Tartarughe marine, in Italia mai così tanti nidi e mai così a nord: i dati di Legambiente
In questa estate segnata da catastrofi climatiche e dati allarmanti arriva anche una buona notizia, con le nidificazioni di tartarughe marine in Italia che hanno fatto registrare un nuovo record. L’annuncio arriva da Legambiente, che ha fatto sapere che dall’inizio della stagione sono stati censiti almeno 179 nidificazioni di Caretta caretta, tra le tartarughe marine più comuni nel Mediterraneo e in Italia. La specie è stata inserita nella Lista Rossa delle specie minacciate della Iucn (l’Unione internazionale per la conservazione della natura).
Le regioni con il maggior numero di nidi sono Calabria, Campania e Sicilia, ma le tartarughe marine si sono spinte fino alle regioni settentrionali dell’Italia: quest’anno è stato censito un nido anche a Jesolo, il più a nord che sia mai stato registrato nell’intero bacino del Mediterraneo.
Mentre la Caretta caretta è esposta a gravi insidie e pericoli, provocati soprattutto dalle attività dell’uomo, cresce il supporto degli stabilimenti balneari, che secondo Legambiente danno un contributo importante alla salvaguardia delle tartarughe marine in tutta Italia. Dalla Maremma Toscana al Salento e alla Sardegna, dal Litorale di Jesolo a quello di Ostia, sono circa 500 i “Lidi amici delle tartarughe marine” che si impegnano nella collaborazione con i centri di salvataggio, nel recupero delle tartarughe, nella distribuzione di materiali informativi e nell’adozione di regole come la pulizia manuale delle spiagge o la riduzione dell’inquinamento acustico e luminoso nelle ore notturne.
«Gli stabilimenti balneari si stanno rivelando luogo strategico per sensibilizzare turisti e bagnanti, ma anche sentinelle preziose per la tutela delle tartarughe, segnalando in prima persona la presenza dei nidi e rendendosi protagonisti di azioni di pronto intervento insieme ai nostri volontari, in un’estate singolare per numero ed estensione delle nidificazioni finora censite. – sottolinea Stefano Di Marco, coordinatore dell’Ufficio Progetti di Legambiente – Basti ricordare quella avvenuta a Jesolo qualche settimana fa, la più a Nord mai registrata nel Mediterraneo, in una località che ospita milioni di visitatori ogni anno: segnale, certamente, di quanto l’aumento delle temperature legato ai cambiamenti climatici influenzi l’ampliamento dell’areale di nidificazione della Caretta caretta e, d’altra parte, di quanto sia fondamentale intensificare l’azione di tracciamento dei nidi che, grazie all’ampia rete attivata sui territori da Legambiente, da Nord a Sud vede mobilitarsi sempre più persone per la salvaguardia di questa specie in pericolo».
L’associazione ha attivato anche il servizio “SOS tartarughe marine”, che permette di segnalare la presenza di tracce o di piccoli di tartaruga sulle spiagge italiane inviando un SMS o un messaggio WhatsApp al numero 349 2100989.
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