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Venezia rischia la lista nera del Patrimonio UNESCO: c’è una sola via d’uscita

Venezia è tra le città più belle e visitate al mondo, nonché patrimonio UNESCO. I cambiamenti climatici, con tutto ciò che ne consegue, hanno già provocato danni “irreversibili” alla città lagunare tanto da indurre l’Agenzia culturale delle Nazioni Unite a raccomandare di inserire Venezia nella lista nera del patrimonio mondiale. C’è solo un modo per evitare che ciò avvenga, vale a dire che il Governo italiano proponga soluzioni concrete e soddisfacenti.

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Venezia minacciata dalla lista nera del Patrimonio Unesco per la seconda volta nel giro di pochi anni

Non è la prima volta che Venezia, entrata a far parte del Patrimonio Unesco nel 1987, viene minacciata dalla lista nera del patrimonio mondiale. Infatti, era già successo quattro anni fa, nel 2019. L’agenzia culturale delle Nazioni Unite ha affermato lunedì che “gli effetti del continuo deterioramento dovuto all’intervento umano, compreso il continuo sviluppo, gli impatti dei cambiamenti climatici e del turismo di massa minacciano di causare cambiamenti irreversibili all’eccezionale valore universale della città”. “Inoltre, gli effetti combinati dei cambiamenti indotti dall’uomo e naturali stanno causando deterioramento e danni alle strutture edilizie e alle aree urbane”.

L’Unesco richiama all’attenzione il governo italiano sulla questione Venezia

All’interno della sua dichiarazione, l’Unesco non risparmia ovviamente il governo italiano, reo di non aver realizzato “progressi significativi” sulla questione Venezia anche a causa della mancanza un “pensiero strategico comune generale“. La raccomandazione di inserire Venezia tra i patrimoni a rischio verrà sottoposta a una riunione del comitato del patrimonio mondiale Unesco probabilmente a fine settembre a Riyadh. Dal canto loro, le autorità veneziane replicano assicurando che leggeranno attentamente la raccomandazione per poi dialogare con il governo italiano.

Cala la popolazione all’interno del centro storico: anche gli abitanti scoraggiati

La raccomandazione dell’Unesco arriva nonostante Venezia nel 2021 abbia soddisfatto la richiesta di non far attraccare nella laguna le navi da crociera di peso superiore a 25mila tonnellate. Le navi ora attraccano al porto industriale di Marghera. Dopo anni di ritardi, nel 2020 è finalmente entrato in azione il Mose contro le inondazioni. Tutto questo però non può bastare poiché “le misure proposte dall’Italia per affrontare le “questioni complesse” a Venezia sono “ancora insufficienti e devono essere ulteriormente sviluppate“. Il turismo in laguna è tornato adesso a pieno regime dopo l’alluvione del 2019 e la pandemia da Covid-19 che aveva notevolmente rallentato il flusso. Gli abitanti del centro storico però, scoraggiati dai mille problemi, stanno abbandonando il posto e infatti la scorsa estate la popolazione è scesa sotto i 50.000.

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