5000 metri sulle Alpi (evento successo solo 2 volte dal 1953), fino a raggiungere il 25 luglio un valore record di 5184 metri, il valore più alto degli ultimi 69 anni.

I ghiacciai hanno perso massa anche in Asia, nel Nord-Ovest dell’America, nel Sud America e in alcuni settori della regione artica. Solo Islanda e nord della Norvegia hanno visto un bilancio positivo grazie alle precipitazioni più abbondanti dell’inverno e al caldo meno intenso dell’estate.

Nel nord-ovest americano la perdita della scorsa stagione è in linea con il trend. Qui, così come in Groenlandia, però si sono registrate anomalie soprattutto nella stagione autunnale. Sulle montagne canadesi sud-occidentali i ghiacciai sono rimasti scoperti dalla neve, perdendo in questa occasione quasi metà del bilancio idrico glaciale netto dell’intera stagione.

 

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