Dal 1 gennaio a Milano sarà obbligatorio tenere chiuse le porte dei negozi
“Milano sempre più attenta all’ambiente e al risparmio energetico”, annuncia Palazzo Marino, confermando che dal 1° gennaio 2022 per i negozi e tutte le attività commerciali sarà obbligatorio tenere le porte chiuse. La misura rientra nel “Regolamento per la qualità dell’aria” che è stato approvato dal Consiglio comunale di Milano con l’obiettivo di tutelare l’ambiente riducendo la dispersione energetica e le emissioni di anidride carbonica.
L’assessora all’Ambiente e Verde del Comune di Milano, Elena Grandi, ha spiegato che l’iniziativa è “volta in primo luogo a incentivare il risparmio energetico evitando sprechi e riducendo le emissioni inquinanti, oltre ad avere una valenza di tutela della salute pubblica in questo particolare momento di incremento di contagi, in quanto contribuisce a regolare il flusso e la presenza di persone all’interno delle attività commerciali”. È fondamentale, sottolinea, “non confondere la finalità dei sistemi di areazione interni per il ricambio dell’aria con questa iniziativa, che invece è espressamente indirizzata a minimizzare le dispersioni di calore e quindi gli sprechi energetici”.
Da venerdì 1° gennaio per gli esercizi commerciali, pubblici esercizi e gli edifici aperti al pubblico nei quali è attivo un impianto di climatizzazione invernale o estiva sarà obbligatorio tenere isolato il locale. Pertanto, non sarà ammessa l’apertura costante dei varchi di accesso del pubblico verso i locali isolati termicamente.
Il Comune ha fatto sapere che le normali porte potranno essere sostituite anche da diversi dispositivi di ingresso che garantiscano comunque l’isolamento termico degli ambienti, come porte a bussola o dispositivi a lame d’aria che evitino la dispersione del calore e lo spreco di energia.
“La data del 1° gennaio – sottolinea Palazzo Marino in una nota – rappresenta il termine ultimo anche per l’utilizzo di gruppi elettrogeni dotati di motore a combustione interna, alimentati a gasolio o miscela, da parte degli operatori delle attività di commercio non alimentare presenti nei 94 mercati settimanali scoperti e nei 166 spazi extra mercato che vengono occupati con banchi o trespoli per almeno 4 giorni a settimana. Per questi ultimi operatori sarà obbligatorio l’allacciamento alla rete elettrica”.
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