Crisi climatica, negli Stati Uniti inverni sempre più caldi
La crisi climatica avanza anche negli Stati Uniti, dove tra i fattori da cui emergono maggiormente i suoi effetti ci sono i dati relativi alle temperature invernali, che continuano a crescere e lo fanno sempre più rapidamente.
Non ha fatto eccezione lo scorso mese di dicembre, che – nonostante le numerose e violentissime ondate di maltempo invernale che hanno sferzato gli USA con venti gelidi, tornado e nevicate eccezionali – ha chiuso il 2021 con una temperatura media ben al di sopra della norma.
Secondo quanto ha fatto sapere la NOAA, la National Oceanic and Atmospheric Administration, il mese di dicembre del 2021 è stato il più caldo che gli Stati Uniti abbiano mai registrato, e l’intero anno ha conquistato il quarto posto nella classifica dei più caldi. Nel 2021 la crisi climatica si è abbattuta sugli Stati Uniti anche con fenomeni estremi:
Stati Uniti, il 2021 è il quarto anno più caldo e il secondo per numero di eventi meteo estremi |
A offrire un focus più dettagliato su come la crisi climatica stia cambiando gli inverni degli Stati Uniti è Climate Central, un’organizzazione di ricerca e comunicazione sul clima con sede a Princeton, nel New Jersey, che sottolinea come la stagione più fredda dell’anno sia quella che sta facendo registrare l’aumento più rapido delle temperature dal 1970 a oggi.
Con l’eccezione solo di alcune zone degli stati centro-settentrionali, che hanno vissuto un clima leggermente più fresco della media, il riscaldamento che si è registrato finora durante l’inverno è stato sensibile e diffuso, spiegano gli scienziati.
Le conseguenze di stagioni invernali sempre più calde possono essere gravi e farsi sentire in una moltitudine di campi diversi. È il caso ad esempio del ciclo di vita delle piante, che a sua volta può influenzare il sostentamento di molte persone, i prezzi del cibo che acquistiamo o la nostra salute, anche per quanto riguarda la diffusione dei pollini. O ancora di animali come zanzare e zecche, che si trovano sempre più spesso in periodi dell’anno insoliti o in aree che un tempo ne erano prive, essendo troppo fredde.
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