A che punto siamo con la transizione ecologica? La classifica Censis premia Firenze e Bolzano
La transizione ecologica è un percorso che l’Italia che deve essere fatto non solo a livello nazionale, ma anche e forse soprattutto a livello locale: quali sono oggi le città che hanno fatto più passi in avanti? Il Censis ha realizzato una analisi su quello che hanno chiamato Green&Blue index, che tiene conto di diversi fattori divisi sotto l’ambito del contesto, della popolazione e delle imprese. Nel rapporto, presentato al Green&Blue Festival del gruppo Gedi, viene quindi data una fotografia del contesto e della dimensione sociale, e poi viene misurato il percorso fatto dalle imprese negli ultimi 5-6 anni per tenere traccia dei progressi o rallentamenti fatti.
Gli indicatori analizzati nel report spaziano da quelli legati all’acqua erogata sul totale dell’acqua immessa nelle reti, dotazione di centraline di monitoraggio e qualità dell’aria, rischio idrogeologico, consumo del suolo, produzione di energia rinnovabile, uso del trasporto pubblico, parco auto, raccolta differenziata, investimenti delle imprese in tecnologie per il risparmio energetico e per la gestione efficiente e sostenibile dell’energia e dei trasporti, imprese green.
Rispetto alla transizione ecologica, quindi, come sono messe le città d’Italia?
Nel rapporto realizzato dal Censis sono state analizzate 107 provincie o città metropolitane, dividendole per dimensione demografica.
Tra le città metropolitane spicca Firenze con un punteggio nell’indice complessivo pari a 80,1 su un massimo di 100. Il risultato deriva da un alto punteggio degli indicatori di popolazione (che è al secondo posto in assoluto dopo Bologna) e agli elevati punteggi delle dimensioni “contesto” e “imprese”. Bologna e Torino seguono con un punteggio complessivo rispettivamente di 78,9 e 78,5. La graduatoria delle città metropolitane viene chiuda da Napoli, che ha raggiunto punteggi bassi in tutti e tre i campi, con un punteggio complessivo di 69,5.
Bolzano è la provincia con più di 500 mila abitanti che ha ottenuto il punteggio più alto. “È anche
la provincia tra tutte che, con i suoi 81,6 punti, si è avvicinata di più al valore di benchmark della
“provincia ideale” pari a 100″, spiega il Censis. Bolzano è stata premiata soprattutto per il contesto e la popolazione. Al secondo e terzo posto ci sono Trento e Brescia con, rispettivamente 80,1 e 78,9 punti. All’ultimo posto della classifica c’è Cosenza con un punteggio complessivo di 74,1.
Tra le province tra 300mila e 500mila abitanti, spiccano Pordenone (80), Parma (79,4) e Potenza (79,2). Proprio Pordenone riesce a raggiungere questo risultato ottenendo punteggi mediamente alti in tutte e tre le dimensioni, ma non raggiungendo il podio in nessuno delle tre dimensioni prese singolarmente.
Infine, tra le province con meno di 300 mila abitanti emerge La Spezia, seguita da Nuoro e Belluno. Chiude questa classifica la provincia di Fermo con 73,2 punti.
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