Rara bassa marea a Venezia, ma la siccità non c’entra: ecco qual è la causa
La città di Venezia è interessata da una rara bassa marea, eccezionale non tanto in termini assoluti, ma per la sua durata: e il 20 febbraio il livello è ancora sceso fino a -70 cm. A contribuire al fenomeno non è la siccità, bensì l’alta pressione, rimasta protagonista assoluta della metà del mese di febbraio, con il contributo dell’influenza di Sole e Luna.
Dopo i -70 centimetri raggiunti lunedì 20, i picchi di bassa marea tenderanno a raggiungere livelli via via più elevati, complice proprio il cambio meteo in vista.
Bassa marea a Venezia, un fenomeno diventato ormai molto raro
La laguna di Venezia conosce bene il fenomeni della bassa marea: dal 1872 ad oggi si contano ben 160 eventi di bassa marea eccezionale, con livelli uguali o inferiori ai -90 centimetri. L’ultimo si è verificato il 7 febbraio 1989, con un minimo di -92 cm.
Per bassa marea si intende un livello di -50 cm o inferiore. La loro frequenza è decisamente diminuita nel corso degli ultimi decenni, passando da oltre un centinaio di eventi l’anno alla fine del 1800, fino alle decine l’anno tra gli anni ’60 e ’80. Negli ultimi 10 anni, ogni anno riusciamo a contarle sulle dita di una o due mani. Insomma, tempo fa erano eventi molto più frequenti, oggi sono considerati invece qualcosa di eccezionale.
Come mai la bassa marea è sempre meno frequente? Ormai per la marea è sempre più difficile raggiungere livelli così bassi per due motivi principali: innanzitutto a causa dell’aumento del livello dei mari (conseguenza della riscaldamento globale) e a causa di subsidenza ed eustatismo.
Quello che oggi quindi percepiamo come eccezionale, quindi in realtà è un fenomeno che Venezia ha sperimentato moltissime volte nell’ultimo secolo. Oggi, è solamente più raro. Tra il 1989 e il 1993, in particolare, si sono verificate un numero elevato di eventi simili, con maree più basse di 60 centimetri che hanno interessato la laguna da 9 fino ad un massimo di 23 volte l’anno.
Come fa l’alta pressione a influenzare la marea nella laguna di Venezia?
Ad influenzare le basse e alte maree a Venezia è un mix di fattori che comprendono, il contributo della marea astronomica, i venti, le correnti marine e la pressione atmosferica. Così come il passaggio di un’area di bassa pressione, con innesco di venti da sud, riesce a provocare un significativo aumento del livello della marea nella laguna di Venezia, anche l’alta pressione esercita un effetto sull’andamento mareale. Gli eventi meteorologici (specie vento e pressione atmosferica) sono a tutti gli effetti gli eventi che più influiscono sull’innalzamento o l’abbassamento della marea a Venezia.
Con un vento molto forte proveniente da sud, a causa della configurazione geografica del Mare Mediterraneo, un bacino lungo e stretto, chiuso nel lato superiore, tende a favorire l’”accumulo” di acqua nel lato nord. Questo fenomeno viene inoltre amplificato dai bassi fondali dell’Adriatico settentrionale.
In questi giorni l’alta pressione ha raggiunto valori tra i 1025 e i 1040 hPa. «L’alta pressione – spiega il meteorologo di Meteo Expert, Daniele Izzo – identifica un’area geografica in cui il peso della colonna d’aria è maggiore rispetto alle zone circostanti. Una pressione più elevata schiaccia maggiormente verso il basso la superficie marina che tende quindi ad abbassarsi, mentre evidentemente tenderà ad alzarsi da un’altra parte. Addirittura alcuni giorni fa (intorno al 10 febbraio), quando il nostro Paese era interessato dall’afflusso di aria gelida dall’est europeo, la pressione atmosferica sull’alto Adriatico era vicina ai 1040 hPa; la pressione media intorno a 45 gradi di latitudine è di 1013 hPa. Con una pressione di 1040 hPa il peso dell’aria su un metro quadrato è di circa 10,6 tonnellate (10.600 kg). In questi giorni, ancora di alta pressione ma con aria decisamente più mite, oscilliamo tra i 1025 e 1030 hPa».
Negli ultimi 20 anni, l’evento più rilevante si è verificato il 18 febbraio 2008, con un marea di -83 cm. Come oggi, anche allora, a giocare un ruolo fondamentale è stata l’alta pressione che proprio in quel periodo ha toccato il valore barico più alto degli ultimi 70 anni (1045 hPa).
La siccità non c’entra: bassa marea determinata da una combinazione di eventi meteorologici ed astronomici
Oltre al contributo dell’alta pressione, in questi giorni la Luna è nella fase di Luna Nuova (congiunzione Sole-Luna-Terra), avvenuta proprio nella giornata del 20 febbraio. “L’attrazione della Luna è mediamente il doppio o poco più rispetto a quella del Sole a causa della maggior vicinanza alla Terra. Ma quando i tre corpi celesti si trovano allineati – spiega Simone Abelli, meteorologo di Meteo Expert – si ha il massimo effetto delle attrazioni gravitazionali che, in tal caso, si sommano“.
“In più – continua Abelli – la marea risulta più accentuata quando la Luna si trova alla minima distanza (tecnicamente al perigeo), ossia a circa 363.300 km. Il perigeo è avvenuto il giorno 18 febbraio“.
E’ proprio la combinazione di tutti questi fattori, meteorologici e astronomici, a determinare una bassa marea rara e così duratura che sta interessando la città di Venezia. La siccità, invece, sebbene influisca direttamente sul livello dei fiumi in ingresso, non ha un peso rilevante sull’altezza della marea nel suo complesso.
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