I CAMBIAMENTI CLIMATICI colpiscono anche le AZIENDE ITALIANE: calano ricavi e fatturato. I settori più colpiti
Il clima cambia anche in Italia, con un impatto grave e diretto sulla nostra sicurezza, sulla nostra salute, e sulla nostra economia.
Da un recente rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente è emerso che il nostro è il Paese europeo che subisce le perdite economiche più gravi legate ai cambiamenti climatici, secondo solo alla Germania:
Crisi climatica, Italia seconda in Europa per le perdite economiche: ecco quanto ci costa |
Una nuova ricerca italiana ha fatto luce più nello specifico sulle perdite subite direttamente dalle aziende nostrane, e anche in questo caso le cifre sono notevoli.
Lo studio è stato realizzato dall’Osservatorio Climate Finance della School of Management del Politecnico di Milano, attraverso un’analisi di quanto accaduto nel decennio tra il 2009 e il 2018. Mentre in Italia il clima si faceva più caldo, per un solo grado di temperatura in più le aziende hanno perso in media il 5,8 per cento del fatturato e il 3,4% della marginalità.
Percentuali significative, che si traducono in perdite gravissime: solo nel 2018, l’anno più caldo per l’Italia, il fatturato in termini assoluti è precipitato di 133 miliardi di euro.
Sono le piccole imprese quelle più colpite dal calo della redditività, che in media raggiunge il 4 per cento. Le regioni in cui si registrano le perdite maggiori legate al clima sono quelle del Nord-Est e del Centro Italia.
L’impatto del clima non è uguale per tutti i settori: il più colpito è quello delle costruzioni, dove il calo del fatturato raggiunge addirittura il 16,2% e quello della redditività (Ebitda) il -6,8 per cento. Segue la finanza, colpita dai cambiamenti climatici in modo diretto ma anche indiretto, attraverso i danni alle imprese-clienti: in questo settore si registra un calo del fatturato dell’11,8% e una riduzione della marginalità del 5,9%. Al terzo posto c’è il mondo delle estrazioni (-10,4% e -7,6%).
«La gestione delle conseguenze del cambiamento climatico e le strategie di mitigazione rappresentano la maggiore sfida che le economie mondiali dovranno affrontare nel corso nei prossimi anni» ha commentato Roberto Bianchini, direttore dell’Osservatorio Polimi.
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