Il MOSE protegge Venezia da una marea senza precedenti
Il passaggio dell’intensa Tempesta, martedì 22 novembre, ha come previsto dato vita ad una marea eccezionalmente alta lungo le coste dell’Adriatico settentrionale: il MOSE, attivato come previsto, ha protetto l città di Venezia da un livello del mare tra i più alti mai registrati nella storia.
La più intensa perturbazione dell’anno ha travolto l’Italia martedì 22 novembre, accompagnata da diffuso maltempo, nubifragi, tanta neve sulle Alpi e venti forti in rotazione antioraria attorno all’Italia. Tra la sera di lunedì 21 e la giornata di martedì 22 il vento ha superato i 100 km/h nell’alto Adriatico .
Secondo gli esperti dell’ISPRA l’evento di oggi risulta essere pari o perfino superiore a quello del 12 novembre 2019, considerando i livelli massimi raggiunti dalla marea, e probabilmente anche all’evento del 4 novembre 1966, “seppur in quell’occasione si disponesse di una rete di misura con minore copertura geografica”. Si tratta dunque di un evento eccezionale ma difficile da inquadrare nella statistica storica: “la chiusura delle barriere mobili, non rende confrontabili i valori odierni registrati a Punta della Salute con la serie storica che si estende fino al 1924”, spiega l’ISPRA.
Il MOSE protegge Venezia da una marea senza precedenti
Lo conferma una nota pubblicata dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), che ha definito questo un “evento meteo-marino eccezionale”, con valori del livello del mare registrati lungo l’arco costiero Alto Adriatico “tra i più alti della storia”. Senza MOSE la città di Venezia sarebbe stata raggiunta da un livello di marea probabilmente storico, capace di far andare sott’acqua gran parte della viabilità della città.
Il picco di marea, previsto per la mattina di martedì 22 era di 170 cm, e così è stato: presso la stazione mareografica di Piattaforma CNR, al largo della costa veneziana, è stato registrato un livello massimo di marea di 173 cm (ZMPS) alle ore 9.35 e altezze d’onda prossime ai 4 m.
Ma l’effetto congiunto delle condizioni locali e dell’altezza delle onde ha portato i livelli di marea sotto costa superiori ai 2 metri (203 presso la stazione di Malamocco Diga Nord). Presso la stazione di Meda Bocca Lido, per effetto dell’accumulo di acqua sopraflutto rispetto alle barriere del MoSE, è stato registrato un picco di 209 cm alle 9.40, valore di livello registrato in Adriatico più alto della storia.
Il MOSE ha di fatto protetto la città di Venezia con successo, impedendo l’ingresso della marea nella laguna. Nella città i livelli massimi di marea hanno raggiunto punte comprese tra i 60 e i 70 cm. A Chioggia Vigo, invece, per effetto del fortissimo vento di Bora, è stato raggiunto il valore di 109 cm alle ore 13.10, con un livello non ancora assestato.
Le mareggiate e i forti venti scatenati dall’intensa tempesta hanno dato vita a livelli di marea molto elevati anche nel Delta del Po veneto, con massimi di 198 cm a Porto Caleri e 203 cm a Scardovari, con altezza d’onda significativa in laguna superiore al metro.
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