Mediterraneo, temperatura anomala ad inizio marzo: l’Adriatico è 3 gradi più caldo
Il Mare Mediterraneo superficiale continua ad essere eccezionalmente caldo: rispetto agli ultimi 40 anni, la temperatura non è mai stata così elevata come tra dicembre 2022 e gennaio 2023, e di nuovo a marzo 2023. Intorno al 24 marzo la temperatura della superficie del Mediterraneo è ancora superiore alla norma, specie nell’Alto Adriatico, dove l’anomalia supera addirittura i 3 gradi.
Mediterraneo già molto caldo ad inizio Primavera, specie l’Adriatico
Osservando i dati del Centro della Comunità Valenciana per gli studi ambientali del Mediterraneo, infatti, il 2023 è già iniziato con temperature estremamente elevate della superficie del Mediterraneo, e dal 1 gennaio ad oggi la temperatura del Mediterraneo superficiale è rimasta costantemente sopra la norma.
I mesi di dicembre 2022 e gennaio 2023 sono stati, in particolare, i più caldi dal 1982. L’anomalia della temperatura media rilevata su tutta la superficie del Mediterraneo a cavallo tra fine 2022 e inizio 2023 è infatti rimasta costantemente al di sopra della norma del periodo, con uno scarto positivo decisamente ampio. Solo nel mese di febbraio 2023, e quindi con un mese di ritardo, la temperatura media è scesa sotto i 16 gradi.
Ad inizio marzo 2023 però, la temperatura media è tornata di nuovo a salire, raggiungendo i 16 gradi di media con largo anticipo sul calendario. Si tratta infatti di una temperatura anomala per inizio primavera: stando alle medie, infatti, il Mediterraneo raggiunge di nuovo la soglia dei 16 gradi intorno a metà aprile.
Lo stretto rapporto tra atmosfera e mare
La quasi costante presenza dell’anticiclone ha infatti innescato delle “ondate di calore” marine come quelle osservate, anche in pieno inverno. Maggiore è la temperatura del mare che circonda l’Italia, maggiore è l’energia a disposizione dalle perturbazioni in transito sopra il Mediterraneo.
Per questo motivo, anche se con una anomalia che potrebbe sembrare minima, la temperatura del Mediterraneo potrebbe influenzare l’arrivo di perturbazioni più intense, fenomeno che, di fatto, è stato osservato da inizio anno, con l’arrivo di ben 3 cicloni simil-tropicali (TLC o Medicane) nei primi 60 giorni del 2023. Qualcosa di mai osservato negli ultimi decenni.
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