Pericolo valanghe, codice arancione su molti settori delle Alpi: i dettagli
Ieri in Trentino Alto Adige una valanga si è abbattuta su una pista da sci
Il pericolo valanghe rimane marcato (grado 3, su una scala da 1 a 5) su gran parte del settore alpino. Il fattore chiave continua a essere il vento abbinato agli accumuli di neve fresca, resi dunque instabili.
Nel dettaglio, il codice arancione per pericolo valanghe persiste sulle zone di confine delle Alpi Piemontesi e quelle della Valle d’Aosta.
Pericolo moderato (grado 2, codice giallo) su Alpi liguri, Alpi Marittime, Alpi Cozie, Alpi Pennine, Alpi Lepontine, Val di Cogne, Pontey, Pollein Saint Marcel, Valli di Gressoney, Ayas, Champorcher; Alpi Giulie e Alpi Carniche.
Pericolo valanghe marcato anche su gran parte dei rilievi di Lombardia e Veneto, a eccezione di Orobie Occidentali, Prealpi Bresciane e Bergamasche.
Codice arancione anche in Trentino Alto Adige, a eccezione di Valle di Ledro, Bondone e Stivo, Vallarsa, Valle di Non, Valle di Cembra, Marzola, Valsugana.
“Le valanghe possono distaccarsi in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali e raggiungere dimensioni medie. Gli accumuli di neve ventata – scrive Aineva – sono situati soprattutto nelle zone in prossimità delle creste, nelle conche e nei canaloni esposte in tutte le direzioni. Principalmente al di sotto dei 2600 m circa, sono possibili valanghe per scivolamento di neve e colate umide di piccole e medie dimensioni”.
Proprio in Trentino Alto Adige ieri si è staccata una valanga che si è abbattuta su una pista da sci in Val Senales: il bilancio parla di tre vittime, tra le quali due bimbe.
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