Aprile freddo e piovoso? Non proprio: i dati climatici raccontano una storia diversa
Nonostante la diffusa sensazione (soggettiva) di aver vissuto un mese piovoso, brutto e fresco, le elaborazioni statistiche effettuate sui dati (oggettivi) osservati mostrano uno scenario totalmente differente. Infatti, aprile è stato complessivamente caldo e meno piovoso della norma.
Aprile 2024: secondo i dati climatici non è stato un mese particolarmente freddo e piovoso
L’anomalia mensile della temperatura media è stata +1.2°C a livello nazionale, un valore più basso rispetto alle anomalie a cui ci siamo abituati negli ultimi mesi, ma comunque di tutto rispetto, visto che va ad occupare il 6° posto fra i più elevati nella serie storica che parte dal 1959.
Questo dato scaturisce dalla combinazione fra una prima parte estremamente calda, su livelli a tratti estivi (con il contributo anche degli ultimi giorni del mese) e una seconda parte molto fredda, addirittura invernale in diverse zone.
E in effetti, questo sbalzo da un estremo all’altro rende appropriata la definizione di aprile come mese “estremo” dal punto di vista termico, ma con una netta prevalenza delle fasi calde che contano 19 giorni sopra la media contro i 10 giorni sotto la media (e solo 1 giorno nella media). In aggiunta, nei periodi caldi sono stati osservati numerosi record storici di temperatura massima, mentre non si hanno riscontri di nuovi primati mensili di temperatura minima, perlomeno nell’ambito della rete di stazioni ENAV/Aeronautica Militare.
Per quel che riguarda le precipitazioni, emerge un deficit di -22% a livello nazionale, ma con uno sbilanciamento verso le regioni meridionali (-40% al Sud) e soprattutto sulle isole maggiori dove è mancato più del 70% del quantitativo normale. Anomalie sempre negative, ma più contenute, si registrano al Nord-Est (-15%) e al Centro (-14%), mentre il Nord-Ovest se la cava con un bilancio sostanzialmente in pareggio (-1%).
La stagione primaverile per ora sta procedendo a +1.5°C sopra la media (al momento la più calda della serie storica) con un surplus di precipitazioni di +27% dovuto al piovoso marzo e in particolare per via degli accumuli abbondanti al Centro-Nord (al Sud e Isole le anomalie del bimestre marzo-aprile hanno il segno negativo). Quasi lo stesso risultato scaturisce dalle elaborazioni da inizio anno: i primi quattro mesi del 2024 risultano, infatti, i più caldi della serie storica con il notevole scarto di +1.9°C, ma anche piuttosto piovosi (+31% di anomalia nazionale) grazie agli esuberi al Centro-Nord (con più del doppio di accumulo al Nord-Ovest), mentre il Sud e le Isole rimangono al momento sotto la media con in evidenza la Sicilia dove manca circa un quarto delle normali precipitazioni.
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