Antartide, accelera la fusione del ghiaccio dopo il rallentamento di novembre
La superficie della banchisa di ghiaccio dell’Antartide continua ad essere ben al di sotto della media: nel 2023 l’estensione è sempre rimasta inferiore ad ogni precedente record, ad eccezione di un breve periodo alla fine di aprile e un secondo episodio nel mese di novembre.
A causa di questa seconda fase, osservando i dati registrati dal 1979 ad oggi, l’estensione della banchisa di ghiaccio antartico a novembre è stata la seconda più bassa della serie storica secondo il National Snow and Ice Data Center (NSIDC). Nonostante la timida ripresa osservata, però, tra fine novembre e inizio dicembre il declino dell’estensione ha accelerato il passo di nuovo, tornando di nuovo sotto i record negativi giornalieri stabiliti nello stesso periodo del 2016.
Ad accelerare la perdita di superficie sono state le condizioni insolitamente calde sul Mare di Weddell orientale e i forti venti offshore a est: la combinazione di questi due fattori meteo hanno causato il ritiro del ghiaccio lungo quel tratto di costa costa e hanno aperto un’ampia polinia, ovvero un’area marina che resta per diverso tempo libera dai ghiacci a causa della risalita di acqua più calda dalle profondità marine, oppure a causa del vento.
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