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Clima, «UMANITÀ IN PERICOLO»: indiscrezioni sulla bozza del RAPPORTO IPCC. Cosa sappiamo per ora

Se il clima continuasse a riscaldarsi a questi ritmi metterebbe a rischio la stessa sopravvivenza dell’umanità.

Di allarmi la comunità scientifica ne ha lanciati molti, lo sta facendo da tanti anni, ma è forse la prima volta che arriva un messaggio così categorico: adesso il pericolo riguarda direttamente la nostra specie. Questo sarebbe il monito contenuto nella bozza del nuovo rapporto dell’IPCC, il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite.

Secondo quanto si leggerebbe nella bozza del rapporto, ottenuta esclusivamente dall’AFP e ripresa da molti giornali, il cambiamento del clima appare ormai destinato a rimodellare la vita sulla Terra in modo radicale nei prossimi decenni, e lo farebbe anche se riuscissimo a ridurre le emissioni. Numerose specie si estingueranno, dovremo affrontare malattie nuove e più diffuse, il caldo renderà invivibili intere aree del pianeta e molte città saranno minacciate dall’innalzamento dei mari. Lo scenario che si profila all’orizzonte è raccapricciante: secondo gli esperti tutto questo si verificherà nel giro di pochi decenni, prima ancora che un bambino nato oggi compia 30 anni.

Unsplash/Beth Macdonald

È troppo tardi per evitare molti disastri. Anche se riuscissimo a mantenere il riscaldamento globale entro l’1.5°C oltre i livelli dell’era preindustriale, raggiungendo quindi quello che è l’obiettivo più ambizioso dell’Accordo di Parigi, molti organismi non riuscirebbero ad adattarsi al nuovo clima.
Un esempio ci viene dalle barriere coralline, da cui dipendono milioni di persone, che in buona parte andrebbero perse. Devastanti anche le conseguenze della fusione dei ghiacci dell’Artico e quelle relative all’aumento di siccità e incendi, con un impatto particolarmente duro anche per l’uomo.

Milioni di persone rischiano di patire la fame entro il 2050, oltre cento milioni potrebbero sperimentare la povertà estrema addirittura nel prossimo decennio. Centinaia di milioni di persone sono minacciate da inondazioni e mareggiate, dalla scarsità d’acqua e dalla siccità, da ondate di calore estreme e potenzialmente letali.

Non dobbiamo solo fare il possibile per limitare il riscaldamento, avvertono gli esperti: dobbiamo prepararci ad affrontare le conseguenze dei cambiamenti già in atto.

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Ma se fallissimo nel mantenere il riscaldamento globale entro 1.5°C gli effetti sarebbero ancora più devastanti e potrebbero minacciare l’esistenza stessa della nostra specie. Secondo quanto riferito, il rapporto sottolineerebbe che la vita sulla Terra potrà rispondere ai cambiamenti climatici evolvendosi in nuove specie e nuovi ecosistemi, ma l’umanità non avrà questa speranza. Secondo gli esperti possiamo ancora evitare il peggio, ma serve agire subito e in modo radicale. 

Al momento l’IPCC non ha commentato le indiscrezioni rese note dai giornali di tutto il mondo in relazione alla bozza, e ha pubblicato un comunicato stampa in cui sottolinea che sono ancora in corso i lavori per la realizzazione del rapporto. La sessione per la sua approvazione da parte degli stati membri è prevista per il prossimo febbraio, fa sapere il Gruppo intergovernativo, affermando che i risultati del report verranno presentati solo «dopo tale sessione di approvazione».

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