Forti temporali, grandine e vento, ma nessuna tromba d’aria: ecco cos’è successo
Tra il 23 e il 24 giugno il Nord Italia viene interessato da un flusso più umido ed instabile atlantico che ha causato temporali intensi che hanno prodotto locali nubifragi, raffiche di vento e grandine. Sul resto del Mediterraneo invece nessun fenomeno di rilievo a causa del dominio dell’anticiclone africano che ha portato temperature ben al di sopra della norma.
Nella giornata di giovedì una supercella ha interessato nel pomeriggio il vercellese, mentre in serata due distinti ammassi temporaleschi hanno colpito la parte sud della provincia di Bergamo e il Friuli centro-meridionale.
Nelle prime due aree indicate ci sono stati diversi danni da downburst con alberi caduti, tetti prefabbricati sollevati e cartelli stradali abbattuti. Nella seconda zona invece le intense precipitazioni hanno prodotto accumuli fino a 90 mm, registrati dalla stazione meteorologica dell’ARPA di Lauzacco (UD).
Poco dopo le 13 di venerdì invece si è sviluppata una linea temporalesca sulle Alpi occidentali che nel suo movimento verso est ha colpito il Piemonte, parte di Liguria e Lombardia, ed alto Triveneto. Anche in questo caso si sono registrati danni da vento lineare su torinese, vercellese, basso cuneese, pavese e milanese. Inoltre grandine grossa è caduta a Caluso (TO), nelle frazioni di Vallo e Carolina; una tromba marina si è formata davanti alla costa di Genova dissolvendosi prima di raggiungere la terraferma.
Nessun tornado o tromba d’aria
Nessun tornado è stato quindi osservato sul suolo italiano nonostante numerosi mezzi di informazione abbiano parlato di “trombe d’aria”. Ricordiamo infatti che le parole tornado e tromba d’aria sono sinonimi, e si riferiscono sempre allo stesso fenomeno atmosferico, cioè una colonna d’aria in forte rotazione e in contatto con il suolo. Chiamare “tromba d’aria” ogni episodio di vento indiscriminatamente è quindi sbagliato.
Quando si parla di tornado, o tromba d’aria che dir si voglia, è importante avere una certa sicurezza su quello che si è effettivamente verificato, integrando l’analisi dei danni con quella delle immagini radar e satellitari, oltre che chiaramente con foto o video del fenomeno qualora siano disponibili.
Per esempio, a Cassinone (BG) nella serata di giovedì sono stati registrati danni ad un’abitazione prefabbricata, ma non ci sono altri elementi che possano far pensare al passaggio di una tromba d’aria. Sia la configurazione sinottica (e le immagini radar) che materiale video girato nelle vicinanze fanno anzi propendere decisamente verso l’ipotesi di intense raffiche di vento lineare (downburst). Nonostante ciò, la notizia del passaggio di un vortice è apparsa rapidamente sui social.
Si è parlato di “tromba d’aria” anche per i danni causati sempre nello stesso giorno dal passaggio del fronte temporalesco su Trino (VC). In questo caso, l’evento tornadico è da escludersi al 100% data la presenza di diversi cacciatori di temporali, che hanno testimoniato il downburst.
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