El Niño: in Ecuador piogge cresciute del 300%
Il fenomeno di El Niño sta per concludersi ma porterà ancora il rischio di eventi estremi almeno fino al mese di giugno. Tra le aree maggiormente coinvolte il Golfo del Bengala, le Filippine e il Mar dei Caraibi, ma anche Amazzonia e Alaska, dove sarà maggiore anche la probabilità incendi, cicloni tropicali e ondate di caldo.
Lo rivela un nuovo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports e condotto dall’Accademia Cinese delle Scienze Meteorologiche.
In tarda primavera o inizio estate potrebbe avvenire il passaggio a La Niña, che provoca invece un raffreddamento delle acque del Pacifico. La Niña, infatti, è una condizione opposta al El Niño e spinge aria ricca di umidità in particolare verso le coste indonesiane e australiane. La Niña si alterna ciclicamente al fenomeno opposto, El Niño, intervallati talvolta anche condizioni neutre. Si tratta di fenomeni di larga scala osservati sulla superficie dell’Oceano Pacifico tropicale, centrale e orientale, capaci di influenzare le condizioni meteo-climatiche globali.
El Niño: piogge estreme in Ecuador, +300%
Nel frattempo l’Ecuador sta vivendo gli effetti di El Nino con piogge molto violente che hanno causato almeno 6 vittime e più di 27mila colpite, secondo l’ultimo rapporto della Segreteria per la Gestione del Rischio. Le conseguenze sono state devastanti: 295 persone ferite, 50 abitazioni distrutte e altre 5.401 danneggiate in misura minore, insieme a 17,99 chilometri di strade e 35 ponti danneggiati, di cui 4 completamente distrutti a causa delle inondazioni dei fiumi e delle frane. Le tempeste hanno colpito anche 102 infrastrutture educative e sanitarie, oltre a danneggiare 1.135,27 ettari di coltivazioni.
“Ora è la stagione delle piogge. E il fenomeno El Nino ha portato ad un aumento delle precipitazioni, soprattutto nelle zone costiere che sono sotto la grande influenza dell’accoppiamento oceano-atmosfera.
Il totale delle precipitazioni mensili è aumentato addirittura del 300% rispetto al normale condizioni meteorologiche”, ha affermato alla stampa ecuadorena Javier Maca, specialista in previsioni meteorologiche presso l’Istituto ecuadoriano di meteorologia e idrologia.
Quando si prevede che le condizioni di El Niño finiscano? Le temperature anomale si ridurranno gradualmente a condizioni normali e entreremo in un periodo di transizione alla fine di aprile. Il picco massimo del fenomeno El Niño, che abbiamo vissuto tra gennaio e febbraio, è già passato.
I modelli su larga scala, dall’inizio di quest’anno, insistono sulla probabile formazione del fenomeno de La Niña a partire dalla prossima primavera. Il passaggio da El Niño a ENSO neutrale è probabile entro aprile-giugno 2024 (83% di probabilità) mentre la probabilità che si sviluppi La Niña entro giugno-agosto 2024 è, secondo l’ultimo aggiornamento, salita al 62% di probabilità.
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