Redazione Icona Meteo IconaMeteo.it - Sempre un Meteo avanti Fri, 28 Mar 2025 09:20:38 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.1 https://www.iconameteo.it/contents/uploads/2019/12/Favicon-150x150.png Redazione Icona Meteo 32 32 Terremoto in Myanmar e Thailandia, si temono molte vittime https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/terremoto-in-myanmar-e-thailandia-si-temono-molte-vittime/ Fri, 28 Mar 2025 09:20:38 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80061 terremotoUn violento terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito oggi il Sud-est asiatico, causando gravi danni in Myanmar e Thailandia. La scossa, registrata alle 12:00 ora locale (6:30 in Italia) dall’U.S. Geological Survey (USGS), è avvenuta a soli 10 km di profondità, con epicentro a circa 17 km da Mandalay, la seconda città più grande del …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Terremoto in Myanmar e Thailandia, si temono molte vittime)

]]>

Un violento terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito oggi il Sud-est asiatico, causando gravi danni in Myanmar e Thailandia. La scossa, registrata alle 12:00 ora locale (6:30 in Italia) dall’U.S. Geological Survey (USGS), è avvenuta a soli 10 km di profondità, con epicentro a circa 17 km da Mandalay, la seconda città più grande del Myanmar.

In Myanmar, testimoni e immagini diffuse sui social mostrano edifici crollati e detriti che ingombrano le strade di Mandalay, città con circa 1,5 milioni di abitanti e cuore culturale e religioso del Paese. “Abbiamo iniziato le ricerche e stiamo monitorando Yangon per verificare danni e vittime”, ha dichiarato un ufficiale dei Vigili del Fuoco birmani all’agenzia Reuters, senza fornire al momento un bilancio ufficiale.

I racconti dei residenti parlano di panico e distruzione: “Abbiamo visto un edificio di cinque piani crollare davanti ai nostri occhi”, ha riferito un abitante. “Tutti sono per strada, nessuno osa rientrare in casa.” Un’altra testimone ha descritto il crollo di una sala da tè, con persone rimaste intrappolate all’interno. Una moschea sarebbe stata seriamente danneggiata.

Anche a Bangkok, capitale della Thailandia, il terremoto ha fatto oscillare pericolosamente i grattacieli. Un palazzo in costruzione è crollato, provocando la morte di una persona e il ferimento di decine di lavoratori, successivamente estratti dalle macerie. Le autorità thailandesi hanno confermato l’incidente attraverso l’Istituto Nazionale di Medicina d’Emergenza.

La scossa principale è stata seguita da una replica significativa, alimentando ulteriore preoccupazione. Intanto, anche nella provincia cinese dello Yunnan, al confine con il Myanmar, il sisma è stato avvertito distintamente, senza però segnalazioni di danni rilevanti.

I soccorsi sono ancora in corso e il bilancio potrebbe aggravarsi nelle prossime ore, soprattutto a Mandalay, dove la situazione appare critica e i soccorritori faticano a raggiungere tutte le aree colpite: il timore è che ci possano essere molte vittime.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Terremoto in Myanmar e Thailandia, si temono molte vittime)

]]>
Maltempo, due perturbazioni sull’Italia: piogge intense e vento forte https://www.iconameteo.it/news/previsioni/maltempo-due-perturbazioni-piogge-intense-e-vento-forte/ Fri, 28 Mar 2025 08:24:16 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80057 Due perturbazioni, una già in azione e un’altra in arrivo da nord-ovest, porteranno maltempo diffuso su gran parte dell’Italia tra oggi e sabato, con piogge insistenti, venti intensi e temperature altalenanti. Il miglioramento arriverà solo da domenica, ma l’instabilità non ci abbandonerà del tutto. Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune Venerdì maltempo …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo, due perturbazioni sull’Italia: piogge intense e vento forte)

]]>

Due perturbazioni, una già in azione e un’altra in arrivo da nord-ovest, porteranno maltempo diffuso su gran parte dell’Italia tra oggi e sabato, con piogge insistenti, venti intensi e temperature altalenanti. Il miglioramento arriverà solo da domenica, ma l’instabilità non ci abbandonerà del tutto.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune

Venerdì maltempo con piogge sparse e venti forti al Sud e sulle Isole

Nella giornata di venerdì, una prima perturbazione (la tredicesima del mese) legata a un vortice di bassa pressione sta già causando maltempo su molte regioni. Le piogge più diffuse e persistenti colpiranno il medio versante adriatico, il basso Tirreno e le Isole maggiori, dove si faranno sentire anche forti venti di Maestrale. Schiarite e tempo più stabile resisteranno invece al Nord-Ovest, mentre al Centro le precipitazioni saranno più irregolari. Temperature in lieve aumento in parte del Centro, in calo invece al Nord-Est.

Sabato peggiora con l’arrivo di una nuova perturbazione: rischio di forte maltempo

Sabato sarà la giornata peggiore, complice l’arrivo di una seconda perturbazione nord-atlantica (la quattordicesima del mese). Il maltempo si intensificherà soprattutto al Centro-Sud, lungo l’Adriatico e nelle zone interne, con rovesci e temporali. Piogge anche sulla Liguria, ma meno insistenti. In montagna la quota neve scenderà attorno ai 1500-1600 metri sull’Appennino centrale. Temperature in calo su molte regioni, venti forti di Maestrale sulle Isole e possibili episodi di Foehn al Nord-Ovest.

Domenica tregua parziale, ma l’instabilità resta

Domenica la situazione migliorerà, soprattutto al Nord e in Toscana, grazie a un temporaneo aumento della pressione atmosferica. Resisteranno però piogge e rovesci sulle regioni adriatiche, al Sud e sulle Isole, con rischio di temporali localmente intensi su Sardegna, Sicilia e Calabria. I venti resteranno sostenuti da nord, con raffiche di Tramontana anche forti sulla Sardegna. Le temperature risaliranno leggermente al Centro-Nord, con valori massimi tra 18 e 22 °C, mentre al Sud resteranno più basse.

La tendenza meteo fino all’inizio di aprile

All’inizio della prossima settimana il tempo migliorerà gradualmente al Centro-Nord grazie all’espansione di un’area anticiclonica dall’Europa occidentale. Al Sud, invece, l’instabilità sarà ancora presente tra lunedì e martedì, con rovesci e temporali sparsi, soprattutto tra Sicilia, Calabria, Abruzzo e Molise. I venti resteranno vivaci, ancora settentrionali, e contribuiranno a mantenere l’atmosfera dinamica.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo, due perturbazioni sull’Italia: piogge intense e vento forte)

]]>
Maltempo, è allerta al Centro-Sud: gli aggiornamenti https://www.iconameteo.it/news/previsioni/maltempo-allerta-al-centro-sud-gli-aggiornamenti/ Thu, 27 Mar 2025 09:18:59 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80045 maltempo allerta giovedìScatta l’allerta per il maltempo: le condizioni meteo sull’Italia restano infatti caratterizzate da forte instabilità, con precipitazioni intense, temporali e venti forti soprattutto sulle regioni centro-meridionali. Per la giornata di oggi, giovedì 27 marzo, Protezione Civile ha emesso un’allerta arancione per rischio idraulico, idrogeologico e temporali su diverse aree di Calabria, Marche e Abruzzo, mentre …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo, è allerta al Centro-Sud: gli aggiornamenti)

]]>

Scatta l’allerta per il maltempo: le condizioni meteo sull’Italia restano infatti caratterizzate da forte instabilità, con precipitazioni intense, temporali e venti forti soprattutto sulle regioni centro-meridionali. Per la giornata di oggi, giovedì 27 marzo, Protezione Civile ha emesso un’allerta arancione per rischio idraulico, idrogeologico e temporali su diverse aree di Calabria, Marche e Abruzzo, mentre altre regioni sono in allerta gialla.

maltempo allerta giovedì

L’intensa perturbazione numero 13 del mese, accompagnata da un vortice di bassa pressione, porterà nelle prossime ore maltempo particolarmente intenso sulle regioni adriatiche centrali e nel basso Tirreno. Entro il fine settimana, poi, una nuova perturbazione di origine nord-atlantica aumenterà ulteriormente l’instabilità atmosferica, soprattutto nel weekend tra il 29 e il 30 marzo.

Controlla le previsioni meteo per il tuo comune

Giovedì di forte maltempo, è allerta fino ad arancione

Al Nord condizioni meteo stabili e tempo in prevalenza soleggiato, con qualche annuvolamento al Nord-Est e locali piogge sulla Romagna. Al Centro-Sud cielo nuvoloso o molto nuvoloso con piogge persistenti sul medio Adriatico e nel basso Tirreno. Attesi temporali su Calabria e Sicilia, con quota neve intorno ai 1600 metri sull’Appennino centrale. Temperature massime sopra la media al Nord (fino a 20°C), mentre sulle regioni centrali adriatiche i valori saranno inferiori alla norma. Venti forti settentrionali su alto Adriatico, Centro-Sud e isole, con mari molto mossi e rischio di mareggiate lungo le coste più esposte.

maltempo allerta giovedì

Allerta maltempo: i dettagli

La Protezione Civile ha emesso l’allerta arancione di moderata criticità per il maltempo nelle seguenti aree:

  • Abruzzo: bacino dell’Aterno.
  • Calabria: versanti ionico e tirrenico centro-meridionali e settentrionali.
  • Marche: zone Marc-5 e Marc-6.

Sono invece in allerta gialla diverse aree di Lazio, Basilicata, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Umbria per rischio idraulico, idrogeologico e temporali.

Previsioni per venerdì 28 marzo

Condizioni più stabili al Nord, nelle regioni centrali tirreniche e in Sardegna, mentre il maltempo insisterà su Abruzzo e Molise. Al Sud e sulle Isole piogge e temporali diffusi, in particolare in Sicilia e sulla Calabria tirrenica. Temperature in lieve rialzo sul medio Adriatico, stazionarie altrove; venti forti di Maestrale sulle isole maggiori, ancora ventilato al Centro-Sud.

Evoluzione nel weekend

L’ultimo fine settimana di marzo sarà segnato da ulteriore instabilità. Sabato 29 marzo il tempo peggiorerà nuovamente sulle regioni centrali e meridionali a causa dell’arrivo di un nuovo nucleo di aria fredda e instabile. Domenica 30 marzo il maltempo tenderà ad attenuarsi al Nord e sulle regioni tirreniche, mentre rovesci e temporali persisteranno al Sud e sulle isole.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo, è allerta al Centro-Sud: gli aggiornamenti)

]]>
Maltempo Genova: nubifragio nella notte provoca allagamenti e disagi in città https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/maltempo-genova-nubifragio-allagamenti-e-disagi/ Sun, 23 Mar 2025 08:26:09 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80005 Forte maltempo e Genova: nella notte tra sabato 22 e domenica 23 marzo un violento nubifragio ha colpito la città, causando allagamenti significativi in vari quartieri e creando pesanti disagi alla circolazione. Controlla qui le previsioni meteo per Genova Il maltempo a Genova ha avuto un impatto particolarmente pesante nei quartieri di Certosa, Rivarolo e Bolzaneto, …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo Genova: nubifragio nella notte provoca allagamenti e disagi in città)

]]>

Forte maltempo e Genova: nella notte tra sabato 22 e domenica 23 marzo un violento nubifragio ha colpito la città, causando allagamenti significativi in vari quartieri e creando pesanti disagi alla circolazione.

Controlla qui le previsioni meteo per Genova

Il maltempo a Genova ha avuto un impatto particolarmente pesante nei quartieri di Certosa, Rivarolo e Bolzaneto, dove si sono registrati allagamenti importanti. Il sottopasso di Brin è stato completamente sommerso, rendendo impossibile il transito sia ai veicoli che ai pedoni. Molti automobilisti si sono trovati costretti a cercare percorsi alternativi o ad abbandonare temporaneamente i mezzi.

Le abbondanti piogge hanno interessato anche Sampierdarena e Cornigliano, provocando l’allagamento di diverse strade e rallentando il traffico verso il centro cittadino. La chiusura del sottopasso tra via di Francia e via Milano, invaso da una cascata d’acqua, ha ulteriormente aggravato la situazione.

Maltempo Genova: esondazioni e danni alle infrastrutture

Intorno alla mezzanotte, il rio Torbella è parzialmente esondato in via Vezzani, innalzando il livello dell’acqua in modo repentino. Nonostante la rapidità dell’evento non sono stati segnalati danni gravi a edifici o persone. I sommozzatori dei vigili del fuoco sono intervenuti nel sottopasso di Brin per verificare l’assenza di persone intrappolate nei veicoli sommersi dall’acqua.

Il servizio della metropolitana è stato temporaneamente sospeso per permettere le verifiche tecniche necessarie, mentre la polizia locale ha diramato avvisi per evitare i sottopassi allagati e prestare attenzione durante gli spostamenti. La protezione civile e i vigili del fuoco hanno monitorato la situazione in tempo reale per garantire la sicurezza pubblica.

Nella mattinata di domenica 23 marzo le condizioni meteo a Genova sono migliorate e l’allerta maltempo è rientrata, ma continuano le operazioni di pulizia e ripristino in alcune zone della città.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo Genova: nubifragio nella notte provoca allagamenti e disagi in città)

]]>
Maltempo sull’Italia: weekend con piogge intense e vento di tempesta https://www.iconameteo.it/primo-piano/maltempo-italia-weekend-piogge-intense-e-vento-di-tempesta/ Sat, 22 Mar 2025 09:18:32 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79988 maltempo - meteo sabatoIl maltempo torna a colpire l’Italia con un weekend caratterizzato da piogge diffuse e localmente intensi, venti di Scirocco tempestosi e caldo anomalo al Sud. La causa è un cambiamento nella circolazione atmosferica sull’Europa meridionale, dove l’indebolimento dell’alta pressione ha permesso il ritorno delle correnti atlantiche, responsabili dell’arrivo di due perturbazioni. La perturbazione numero 10 …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo sull’Italia: weekend con piogge intense e vento di tempesta)

]]>

Il maltempo torna a colpire l’Italia con un weekend caratterizzato da piogge diffuse e localmente intensi, venti di Scirocco tempestosi e caldo anomalo al Sud. La causa è un cambiamento nella circolazione atmosferica sull’Europa meridionale, dove l’indebolimento dell’alta pressione ha permesso il ritorno delle correnti atlantiche, responsabili dell’arrivo di due perturbazioni.

La perturbazione numero 10 colpirà sabato il Centro-Nord, seguita dalla numero 11 che attraverserà l’Italia tra la sera di sabato e le prime ore di lunedì, coinvolgendo anche le regioni meridionali. Entrambe porteranno venti di Scirocco intensi, con raffiche fino a 100 km/h al Sud e in Sicilia, e il rischio di mareggiate lungo le coste esposte. Inoltre, è previsto il trasporto di sabbia sahariana, fenomeno non raro in queste condizioni.

Mentre il Nord si prepara a nuove nevicate sulle Alpi – con accumuli fino a mezzo metro sopra i 1500-2000 metri entro domenica sera – il Sud e la Sicilia vivranno una fase di caldo anomalo, con temperature che potrebbero superare i 25 gradi e un clima che nelle zone più calde avrà un sapore da inizio estate.

Le previsioni meteo per il weekend e le zone a rischio maltempo

Sabato il maltempo si concentrerà al Centro-Nord con piogge diffuse. La Protezione Civile ha diramato l’allerta gialla in molte zone, e allerta fino ad arancione in Toscana. Nevicate sono attese sulle Alpi oltre i 1500-1600 metri. Nel pomeriggio si assisterà a una temporanea attenuazione dei fenomeni, con piogge isolate, mentre al Sud e sulle Isole ci sarà variabilità con piogge locali in Campania e Puglia. In serata, nuovo peggioramento al Centro-Nord con temporali in Liguria.

I venti di Scirocco soffieranno forti su tutti i mari, con raffiche fino a 80-90 km/h in Sicilia. Temperature in aumento al Sud, con punte oltre i 25 gradi.

Domenica cielo prevalentemente nuvoloso su tutte le regioni, con precipitazioni più probabili tra la notte e il mattino. Nel pomeriggio il maltempo continuerà a interessare il Nord e parte del Centro, con piogge intermittenti. Al Sud, Calabria e Sicilia potrebbero sfiorare i 30 gradi. I venti di Scirocco raggiungeranno intensità tempestose tra Adriatico meridionale, Puglia, Canale d’Otranto, mar Ionio e Sicilia orientale, con raffiche fino a 100 km/h e mari agitati.

maltempo - vento weekend

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo sull’Italia: weekend con piogge intense e vento di tempesta)

]]>
Meteo weekend: torna il maltempo, con piogge e vento forte https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-weekend-maltempo-con-piogge-e-vento-forte/ Wed, 19 Mar 2025 09:28:02 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79926 maltempo oggi domani meteo weekendGli effetti dell’ultimo colpo di coda dell’inverno si stanno gradualmente attenuando, lasciando spazio a temperature in rialzo, ma il weekend porterà un cambiamento significativo nelle condizioni meteo, con il ritorno di nubi, piogge e venti intensi su molte regioni italiane. Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune Un progressivo rialzo termico Dopo giorni …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo weekend: torna il maltempo, con piogge e vento forte)

]]>

Gli effetti dell’ultimo colpo di coda dell’inverno si stanno gradualmente attenuando, lasciando spazio a temperature in rialzo, ma il weekend porterà un cambiamento significativo nelle condizioni meteo, con il ritorno di nubi, piogge e venti intensi su molte regioni italiane.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune

Un progressivo rialzo termico

Dopo giorni caratterizzati da temperature sotto la media e gelate tardive, la massa d’aria fredda di origine artica si sta allontanando verso sud-est. Già da oggi, mercoledì 19 marzo, le temperature massime inizieranno a salire, riportandosi entro venerdì su valori più vicini alla norma. Il tempo resterà stabile, grazie alla presenza dell’alta pressione posizionata tra l’Italia e i Balcani, con ampie schiarite su gran parte della Penisola. Tuttavia, le Isole maggiori saranno esposte a correnti perturbate in arrivo dal Mediterraneo occidentale.

meteo weekend

Venerdì i primi segnali di peggioramento

L’alta pressione inizierà a cedere sotto la spinta di una nuova perturbazione atlantica, attualmente situata vicino al Portogallo. Già nella giornata di venerdì 21 marzo, la nuvolosità aumenterà, soprattutto al Nord-Ovest, in Toscana e Sardegna. Qualche pioviggine potrà interessare il ponente ligure, mentre in serata le precipitazioni diventeranno più diffuse su Sardegna, Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, con neve oltre i 1500 metri.
I venti di Scirocco si intensificheranno, risultando forti sul Ligure, nel Tirreno occidentale e nel Canale di Sicilia.

Nel weekend il peggioramento meteo più deciso

Sabato 22 marzo la perturbazione investirà l’intera Penisola, portando una nuvolosità più compatta. Le piogge interesseranno in particolare il Nord-Ovest (con neve tra i 1400 e i 1700 metri), il settore ligure e, in forma più sporadica, anche Friuli, Emilia, Marche, Umbria, Toscana, Lazio e Campania. Le temperature continueranno a salire, soprattutto lungo il versante adriatico, al Sud e nelle isole, dove i venti di Scirocco faranno impennare le massime fino a 25°C nel nord-ovest della Sicilia. Al contrario, nelle regioni settentrionali e centrali tirreniche si registrerà un calo termico. Sarà una giornata ventosa, con raffiche forti al Centro-Sud e sui mari.

Tra la sera di sabato e la giornata di domenica una seconda perturbazione, più intensa, attraverserà l’Italia portando piogge abbondanti al Nord, in particolare su Alpi, Val Padana a nord del Po, Liguria, e su alta Toscana e Appennino settentrionale. La neve cadrà tra i 1400 e i 1800 metri sulle Alpi. Anche il Sud potrebbe vedere qualche pioggia, ma in forma più isolata. I venti rimarranno sostenuti, con Scirocco ancora protagonista.

Le attuali proiezioni indicano la persistenza di un flusso perturbato con altre piogge in arrivo nei primi giorni della prossima settimana. Per ulteriori dettagli e conferme, saranno necessari i prossimi aggiornamenti meteo.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo weekend: torna il maltempo, con piogge e vento forte)

]]>
Tornado negli Stati Uniti: il bilancio delle vittime sale a 36 https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/tornado-stati-uniti-vittime/ Mon, 17 Mar 2025 08:48:54 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79903 tornado stati unitiNel fine settimana una serie di tornado ha colpito gli Stati Uniti, causando devastazione in sei stati e uccidendo almeno 36 persone. Missouri, Arkansas, Mississippi, Alabama, Kansas e Texas sono tra gli stati più colpiti, con il Missouri che registra il maggior numero di decessi. Bakersfield, MO📍 Significant damage around the community of Bakersfield. Multiple …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Tornado negli Stati Uniti: il bilancio delle vittime sale a 36)

]]>

Nel fine settimana una serie di tornado ha colpito gli Stati Uniti, causando devastazione in sei stati e uccidendo almeno 36 persone. Missouri, Arkansas, Mississippi, Alabama, Kansas e Texas sono tra gli stati più colpiti, con il Missouri che registra il maggior numero di decessi.

Tornado negli Stati Uniti: la situazione attuale

Le tempeste hanno attraversato il Midwest e il Sud degli Stati Uniti prima di dirigersi verso la costa orientale. Attualmente, porzioni della Pennsylvania, New York e di altri stati del Mid-Atlantic e del Sud-Est sono ancora sotto allerta per venti pericolosi e possibili ulteriori tornado.
Secondo il National Weather Service, tra venerdì e domenica si sono verificati almeno 39 tornado, sebbene il numero debba ancora essere confermato ufficialmente. Nelle aree colpite oltre 340.000 persone sono rimaste senza elettricità.

Il Missouri è lo stato che ha subito il maggior impatto, con 12 morti in cinque contee. Il governatore Mike Kehoe ha dichiarato che una persona risulta ancora dispersa e che la distruzione si estende su 27 contee. Centinaia di edifici sono stati distrutti.

In Mississippi sei persone hanno perso la vita e 21 contee hanno subito danni. In Arkansas si contano tre morti e 32 feriti. In Kansas otto persone sono decedute in un maxi-tamponamento causato da una tempesta di polvere, mentre il Texas ha registrato tre vittime in incidenti stradali correlati al maltempo. L’Alabama riporta due vittime e danni in 52 contee su 67.

Con il rischio di nuove tempeste, le autorità invitano la popolazione a rimanere in allerta e a seguire le indicazioni delle autorità locali.

Tornado negli Stati Uniti: un fenomeno in aumento?

Gli eventi meteorologici estremi negli Stati Uniti stanno diventando sempre più frequenti e intensi per effetto del cambiamento climatico. La stagione dei tornado tende a intensificarsi in primavera, ma l’aumento dell’intensità e della frequenza di questi fenomeni suggerisce la necessità di politiche di adattamento più efficaci per ridurre i rischi per la popolazione e le infrastrutture.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Tornado negli Stati Uniti: il bilancio delle vittime sale a 36)

]]>
Meteo weekend, le zone a rischio maltempo https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-weekend-le-zone-a-rischio-maltempo/ Fri, 14 Mar 2025 09:48:42 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79818 L’Italia si prepara a un weekend caratterizzato ancora da condizioni meteo perturbate, con maltempo soprattutto nella giornata di sabato quando piogge e temporali potranno essere ancora localmente intensi, con rischio di nubifragi e situazioni critiche. Ancora una volta, anche nel weekend il maltempo colpirà soprattutto il Centro-Nord e la Sardegna – con neve sulle Alpi …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo weekend, le zone a rischio maltempo)

]]>

L’Italia si prepara a un weekend caratterizzato ancora da condizioni meteo perturbate, con maltempo soprattutto nella giornata di sabato quando piogge e temporali potranno essere ancora localmente intensi, con rischio di nubifragi e situazioni critiche. Ancora una volta, anche nel weekend il maltempo colpirà soprattutto il Centro-Nord e la Sardegna – con neve sulle Alpi oltre i 1000 metri e possibili accumuli significativi oltre i 1.500 -, mentre le condizioni meteo resteranno più stabili al Sud e in Sicilia. In queste zone, i forti venti meridionali saranno responsabili di un ulteriore aumento delle temperature, con un caldo anomalo che spingerà la colonnina di mercurio oltre i 20 gradi in molte zone e in alcuni casi anche al di sopra dei 25 gradi, con valori quasi estivi.
Per la giornata di domenica, finalmente, si profila poi un miglioramento del tempo anche al Centro-Nord grazie al rinforzo dell’alta pressione.

Controlla qui le previsioni per il tuo comune

meteo weekend

Le previsioni meteo per il weekend

Sabato il tempo sarà instabile su gran parte del Paese, con cieli coperti e precipitazioni diffuse al Nord e in Toscana. Temporali localmente forti potranno colpire le regioni settentrionali, mentre la neve cadrà sulle Alpi sopra i 1000-1300 metri.

Al Sud e in Sicilia il tempo sarà più stabile, con temperature in aumento per effetto dei venti meridionali: le massime potranno superare i 25°C sulle coste tirreniche di Calabria e Sicilia. Il vento sarà intenso, con forti raffiche di Libeccio tra mar Ligure e alto Tirreno, e Maestrale in Sardegna. I mari risulteranno mossi o molto mossi.

meteo weekend sabato

Domenica il maltempo inizierà ad attenuarsi, grazie all’espansione di un’area di alta pressione. Tuttavia, non mancheranno residue precipitazioni su Alpi, Lazio e Levante Ligure, con nevicate oltre i 1000 metri. Nelle ore pomeridiane saranno possibili rovesci isolati nel Cuneese, sulla Sardegna settentrionale e lungo il medio versante adriatico.
Le temperature caleranno, specialmente al Centro-Sud e in Sicilia, dove i valori torneranno più vicini alla media stagionale. Venti intensi di Libeccio soffieranno ancora sul mar Ligure.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo weekend, le zone a rischio maltempo)

]]>
Il ciclone Jude colpisce Malawi e Mozambico https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/ciclone-jude-colpisce-malawi-e-mozambico/ Fri, 14 Mar 2025 09:23:15 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79815 Il ciclone tropicale Jude ha investito questa settimana parte dell’Africa meridionale, causando danni significativi in Malawi e Mozambico, ma senza provocare vittime. Le autorità locali riferiscono che migliaia di persone sono rimaste senza casa, mentre intere aree sono ancora senza elettricità. Le operazioni di soccorso sono ostacolate da strade allagate e infrastrutture danneggiate. Tropical #CycloneJude …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Il ciclone Jude colpisce Malawi e Mozambico)

]]>

Il ciclone tropicale Jude ha investito questa settimana parte dell’Africa meridionale, causando danni significativi in Malawi e Mozambico, ma senza provocare vittime. Le autorità locali riferiscono che migliaia di persone sono rimaste senza casa, mentre intere aree sono ancora senza elettricità. Le operazioni di soccorso sono ostacolate da strade allagate e infrastrutture danneggiate.

L’impatto del ciclone Jude

Il ciclone Jude è approdato nel nord del Mozambico all’alba di domenica, spostandosi poi verso il sud del Malawi, dove ha portato forti piogge tra lunedì e mercoledì. Secondo un primo bilancio diffuso giovedì dal Dipartimento di Gestione dei Disastri del Malawi, nel paese oltre 11.000 persone sono state colpite: molte hanno perso le loro abitazioni, mentre le inondazioni hanno distrutto raccolti e proprietà.

Circa 3.000 persone sono state costrette a lasciare le proprie case e trovano ora riparo in sei campi di evacuazione. Sebbene non siano stati segnalati decessi, almeno 15 persone sono rimaste ferite a causa di crolli di edifici, tra cui due bambini di 5 e 8 anni attualmente ricoverati in ospedale. Inoltre, le autorità stanno ancora cercando tre persone scomparse martedì nei distretti di Nsanje e Phalombe, dopo che la loro imbarcazione si è capovolta in un fiume in piena.

Difficoltà nei soccorsi

In Mozambico, l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) segnala gravi difficoltà nei soccorsi, dovute alla distruzione di strade, ponti e infrastrutture cruciali nella provincia di Nampula. Anche il trasporto di aiuti dalla provincia di Cabo Delgado risulta compromesso, poiché la tempesta ha interrotto la principale arteria stradale del paese, l’autostrada N1.

In Malawi, il governo e le organizzazioni umanitarie internazionali sono riusciti ad avviare le operazioni di soccorso nelle aree più accessibili. Il Programma Alimentare Mondiale (WFP), con il sostegno del governo britannico, ha iniziato la distribuzione di aiuti nel distretto di Mulanje, fornendo generi di prima necessità e attrezzature per il soccorso, incluse imbarcazioni per operazioni di ricerca e salvataggio.

Una stagione ciclonica intensa

Secondo Lucy Mtilatila, direttrice del Dipartimento per il Cambiamento Climatico e i Servizi Meteorologici del Malawi, il ciclone Jude si è ormai spostato verso il Mozambico, dove si prevede si dissolverà a breve. Tuttavia, le inondazioni restano una preoccupazione, sebbene l’impatto delle piogge residue sia considerato minimo.

Jude è il terzo ciclone che colpisce il Mozambico negli ultimi tre mesi, dopo Chido a dicembre e Dikeledi a gennaio. Il Malawi era stato risparmiato da Dikeledi, ma aveva già subito danni dal ciclone Chido lo scorso dicembre.

L’ennesima emergenza evidenzia la vulnerabilità della regione ai fenomeni meteorologici estremi, sollevando interrogativi sulla resilienza delle infrastrutture e sulla necessità di rafforzare i sistemi di prevenzione e risposta ai disastri naturali.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Il ciclone Jude colpisce Malawi e Mozambico)

]]>
Maltempo in molte regioni: tanta pioggia, vento forte e neve in montagna https://www.iconameteo.it/news/previsioni/maltempo-pioggia-vento-e-neve-in-montagna/ Tue, 11 Mar 2025 08:46:26 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79737 maltempoLa settimana prosegue all’insegna del maltempo sull’Italia, investita da una serie di perturbazioni atlantiche. Nei prossimi 6-7 giorni il Paese dovrà affrontare precipitazioni intense, con solo brevi fasi di tregua. Il Nord, le regioni tirreniche e la Sardegna saranno le più colpite, ma le piogge raggiungeranno anche altre zone. Controlla qui le previsioni meteo per …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo in molte regioni: tanta pioggia, vento forte e neve in montagna)

]]>

La settimana prosegue all’insegna del maltempo sull’Italia, investita da una serie di perturbazioni atlantiche. Nei prossimi 6-7 giorni il Paese dovrà affrontare precipitazioni intense, con solo brevi fasi di tregua. Il Nord, le regioni tirreniche e la Sardegna saranno le più colpite, ma le piogge raggiungeranno anche altre zone.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune

Le Alpi riceveranno abbondanti nevicate sopra i 1500-2000 metri, con accumuli fino a 100-150 cm entro lunedì 17. Il maltempo sarà accompagnato da venti forti con raffiche fino a 60-80 km/h e mari agitati. La situazione potrebbe causare criticità idrogeologiche e un aumento del rischio valanghe. Fondamentale seguire gli aggiornamenti meteo e le allerte ufficiali.

Forte maltempo tra martedì e mercoledì

Martedì 11 marzo il cielo sarà nuvoloso su quasi tutta Italia, con schiarite temporanee su regioni peninsulari e isole maggiori. Al Nord le precipitazioni saranno sparse e intermittenti, intensificandosi dalla sera, con quota neve sulle Alpi tra 1400 e 1600 metri. Al Centro-Sud, rovesci mattutini tra Molise, Puglia, Basilicata e Campania; nel pomeriggio possibili temporali in Toscana.

La Protezione Civile ha diramato un’allerta meteo gialla per alcune zone di Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Molise e Umbria.Temperature massime in lieve calo. Venti forti di Scirocco tra basso Adriatico e Ionio, con mari molto mossi o agitati.

L’allerta della Protezione Civile

Mercoledì 12 marzo ultime schiarite al mattino sull’Adriatico, poi cielo ovunque coperto. Precipitazioni diffuse al Nord e sulle regioni centrali tirreniche, Umbria e Sardegna, in esaurimento al Nord-Ovest. Fenomeni intensi su settori tirrenici e Nord-Est, con possibili temporali. Neve sulle Alpi oltre 1600-2000 metri. Dal pomeriggio piogge in Campania e Sicilia, in estensione al Sud in serata.

Temperature stabili e venti tesi: meridionali su Adriatico, Ionio e Tirreno; occidentali sul mare e Canale di Sardegna. Mari mossi o molto mossi.

maltempo

Tendenza per i giorni successivi

Fino al weekend il maltempo continuerà a interessare gran parte dell’Italia, con una circolazione depressionaria sul Mediterraneo che porterà nuove perturbazioni. Il tempo rimarrà instabile, con temporali e piogge intense che potrebbero causare situazioni critiche. Le aree più colpite dovrebbero essere le regioni centro-settentrionali e la Sardegna, mentre il Sud sarà meno esposto.
Tra il 13 e il 16 marzo, il Sud e la Sicilia saranno influenzati da correnti meridionali miti, con temperature che potranno raggiungere e superare i 25 °C, specie in Puglia, Calabria e Sicilia.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo in molte regioni: tanta pioggia, vento forte e neve in montagna)

]]>
Meteo, maltempo forte tra domenica e lunedì: le previsioni nei dettagli https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-maltempo-forte-domenica-lunedi-previsioni/ Sat, 08 Mar 2025 09:26:47 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79672 Dopo la perturbazione che ha colpito il Sud nella giornata di ieri, lo scenario meteo sull’Italia subirà una nuova svolta tra domenica e lunedì, con l’arrivo di un’intensa perturbazione (la numero 3 del mese) che porterà maltempo con piogge abbondanti, temporali e nevicate sulle Alpi. Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune La …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, maltempo forte tra domenica e lunedì: le previsioni nei dettagli)

]]>

Dopo la perturbazione che ha colpito il Sud nella giornata di ieri, lo scenario meteo sull’Italia subirà una nuova svolta tra domenica e lunedì, con l’arrivo di un’intensa perturbazione (la numero 3 del mese) che porterà maltempo con piogge abbondanti, temporali e nevicate sulle Alpi.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune

La situazione attuale

La perturbazione che ieri ha raggiunto il Sud si sta allontanando, lasciando in eredità qualche pioggia residua su Calabria e Sicilia. Nel resto del Paese la giornata di sabato trascorrerà con tempo stabile e asciutto, a parte qualche banco di nebbia in Pianura Padana e lungo le coste dell’Alto Adriatico. Le temperature massime rimarranno miti, con valori tra 13 e 20 gradi, superiori alla media del periodo.

Meteo, maltempo in arrivo da domenica

La giornata di domenica 9 marzo inizierà con condizioni meteo generalmente buone, ma dal pomeriggio le nubi aumenteranno rapidamente al Nord-Ovest, sulla Toscana e sulla Sardegna, con le prime piogge su Piemonte occidentale, Liguria, Toscana settentrionale e Lazio. In serata il peggioramento sarà più marcato, con precipitazioni diffuse su tutto il Nord, le regioni centrali tirreniche e la Sardegna. Previsti temporali localmente intensi in Liguria e Toscana, mentre sulle Alpi cadrà la neve a quote medio-alte.

meteo maltempo

Le temperature subiranno un calo al Nord-Ovest, mentre al Centro-Sud e sulle Isole i valori resteranno miti, con punte oltre i 20 gradi in Sardegna, dove soffieranno venti di Scirocco.

Lunedì: maltempo su molte regioni

Lunedì la perturbazione continuerà a influenzare il tempo su gran parte del Paese. Al mattino le piogge saranno più probabili su Triveneto, Umbria, Marche e Lazio, per poi estendersi nel pomeriggio ad Abruzzo, Molise e Campania. In serata si attende un nuovo peggioramento su Sardegna, Liguria e Piemonte. I venti si indeboliranno al Centro-Nord, mentre al Sud continueranno a soffiare con moderata intensità dai quadranti meridionali, mantenendo le temperature miti.

Settimana movimentata

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il maltempo non si limiterà a domenica e lunedì: una serie di perturbazioni continueranno a interessare il nostro Paese anche nei giorni successivi, portando piogge frequenti e mantenendo un quadro meteorologico instabile.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, maltempo forte tra domenica e lunedì: le previsioni nei dettagli)

]]>
Meteo weekend: maltempo in arrivo con piogge forti https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-weekend-maltempo-in-arrivo-con-piogge-forti/ Fri, 07 Mar 2025 09:49:42 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79645 meteo weekendDopo un venerdì di pioggia per il Sud e le Isole, lo scenario meteo nel weekend vedrà l’arrivo di una nuova fase di maltempo, con piogge anche intense su molte regioni italiane. In particolare, un’intensa perturbazione investirà l’Italia nella giornata di domenica, portando maltempo diffuso fino a lunedì. Per sabato, invece, si conferma una parziale …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo weekend: maltempo in arrivo con piogge forti)

]]>

Dopo un venerdì di pioggia per il Sud e le Isole, lo scenario meteo nel weekend vedrà l’arrivo di una nuova fase di maltempo, con piogge anche intense su molte regioni italiane.
In particolare, un’intensa perturbazione investirà l’Italia nella giornata di domenica, portando maltempo diffuso fino a lunedì. Per sabato, invece, si conferma una parziale e brevissima tregua.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune

Meteo weekend: le previsioni nei dettagli

meteo weekend

Sabato 8 marzo, Giornata della Donna: tempo stabile ma con nebbie al Nord

Weekend al via sabato con condizioni meteo stabili e tempo soleggiato su gran parte del Nord, Toscana e, dal pomeriggio, anche su Umbria e Lazio. Permarrà una certa nuvolosità sul resto del Paese, con possibili piogge residue tra Sicilia e Calabria in esaurimento entro sera. Attenzione alla formazione di banchi di nebbia nella bassa Val padana e nelle valli toscane.
Le temperature saranno stazionarie o in lieve aumento, con valori pomeridiani miti. I venti soffieranno deboli, con locali rinforzi intorno a Calabria e Isole, e i mari risulteranno mossi o localmente molto mossi lungo le coste occidentali e meridionali.

Domenica 9 marzo: torna il maltempo dal pomeriggio

La giornata di domenica inizierà con cieli nuvolosi su gran parte dell’Italia, ma senza fenomeni di rilievo. Dal pomeriggio il tempo peggiorerà rapidamente per l’arrivo della perturbazione n. 3 di marzo. Le prime piogge e temporali raggiungeranno la Sardegna, la Liguria, la Toscana e il Piemonte, estendendosi in serata al resto del Centro-Nord. I fenomeni potranno risultare localmente intensi, con rischio di criticità idrogeologiche. Nevicate attese sulle Alpi oltre i 1.500-1.700 metri.

meteo weekend

Lunedì 10 marzo: maltempo al Centro-Sud

Lunedì il maltempo si concentrerà sulle regioni centrali e sulla Campania, mentre al Nord il tempo tenderà a migliorare. La perturbazione sarà accompagnata da venti meridionali sostenuti, con raffiche intense lungo le coste e nei settori appenninici. Le temperature aumenteranno al Sud e in Sicilia, dove si potranno toccare i 20-25°C, soprattutto nel nord dell’isola.

Tendenza per la prossima settimana

Gli ultimi aggiornamenti confermano una fase meteo molto dinamica anche nei giorni successivi. Dopo la perturbazione di inizio settimana, altri impulsi perturbati potrebbero coinvolgere l’Italia, mantenendo condizioni di instabilità diffusa e favorendo un calo delle temperature. Le previsioni dettagliate saranno aggiornate nei prossimi giorni, con particolare attenzione alle zone più esposte al rischio di maltempo.

Resta aggiornato sulle previsioni per la tua zona per conoscere l’evoluzione meteo!

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo weekend: maltempo in arrivo con piogge forti)

]]>
Meteo, ondata di maltempo da domenica: ecco dove arriva la pioggia https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-ondata-di-maltempo-da-domenica-ecco-dove-arriva-la-pioggia/ Thu, 06 Mar 2025 11:26:16 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79617 Dalla fine di questa settimana si apre una fase di maltempo che investirà l’Italia con una serie di perturbazioni, segnando una svolta rispetto al clima stabile degli ultimi giorni. Il peggioramento inizierà venerdì 7 marzo con una prima perturbazione che porterà piogge anche intense al Sud e sulle Isole. Il secondo e più intenso sistema …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, ondata di maltempo da domenica: ecco dove arriva la pioggia)

]]>

Dalla fine di questa settimana si apre una fase di maltempo che investirà l’Italia con una serie di perturbazioni, segnando una svolta rispetto al clima stabile degli ultimi giorni. Il peggioramento inizierà venerdì 7 marzo con una prima perturbazione che porterà piogge anche intense al Sud e sulle Isole.

Il secondo e più intenso sistema perturbato è atteso per domenica 9 marzo, con effetti che si faranno sentire soprattutto nella seconda parte della giornata.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune

meteo

Domenica al mattino il cielo sarà nuvoloso ma senza fenomeni rilevanti, mentre dal pomeriggio si profila un peggioramento deciso. Le piogge raggiungeranno inizialmente la Sardegna, estendendosi poi al Nord e alle regioni centrali tirreniche e, nella notte, a gran parte del Centro-Nord. Sono attese precipitazioni localmente abbondanti e nevicate sulle Alpi, sebbene a quote medio-alte sopra i 1.500-1.700 metri.

Lunedì 10 marzo il maltempo si concentrerà tra il Centro e la Campania, lasciando spazio a un miglioramento al Nord e senza coinvolgere in modo significativo le estreme regioni meridionali e la Sicilia.

I venti meridionali in rinforzo accompagneranno la fase di maltempo, facendo salire le temperature soprattutto al Sud e in Sicilia, dove si potranno toccare e superare i 20 gradi. Nel nord della Sicilia, in particolare, le massime potrebbero anche sfiorare i 25 gradi.

meteo

Per la prossima settimana si profila un contesto meteorologico instabile, con nuove perturbazioni in arrivo e piogge diffuse. I dettagli sull’evoluzione e sulle aree più colpite saranno più chiari nei prossimi aggiornamenti.

 

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, ondata di maltempo da domenica: ecco dove arriva la pioggia)

]]>
Meteo weekend, forte perturbazione in arrivo: attenzione al rischio di maltempo intenso https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-weekend-forte-perturbazione-rischio-di-maltempo-intenso/ Thu, 06 Mar 2025 08:31:31 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79606 maltempo oggi domani meteo weekendGli ultimi aggiornamenti meteo confermano il cedimento dell’anticiclone, che tra domani è il weekend lascerà spazio al transito di due perturbazioni che porteranno un cambiamento significativo del tempo sull’Italia, con fasi di maltempo anche intenso. La prima perturbazione, di origine nordafricana, interesserà soprattutto il Sud e le Isole nella giornata di venerdì 7 marzo, con …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo weekend, forte perturbazione in arrivo: attenzione al rischio di maltempo intenso)

]]>

Gli ultimi aggiornamenti meteo confermano il cedimento dell’anticiclone, che tra domani è il weekend lascerà spazio al transito di due perturbazioni che porteranno un cambiamento significativo del tempo sull’Italia, con fasi di maltempo anche intenso.

La prima perturbazione, di origine nordafricana, interesserà soprattutto il Sud e le Isole nella giornata di venerdì 7 marzo, con il rischio di piogge intense. La seconda, più intensa e diffusa, raggiungerà il Paese domenica 9 marzo e porterà maltempo fino a lunedì.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune

meteo weekend

Venerdì 7 marzo: piogge al Sud e nelle Isole

La perturbazione nordafricana porterà un aumento della nuvolosità al Sud e sulle Isole, con piogge diffuse, localmente intense su Sicilia, Calabria ionica e Sardegna nordorientale. Il Nord e il settore tirrenico peninsulare saranno ancora protetti dall’anticiclone, con tempo più stabile.
Le temperature si manterranno miti, con valori sopra la norma su gran parte del Paese. I venti saranno moderati di Scirocco, soprattutto nelle regioni meridionali e nelle Isole.

Meteo weekend: variabilità sabato, brusco peggioramento domenica

Sabato 8 marzo, giornata della donna, il tempo sarà più stabile, con nuvolosità irregolare su gran parte della Penisola e qualche debole pioggia residua su Sardegna, Sicilia e Calabria. Non mancheranno schiarite, soprattutto al Nord e lungo il settore ligure.
Le temperature resteranno su valori superiori alla norma, con minime in aumento al Centro-Sud e massime in lieve calo al Nord-Est. I venti si attenueranno temporaneamente, salvo rinforzi da est-sudest su Puglia e alto Ionio.

meteo weekend

Domenica 9 marzo la seconda perturbazione raggiungerà l’Italia con piogge diffuse già dal pomeriggio su Nord-Ovest, Sardegna e Toscana. In serata il maltempo si estenderà anche a Veneto occidentale, Emilia e Liguria, con fenomeni localmente intensi e abbondanti.

Le nevicate interesseranno le Alpi al di sopra dei 1500 metri. Le temperature caleranno al Nord-Ovest, mentre al Sud e nelle Isole si registreranno ulteriori rialzi a causa dei venti di Scirocco, fino a moderati o forti.

Giorni successivi: settimana al via con maltempo e nuovi impulsi perturbati

Lunedì 10 marzo la perturbazione si estenderà a gran parte del Centro-Nord e delle regioni peninsulari, con piogge abbondanti su Lombardia, Triveneto, Liguria di Levante, Appennino emiliano e Toscana. La neve cadrà sulle Alpi a quote comprese tra i 1400 e i 1800 metri.
I venti meridionali favoriranno temperature ancora miti, limitando il calo termico nelle zone più perturbate. Al Sud e lungo le coste adriatiche prevarranno rialzi termici.

Martedì la perturbazione si allontanerà verso i Balcani, ma una nuova perturbazione potrebbe raggiungere il Centro-Nord entro la sera. L’Italia rimarrà in un flusso perturbato anche nei giorni successivi, con altre piogge e venti intensi. È consigliabile seguire gli aggiornamenti per monitorare eventuali fenomeni intensi e le loro possibili criticità.

 

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo weekend, forte perturbazione in arrivo: attenzione al rischio di maltempo intenso)

]]>
Primavera meteo al via domani, ma arrivano freddo e maltempo https://www.iconameteo.it/news/primavera-meteo-al-via-domani-ma-arrivano-freddo-e-maltempo/ Fri, 28 Feb 2025 10:53:18 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79538 Se per la primavera astronomica dovremo aspettare l’equinozio, secondo la convenzione la stagione meteo inizia già domani! La primavera meteo si aprirà infatti sabato 1 marzo, anche se in effetti quest’anno, dal punto di vista termico, la nuova stagione dovrà aspettare ancora qualche giorno, almeno per alcune delle nostre regioni. Gli ultimi aggiornamenti meteo per il …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Primavera meteo al via domani, ma arrivano freddo e maltempo)

]]>

Se per la primavera astronomica dovremo aspettare l’equinozio, secondo la convenzione la stagione meteo inizia già domani!

La primavera meteo si aprirà infatti sabato 1 marzo, anche se in effetti quest’anno, dal punto di vista termico, la nuova stagione dovrà aspettare ancora qualche giorno, almeno per alcune delle nostre regioni.
Gli ultimi aggiornamenti meteo per il weekend tra l’1 e il 2 marzo, infatti, confermano un’irruzione di aria fredda dall’Europa orientale, che farà precipitare le temperature nel Nord Italia e nelle regioni centrali adriatiche, dove il clima tornerà ad avere un sapore invernale e in alcune zone la neve potrà arrivare fino a quote collinari. Sarà invece un weekend più mite per il Sud, le isole e i settori occidentali della penisola, nel mirino di correnti meridionali più calde.

primavera meteorologica meteo

La primavera meteorologica si aprirà inoltre con una fase di diffuso maltempo a causa della prima perturbazione di marzo, che sabato porterà piogge specialmente al Centro-Nord e in Sardegna, con neve fino a circa 600-800 metri sulle Alpi e intorno ai 1.000 metri nell’Appennino settentrionale. Domenica invece il tempo sarà più instabile al Centro-Sud, con piogge più diffuse sul Sud e le Isole.

Attenzione anche al vento, in deciso rinforzo: forti venti freddi orientali e nord-orientali soffieranno su gran parte del Centro-Nord mentre il Sud e la Sicilia saranno interessati da venti meridionali.

primavera meteorologica meteo

La primavera alza la voce settimana prossima: la tendenza meteo

Dopo un inizio instabile, gli ultimi aggiornamenti meteo confermano che la primavera si farà sentire con più decisione nei giorni successivi. Da lunedì la perturbazione si allontanerà infatti dall’Italia e alle sue spalle tornerà a estendersi l’alta pressione. Specialmente a partire da martedì le condizioni meteo diverranno stabili, accompagnate da un deciso rialzo delle temperature che si porteranno ovunque al di sopra della norma, da metà settimana anche intorno ai 20 gradi con un assaggio di primavera anche al Nord.

Primavera meteo o primavera astronomica? Cosa cambia

Le stagioni astronomiche sono scandite da eventi astronomici, ossia gli equinozi (per primavera e autunno) e i solstizi (per l’estate e l’inverno). Quest’anno la primavera astronomica inizierà il 20 marzo, più precisamente alle 10:37 italiane. Nella giornata del 20 marzo le ore di luce saranno uguali a quelle di buio: da qui il termine equinozio (dal latino aequus-nox, ossia notte uguale al giorno).

Le stagioni meteorologiche, invece, dividono l’anno basandosi sulle condizioni climatiche. L’inverno coincide dunque con il trimestre statisticamente più freddo (dicembre-gennaio-febbraio), l’estate con il trimestre più caldo (giugno-luglio-agosto).

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Primavera meteo al via domani, ma arrivano freddo e maltempo)

]]>
Meteo weekend: alta pressione, ma con qualche disturbo https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-weekend-alta-pressione-ma-con-qualche-disturbo/ Wed, 19 Feb 2025 10:12:39 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79519 meteo weekendGli ultimi aggiornamenti meteo confermano che nel prossimo weekend l’Italia resterà sotto l’influenza di un’area di alta pressione, con il suo asse che si sposterà progressivamente verso est, posizionandosi sul nostro territorio. Questo determinerà l’afflusso di aria più mite già da venerdì, favorendo un rialzo delle temperature, che supereranno i valori tipici del periodo soprattutto …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo weekend: alta pressione, ma con qualche disturbo)

]]>

Gli ultimi aggiornamenti meteo confermano che nel prossimo weekend l’Italia resterà sotto l’influenza di un’area di alta pressione, con il suo asse che si sposterà progressivamente verso est, posizionandosi sul nostro territorio. Questo determinerà l’afflusso di aria più mite già da venerdì, favorendo un rialzo delle temperature, che supereranno i valori tipici del periodo soprattutto al Nord e in Sardegna.

Tuttavia, la struttura anticiclonica perderà consistenza a ovest, tra la Francia e il Mediterraneo occidentale, permettendo l’ingresso di un sistema nuvoloso poco incisivo. La perturbazione sfiorerà l’Italia nella giornata di sabato 22 febbraio, determinando un aumento della copertura nuvolosa e qualche precipitazione isolata.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune

meteo weekend

Meteo weekend: sabato cielo più coperto e deboli piogge

Nella giornata di sabato, la nuvolosità aumenterà soprattutto al Nord-Ovest, in Sardegna e nelle zone prospicienti il Mar Ligure e l’alto Tirreno. Potrebbero verificarsi deboli piogge o pioviggini in Liguria, in Toscana e nel Viterbese. Sul resto del Paese il cielo sarà variabile, con maggiori aperture lungo il versante adriatico, sullo Ionio e lungo le coste della Sicilia.

Dove il cielo sarà più coperto, le temperature minime saliranno mentre le massime tenderanno a diminuire leggermente. Al contrario, nelle aree con più spazi di sereno le temperature massime registreranno un lieve aumento. I venti soffieranno dai quadranti meridionali, rinforzandosi moderatamente sui bacini occidentali, soprattutto nei pressi della Sardegna.

Domenica ritorno del sole, con qualche nube residua

Domenica l’anticiclone tornerà a rafforzarsi anche nelle regioni occidentali, portando un miglioramento generale delle condizioni meteo. Le nubi si diraderanno gradualmente e le deboli precipitazioni residue si esauriranno, con qualche goccia ancora possibile al mattino sulla Liguria.
Potrebbero transitare ancora nubi sparse al Nord-Est e nelle regioni centrali, ma senza precipitazioni.

Le temperature saranno in generale aumento sia nei valori minimi che in quelli massimi. I venti perderanno di intensità, con qualche rinforzo residuo da sud-sudest nei pressi del Mar Ligure orientale, dell’alto Tirreno e delle coste orientali e meridionali della Sardegna.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo weekend: alta pressione, ma con qualche disturbo)

]]>
Ondata di gelo negli Stati Uniti: freddo record e gravi disagi https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/ondata-di-gelo-stati-uniti-freddo-record-e-gravi-disagi/ Wed, 19 Feb 2025 09:34:28 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79515 ondata di gelo stati unitiUna violenta ondata di gelo sta investendo gli Stati Uniti, con temperature fino a 50 gradi al di sotto delle medie stagionali, stabilendo record storici e causando gravi disagi in numerosi stati. Vittime e impatti dell’ondata di gelo L’aria artica, combinandosi con una forte tempesta invernale, ha creato condizioni meteorologiche estreme. La situazione è particolarmente …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Ondata di gelo negli Stati Uniti: freddo record e gravi disagi)

]]>

Una violenta ondata di gelo sta investendo gli Stati Uniti, con temperature fino a 50 gradi al di sotto delle medie stagionali, stabilendo record storici e causando gravi disagi in numerosi stati.

Vittime e impatti dell’ondata di gelo

L’aria artica, combinandosi con una forte tempesta invernale, ha creato condizioni meteorologiche estreme. La situazione è particolarmente critica in Kentucky, West Virginia e Virginia, già colpite da devastanti alluvioni nel fine settimana.

Il bilancio delle vittime è drammatico: almeno 14 persone hanno perso la vita a causa del maltempo, di cui 12 in Kentucky e 2 in West Virginia. In Kentucky, altre due persone sono morte per ipotermia nella contea di Jefferson. Inoltre, una persona risulta ancora dispersa in West Virginia.

Il gelo e le abbondanti nevicate stanno creando problemi alla circolazione. In Oklahoma, l’autostrada I-44 è stata chiusa in entrambe le direzioni a causa del ghiaccio, e in diverse zone sono stati segnalati incidenti. Nel frattempo parti di Kansas, Missouri e Arkansas potrebbero ricevere oltre 30 cm di neve, e anche città come Springfield (Missouri) si preparano a nevicate che non si vedevano da quasi 20 anni. A Memphis e Nashville sono attese tra i 3 e i 7 cm di neve, mentre Virginia Beach potrebbe ricevere fino a 25 cm, la quantità più elevata dal 1980. Alcune zone della Virginia restano sotto allerta per le inondazioni dei fiumi James e Cumberland. Le autorità di Arkansas, North Carolina e Virginia hanno dichiarato lo stato di emergenza a causa della tempesta invernale.

Temperature record e gelo estremo

L’ondata di freddo si sta espandendo rapidamente, coinvolgendo anche gli stati meridionali. Nel frattempo, in alcune zone del Montana e del North Dakota, la temperatura percepita ha raggiunto i -60°C a causa del forte vento (un effetto noto anche come wind chill). Bismarck, in North Dakota, ha registrato il giorno più freddo degli ultimi 16 anni. In South Dakota, Sioux Falls ha segnato una massima di -18°C, battendo il precedente record di -16°C del 1901. Anche in Nebraska le temperature sono scese fino a -19°C, infrangendo un record che resisteva dal 1993.

Anche il Sud sta affrontando temperature insolitamente basse. Oklahoma City è scesa sotto lo zero martedì mattina e secondo le previsioni rimarrà sotto questa soglia fino a sabato. A Dallas, la massima prevista per mercoledì è sottozero, oltre 30 gradi al di sotto della media stagionale. Kansas City, che normalmente registra massime di 7°C a febbraio, sta affrontando temperature sotto i -12°C.
Nel Sud-Est le temperature continueranno a calare verso la fine della settimana, con gelate estese anche lungo la costa del Golfo del Messico.

Previsioni: cosa aspettarsi nei prossimi giorni

La tempesta invernale continuerà a muoversi verso est tra mercoledì e venerdì, portando neve e ghiaccio lungo la costa atlantica. Le aree dagli Appalachi alla regione del Delmarva potrebbero ricevere più di 15 cm di neve, con accumuli di ghiaccio particolarmente preoccupanti nella Carolina del Nord.

Il gelo continuerà a intensificarsi, con temperature che scenderanno sotto lo zero in tre quarti del Paese entro venerdì. Le temperature minime nelle Grandi Pianure raggiungeranno i -30°C, mentre in Texas e nel Midwest si registreranno valori intorno ai -20°C. Il freddo estremo, unito ai venti forti, renderà il rischio di congelamento quasi immediato in molte aree.

Nel frattempo, una nuova perturbazione è in arrivo nel Pacifico Nord-occidentale, portando neve sui rilievi e piogge nelle zone più basse. Nel Golfo del Messico, invece, sono attese precipitazioni abbondanti con possibili allagamenti.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Ondata di gelo negli Stati Uniti: freddo record e gravi disagi)

]]>
Cioccolato a rischio per il cambiamento climatico: minacciata la produzione del cacao https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/cioccolato-a-rischio-per-il-cambiamento-climatico-minacciata-la-produzione-del-cacao/ Fri, 14 Feb 2025 06:43:10 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79486 Il cioccolato, uno dei prodotti più amati al mondo, rischia di diventare un lusso sempre più costoso a causa dell’impatto del clima sulle coltivazioni di cacao. Due recenti rapporti hanno evidenziato come il cambiamento climatico, causato principalmente dalle emissioni di combustibili fossili, stia mettendo in crisi la produzione di cacao in Africa occidentale, regione che …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Cioccolato a rischio per il cambiamento climatico: minacciata la produzione del cacao)

]]>

Il cioccolato, uno dei prodotti più amati al mondo, rischia di diventare un lusso sempre più costoso a causa dell’impatto del clima sulle coltivazioni di cacao. Due recenti rapporti hanno evidenziato come il cambiamento climatico, causato principalmente dalle emissioni di combustibili fossili, stia mettendo in crisi la produzione di cacao in Africa occidentale, regione che fornisce il 70% del raccolto mondiale.

Clima e cioccolato, tra temperature in aumento e condizioni avverse

Secondo un’analisi di Climate Central, nel 2024 il cambiamento climatico ha aggiunto sei settimane di temperature superiori ai 32°C nel 71% delle aree produttrici di cacao in Costa d’Avorio, Ghana, Camerun e Nigeria. Queste condizioni climatiche estreme superano i livelli ottimali per la crescita del cacao, mettendo a rischio i raccolti e compromettendo la qualità e la quantità della produzione.

Oltre alle temperature elevate, anche le precipitazioni irregolari hanno aggravato la situazione. Il 2023 ha registrato piogge insolitamente abbondanti durante la stagione secca in Ghana, con un accumulo superiore al doppio della media trentennale. Questo ha favorito la diffusione della malattia della “macchia nera”, che ha danneggiato gravemente le piante. La successiva siccità del 2024 ha peggiorato ulteriormente la situazione, riducendo i raccolti e causando una crisi economica per i coltivatori.

Prezzi alle stelle e impatti sull’economia

Un rapporto di Christian Aid sottolinea che i prezzi del cacao sono aumentati del 400% negli ultimi anni, toccando livelli record di oltre 12.600 dollari per tonnellata nel dicembre 2024. Questo aumento è stato causato dalla riduzione della produzione dovuta a condizioni climatiche sempre più imprevedibili.

Le ripercussioni si fanno sentire anche sulle industrie dolciarie, e soprattutto sui piccoli produttori. Le grandi multinazionali possono infatti ridurre i costi modificando le ricette o ridimensionando le confezioni, ma i piccoli produttori rischiano la chiusura a causa dell’impennata dei prezzi delle materie prime.

Oltre al problema economico, la crisi del cacao mette in pericolo il sostentamento di milioni di agricoltori. Osai Ojigho, Direttore delle Politiche di Christian Aid, ha sottolineato che «coltivare cacao è un mezzo di sussistenza vitale per molte delle persone più povere del mondo, e il cambiamento climatico causato dall’uomo sta mettendo tutto questo seriamente a rischio».
«Il cioccolato è uno dei tanti prodotti che collega i consumatori del nord globale con i coltivatori del sud globale. Allo stesso modo il cambiamento climatico, guidato in gran parte dalle emissioni di gas serra del nord globale, sta causando scompiglio in tutto il mondo, con i coltivatori di cacao che ne subiscono le conseguenze. Dobbiamo vedere una riduzione delle emissioni e un finanziamento climatico mirato che vada ai coltivatori di cacao per aiutarli ad adattarsi».

«Le mie piantagioni stanno morendo a causa della mancanza d’acqua e, per quanto riguarda me, non c’è cibo per la mia famiglia», ha raccontato a Christian Aid Amelia, una giovane coltivatrice di cacao in Guatemala. «Gli alberi di cacao stanno morendo, nonostante siano solitamente molto resistenti».

Adattamento e soluzioni

Gli esperti suggeriscono strategie per rendere più resiliente la coltivazione del cacao, come la piantumazione di alberi ad alto fusto per creare ombra e mantenere l’umidità del suolo, oltre alla diversificazione delle colture. Tuttavia, queste soluzioni richiedono investimenti significativi e tempo per essere efficaci.

Per affrontare questa crisi è essenziale ridurre al più presto le emissioni di gas serra e garantire finanziamenti ai coltivatori di cacao per aiutarli ad adattarsi alle nuove condizioni climatiche. Senza un’azione immediata, il cioccolato potrebbe diventare un prodotto sempre più raro e costoso, mettendo in crisi un’industria globale e milioni di lavoratori che dipendono dalla sua produzione.

Leggi anche:

Inquinamento, oltre 100 bambini sotto i 5 anni muoiono ogni giorno in Asia Orientale e nel Pacifico

Il riscaldamento globale prosegue la sua corsa anche con La Niña

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Cioccolato a rischio per il cambiamento climatico: minacciata la produzione del cacao)

]]>
Meteo: San Valentino tra pioggia e freddo, nel weekend lento miglioramento https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-san-valentino-weekend/ Thu, 13 Feb 2025 09:29:48 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79500 Una nuova perturbazione sta avanzando verso l’Italia e nel giorno di San Valentino, venerdì 14 febbraio, influenzerà le condizioni meteo in buona parte del Paese. Dopo essersi intensificato già dalla fine di giovedì, a San Valentino il maltempo porterà piogge diffuse e localmente intense, insieme a vento forte e temperature in calo. In alcune zone …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo: San Valentino tra pioggia e freddo, nel weekend lento miglioramento)

]]>

Una nuova perturbazione sta avanzando verso l’Italia e nel giorno di San Valentino, venerdì 14 febbraio, influenzerà le condizioni meteo in buona parte del Paese. Dopo essersi intensificato già dalla fine di giovedì, a San Valentino il maltempo porterà piogge diffuse e localmente intense, insieme a vento forte e temperature in calo. In alcune zone arriverà anche la neve, attesa fino a quote collinari.

meteo san valentino weekend

Controlla le previsioni per il tuo comune

Previsioni meteo per San Valentino, venerdì 14 febbraio

La giornata di San Valentino vedrà schiarite al Nord-Ovest, sebbene con possibili nebbie mattutine e venti in intensificazione anche in pianura. Nel resto del Paese il cielo rimarrà nuvoloso con piogge sparse, e a tratti intense, su Nord-Est, regioni centrali e gran parte del Sud e delle Isole. La neve farà la sua comparsa fino a quote collinari sulle Alpi Orientali, e oltre i 1000-1400 metri sull’Appennino Settentrionale e Centrale.

meteo san valentino weekend

Le temperature minime saranno in calo al Nord, mentre le massime subiranno una diminuzione su Nord-Est, regioni centrali e Sardegna, rimanendo invece stabili altrove. I venti soffieranno con intensità, con raffiche fino a 80 km/h: Bora sull’Alto Adriatico, Tramontana in Liguria, Maestrale sulla Sardegna occidentale e venti di Fohn sul settore alpino occidentale, che potrebbero raggiungere le pianure del Nord-Ovest. I mari saranno molto mossi o agitati tra il Ligure e il Tirreno.

L’evoluzione meteo nel weekend: sabato ancora maltempo, domenica migliora

Sabato 15 febbraio la perturbazione proseguirà la sua marcia verso sud, portando piogge e temporali soprattutto sul Centro-Sud e lungo il medio versante adriatico. La neve potrà scendere fino a 500 metri sull’Appennino centrale, specie nella fase più fredda della giornata.

Domenica 16 febbraio, invece, assisteremo a un graduale miglioramento delle condizioni meteo: la perturbazione si allontanerà verso la Grecia, lasciando gli ultimi fenomeni al Sud nella prima parte della giornata. Il resto del Paese godrà di uno tempo più stabile e di un lieve rialzo delle temperature, che dovrebbe proseguire nei giorni successivi, almeno fino a metà settimana.

Per chi ha in programma di festeggiare San Valentino con una cena romantica o una gita fuori porta, insomma, è bene tenere conto del maltempo di venerdì e sabato, con piogge e vento forte, mentre domenica domenica offrirà condizioni decisamente più favorevoli per passeggiate e attività all’aperto.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo: San Valentino tra pioggia e freddo, nel weekend lento miglioramento)

]]>
Clima, Italia tra i Paesi più colpiti dagli eventi estremi: oltre 38.000 vittime in 30 anni https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/clima-italia-tra-i-paesi-piu-colpiti-dagli-eventi-estremi-oltre-38-000-vittime-in-30-anni/ Thu, 13 Feb 2025 07:41:45 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79484 alluvione emilia romagna oggiIl nuovo Climate Risk Index, pubblicato dall’organizzazione ambientalista Germanwatch, conferma che anche in Italia il clima è sempre più segnato da eventi meteorologici estremi. Nel mondo se ne sono verificati più di 9.400 tra il 1993 e il 2022, causando a morte di oltre 765.000 persone e danni economici per un totale di 4,2 mila …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Clima, Italia tra i Paesi più colpiti dagli eventi estremi: oltre 38.000 vittime in 30 anni)

]]>

Il nuovo Climate Risk Index, pubblicato dall’organizzazione ambientalista Germanwatch, conferma che anche in Italia il clima è sempre più segnato da eventi meteorologici estremi.
Nel mondo se ne sono verificati più di 9.400 tra il 1993 e il 2022, causando a morte di oltre 765.000 persone e danni economici per un totale di 4,2 mila miliardi di dollari (al netto dell’inflazione). L’Italia figura tra i dieci Paesi più colpiti a livello globale, insieme a Spagna e Grecia.

Clima, Italia al quinto posto per vittime e danni economici

Nel periodo analizzato, l’Italia si colloca al quinto posto nella classifica dei più colpiti, principalmente a causa dell’alto numero di vittime e delle gravi perdite economiche subite.

«Negli ultimi decenni il Paese ha sperimentato numerose ondate di calore estremo, che hanno causato un numero eccezionalmente alto di vittime e gravi conseguenze economiche. Le temperature torride, la siccità, gli incendi, la riduzione della produttività agricola, i danni alle infrastrutture e la pressione sui servizi sanitari e sulle reti energetiche hanno contribuito a queste perdite», ha commentato Lina Adil, co-autrice del Climate Risk Index e Policy Advisor, Climate Change Adaptation and Loss & Damage presso Germanwatch. «Anche le forti inondazioni, soprattutto lungo il fiume Po, come quelle del 1994 e del 2000 in Piemonte, hanno causato vaste distruzioni. Complessivamente, l’Italia ha subito perdite economiche per circa 60 miliardi di dollari e più di 38.000 vittime».

Un rischio sempre più elevato per la sicurezza globale

Come sottolinea il rapporto, il cambiamento climatico sta diventando sempre più un problema di sicurezza globale.

«Ci sono segnali crescenti che stiamo entrando in una fase critica e imprevedibile della crisi climatica, che aggraverà ulteriormente i conflitti, destabilizzerà le società e influenzerà negativamente la sicurezza umana in tutto il mondo», ha avvertito Laura Schaefer, Capa della Divisione per la Politica Climatica Internazionale di Germanwatch. «Gli ultimi tre decenni mostrano che i paesi del Sud Globale sono particolarmente colpiti dagli eventi meteorologici estremi. Se i dati di questi paesi fossero completi quanto quelli di molti paesi del Nord Globale, potrebbe emergere un impatto economico e umano ancora maggiore».

Servono azioni concrete

Il rapporto evidenzia che per limitare le perdite umane ed economiche è necessario un rafforzamento delle politiche di mitigazione e adattamento. Germanwatch sottolinea anche l’urgenza di assicurare un maggiore supporto finanziario per i Paesi più colpiti, di accelerare la transizione verso fonti di energia sostenibili e di potenziare le infrastrutture per la resilienza climatica. Il prossimo vertice sul clima, la COP30 che a novembre si svolgerà in Brasile, dovrà affrontare il problema della mancanza di finanziamenti per l’adattamento e la gestione delle perdite e dei danni climatici.

Leggi anche:

Analisi critica delle politiche climatiche governative: le sfide del futuro

Inquinamento, oltre 100 bambini sotto i 5 anni muoiono ogni giorno in Asia Orientale e nel Pacifico

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Clima, Italia tra i Paesi più colpiti dagli eventi estremi: oltre 38.000 vittime in 30 anni)

]]>
Inquinamento, oltre 100 bambini sotto i 5 anni muoiono ogni giorno in Asia Orientale e nel Pacifico https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/inquinamento-oltre-100-bambini-sotto-i-5-anni-muoiono-ogni-giorno-in-asia-orientale-e-nel-pacifico/ Wed, 12 Feb 2025 07:41:14 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79481 Ogni giorno, più di 100 bambini sotto i cinque anni muoiono in Asia orientale e nel Pacifico a causa dell’inquinamento atmosferico. Questo dato raccapricciante emerge dall’ultima analisi dell’UNICEF, che evidenzia come mezzo miliardo di bambini nella regione viva in contesti con livelli insalubri di inquinamento. La situazione a Bangkok, capitale della Thailandia, ne è un …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Inquinamento, oltre 100 bambini sotto i 5 anni muoiono ogni giorno in Asia Orientale e nel Pacifico)

]]>

Ogni giorno, più di 100 bambini sotto i cinque anni muoiono in Asia orientale e nel Pacifico a causa dell’inquinamento atmosferico. Questo dato raccapricciante emerge dall’ultima analisi dell’UNICEF, che evidenzia come mezzo miliardo di bambini nella regione viva in contesti con livelli insalubri di inquinamento. La situazione a Bangkok, capitale della Thailandia, ne è un esempio concreto: livelli elevati di smog hanno portato alla chiusura delle scuole e a gravi preoccupazioni per la salute pubblica.

L’aria che uccide i bambini

Secondo il rapporto dell’UNICEF, oltre la metà dei decessi infantili legati alla scarsa qualità dell’aria è dovuta all’inquinamento atmosferico domestico, spesso causato dall’uso di combustibili solidi per cucinare e riscaldare.
Inoltre:

  • 325 milioni di bambini vivono in aree con concentrazioni di particolato fine (PM2,5) superiori di cinque volte ai limiti guida dell’OMS;
  • 373 milioni sono esposti a livelli pericolosi di biossido di azoto (NO₂);
  • 453 milioni di bambini, il 91% della popolazione infantile della regione, respirano aria con concentrazioni di ozono superiori ai limiti di sicurezza.
inquinamento bambini salute
Mongolia, una bambina di 10 anni siede vicino a una stufa a carbone nella casa della sua famiglia. © UNICEF/UNI719424/Sokhin

Le conseguenze per i bambini sono devastanti. L’inquinamento dell’aria aumenta il rischio di parto prematuro e di un peso troppo basso alla nascita, compromette lo sviluppo cognitivo e danneggia i polmoni, rendendo i più piccoli più vulnerabili all’asma e ad altre malattie respiratorie. Le famiglie a basso reddito sono le più colpite, anche perché spesso vivono vicino a fabbriche e autostrade, dove i livelli di inquinamento sono più elevati.

«Ogni respiro è importante, ma per troppi bambini ogni respiro può essere dannoso», ha dichiarato June Kunugi, Direttrice regionale dell’UNICEF per l’Asia orientale e il Pacifico. «L’aria che respirano, in un momento in cui i loro corpi e le loro menti sono ancora in via di sviluppo, contiene troppo spesso livelli malsani di inquinamento che possono compromettere la loro crescita, danneggiare i loro polmoni e compromettere il loro sviluppo cognitivo».

Un costo umano ed economico insostenibile

Oltre agli effetti sulla salute, l’inquinamento atmosferico ha ripercussioni economiche significative. Nel 2019, secondo la Banca Mondiale, il costo delle morti premature e delle malattie legate al PM2,5 in Asia orientale e nel Pacifico ha superato i 2.500 miliardi di dollari, pari al 9,3% del PIL della regione. Il problema si ripercuote anche sull’istruzione: i bambini malati perdono giorni di scuola, mentre i genitori sono costretti ad assentarsi dal lavoro per prendersi cura di loro.

inquinamento bambini salute
© UNICEF/UNI715048/Janthong

Servono misure urgenti

L’UNICEF esorta governi, imprese, settore sanitario, educatori e genitori ad agire con urgenza. Le principali raccomandazioni includono la necessità di implementare politiche ambientali più rigorose, promuovere l’uso di energie pulite e adottare gli standard di qualità dell’aria dell’OMS. Serve inoltre che le imprese investano in tecnologie meno inquinanti e riducano le emissioni nocive. Il settore sanitario può migliorare la diagnosi e il trattamento delle malattie legate all’inquinamento e adottare pratiche sostenibili; genitori ed educatori hanno bisogno di sensibilizzare i bambini e promuovere ambienti domestici e scolastici più salubri.

«Affrontare il problema dell’inquinamento atmosferico porterà a enormi miglioramenti nella salute, nell’istruzione e nel benessere dei bambini, con effetti a catena su intere società ed economie», ha sottolineato Kunugi. «Le soluzioni esistono e il nostro futuro collettivo dipende dalla loro attuazione».

I dall’analisi dell’UNICEF dei dati sull’inquinamento atmosferico globale e sull’impatto sulla salute dei bambini dal 2000 al 2021. Questi risultati sono riassunti nel documento: Growing Up in the Haze: Addressing Air Pollution and Its Impact on Children in East Asia and the Pacific—An Agenda for Action.

Leggi anche:

Il riscaldamento globale prosegue la sua corsa anche con La Niña

Giornata internazionale delle donne nella scienza: ancora ostacoli da superare per raggiungere una vera parità di genere

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Inquinamento, oltre 100 bambini sotto i 5 anni muoiono ogni giorno in Asia Orientale e nel Pacifico)

]]>
Meteo: maltempo invernale in vista, con tanta pioggia e neve a bassa quota https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-maltempo-invernale-pioggia-e-neve/ Wed, 05 Feb 2025 08:54:52 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79457 meteoIn queste ore l’anticiclone si è esteso sull’Italia, determinando una fase meteo stabile destinata a durare fino a giovedì 6 febbraio. Da venerdì si conferma poi un deciso cambio di scenario: ben due perturbazioni investiranno l’Italia, una in discesa dalla Scandinavia e l’altra in risalita dal Nord Africa, provocando giornate di maltempo diffuso soprattutto nel …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo: maltempo invernale in vista, con tanta pioggia e neve a bassa quota)

]]>

In queste ore l’anticiclone si è esteso sull’Italia, determinando una fase meteo stabile destinata a durare fino a giovedì 6 febbraio. Da venerdì si conferma poi un deciso cambio di scenario: ben due perturbazioni investiranno l’Italia, una in discesa dalla Scandinavia e l’altra in risalita dal Nord Africa, provocando giornate di maltempo diffuso soprattutto nel weekend.
Le piogge, localmente anche intense, saranno accompagnate dall’arrivo di una massa d’aria fredda che porterà un calo delle temperature favorendo l’arrivo di nevicate fino a quote collinari, con possibile interessamento anche di alcune zone di pianura.

– controlla le previsioni meteo per il tuo comune –

meteo

Weekend di maltempo: gli aggiornamenti meteo

Sabato 8 febbraio il maltempo si intensificherà rapidamente. Fin dalle prime ore della giornata, piogge e rovesci colpiranno le Isole maggiori e l’estremo Sud, con il rischio di fenomeni particolarmente intensi in Sicilia. Anche al Nord-Ovest, in Toscana e nel Lazio il tempo peggiorerà velocemente, con piogge diffuse e rovesci probabili lungo le coste tirreniche.

Tra la notte e le prime ore di sabato la neve potrebbe spingersi fino a quote basse in Piemonte, dove i fiocchi potrebbero mescolarsi a pioggia anche in pianura. Durante la giornata, poi, le nevicate interesseranno l’Appennino settentrionale fino a circa mille metri, mentre sulle Alpi e Prealpi del Nord-Ovest si potrà arrivare a circa 500-700 metri.

meteo

Per domenica 9 febbraio l’evoluzione del maltempo è ancora incerta, ma si prevede che le condizioni di maltempo insistano su gran parte del Nord, sulle regioni tirreniche del Centro e sulle Isole maggiori, con la possibilità di temporali in Sicilia e nevicate che interesseranno l’arco alpino e l’Appennino ligure ed emiliano. La situazione rimarrà critica fino a fine giornata su Sicilia e Nord-Ovest, mentre nel resto del Paese il maltempo si attenuerà progressivamente.

Venti forti e mare mosso

Nel fine settimana la ventilazione sarà sostenuta su gran parte d’Italia. Sabato venti freddi nord-orientali saranno responsabili di un clima più freddo soprattutto al Nord e sul medio-alto Adriatico mentre al Sud e sulle Isole si instaurerà una ventilazione meridionale più mite. Venti intensi anche domenica, soprattutto in Sardegna, dove soffierà il Maestrale, e nell’Adriatico, con il vento di Scirocco che interesserà il versante orientale della Penisola.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo: maltempo invernale in vista, con tanta pioggia e neve a bassa quota)

]]>
Meteo, vortice ciclonico sul Centro-Sud e sulle Isole: rischio di forte maltempo https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-vortice-ciclonico-sul-centro-sud-e-sulle-isole-rischio-di-forte-maltempo/ Sun, 02 Feb 2025 09:32:38 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79442 meteo 2 febbraioIn questa domenica lo scenario meteo è influenzato da un vortice ciclonico in azione a ridosso delle Isole maggiori e del Centro-Sud: porterà maltempo anche intenso, con rischio di criticità soprattutto in Sardegna e in Sicilia dove la Protezione Civile ha diramato l’allerta fino ad arancione. Lunedì la perturbazione tenderà a indebolirsi, spostandosi gradualmente verso la …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, vortice ciclonico sul Centro-Sud e sulle Isole: rischio di forte maltempo)

]]>

In questa domenica lo scenario meteo è influenzato da un vortice ciclonico in azione a ridosso delle Isole maggiori e del Centro-Sud: porterà maltempo anche intenso, con rischio di criticità soprattutto in Sardegna e in Sicilia dove la Protezione Civile ha diramato l’allerta fino ad arancione.

Lunedì la perturbazione tenderà a indebolirsi, spostandosi gradualmente verso la Grecia. Ciò favorirà un miglioramento delle condizioni atmosferiche, grazie anche all’espansione dell’alta pressione dall’Europa centro-occidentale. Il tempo dovrebbe mantenersi stabile e asciutto almeno fino a giovedì, con il possibile ritorno delle nebbie in pianura Padana.

Dal punto di vista termico, almeno fino a metà settimana non si prevedono variazioni significative, se non un fisiologico calo delle temperature minime notturne dovuto ai rasserenamenti previsti nei prossimi giorni.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune.

Previsioni meteo per domenica 

Al Nord il tempo è in miglioramento, salvo ancora qualche nube in Emilia Romagna e parte del Nord-Ovest. Al Centro tendenza a schiarite sulle regioni tirreniche.
Permangono molte nuvole nel resto d’Italia, con piogge sparse, più insistenti e localmente intense al Sud e sulle Isole, dove non mancheranno anche temporali.
Temperature massime in aumento al Nord e sulle regioni centrali tirreniche.
Si prevedono venti forti al Centro-Sud e in Liguria. Mari occidentali e meridionali mossi o molto mossi.

La Protezione Civile ha diramato un’allerta meteo fino al livello arancione sulle Isole maggiori. Qui il bollettino.

Previsioni meteo per lunedì

Al Nord e su Toscana, Umbria e alto Lazio tempo prevalentemente soleggiato, con nebbie in Val padana centrale tra la notte e il primo mattino. Nel resto del Paese cielo nuvoloso con piogge sparse e locali rovesci o temporali, che tenderanno a esaurirsi dal pomeriggio a partire dalle regioni centrali adriatiche e dal basso Lazio. Residue precipitazioni persisteranno all’estremo Sud fino a sera.

Quota neve intorno a 1400-1500 metri sull’Appennino centrale. Temperature minime in calo al Nord, massime senza variazioni significative. I venti si attenueranno parzialmente al Centro-Sud. Mari mossi o molto mossi, con eccezione dell’alto Adriatico.

Tendenza per i giorni successivi

A metà settimana l’alta pressione si estenderà anche al Sud, garantendo tempo stabile con sole diffuso. Qualche annuvolamento sarà presente tra Calabria e Sicilia, con possibili piovaschi sul settore ionico mercoledì 5 febbraio. Giovedì qualche nuvola in più potrà interessare la Sardegna, mentre al Nord transiteranno velature e nelle ore più fredde sarà più alto il rischio di nebbia in pianura. Le temperature saranno in rialzo al Centro-Nord, con valori sopra la media stagionale, ma tenderanno a calare da giovedì proprio a partire dal Nord.

Da venerdì 7 febbraio l’alta pressione potrebbe cedere, favorendo l’arrivo di aria più fredda e nuovi sistemi perturbati. Si prevede dunque un calo termico, con possibili precipitazioni venerdì al Nord-Ovest e al Centro-Sud, con neve fino a quote collinari sulle Alpi occidentali e nevicate anche sugli Appennini. Sabato il tempo dovrebbe stabilizzarsi al Nord, mentre al Sud e sul medio Adriatico potrebbe persistere il maltempo, con il rischio di fenomeni intensi e abbondanti nel settore ionico. Per aggiornamenti più precisi si rimanda alle prossime previsioni.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, vortice ciclonico sul Centro-Sud e sulle Isole: rischio di forte maltempo)

]]>
Meteo, allerta arancione per il maltempo: il bollettino della Protezione Civile https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/meteo-allerta-arancione-per-il-maltempo-il-bollettino-della-protezione-civile/ Sun, 02 Feb 2025 08:43:29 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79445 meteo allerta maltempoUn vortice ciclonico, in risalita dal Nord Africa, è in azione a ridosso delle nostre regioni centro-meridionali: domenica porterà maltempo in diverse zone, con rischio di fenomeni intensi e situazioni critiche, e la Protezione Civile ha diramato l’allerta fino ad arancione. Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune. L’allerta meteo della Protezione Civile …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, allerta arancione per il maltempo: il bollettino della Protezione Civile)

]]>

Un vortice ciclonico, in risalita dal Nord Africa, è in azione a ridosso delle nostre regioni centro-meridionali: domenica porterà maltempo in diverse zone, con rischio di fenomeni intensi e situazioni critiche, e la Protezione Civile ha diramato l’allerta fino ad arancione.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune.

L’allerta meteo della Protezione Civile

Per la giornata di oggi, Domenica 2 febbraio 2025, sono state emesse le seguenti allerta meteo

  • MODERATA CRITICITA’ PER RISCHIO TEMPORALI / ALLERTA ARANCIONE:
    Sicilia: Nord-Orientale, versante tirrenico e isole Eolie, Nord-Orientale, versante ionico
  • MODERATA CRITICITA’ PER RISCHIO IDROGEOLOGICO / ALLERTA ARANCIONE:
    Sardegna: Bacini Flumendosa – Flumineddu, Campidano, Iglesiente
    Sicilia: Nord-Orientale, versante tirrenico e isole Eolie, Nord-Orientale, versante ionico
  • ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO IDRAULICO / ALLERTA GIALLA:
    Basilicata: Basi-E1
    Calabria: Versante Jonico Centro-settentrionale, Versante Jionico Centro-meridionale, Versante Tirrenico Settentrionale, Versante Tirrenico Centro-settentrionale, Versante Tirrenico Centro-meridionale, Versante Tirrenico Meridionale, Versante Jonico Settentrionale, Versante Jonico Meridionale
    Emilia Romagna: Pianura reggiana, Pianura modenese, Pianura reggiana di Po, Pianura bolognese
    Sardegna: Gallura, Bacini Flumendosa – Flumineddu, Campidano, Iglesiente
    Sicilia: Nord-Orientale, versante tirrenico e isole Eolie, Centro-Settentrionale, versante tirrenico, Nord-Occidentale e isole Egadi e Ustica, Nord-Orientale, versante ionico
  • ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO TEMPORALI / ALLERTA GIALLA:
    Basilicata: Basi-A2, Basi-A1, Basi-E2, Basi-D, Basi-E1, Basi-C, Basi-B
    Calabria: Versante Jonico Centro-settentrionale, Versante Jionico Centro-meridionale, Versante Tirrenico Settentrionale, Versante Tirrenico Centro-settentrionale, Versante Tirrenico Centro-meridionale, Versante Tirrenico Meridionale, Versante Jonico Settentrionale, Versante Jonico Meridionale
    Campania: Basso Cilento, Alto Volturno e Matese, Piana campana, Napoli, Isole e Area vesuviana, Alta Irpinia e Sannio, Tanagro, Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini, Tusciano e Alto Sele, Piana Sele e Alto Cilento
    Molise: Frentani – Sannio – Matese, Alto Volturno – Medio Sangro, Litoranea
    Sicilia: Sud-Orientale, versante ionico, Centro-Settentrionale, versante tirrenico, Nord-Occidentale e isole Egadi e Ustica, Sud-Occidentale e isola di Pantelleria, Centro-Meridionale e isole Pelagie, Sud-Orientale, versante Stretto di Sicilia, Bacino del Fiume Simeto
  • ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO IDROGEOLOGICO / ALLERTA GIALLA:
    Calabria: Versante Jonico Centro-settentrionale, Versante Jionico Centro-meridionale, Versante Tirrenico Settentrionale, Versante Tirrenico Centro-settentrionale, Versante Tirrenico Centro-meridionale, Versante Tirrenico Meridionale, Versante Jonico Settentrionale, Versante Jonico Meridionale
    Puglia: Basso Ofanto, Basso Fortore, Gargano e Tremiti, Tavoliere – bassi bacini del Candelaro, Cervaro e Carapelle, Bacini del Lato e del Lenne, Puglia Centrale Adriatica, Salento, Puglia Centrale Bradanica, Sub-Appennino Dauno
    Sardegna: Gallura, Bacini Montevecchio – Pischilappiu, Bacino del Tirso
    Sicilia: Sud-Orientale, versante ionico, Centro-Settentrionale, versante tirrenico, Nord-Occidentale e isole Egadi e Ustica, Sud-Occidentale e isola di Pantelleria, Centro-Meridionale e isole Pelagie, Sud-Orientale, versante Stretto di Sicilia, Bacino del Fiume Simeto.

 

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, allerta arancione per il maltempo: il bollettino della Protezione Civile)

]]>
Clima: entro il 2100 l’aumento del caldo causerà più morti in Europa https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/clima-entro-il-2100-laumento-del-caldo-causera-piu-morti-in-europa/ Wed, 29 Jan 2025 07:00:04 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79426 Un nuovo studio, basato sull’analisi di 854 aree urbane europee, ha dimostrato che a causa del clima che cambia i decessi provocati dal caldo aumenteranno significativamente entro la fine del secolo, superando qualunque riduzione delle morti legate al freddo, anche negli scenari più favorevoli. Nello scenario peggiore, si prevede un aumento netto del 49,9% della …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Clima: entro il 2100 l’aumento del caldo causerà più morti in Europa)

]]>

Un nuovo studio, basato sull’analisi di 854 aree urbane europee, ha dimostrato che a causa del clima che cambia i decessi provocati dal caldo aumenteranno significativamente entro la fine del secolo, superando qualunque riduzione delle morti legate al freddo, anche negli scenari più favorevoli. Nello scenario peggiore, si prevede un aumento netto del 49,9% della mortalità legata al clima, con un totale di oltre 2,3 milioni di decessi aggiuntivi tra il 2015 e il 2099.

Masselot, P., Mistry, M.N., Rao, S. et al. Estimating future heat-related and cold-related mortality under climate change, demographic and adaptation scenarios in 854 European cities. Nat Med (2025).

L’Italia tra le aree più a rischio

Le aree più vulnerabili saranno il Mediterraneo e l’Europa orientale, mentre nel nord Europa si potrebbe registrare una lieve riduzione della mortalità complessiva. Tuttavia, senza interventi di mitigazione e adattamento, la maggior parte delle città europee subirà un aumento significativo dei decessi legati a temperature estreme.

Masselot, P., Mistry, M.N., Rao, S. et al. Estimating future heat-related and cold-related mortality under climate change, demographic and adaptation scenarios in 854 European cities. Nat Med (2025).

Cosa serve fare

Sono urgenti interventi ambiziosi sia per ridurre le emissioni – contrastando così l’ulteriore aumento delle temperature -, sia per proteggere le persone attraverso misure di adattamento a un clima che sta già cambiando in modo sensibile. Tra gli interventi più utili c’è l’aumento delle aree verdi urbane e la realizzazione di strutture più resilienti.

Lo studio è stato pubblicato da Nature Medicine e può essere consultato, in inglese, a questo link.

Leggi anche:

Roma, piantare più alberi eviterebbe 200 morti l’anno causate dall’isola di calore urbana

Isola di calore urbana, perché in città fa più caldo? Le cause del fenomeno

 

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Clima: entro il 2100 l’aumento del caldo causerà più morti in Europa)

]]>
Maltempo: nubifragi e grandine fuori stagione, gli aggiornamenti https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/maltempo-nubifragi-grandine/ Tue, 28 Jan 2025 10:01:39 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79429 meteo allerta maltempoUn’intensa perturbazione sta colpendo l’Italia portando un’ondata di maltempo di stampo autunnale, più che invernale, a causa delle temperature particolarmente elevate rispetto alla media di questa stagione. Anche gli effetti del maltempo risultano quindi insoliti per l’inverno, con piogge intense accompagnate anche da forti temporali e grandine abbondante e di dimensioni significative. Controlla qui le previsioni …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo: nubifragi e grandine fuori stagione, gli aggiornamenti)

]]>

Un’intensa perturbazione sta colpendo l’Italia portando un’ondata di maltempo di stampo autunnale, più che invernale, a causa delle temperature particolarmente elevate rispetto alla media di questa stagione. Anche gli effetti del maltempo risultano quindi insoliti per l’inverno, con piogge intense accompagnate anche da forti temporali e grandine abbondante e di dimensioni significative.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune.

Tra lunedì e la notte successiva la perturbazione ha portato forte maltempo soprattutto al Nord-Ovest: disagi e criticità in particolare in Liguria, dove era stata emanata un’allerta rossa ora chiusa in anticipo dalla Protezione Civile grazie a un’attenuazione dei fenomeni (ancora in vigore, però l’allerta arancione per rischio idrogeologico).
Molti disagi anche in Valle d’Aosta, con allagamenti segnalati nel capoluogo e il tunnel del Gran San Bernardo costretto alla chiusura dalle nevicate abbondanti.

Nella mattinata di martedì 28 gennaio il maltempo ha colpito duramente anche la Toscana, con danni e disagi in diverse zone. Un nubifragio si è abbattuto sulla città di Firenze, provocando molti disagi e allagando alcune strade. Nel corso della giornata i temporali si sposteranno verso sud est andando ad interessare le province di Arezzo, Siena e parte del grossetano.

L’allerta della Protezione Civile

Per la giornata di oggi, martedì 28 gennaio, la Protezione Civile ha diramato l’allerta arancione per rischio idraulico in alcuni settori dell’Emilia Romagna (Montagna piacentino-parmense, Alta collina piacentino-parmense). In vigore anche l’allerta arancione di moderata criticità per rischio idrogeologico su:

  • Emilia Romagna: Montagna emiliana centrale, Alta collina piacentino-parmense.
  • Liguria: Bacini Liguri Padani di Levante, Bacini Liguri Marittimi di Centro.
  • Toscana: Serchio-Garfagnana-Lima, Serchio-Costa, Bisenzio e Ombrone Pt, Lunigiana, Reno, Serchio-Lucca, Versilia.

Cosa succede nelle prossime ore

Nelle prossime ore al Nord il maltempo insisterà sulla Lombardia e al Nord-Est, con rischio di fenomeni ancora intensi soprattutto sul Friuli Venezia Giulia, ma tenderà ad attenuarsi nella seconda parte della giornata. Piogge e temporali stanno interessando il Centro, e in particolare il versante tirrenico, dove tuttavia nel pomeriggio si profila un graduale miglioramento. Al Sud, invece, il tempo tenderà a peggiorare nelle prossime ore: le piogge raggiungeranno la Campania per poi estendersi anche a Calabria, Basilicata e nord della Sicilia. Qualche rovescio possibile anche sull’ovest della Sardegna.

Attenzione anche ai venti forti, che soffieranno fino a burrascosi occidentali o di Libeccio su tutti i mari, in Liguria, in Emilia Romagna e al Centro-Sud. Mari molto mossi o agitati, fino a molto agitato il mar Ligure di levante.

maltempo vento

 

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo: nubifragi e grandine fuori stagione, gli aggiornamenti)

]]>
Meteo: domani settimana al via con il maltempo, poi aumenta il freddo https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-domani-settimana-al-via-con-il-maltempo-poi-aumenta-il-freddo/ Sun, 26 Jan 2025 08:49:02 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79412 maltempo oggi domani meteo weekendSi conferma un inizio di settimana movimentato dal punto di vista meteo. Una nuova intensa perturbazione atlantica (la numero 9 di gennaio) porterà piogge diffuse su gran parte dell’Italia, con un picco di maltempo previsto tra lunedì e martedì. Le precipitazioni interesseranno soprattutto il Nord, le regioni tirreniche e le Isole, mentre i venti meridionali …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo: domani settimana al via con il maltempo, poi aumenta il freddo)

]]>

Si conferma un inizio di settimana movimentato dal punto di vista meteo. Una nuova intensa perturbazione atlantica (la numero 9 di gennaio) porterà piogge diffuse su gran parte dell’Italia, con un picco di maltempo previsto tra lunedì e martedì. Le precipitazioni interesseranno soprattutto il Nord, le regioni tirreniche e le Isole, mentre i venti meridionali si intensificheranno, in particolare sui mari di ponente. Le temperature, ancora sopra la media, inizieranno a calare da martedì portando un clima più freddo soprattutto a partire da mercoledì.

meteo

Lunedì il tempo sarà ancora prevalentemente bello al Sud, mentre il resto d’Italia il cielo sarà coperto da nuvole con piogge sparse al Nord, in Toscana, Umbria, Alto Lazio e Sardegna settentrionale. Nevicate sulle Alpi oltre i 1200-1600 metri. Temperature massime in calo al Nordovest, in aumento in Sardegna, con poche variazioni altrove. I venti meridionali saranno moderati su tutti i mari.

Martedì 28 gennaio, il ramo freddo della perturbazione entrerà nel Mediterraneo, portando un peggioramento al Nord e su alcune zone del Centro-Sud, in particolare lungo i settori tirrenici. Le Alpi continueranno a ricevere abbondanti nevicate, con la quota in calo a circa 1000 metri. Tuttavia, un miglioramento si prevede nel pomeriggio, a partire dal Nord-Ovest e dalla pianura padana.

meteo

Mercoledì 29 gennaio, l’aria più fredda si diffonderà su tutta l’Italia, con temperature in calo. Al Sud il tempo sarà ancora instabile, con rischio di piogge e rovesci tra Puglia, Calabria e Sicilia. Al centro-nord il tempo migliorerà, ma potranno esserci ancora piogge isolate su Toscana, Umbria, Lazio e zone interne dell’Appennino settentrionale. Venti moderati, soprattutto in Sardegna e nel Salento.

A partire da giovedì l’evoluzione meteo appare incerta, ma potremmo assistere all’ingresso di una nuova circolazione depressionaria nel Mediterraneo che potrebbe portare ulteriori piogge, soprattutto in Sardegna e al Nord-Ovest. Il clima continuerà a raffreddarsi, tornando alla normalità stagionale. Per i dettagli, si raccomanda di seguire gli aggiornamenti nei prossimi giorni.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo: domani settimana al via con il maltempo, poi aumenta il freddo)

]]>
Meteo: un po’ di piogge in arrivo ma il gelo invernale resta lontano https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-piogge-in-arrivo-ma-il-gelo-invernale-resta-lontano/ Mon, 20 Jan 2025 10:32:29 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79381 meteo weekendIl vortice ciclonico che ha portato forte maltempo nei giorni scorsi si è decisamente indebolito, ma continuerà a determinare condizioni meteo instabili fino a martedì 21 gennaio. A partire da mercoledì, poi, l’Europa centrale e il Mediterraneo saranno protagonisti di un cambio di scenario atmosferico, con correnti atlantiche che porteranno verso l’Italia nuove perturbazioni ma anche …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo: un po’ di piogge in arrivo ma il gelo invernale resta lontano)

]]>

Il vortice ciclonico che ha portato forte maltempo nei giorni scorsi si è decisamente indebolito, ma continuerà a determinare condizioni meteo instabili fino a martedì 21 gennaio. A partire da mercoledì, poi, l’Europa centrale e il Mediterraneo saranno protagonisti di un cambio di scenario atmosferico, con correnti atlantiche che porteranno verso l’Italia nuove perturbazioni ma anche una massa d’aria insolitamente mite per la stagione.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune

La tendenza meteo per i prossimi giorni

Giovedì una veloce perturbazione attraverserà il Centro-Nord. Al mattino sono previste piogge isolate su Lombardia, Nord-Est, Toscana, Umbria e Marche, mentre sulle Alpi di confine al Nord-Ovest tornerà un po’ di neve oltre i 1000-1300 metri. Nel pomeriggio si assisterà a un graduale miglioramento al Nord-Ovest e in gran parte del Centro, mentre piogge residue potrebbero persistere sul Nord-Est e sul nord della Toscana. Al Sud e sulle Isole il tempo resterà stabile, con alternanza tra schiarite e annuvolamenti.

La giornata di venerdì vedrà un generale miglioramento grazie a un rialzo della pressione sul Mediterraneo centrale. Il tempo sarà stabile e asciutto in tutta Italia, con nebbie o foschie dense che torneranno a formarsi in Pianura Padana.

meteo weekend

Fine settimana: evoluzione meteo ancora incerta

Secondo le attuali proiezioni, nel weekend il tempo dovrebbe mantenersi stabile nella maggior parte del Paese. Tuttavia, una nuova perturbazione potrebbe avvicinarsi al Nord-Ovest portando piogge soprattutto nella giornata di domenica.
Seguiranno aggiornamenti per maggiori dettagli sull’evoluzione meteo nei prossimi giorni.

Il gelo resta lontano dall’Italia

Anche se lo scenario meteo resterà movimentato, non ci attendiamo fasi di freddo invernale. Al contrario, le temperature saranno sensibilmente sopra la media, soprattutto al Centro-Sud, dove si toccheranno valori primaverili. Anche al Nord le temperature saranno oltre la norma, seppur con un’anomalia meno marcata,  e saranno assenti gelate a bassa quota.

L’inverno sembra insomma lontano dall’Italia, con l’ultima decade di gennaio che non mostra segni di irruzioni fredde significative.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo: un po’ di piogge in arrivo ma il gelo invernale resta lontano)

]]>
Meteo, allerta rossa per il maltempo: il bollettino https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-allerta-rossa-per-il-maltempo-il-bollettino/ Fri, 17 Jan 2025 09:46:09 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79366 meteo allerta maltempoLa Protezione Civile ha diramato l’allerta meteo rossa, il livello più elevato, per il forte maltempo che oggi colpisce soprattutto la Sicilia e la Calabria, con un alto rischio di criticità anche in Sardegna dove è in vigore un codice arancione. Nelle prossime ore le piogge di 6 mesi: leggi gli ultimi aggiornamenti  Controlla le …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, allerta rossa per il maltempo: il bollettino)

]]>

La Protezione Civile ha diramato l’allerta meteo rossa, il livello più elevato, per il forte maltempo che oggi colpisce soprattutto la Sicilia e la Calabria, con un alto rischio di criticità anche in Sardegna dove è in vigore un codice arancione.

Nelle prossime ore le piogge di 6 mesi: leggi gli ultimi aggiornamenti 

Controlla le previsioni meteo per il tuo comune

Ecco il bollettino della Protezione Civile:

ELEVATA CRITICITA’ PER RISCHIO IDRAULICO / ALLERTA ROSSA:
Calabria: Versante Jionico Centro-meridionale, Versante Tirrenico Meridionale, Versante Jonico Meridionale
ELEVATA CRITICITA’ PER RISCHIO IDROGEOLOGICO / ALLERTA ROSSA:
Calabria: Versante Jionico Centro-meridionale, Versante Tirrenico Meridionale, Versante Jonico Meridionale
Sicilia: Sud-Orientale, versante ionico, Nord-Orientale, versante tirrenico e isole Eolie, Centro-Meridionale e isole Pelagie, Sud-Orientale, versante Stretto di Sicilia, Bacino del Fiume Simeto, Nord-Orientale, versante ionico
MODERATA CRITICITA’ PER RISCHIO IDRAULICO / ALLERTA ARANCIONE:
Calabria: Versante Jonico Centro-settentrionale, Versante Jonico Settentrionale
Sicilia: Sud-Orientale, versante ionico, Nord-Orientale, versante tirrenico e isole Eolie, Centro-Meridionale e isole Pelagie, Sud-Orientale, versante Stretto di Sicilia, Bacino del Fiume Simeto, Nord-Orientale, versante ionico
MODERATA CRITICITA’ PER RISCHIO TEMPORALI / ALLERTA ARANCIONE:
Calabria: Versante Jonico Centro-settentrionale, Versante Jionico Centro-meridionale, Versante Tirrenico Meridionale, Versante Jonico Settentrionale, Versante Jonico Meridionale
Sicilia: Sud-Orientale, versante ionico, Nord-Orientale, versante tirrenico e isole Eolie, Centro-Settentrionale, versante tirrenico, Nord-Occidentale e isole Egadi e Ustica, Sud-Occidentale e isola di Pantelleria, Centro-Meridionale e isole Pelagie, Sud-Orientale, versante Stretto di Sicilia, Bacino del Fiume Simeto, Nord-Orientale, versante ionico
MODERATA CRITICITA’ PER RISCHIO IDROGEOLOGICO / ALLERTA ARANCIONE:
Calabria: Versante Jonico Centro-settentrionale, Versante Jonico Settentrionale
Sardegna: Gallura, Bacini Flumendosa – Flumineddu
Sicilia: Centro-Settentrionale, versante tirrenico, Nord-Occidentale e isole Egadi e Ustica, Sud-Occidentale e isola di Pantelleria
ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO IDRAULICO / ALLERTA GIALLA:
Calabria: Versante Tirrenico Settentrionale, Versante Tirrenico Centro-settentrionale, Versante Tirrenico Centro-meridionale
Sardegna: Gallura, Bacini Flumendosa – Flumineddu
Sicilia: Centro-Settentrionale, versante tirrenico, Nord-Occidentale e isole Egadi e Ustica, Sud-Occidentale e isola di Pantelleria
ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO TEMPORALI / ALLERTA GIALLA:
Calabria: Versante Tirrenico Settentrionale, Versante Tirrenico Centro-settentrionale, Versante Tirrenico Centro-meridionale
ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO IDROGEOLOGICO / ALLERTA GIALLA:
Calabria: Versante Tirrenico Settentrionale, Versante Tirrenico Centro-settentrionale, Versante Tirrenico Centro-meridionale
Sardegna: Bacini Montevecchio – Pischilappiu, Campidano, Iglesiente, Logudoro, Bacino del Tirso

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, allerta rossa per il maltempo: il bollettino)

]]>
Maltempo, allerta rossa: in alcune zone potrebbe arrivare la pioggia di 6-9 mesi! https://www.iconameteo.it/news/previsioni/maltempo-allerta-rossa-in-alcune-zone-potrebbe-arrivare-la-pioggia-di-6-9-mesi/ Fri, 17 Jan 2025 08:22:14 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79361 maltempo venerdì sabatoDiramata l’allerta rossa per il maltempo estremo che tra venerdì 17 gennaio e sabato 18 si abbatterà su alcune regioni italiane, portando un alto rischio di nubifragi e allagamenti. A complicare il quadro ci sono venti sud-orientali tempestosi, con raffiche superiori ai 100 km/h, che rischiano di ostacolare il normale deflusso dei corsi d’acqua verso …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo, allerta rossa: in alcune zone potrebbe arrivare la pioggia di 6-9 mesi!)

]]>

Diramata l’allerta rossa per il maltempo estremo che tra venerdì 17 gennaio e sabato 18 si abbatterà su alcune regioni italiane, portando un alto rischio di nubifragi e allagamenti. A complicare il quadro ci sono venti sud-orientali tempestosi, con raffiche superiori ai 100 km/h, che rischiano di ostacolare il normale deflusso dei corsi d’acqua verso il mare, aggravando il rischio di esondazioni.

Nel mirino del maltempo ci saranno soprattutto la Calabria, la Sicilia e la Sardegna. Nelle zone più colpite le piogge saranno eccezionalmente abbondanti e insistenti, con accumuli che potrebbero arrivare a 200-300 litri al metro quadrato. Parliamo di quantitativi di pioggia che mediamente si registrano in 6 o addirittura 9 mesi!

maltempo venerdì sabato

Venerdì l’apice del maltempo

Oggi il maltempo colpirà in modo particolarmente intenso le regioni meridionali e le Isole. Sono attese:

  • Piogge torrenziali e nubifragi: soprattutto nei settori orientali di Calabria e Sicilia.
  • Venti fortissimi: raffiche tempestose che potrebbero superare i 100 km/h su Sardegna, Sicilia e mari circostanti.
  • Mareggiate: rischio elevato lungo le coste ioniche di Calabria e Sicilia e sul versante orientale della Sardegna.

Il Nord e parte del Centro Italia, invece, godranno di condizioni più stabili, con cieli sereni o poco nuvolosi. Le temperature sono in graduale aumento, pur mantenendosi vicine alla norma stagionale.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune

La Protezione Civile ha diramato l’allerta fino a rossa per Sicilia e Calabria, codice arancione per la Sardegna orientale. Si raccomanda di prestare la massima prudenza, evitando spostamenti non necessari e di attraversare corsi d’acqua o aree allagate. Fondamentale anche prestare attenzione agli aggiornamenti meteo e seguire le indicazioni delle autorità locali.

Previsioni per Sabato

La perturbazione risalirà lungo la Penisola domani, attenuandosi parzialmente ma continuando a causare piogge intense, specialmente al Sud e sulle regioni centrali adriatiche. Possibili nevicate si registreranno in Appennino oltre i 1200-1500 metri.
I venti rimarranno intensi, seppur in parziale attenuazione, mentre i mari resteranno molto mossi o agitati.

Evoluzione per i prossimi giorni

Il maltempo inizierà a perdere forza da domenica, ma le condizioni meteo resteranno instabili, specialmente su Sardegna, Sicilia e alcune aree del Sud. Nel resto d’Italia, si prevede un miglioramento graduale, con temperature stabili e un clima tipicamente invernale.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo, allerta rossa: in alcune zone potrebbe arrivare la pioggia di 6-9 mesi!)

]]>
Maltempo, oggi il picco: la tempesta Gabri porterà nubifragi e vento di tempesta! https://www.iconameteo.it/news/maltempo-tempesta-gabri-nubifragi-e-vento-di-tempesta/ Fri, 17 Jan 2025 07:30:19 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79353 maltempo oggi domani meteo weekendL’Italia va incontro a ore critiche, con il maltempo che raggiunge il suo apice proprio tra oggi (venerdì 17 gennaio) e sabato. L’intensa tempesta proveniente dal Nord Africa – denominata ufficialmente tempesta Gabri – si è ormai avvicinata con tutta la sua forza e porterà piogge torrenziali, temporali violenti e venti impetuosi, in particolare al Sud …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo, oggi il picco: la tempesta Gabri porterà nubifragi e vento di tempesta!)

]]>

L’Italia va incontro a ore critiche, con il maltempo che raggiunge il suo apice proprio tra oggi (venerdì 17 gennaio) e sabato. L’intensa tempesta proveniente dal Nord Africa – denominata ufficialmente tempesta Gabri – si è ormai avvicinata con tutta la sua forza e porterà piogge torrenziali, temporali violenti e venti impetuosi, in particolare al Sud e sulle Isole maggiori.

Maltempo intenso: rischio di nubifragi e allagamenti

Calabria, Sicilia e Sardegna sono le regioni maggiormente a rischio, dove si prevedono piogge incessanti e accumuli notevoli, che potrebbero raggiungere punte di 250 a 300 litri per metro quadrato. Il rischio di nubifragi è molto alto, con possibili allagamenti soprattutto nelle Isole e nella Calabria ionica. A partire da oggi, i rovesci si faranno sempre più intensi e saranno accompagnati da temporali forti, con il rischio di danni a strutture, infrastrutture e difficoltà nei trasporti.

maltempo

Diramata l’allerta rossa

La Protezione Civile ha diramato l’allerta fino a rossa su parte di Sicilia e Calabria, codice arancione per la Sardegna orientale. A questo link è possibile consultare il bollettino.

Venti da paura e rischio mareggiate

Non solo pioggia: i venti sono pronti a soffiare con grande forza. Specialmente sulle Isole e sui mari circostanti le raffiche potrebbero superare i 100 km/h, creando non solo disagi ma anche potenziali danni a edifici e vegetazione. Anche il Ligure sarà particolarmente colpito da venti tesi e in molte aree, soprattutto al Centro-Sud, si assisterà a mareggiate sulle coste più esposte. I mari saranno molto mossi o addirittura agitati, con il rischio di gravi disagi per la navigazione.

Controlla qui le previsioni per il tuo comune

Cosa succede nel weekend?

Questo venerdì e sabato rappresentano il picco dell’ondata di maltempo, con piogge e temporali che interesseranno gran parte del Centro-Sud e delle Isole.
Secondo le attuali proiezioni da domenica, poi, potremo andare incontro a un parziale miglioramento, anche se il maltempo non sarà ancora completamente terminato. Al Nord, invece, in questo contesto il tempo resterà più stabile, con solo piogge isolate al Nord-Ovest e neve sui rilievi.

 

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo, oggi il picco: la tempesta Gabri porterà nubifragi e vento di tempesta!)

]]>
Maltempo violento in arrivo: nubifragi, vento forte e mareggiate https://www.iconameteo.it/news/previsioni/maltempo-nubifragi-vento-forte-e-mareggiate/ Thu, 16 Jan 2025 09:30:39 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79347 maltempoUna nuova fase di maltempo minaccia l’Italia, con effetti che si faranno sentire sul Centro-Sud e le Isole maggiori, a causa di un vortice ciclonico che si sta avvicinando dal Nord Africa. La tempesta è stata denominata ufficialmente Gabri. Il forte maltempo raggiungerà l’apice tra venerdì e sabato: interesserà principalmente la Calabria, la Sicilia e la Sardegna, …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo violento in arrivo: nubifragi, vento forte e mareggiate)

]]>

Una nuova fase di maltempo minaccia l’Italia, con effetti che si faranno sentire sul Centro-Sud e le Isole maggiori, a causa di un vortice ciclonico che si sta avvicinando dal Nord Africa. La tempesta è stata denominata ufficialmente Gabri.

Il forte maltempo raggiungerà l’apice tra venerdì e sabato: interesserà principalmente la Calabria, la Sicilia e la Sardegna, con piogge intense e rovesci che potrebbero essere continuativi, con accumuli di pioggia che raggiungeranno punte anche di 250-300 litri per metro quadrato in alcune zone. Il rischio di nubifragi è alto, soprattutto per le Isole e la Calabria ionica.

maltempo

Anche il vento sarà uno dei protagonisti di questa ondata di maltempo, con raffiche molto forti che interesseranno diverse aree del Paese. In particolare, il Ligure e il Centro-Sud saranno le zone più colpite, con raffiche che potrebbero raggiungere i 100 km/h spingendosi localmente anche al di sopra, soprattutto sulle Isole e nei mari circostanti. Le correnti di vento si faranno sentire in modo intenso anche sullo Ionio, con possibili disagi per la navigazione e danni alle strutture più vulnerabili. Inoltre, i mari saranno molto mossi o addirittura agitati, aumentando il rischio di mareggiate sulle coste esposte.

meteo weekend vento venerdi maltempo

Controlla QUI previsioni per il tuo comune!

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo violento in arrivo: nubifragi, vento forte e mareggiate)

]]>
Forte maltempo verso l’Italia: rischio nubifragi e raffiche di tempesta! https://www.iconameteo.it/news/previsioni/maltempo-intenso-nubifragi-e-raffiche-di-tempesta/ Thu, 16 Jan 2025 07:51:42 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79342 Un nuovo vortice ciclonico, la sesta perturbazione del mese, è in avvicinamento dal Nord Africa e investirà l’Italia, portando forte maltempo, in particolare al Centro-Sud e sulle Isole. A partire da giovedì pomeriggio, peggioramenti interesseranno le Isole maggiori, con piogge e rovesci in intensificazione tra venerdì e sabato. Le condizioni meteo saranno critiche soprattutto in …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Forte maltempo verso l’Italia: rischio nubifragi e raffiche di tempesta!)

]]>

Un nuovo vortice ciclonico, la sesta perturbazione del mese, è in avvicinamento dal Nord Africa e investirà l’Italia, portando forte maltempo, in particolare al Centro-Sud e sulle Isole. A partire da giovedì pomeriggio, peggioramenti interesseranno le Isole maggiori, con piogge e rovesci in intensificazione tra venerdì e sabato.
Le condizioni meteo saranno critiche soprattutto in Calabria, Sicilia e Sardegna, dove si prevedono accumuli significativi di pioggia con rischio di nubifragi e raffiche potrebbero raggiungere i 100 km/h.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune.

maltempo

Previsioni per giovedì

La giornata inizierà con tempo stabile e soleggiato al Nord, soprattutto in Valle d’Aosta, Alto Piemonte, Lombardia e Venezie. Nel resto del Paese il cielo sarà più nuvoloso, con deboli piogge su Calabria meridionale, Sicilia e Sardegna. Nevicate saranno possibili sui rilievi della Sardegna sopra i 1000 metri e, al mattino, sull’Appennino Emiliano e Alpi Marittime oltre i 500 metri.
Le temperature massime saranno in leggero calo al Nord-Ovest e in aumento altrove. Venti moderati o forti soffieranno su molte zone, con Tramontana sul Ligure e Bora sull’alto Adriatico ed Emilia Romagna.

Venerdì di forte maltempo

Venerdì sarà caratterizzato da tempo soleggiato al Nord, in Toscana, Umbria e Lazio. Tuttavia, il maltempo colpirà duramente soprattutto Calabria, Sicilia e Sardegna, dove sono attesi nubifragi e temporali intensi, soprattutto sui settori orientali delle Isole e sulla Calabria ionica. Piogge più isolate interesseranno anche la Basilicata. I venti saranno molto forti, con raffiche fino a 100 km/h sulle Isole e mari molto agitati, con rischio di mareggiate lungo le coste esposte.

meteo weekend vento venerdi maltempo

Gli aggiornamenti per il weekend

Sabato il vortice ciclonico continuerà a influenzare il Centro-Sud e le Isole. Al mattino sono previsti rovesci sulla Sardegna orientale, Calabria ionica, Basilicata e Puglia meridionale, con piogge isolate in Sicilia e Campania. Nel pomeriggio le precipitazioni persisteranno in Sardegna e potranno interessare anche Abruzzo e Molise. Al Nord, il tempo rimarrà stabile e soleggiato.
Domenica, secondo le attuali proiezioni, si prevede un aumento della nuvolosità al Nord, ma senza precipitazioni rilevanti. Le piogge insisteranno invece su Sardegna e Sicilia occidentale. Le temperature saliranno gradualmente al Centro e in Campania, mentre caleranno lievemente al Nord.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Forte maltempo verso l’Italia: rischio nubifragi e raffiche di tempesta!)

]]>
Meteo weekend: criticità al Sud e nelle Isole per forti piogge e venti https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-weekend-criticita-al-sud-e-nelle-isole-per-forti-piogge-e-venti/ Wed, 15 Jan 2025 09:26:52 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79337 meteo weekendDopo un mercoledì 15 gennaio all’insegna di condizioni meteo più tranquille, la tregua si conferma breve e tra i prossimi giorni e il weekend il maltempo tornerà protagonista. Nel mirino soprattutto il Sud e le Isole maggiori, a causa di un nuovo potente vortice ciclonico in risalita dal Nord Africa. Già da giovedì la ventilazione …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo weekend: criticità al Sud e nelle Isole per forti piogge e venti)

]]>

Dopo un mercoledì 15 gennaio all’insegna di condizioni meteo più tranquille, la tregua si conferma breve e tra i prossimi giorni e il weekend il maltempo tornerà protagonista. Nel mirino soprattutto il Sud e le Isole maggiori, a causa di un nuovo potente vortice ciclonico in risalita dal Nord Africa.
Già da giovedì la ventilazione riprenderà a intensificarsi, e tra venerdì e il fine settimana si attendono nuove piogge intense e temporali su molte regioni meridionali e insulari.

meteo weekend vento venerdi

Forte maltempo e vento a 100 all’ora: le previsioni meteo tra venerdì e il weekend

Le piogge previste potrebbero accumularsi in quantità significative specialmente al Sud, in Sicilia e in Sardegna, causando possibili nubifragi e situazioni critiche. Contestualmente, i venti si rafforzeranno, colpendo soprattutto il Centro-Sud e le Isole maggiori e rendendo i mari molto mossi o agitati lungo le coste esposte: localmente le raffiche potrebbero superare i 100 km orari! Arriveranno anche altre nevicate, ma a quote più alte rispetto ai giorni scorsi.
Al Nord le condizioni meteo resteranno in generale stabili, con un weekend in gran parte soleggiato. Tuttavia non mancheranno episodi di vento forte, specialmente in Appennino e in Liguria.
In questo contesto le temperature tenderanno gradualmente a risalire ovunque, portandosi verso valori più in linea con le medie stagionali e in qualche caso anche al di sopra.

Controlla le previsioni dettagliate per il tuo comune.

meteo weekend

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo weekend: criticità al Sud e nelle Isole per forti piogge e venti)

]]>
Meteo: Capodanno 2025 con alta pressione e stabilità, poi si indebolisce l’anticiclone https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-capodanno-2025-con-alta-pressione-e-stabilita-poi-si-indebolisce-anticiclone/ Sun, 29 Dec 2024 09:58:49 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79263 meteo capodannoLo scenario meteo di Capodanno 2025 sarà caratterizzato da un forte campo di alta pressione che garantirà stabilità atmosferica e temperature relativamente miti su gran parte dell’Italia. La stabilità atmosferica favorirà tuttavia lo sviluppo della nebbia, che in alcune zone potrà essere anche fitta nella notte di Capodanno, e purtroppo anche l’accumulo di sostanze inquinanti …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo: Capodanno 2025 con alta pressione e stabilità, poi si indebolisce l’anticiclone)

]]>

Lo scenario meteo di Capodanno 2025 sarà caratterizzato da un forte campo di alta pressione che garantirà stabilità atmosferica e temperature relativamente miti su gran parte dell’Italia. La stabilità atmosferica favorirà tuttavia lo sviluppo della nebbia, che in alcune zone potrà essere anche fitta nella notte di Capodanno, e purtroppo anche l’accumulo di sostanze inquinanti che stanno già determinando un preoccupante aumento dello smog in pianura.

Controlla le previsioni meteo per il tuo comune

meteo capodanno

Le previsioni meteo per Capodanno e la notte di San Silvestro

Martedì 31 dicembre, giorno di San Silvestro, l’anticiclone dominerà la scena meteo garantendo cielo sereno o solo parzialmente nuvoloso in quasi tutta Italia. Al mattino torneranno a formarsi delle nebbie sulla Pianura Padana orientale, in particolare tra Lombardia, Veneto ed Emilia, e anche su Salento e Valle dell’Arno. Nel corso del giorno assisteremo a un aumento delle nuvole sulle coste tirreniche e il sud della Sardegna, ma senza precipitazioni di rilievo. Nella serata e durante la notte di Capodanno, poi, la nebbia tornerà a farsi anche fitta in pianura Padana, nelle valli del Centro e sulle coste dell’alto Adriatico.

meteo capodanno

Anche il giorno di Capodanno 2025, mercoledì 1 gennaio, sarà dominato dall’alta pressione, con molto sole ma anche il rischio di nebbie dense su Pianura Padana, nelle valli del Centro e nelle zone interne del Salento. Sui settori meridionali della Sardegna si registreranno cieli nuvolosi e qualche piovasco isolato. Nelle altre regioni, le condizioni meteo rimarranno abbastanza stabili, con un aumento della nuvolosità in alcune aree come Lazio, Toscana e Umbria. I venti saranno deboli, ma ci sarà un moderato Scirocco nel Canale di Sardegna.

La tendenza meteo dopo Capodanno

Nella seconda parte della settimana, l’alta pressione inizierà a indebolirsi, lasciando spazio a perturbazioni atlantiche che, seppur limitatamente, potrebbero iniziare a coinvolgere l’Italia.

In particolare, giovedì 2 gennaio osserveremo un aumento delle nuvole in tra Liguria e alta Toscana, dove non si esclude qualche debole pioggia, e sulle pianure del Nord. Nubi più irregolari lungo il versante tirrenico della penisola e in Sicilia. Le temperature saranno in generale stabili, soffieranno venti di Libeccio su Ligure, alto Tirreno e alto Adriatico, Scirocco nel canale di Sardegna.

Venerdì 3 gennaio l’Italia potrebbe essere lambita da due perturbazioni, che tuttavia non porteranno maltempo intenso. La prima sarà in azione sul Nord Africa e potrebbe lambire la Sicilia, portando qualche pioggia isolata sui settori meridionali dell’Isola. La seconda coinvolgerà probabilmente il Nord portando solo qualche possibile pioggia sull’est della Liguria e lungo l’arco Alpino, dove qualche nevicata potrebbe raggiungere quote medio-alte.

Si tratta di un’evoluzione ancora piuttosto incerta, quindi sarà importante seguire i prossimi aggiornamenti meteo.

 

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo: Capodanno 2025 con alta pressione e stabilità, poi si indebolisce l’anticiclone)

]]>
Meteo, Capodanno 2025 con alta pressione e clima mite. La tendenza verso l’Epifania https://www.iconameteo.it/news/meteo-capodanno-2025-tendenza-epifania/ Fri, 27 Dec 2024 10:56:52 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79257 meteo capodanno epifaniaTra la fine di quest’anno e il giorno di Capodanno 2025 lo scenario meteo in Italia sarà dominato dall’anticiclone, che manterrà le perturbazioni lontane dal Paese determinando tempo stabile e in generale asciutto, accompagnato da un clima insolitamente mite per la stagione ma anche dal ritorno della nebbia. In alcune zone di pianura, purtroppo, la …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, Capodanno 2025 con alta pressione e clima mite. La tendenza verso l’Epifania)

]]>

Tra la fine di quest’anno e il giorno di Capodanno 2025 lo scenario meteo in Italia sarà dominato dall’anticiclone, che manterrà le perturbazioni lontane dal Paese determinando tempo stabile e in generale asciutto, accompagnato da un clima insolitamente mite per la stagione ma anche dal ritorno della nebbia. In alcune zone di pianura, purtroppo, la stabilità atmosferica contribuirà anche all’accumulo dello smog, determinando un peggioramento della qualità dell’aria.

Gli ultimi aggiornamenti meteo per il periodo dopo Capodanno 2025 e i giorni che precederanno l’Epifania mostrano la possibilità di un cambio di scenario, con il probabile ritorno del maltempo.

Controlla le previsioni per il tuo comune

La tendenza meteo fino a Capodanno 2025

L’anticiclone sarà protagonista in Italia nell’ultimo weekend del 2024 e poi fino al Capodanno 2025, garantendo condizioni meteo stabili e asciutte. Le giornate saranno prevalentemente soleggiate, con piogge e nevicate del tutto assenti. Tuttavia, a partire dagli ultimi giorni dell’anno, le nebbie tenderanno a intensificarsi sulle pianure e lungo le coste adriatiche del Nord Italia, causando visibilità ridotta. In particolare, attenzione alla notte di San Silvestro, quando le nebbie potrebbero risultare localmente molto fitte. Inoltre, si prevede un aumento delle nubi basse in Liguria, lungo le regioni tirreniche e sulle Isole maggiori, ma senza fenomeni significativi.

Anche il primo giorno dell’anno, mercoledì 1 gennaio 2025, vedrà prevalere la stabilità meteo, con cielo in generale sereno o poco nuvoloso su gran parte del Paese.

meteo capodanno

Temperature sopra la norma

Le temperature saranno ovunque superiori alla norma, con valori miti soprattutto durante il giorno. L’anomalia termica sarà più evidente in montagna, dove lo zero termico si attesterà intorno ai 3000 metri. Anche di notte le temperature rimarranno spesso sopra lo zero, con valori addirittura più elevati rispetto alle pianure, a causa del fenomeno dell’inversione termica. Nei primi giorni di gennaio si prevede un lieve calo termico, ma il clima continuerà a essere relativamente mite per il periodo.

Gli aggiornamenti meteo verso l’Epifania

La tendenza per i giorni successivi a Capodanno e il periodo dell’Epifania resta ancora incerta. Le proiezioni più recenti indicano la possibilità di un cambiamento significativo a partire dal 2-3 gennaio, con il ritorno del maltempo su alcune aree del Paese. Questo potrebbe portare piogge, un abbassamento delle temperature e forse anche nevicate.
Per avere conferme sull’evoluzione e maggiori dettagli, continuate a seguire i nostri aggiornamenti meteo.

 

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, Capodanno 2025 con alta pressione e clima mite. La tendenza verso l’Epifania)

]]>
Il Ghiacciaio del Lys sul Monte Rosa ha perso il 33 per cento della superficie dal 1860 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/ghiacciaio-del-lys-sul-monte-rosa-ha-perso-il-33-per-cento-della-superficie-dal-1860/ Fri, 20 Dec 2024 08:42:27 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79211 Il Ghiacciaio del Lys sul Monte Rosa, uno dei più significativi della Valle d’Aosta, ha perso il 33% della sua superficie dal 1860, arretrando di ben 3,4 chilometri. Questo è quanto svela un nuovo rapporto realizzato dal Comitato Glaciologico Italiano (CGI) in collaborazione con Greenpeace Italia, frutto di una recente spedizione sul massiccio del Monte …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Il Ghiacciaio del Lys sul Monte Rosa ha perso il 33 per cento della superficie dal 1860)

]]>

Il Ghiacciaio del Lys sul Monte Rosa, uno dei più significativi della Valle d’Aosta, ha perso il 33% della sua superficie dal 1860, arretrando di ben 3,4 chilometri.
Questo è quanto svela un nuovo rapporto realizzato dal Comitato Glaciologico Italiano (CGI) in collaborazione con Greenpeace Italia, frutto di una recente spedizione sul massiccio del Monte Rosa per documentare gli effetti devastanti del cambiamento climatico e delle attività umane. L’iniziativa fa parte del progetto “Fino all’ultima goccia”, promosso da Greenpeace per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’emergenza climatica.

Un quadro allarmante

I dati registrati in oltre 200 anni di osservazioni, hanno permesso di tracciare in modo dettagliato l’evoluzione del Ghiacciaio del Lys, fornendo un quadro preoccupante: tra il 1925 e il 2008 è completamente scomparsa la parte meridionale della lingua glaciale, che un tempo raggiungeva uno spessore di 90 metri. Nel complesso, si stima che siano stati persi 145 milioni di metri cubi di ghiaccio, equivalenti a circa 130 miliardi di litri d’acqua – oltre il doppio dell’acqua utilizzata annualmente nelle reti idriche di Piemonte e Valle d’Aosta.

monte rosa
Foto: Greenpeace Italia

L’analisi ha permesso di documentare l’estrema riduzione delle due lingue glaciali, ormai separate, e il dissesto di alcune aree rocciose causato dal continuo abbassamento della superficie glaciale. Inoltre, il rapporto segnala una costante riduzione della copertura nevosa, che aggrava ulteriormente la situazione.

«Il Ghiacciaio del Lys è un caso studio emblematico che offre un’immagine concreta degli effetti disastrosi del riscaldamento globale», dichiara Simona Savini di Greenpeace Italia.
«Governi e aziende, in particolare quelle responsabili delle maggiori emissioni di gas serra, come le industrie dei combustibili fossili, non possono rimanere inerti di fronte al rischio di perdere ecosistemi preziosi e risorse idriche fondamentali: sono necessari un ripensamento del nostro modello produttivo e una drastica riduzione delle emissioni climalteranti e dell’inquinamento. Proteggendo i ghiacciai, proteggiamo anche la nostra acqua e con essa il nostro futuro».

Ricerca e prossimi passi

Durante la spedizione sono stati prelevati campioni per analizzare la presenza di PFAS (sostanze per- e poli-fluoroalchiliche) e fitofarmaci, con l’obiettivo di valutare l’impatto dell’inquinamento e dell’agricoltura intensiva anche in alta quota. I risultati di queste analisi saranno pubblicati nei prossimi mesi.

Nel frattempo, il progetto “Fino all’ultima goccia” proseguirà con ulteriori monitoraggi e collaborazioni scientifiche per portare avanti l’impegno di Greenpeace nella difesa del clima e delle risorse idriche su un pianeta sempre più caldo.

Il report del Comitato Glaciologico Italiano per Greenpeace è disponibile a questo link.

Leggi anche:

Clima, le anomalie in Italia nel 2024: la fotografia dei dati Copernicus

Un secolo di cambiamenti climatici: le Alpi perdono un terzo della neve

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Il Ghiacciaio del Lys sul Monte Rosa ha perso il 33 per cento della superficie dal 1860)

]]>
Bolletta del gas, il prossimo inverno sarà il più caro di sempre. L’analisi di ECCO https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/bolletta-del-gas-il-prossimo-inverno-sara-il-piu-caro-di-sempre-lanalisi-di-ecco/ Tue, 17 Dec 2024 11:41:14 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79188 Sul fronte della bolletta del gas, l’inverno 2024-2025 si prospetta come il più costoso di sempre per le famiglie italiane. Secondo un’analisi presentata di recente da ECCO, il think tank italiano per il clima, i costi saranno significativamente superiori rispetto al picco registrato durante la crisi energetica del 2022-2023 e oltre il doppio rispetto al …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Bolletta del gas, il prossimo inverno sarà il più caro di sempre. L’analisi di ECCO)

]]>

Sul fronte della bolletta del gas, l’inverno 2024-2025 si prospetta come il più costoso di sempre per le famiglie italiane. Secondo un’analisi presentata di recente da ECCO, il think tank italiano per il clima, i costi saranno significativamente superiori rispetto al picco registrato durante la crisi energetica del 2022-2023 e oltre il doppio rispetto al periodo pre-pandemia.

L’analisi di ECCO ha stimato i costi in tre città rappresentative: Milano, Roma e Palermo. A Milano, per una casa di 70 mq in classe energetica G, la bolletta del gas raggiungerà i 1403 euro (+20% rispetto al 2022-2023, +68% rispetto al 2019-2020). Incrementi simili si registrano anche a Roma, dove per lo stesso tipo di abitazione l’aumento sarà di 430 euro rispetto all’anno scorso, e a Palermo, con rincari più contenuti ma comunque significativi.

Bolletta del gas, le cause del rincaro

L’analisi di ECCO segnala che tra i principali responsabili dell’aumento della bolletta c’è il prezzo del gas: a causa dell’instabilità geopolitica nei Paesi fornitori il costo è arrivato a 48 €/MWh, nonostante gli stoccaggi pieni e l’utilizzo parziale delle infrastrutture di importazione. A gravare ulteriormente è la scarsa efficienza energetica delle abitazioni italiane, in gran parte ancora dipendenti da fonti fossili.

bolletta gas

Dipendenza dal gas e scarsa efficienza energetica

L’aumento del prezzo del gas pesa così tanto in bolletta anche a causa della scarsa efficienza degli edifici e della dipendenza dell’Italia da un combustibile fossile che avremmo urgentemente bisogno di abbandonare anche contrastare l’inquinamento e l’aggravarsi della crisi climatica.
Lo conferma Matteo Leonardi, Cofondatore e Direttore Esecutivo di ECCO: «Abitazioni poco efficienti e una continua dipendenza dal gas costringono oggi le famiglie italiane a pagare i costi dei ritardi della transizione». E la politica continua a non muoversi con l’urgenza necessaria: «con un prezzo del gas tre volte più alto di settembre 2019 e una previsione di costo per le famiglie maggiore del periodo di crisi, non si vedono azioni legislative e nemmeno informative per mettere in sicurezza le famiglie».

Nonostante i prezzi elevati, a novembre i consumi di gas nel settore civile hanno avuto un incremento del 9% rispetto al 2023, complice la poca sensibilizzazione dei consumatori.

Secondo Leonardi, «l’efficienza energetica si conferma l’unico strumento in grado di garantire sicurezza e risparmi per le famiglie italiane. Ma, nonostante questo, nella Legge di bilancio attualmente in discussione in Parlamento, viene smantellato il sistema di detrazioni fiscali per l’efficienza energetica negli edifici. Per promuovere l’efficienza riducendo la spesa complessiva per la collettività e accompagnare le famiglie nella transizione serve, con urgenza, una visione d’insieme che armonizzi incentivi, fiscalità energetica, tassazione dei prodotti energetici, ponendo al centro la sicurezza energetica delle abitazioni, gli obiettivi climatici e la sostenibilità finanziaria a lungo termine. Cancellare le politiche per l’efficienza senza offrire alternative espone le famiglie a costi energetici insostenibili, senza possibilità di attuare investimenti che assicurino l’uscita dal problema».

Quanto costerà la bolletta del gas a Milano, Roma e Palermo

Il think tank ECCO ha stimato il costo della bolletta gas nel prossimo inverno per tre abitazioni tipo di 38, 70 e 110 mq in tre città italiane: Milano, Roma e Palermo. L’analisi prende a riferimento il prezzo del gas dei prossimi mesi e stima il costo della bolletta a fine inverno, comparandolo con l’anno della crisi 2022-2023 e con il periodo pre-crisi.

A Milano per riscaldare, cucinare e produrre acqua calda in classe energetica G, nel periodo novembre-marzo (2024-25):

  • in un’abitazione di 70 mq si spenderanno circa 1403 €
    +20% rispetto all’anno della crisi 2022-2023 (1171 €);
    +68% rispetto al periodo pre-crisi 2019-2020 (832 €).
  • Se la casa è di 110 mq si pagheranno 2143 €
    L’aumento sarà di 382 € rispetto all’inverno 2022-2023;
    e di circa 1000 € rispetto al periodo pre-crisi 2019-2020.
  • Se la casa è di 38 mq si pagheranno 788 €
    L’aumento sarà di 108 € rispetto all’inverno 2022-2023;
    e di circa 300 € rispetto al periodo pre-crisi 2022-2023.

Cifre simili interesseranno anche il Centro e il Sud Italia.
A Roma l’aumento arriva quasi a 430 € per una casa di 70 mq rispetto all’inverno 2022-2023. Sono 635 € in più rispetto al periodo pre-crisi.
A Palermo l’incremento sarà più lieve e varierà tra 50 e 210 € rispetto all’inverno della crisi 2022-2023. Si alzerà fino a 420 € nel caso di abitazione di 110 mq rispetto al periodo pre-crisi.

Ben diverso il caso di chi ha una casa in fascia di efficienza più alta. Infatti, una casa in Classe A pagherà una bolletta del 60-65% inferiore a una Classe G. Nei diversi casi elaborati questo si traduce in un risparmio fino ai 1400 €/anno.

«Superare l’esperienza del Superbonus è necessario per il bilancio dello Stato ma deve essere fatto in modo ragionato, mantenendo un differenziale tra le ristrutturazioni generiche e quelle per l’efficienza energetica», avverte Francesca Andreolli, Ricercatrice Senior Energia ed Efficienza di ECCO. «Riportare il bonus casa al 36% e mantenere l’ecobonus al 65% avrebbe lo stesso impatto in termini di spesa pubblica, e manterrebbe un importante sostegno all’efficienza».

Secondo Andreolli, «impiegare risorse pubbliche per aiutare le famiglie a rendere efficiente la propria abitazione produce benefici significativi nel tempo, in primis per occupazione e crescita economica: tra il 2021 e il 2022 il valore della produzione delle ristrutturazioni profonde è cresciuto del 19,6% e l’occupazione del 3,8%».
«L’efficienza va a vantaggio di famiglie e imprese, favorisce l’uscita dal gas e lotta al cambiamento climatico e permette una riduzione dell’inquinamento urbano – sottolinea la ricercatrice -. Inazione significa maggiori costi sociali nel futuro per mitigazione e adattamento, mancata competitività dei settori industriali nei mercati globali, costi dell’energia più alti per famiglie e imprese e progressivamente insostenibilità della finanza pubblica».

L’analisi di ECCO può essere consultata a questo link.

Leggi anche:

Inquinamento, gli impatti su salute e ambiente rimangono elevati in tutta Europa: i dati

Il buco dell’ozono si è chiuso prima del solito quest’anno ed è un’ottima notizia

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Bolletta del gas, il prossimo inverno sarà il più caro di sempre. L’analisi di ECCO)

]]>
Causa Greenpeace-Shell, il gigante del petrolio fa un passo indietro https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/causa-greenpeace-shell-il-gigante-del-petrolio-fa-un-passo-indietro/ Mon, 16 Dec 2024 11:40:46 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79184 L’azienda petrolifera Shell e l’organizzazione ambientalista Greenpeace hanno raggiunto un accordo extragiudiziale risolvendo la causa multimilionaria che il colosso del petrolio ha intentato l’anno scorso nel Regno Unito. Shell aveva infatti minacciato di citare in giudizio Greenpeace per 2,1 milioni di dollari di danni dopo che alcuni attivisti erano saliti a bordo di una piattaforma mobile …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Causa Greenpeace-Shell, il gigante del petrolio fa un passo indietro)

]]>

L’azienda petrolifera Shell e l’organizzazione ambientalista Greenpeace hanno raggiunto un accordo extragiudiziale risolvendo la causa multimilionaria che il colosso del petrolio ha intentato l’anno scorso nel Regno Unito. Shell aveva infatti minacciato di citare in giudizio Greenpeace per 2,1 milioni di dollari di danni dopo che alcuni attivisti erano saliti a bordo di una piattaforma mobile al largo delle Canarie, restandoci per per 13 giorni. Tra risarcimenti e costi legali, Greenpeace rischiava di dover sborsare più di 11 milioni di dollari.

L’accordo finale prevede che l’organizzazione ambientalista non riconosca alcuna responsabilità e non paghi niente alla Shell, versando invece 360 mila euro all’organizzazione non profit Royal National Lifeboat Institution, che si occupa di soccorso in mare. Greenpeace si è impegnata anche a sospendere le proteste in quattro stabilimenti della Shell nel Mare del Nord settentrionale.

Il portavoce di Shell ha detto che «il diritto di protestare è fondamentale e non è mai stato in discussione. Invece, questo caso riguardava un abbordaggio illegale da parte di manifestanti che un giudice dell’Alta corte ha descritto come ‘mettere a rischio le loro vite e, indirettamente, le vite dell’equipaggio’».

Greenpeace, invece, descrive questa causa come una Strategic Lawsuit Against Public Participation (SLAPP), una tipologia di azioni legali avviate da grandi aziende per intimidire e silenziare chi si oppone criticamente al loro operato. L’organizzazione assicura inoltre che intende continuare la sua campagna contro Shell, anche sulle attività estrattive del colosso fossile nel Mare del Nord, con l’esclusione degli stabilimenti previsti dall’accordo, siti «in gran parte in declino, dove Greenpeace non avrebbe comunque pianificato ulteriori azioni di protesta».

«Shell pensava che farci causa per milioni di dollari ci avrebbe intimiditi, ma questa azione legale si è trasformata in un boomerang mediatico», ha dichiarato Areeba Hamid, co-direttrice esecutiva di Greenpeace UK: «la reazione pubblica contro l’atteggiamento prepotente del colosso petrolifero ha costretto Shell a fare marcia indietro e a risolvere la questione fuori dalle aule del tribunale».

L’organizzazione ha inoltre denunciato come le cause intimidatorie siano sempre più diffuse. Un fenomeno che purtroppo tocca anche l’Italia, che secondo l’ultimo report annuale appena pubblicato dalla coalizione CASE, SLAPPs in Europe: Mapping Trends and Cases, è il Paese UE in cui si è registrato il maggior numero di azioni di questo tipo, ben 26 nel solo 2023. Un trend che gli autori del report definiscono “preoccupante”.

Greenpeace sta affrontando anche altre minacce legali negli Stati Uniti e in Italia. Nel nostro Paese l’organizzazione è stata infatti citata in giudizio, insieme a ReCommon, dalla società petrolifera ENI che ha accusato gli attivisti di aver orchestrato una “campagna d’odio” contro l’azienda.
«La mediazione raggiunta nel Regno Unito dimostra che per quanto i colossi dei combustibili fossili cerchino di zittire chi si batte per l’ambiente, la giustizia e la forza della collettività possono prevalere», dichiara Simona Abbate, campagna Clima ed Energia di Greenpeace Italia. «Anche in Italia non ci arrenderemo finché le aziende inquinanti come ENI non abbandoneranno definitivamente l’estrazione di combustibili fossili, puntando seriamente sulle energie rinnovabili, e non si assumeranno la responsabilità dei danni che stanno causando alle persone e al pianeta».

Leggi anche:

Il buco dell’ozono si è chiuso prima del solito quest’anno ed è un’ottima notizia

Inquinamento, gli impatti su salute e ambiente rimangono elevati in tutta Europa: i dati

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Causa Greenpeace-Shell, il gigante del petrolio fa un passo indietro)

]]>
Mondiali 2034 all’Arabia Saudita: ignorati diritti umani e clima https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/mondiali-2034-allarabia-saudita-ignorati-diritti-umani-e-clima/ Fri, 13 Dec 2024 11:36:15 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79181 La recente decisione della FIFA di assegnare la Coppa del Mondo 2034 all’Arabia Saudita ha scatenato un’ondata di critiche a livello globale. Il Regno saudita potrà sfruttare il torneo per consolidare la propria immagine internazionale, mentre emergono gravi problematiche in ambito di diritti umani e cambiamento climatico. Diritti umani, clima e sportswashing L’Arabia Saudita è …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Mondiali 2034 all’Arabia Saudita: ignorati diritti umani e clima)

]]>

La recente decisione della FIFA di assegnare la Coppa del Mondo 2034 all’Arabia Saudita ha scatenato un’ondata di critiche a livello globale. Il Regno saudita potrà sfruttare il torneo per consolidare la propria immagine internazionale, mentre emergono gravi problematiche in ambito di diritti umani e cambiamento climatico.

Diritti umani, clima e sportswashing

L’Arabia Saudita è nota per le sue politiche controverse in materia di diritti umani. Le violazioni documentate includono repressione della libertà di espressione, discriminazioni verso le donne e persecuzioni della comunità LGBTQI+. Il sistema del lavoro si basa su un modello che spesso sfrutta i lavoratori migranti, con condizioni di impiego definite disumane da numerose organizzazioni per i diritti umani. La costruzione degli 11 nuovi stadi previsti in Arabia Saudita per i mondiali pone ora ulteriori preoccupazioni per i rischi che correranno migliaia di lavoratori.

Molte critiche sono giunte da organizzazioni e attivisti, come Amnesty International che ha descritto la decisione della FIFA come “sconsiderata” e ha sottolineato il pericolo di gravi violazioni dei diritti civili e del lavoro. Il timore è anche che i mondiali rappresentino un’occasione di sportswashing per il governo dell’Arabia Saudita, che potrebbe sfruttare lo sport per migliorare la propria reputazione e distogliere l’attenzione dalle gravi criticità legate al mancato rispetto dei diritti umani e alle devastanti politiche climatiche del Paese.

L’impatto ambientale dei mondiali

L’assegnazione del torneo all’Arabia Saudita solleva serie preoccupazioni anche per l’impatto ambientale dell’evento stesso: la costruzione di nuovi stadi e infrastrutture è destinata a generare emissioni significative, aggravando ulteriormente la crisi climatica.

Anche se si è impegnata pubblicamente ad azzerare le emissioni nette entro il 2040, la FIFA continua a promuovere eventi con impatti enormi sul clima e l’ambiente. La Coppa del Mondo 2026, ospitata da tre paesi nordamericani, comporterà un massiccio aumento dei voli intercontinentali. Nel 2030 il torneo sarà addirittura distribuito su sei paesi di tre continenti, mentre l’evento saudita del 2034 sarà accompagnato da un ulteriore sfruttamento del suolo e delle risorse fossili. Tali decisioni contrastano con l’urgenza di ridurre le emissioni e organizzare eventi più sostenibili.

La partita dell’Arabia Saudita contro il clima

L’Arabia Saudita è il più grande esportatore mondiale di petrolio greggio e contribuisce significativamente alle emissioni globali, con quelle derivanti dal petrolio esportato che superano di oltre il doppio le emissioni domestiche.

Secondo le stime, invece di calare le sue emissioni nazionali continueranno a crescere almeno fino al 2030. Infatti, il Paese non ha implementato politiche significative per ridurre le emissioni di gas serra o la dipendenza dai combustibili fossili. I piani annunciati per espandere le energie rinnovabili non si sono concretizzati, e l’economia rimane fortemente dipendente dagli idrocarburi. L’analisi di Climate Action Tracker avverte che gli impegni climatici di Riad per il 2030 e il 2060 mancano di trasparenza, si basano in gran parte su tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) e non affrontano il ruolo del paese come principale esportatore di petrolio. Il target del 2030 include addirittura una “clausola di uscita” se le politiche climatiche globali influenzano negativamente le esportazioni.

Sul fronte del clima, l’Arabia Saudita non si limita a evitare passi avanti, ma si impegna anche per ostacolare quelli del resto del mondo. Il Paese ha una lunga storia di opposizione agli impegni climatici internazionali, incluso l’obiettivo di limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C in più rispetto ai livelli preindustriali e, ovviamente, l’abbandono dei combustibili fossili. Alla recente COP29, la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, Riad è riuscita a bloccare le discussioni sulla transizione dai combustibili fossili.

Eppure, il Paese sta già sperimentando un aumento delle temperature superiore alla media globale e, secondo le stime, di questo passo il riscaldamento nella regione potrebbe raggiungere i +4°C entro il secolo.

Le reazioni dal mondo dello sport

Molti calciatori e tifosi hanno espresso indignazione per la decisione.
David Wheeler, professionista del Wycombe Wanderers FC, ha dichiarato che «concedere la Coppa del Mondo a un regime che causa danni così evidenti è uno schiaffo in faccia a tifosi, giocatori e a chiunque metta questo sport al centro della propria vita».
«Il calcio dovrebbe riguardare rispetto, speranza e comunità, ma la FIFA ha garantito che il suo torneo più grande rappresenta danni, inquinamento e avidità. A qualsiasi livello, il calcio dipende da un clima adatto per giocare, ma stiamo esaurendo il tempo per mantenere un futuro sicuro».

«Garantire un futuro per il calcio, in cui tutti possano giocare e divertirsi, richiede una vera leadership dall’alto», ha commentato l’olandese Tessel Middag, una delle calciatrici professioniste che hanno firmato una lettera aperta per chiedere alla FIFA di interrompere i legami con la compagnia petrolifera statale saudita, Aramco. «La decisione sulla Coppa del Mondo 2034 è un’ulteriore prova che il calcio merita di meglio».

Leggi anche:

Bolletta del gas, il prossimo inverno sarà il più caro di sempre. L’analisi di ECCO

Inquinamento, gli impatti su salute e ambiente rimangono elevati in tutta Europa: i dati

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Mondiali 2034 all’Arabia Saudita: ignorati diritti umani e clima)

]]>
In Italia il consumo di suolo divora anche l’effetto “spugna”: costi enormi per ambiente ed economia https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/in-italia-il-consumo-di-suolo-divora-anche-leffetto-spugna-costi-enormi-per-ambiente-ed-economia/ Mon, 09 Dec 2024 07:00:23 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79126 Il consumo di suolo in Italia continua a destare preoccupazioni sia per i suoi impatti ambientali che per i costi economici. Nel 2023, la perdita della capacità del terreno di assorbire e trattenere l’acqua, nota come “effetto spugna”, è costata al Paese oltre 400 milioni di euro. Questa cifra si aggiunge ai costi legati alla …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (In Italia il consumo di suolo divora anche l’effetto “spugna”: costi enormi per ambiente ed economia)

]]>

Il consumo di suolo in Italia continua a destare preoccupazioni sia per i suoi impatti ambientali che per i costi economici. Nel 2023, la perdita della capacità del terreno di assorbire e trattenere l’acqua, nota come “effetto spugna”, è costata al Paese oltre 400 milioni di euro. Questa cifra si aggiunge ai costi legati alla perdita di servizi ecosistemici, come la diminuzione della qualità dell’habitat, la riduzione della produzione agricola e la capacità di stoccaggio di carbonio.

A descrivere l’andamento nazionale del fenomeno è il rapporto SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”, che nell’ultima edizione ha pubblicato le stime per tutte le regioni, le province e i comuni italiani relative al 2023.

Nonostante un lieve rallentamento rispetto al passato, il consumo di suolo continua a rappresentare un problema significativo, in un Paese che ogni giorno perde una media di 20 ettari per un totale di 72,5 km² nell’anno: parliamo di una superficie estesa come tutti gli edifici di Torino, Bologna e Firenze messi insieme. La crescita risulta inferiore rispetto al dato dello scorso anno, ma sempre al di sopra della media decennale di 68,7 km2 (2012-2022) e solo in piccola parte compensata dal ripristino di aree naturali (poco più di 8 km2, dovuti in gran parte al recupero di aree di cantiere). La logistica, l’industria e l’e-commerce sono tra i settori maggiormente responsabili dell’espansione delle superfici impermeabili, specialmente nel Nord Italia.

Consumo di suolo, sempre più aree impermeabilizzate

Il cemento intanto continua a espandersi: nel 2023 risultano cementificati più di 21.500 km2, dei quali l’88% su suolo utile. In aumento la cancellazione del suolo ormai irreversibile con nuove impermeabilizzazioni permanenti pari a 26 km2 in più rispetto all’anno precedente. Il 70% del nuovo consumo di suolo avviene nei comuni classificati come urbani secondo il recente regolamento europeo sul ripristino della natura (Nature Restoration Law).
Nelle aree dove il nuovo regolamento europeo prevede di azzerare la perdita netta di superfici naturali e di copertura arborea a partire dal 2024, si trovano nuovi cantieri (+663 ettari), edifici (+146 ettari) e piazzali asfaltati (+97ettari).

Continuiamo a costruire anche in aree a rischio

Stiamo continuando a trasformare anche le aree a rischio idrogeologico. In quelle a pericolosità idraulica media la superficie artificiale è avanzata di oltre 1.100 ettari, mentre si sfiorano i 530 ettari nelle zone a pericolosità da frana, dei quali quasi 38 si trovano in aree a pericolosità molto elevata.

Qualche buona notizia arriva da alcuni comuni virtuosi che hanno limitato il consumo di suolo. Trieste, Bareggio (MI) e Massa Fermana (FM) si sono distinti come “Risparmia suolo” nel 2024, dimostrando che strategie locali possono fare la differenza.
Tuttavia, resta urgente agire a livello nazionale: dal 2006 al 2023, i costi cumulativi del consumo di suolo in Italia sono stimati tra i 7 e i 9 miliardi di euro annui, con una perdita complessiva di capitale naturale valutata tra 19 e 25 miliardi di euro.

Secondo il rapporto SNPA, le aree verdi accessibili sono sempre più rare, con meno di un terzo della popolazione urbana che vive a meno di 300 metri da uno spazio verde pubblico. Il report, accompagnato dall’EcoAtlante, sottolinea la necessità di interventi strutturali e di una pianificazione sostenibile per invertire la tendenza e tutelare il capitale naturale del Paese.

Il report può essere consultato a questo link.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (In Italia il consumo di suolo divora anche l’effetto “spugna”: costi enormi per ambiente ed economia)

]]>
Meteo, Immacolata tra freddo, pioggia e neve: maltempo su gran parte d’Italia https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-immacolata-tra-freddo-pioggia-e-neve-maltempo/ Sun, 08 Dec 2024 07:00:13 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79158 meteo immacolataLa giornata dell’Immacolata si apre sotto il segno del maltempo invernale, con piogge, venti forti e neve che stanno interessando molte regioni italiane e condizioni meteo che potranno peggiorare ulteriormente nelle prossime ore. La “Tempesta Darragh“, terza perturbazione di dicembre, è arrivata alla fine della giornata di sabato, e sta portando un marcato peggioramento delle …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, Immacolata tra freddo, pioggia e neve: maltempo su gran parte d’Italia)

]]>

La giornata dell’Immacolata si apre sotto il segno del maltempo invernale, con piogge, venti forti e neve che stanno interessando molte regioni italiane e condizioni meteo che potranno peggiorare ulteriormente nelle prossime ore. La “Tempesta Darragh“, terza perturbazione di dicembre, è arrivata alla fine della giornata di sabato, e sta portando un marcato peggioramento delle condizioni meteo su gran parte del Paese.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune

Questa mattina il Nord è già avvolto dalle nubi, con precipitazioni diffuse e nevicate che hanno raggiunto le colline nelle aree di Alpi e Appennino settentrionale. Al Centro, piogge e rovesci interessano le regioni tirreniche, mentre sull’Appennino centrale la neve cade anche abbondante oltre i 900-1200 metri. La Sardegna sta affrontando temporali e venti di Maestrale che agitano i mari, con mareggiate lungo le coste occidentali. Anche al Sud il maltempo si sta intensificando, con temporali sparsi e un calo delle temperature che rende l’atmosfera decisamente invernale.

meteo immacolata

I venti burrascosi, che soffiano con raffiche fino a 100 km/h, stanno rendendo difficili i collegamenti marittimi e causando mareggiate lungo le coste più esposte. Le temperature sono in calo ovunque, accentuando la sensazione di freddo, soprattutto nelle zone montuose e collinari.

Questa festa dell’Immacolata sarà quindi all’insegna dell’instabilità, con condizioni meteo che potrebbero peggiorare ulteriormente nelle prossime ore. Si raccomanda prudenza, in particolare per chi deve mettersi in viaggio, e di prestare attenzione agli aggiornamenti meteo.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, Immacolata tra freddo, pioggia e neve: maltempo su gran parte d’Italia)

]]>
Meteo, maltempo invernale nel weekend dell’Immacolata https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-weekend-immacolata/ Sat, 07 Dec 2024 08:00:14 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79148 Il weekend dell’Immacolata sarà segnato da maltempo invernale per molte zone d’Italia. La responsabile è la tempesta Darragh, che attraverserà l’Italia portando con sé condizioni meteo difficili: attese piogge diffuse, forti venti, calo delle temperature e abbondanti nevicate, con fiocchi in vista anche a quote basse. Controlla le previsioni meteo per il tuo comune Le previsioni …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, maltempo invernale nel weekend dell’Immacolata)

]]>

Il weekend dell’Immacolata sarà segnato da maltempo invernale per molte zone d’Italia. La responsabile è la tempesta Darragh, che attraverserà l’Italia portando con sé condizioni meteo difficili: attese piogge diffuse, forti venti, calo delle temperature e abbondanti nevicate, con fiocchi in vista anche a quote basse.

Controlla le previsioni meteo per il tuo comune

Le previsioni meteo per il weekend dell’Immacolata

Nella giornata di sabato 7 dicembre il maltempo si farà sentire prima al Nord, in Toscana e Sardegna, con piogge e nevicate inizialmente limitate alle Alpi e alle zone più elevate. Durante la notte e nella giornata di domenica 8 dicembre, festa dell’Immacolata, il maltempo si estenderà a gran parte delle regioni, con temporali anche intensi, specialmente al Centro-Sud. I venti, già in rinforzo dalla serata, raggiungeranno raffiche molto potenti, soprattutto sui mari occidentali, causando mareggiate.

Tra i fenomeni meteo più rilevanti del weekend troviamo anche la neve. Dalla serata di sabato si prevedono abbondanti nevicate a bassa quota, con fiocchi che scenderanno fino intorno ai 500 metri sulle Alpi, le Prealpi e l’Appennino Settentrionale. Specialmente su basso Piemonte ed Emilia Romagna non si escludono fiocchi anche al di sotto dei 300 metri. A partire da domenica, la neve interesserà anche le zone montuose dell’Appennino centrale e la Sardegna, con accumuli significativi sopra i 900 metri.

Anche le temperature scenderanno, con un lieve calo al Centro-Nord e un abbassamento più deciso al Sud. Le condizioni rimarranno instabili per tutto il fine settimana, e la circolazione depressionaria che seguirà la perturbazione manterrà l’atmosfera fresca e a tratti piovosa all’inizio della settimana prossima.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, maltempo invernale nel weekend dell’Immacolata)

]]>
Inizia l’inverno meteorologico 2024-2025 https://www.iconameteo.it/news/inizia-linverno-meteorologico-2024-2025/ Sat, 30 Nov 2024 10:34:59 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79100 Domenica 1 dicembre inizia la stagione più fredda, l’inverno meteo 2024-2025: a differenza della stagione astronomica, infatti, quella meteorologica individua il trimestre statisticamente più freddo dell’anno. Inverno 2024-2025: stagione meteo e data del solstizio Le stagioni meteorologiche, a differenza di quelle astronomiche, dividono l’anno in 4 stagioni climatiche a partire dal mese più caldo e …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Inizia l’inverno meteorologico 2024-2025)

]]>

Domenica 1 dicembre inizia la stagione più fredda, l’inverno meteo 2024-2025: a differenza della stagione astronomica, infatti, quella meteorologica individua il trimestre statisticamente più freddo dell’anno.

Inverno 2024-2025: stagione meteo e data del solstizio

Le stagioni meteorologiche, a differenza di quelle astronomiche, dividono l’anno in 4 stagioni climatiche a partire dal mese più caldo e più freddo. Il mese più freddo è gennaio, cuore dell’inverno meteorologico che va dal 1 dicembre al 28-29 febbraio. Il mese di luglio è quello più caldo, cuore dell’estate meteorologica che dunque va dal 1 giugno al 31 agosto. A separare la stagione fredda da quella calda ci pensano le due stagioni intermedie, primavera e autunno. L’inverno meteorologico prenderà il via dunque il 1 dicembre 2024 per chiudersi il 28 febbraio 2025.

Le previsioni meteo dettagliate su IconaMeteo.it

Le stagioni astronomiche, invece, sono scandite dal movimento degli astri: ogni stagione si apre e si chiude con un determinato evento astronomico (il solstizio d’estate e d’inverno, l’equinozio d’autunno e di primavera). Il solstizio d’inverno quest’anno cadrà sabato 21 dicembre, quando vivremo la notte più lunga dell’anno.

Nel solstizio di dicembre, il giorno più corto dell’anno (ovvero con meno ore di luce), i raggi del sole saranno perpendicolari al Tropico del Capricorno: questo comporterà 24 ore di luce in Antartide, e 24 ore di buio oltre il Circolo Polare Artico. Dipende tutto dall’inclinazione dell’asse terrestre (23,27˚) rispetto al piano dell’orbita della Terra rispetto al Sole.

inverno astronomico solstizio
Crediti Meteo Expert

La data dei solstizi non è fissa, ma può cambiare: indicativamente ogni 4 anni, in corrispondenza dell’anno bisestile, i solstizi possono infatti cadere tra il 20 e il 21 giugno e tra il 21 e 22 dicembre.

 

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Inizia l’inverno meteorologico 2024-2025)

]]>
Meteo, burrasca in arrivo sull’Italia: venti impetuosi a oltre 100 km/h https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-burrasca-in-arrivo-sullitalia-venti-impetuosi-a-oltre-100-km-h/ Wed, 20 Nov 2024 07:39:59 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79033 Si profila una seconda parte di settimana segnata da fasi di maltempo ma soprattutto da venti molto intensi con possibili criticità. La giornata di mercoledì sarà ovunque molto ventosa: oltre al forte Foehn al Nordovest, forti venti di Libeccio gradualmente sostituiti dal Maestrale soffieranno in tutto il Centrosud con picchi anche burrascosi; i mari di …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, burrasca in arrivo sull’Italia: venti impetuosi a oltre 100 km/h)

]]>

Si profila una seconda parte di settimana segnata da fasi di maltempo ma soprattutto da venti molto intensi con possibili criticità.

La giornata di mercoledì sarà ovunque molto ventosa: oltre al forte Foehn al Nordovest, forti venti di Libeccio gradualmente sostituiti dal Maestrale soffieranno in tutto il Centrosud con picchi anche burrascosi; i mari di conseguenza diverranno da molto mossi a molto agitati e con mareggiate possibili lungo le coste esposte ad occidente. Al Nord le temperature saranno in sensibile calo nelle Alpi mentre temporanei rialzi favoriti dal Foehn saranno possibili in pianura; al Centrosud prima dell’avanzata del freddo Maestrale saranno possibili temporanei rialzi sul medio e basso Adriatico.

Sul settore tirrenico della Penisola le raffiche potrebbero toccare i 100 km/h con mareggiate violente lungo le coste ma anche possibili criticità nelle città con cadute di alberi. Il Foehn spazzerà il Nordovest con forti raffiche che si avvertiranno anche nelle grandi città come Torino e Milano. Forte vento di Tramontana in Liguria. Il vento soffierà in modo molto intenso anche nelle giornate di giovedì e venerdì quindi occorrerà seguire le indicazioni della Protezione Civile.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, burrasca in arrivo sull’Italia: venti impetuosi a oltre 100 km/h)

]]>
Meteo, neve e gelo sull’Europa: coinvolta anche l’Italia? https://www.iconameteo.it/primo-piano/meteo-neve-e-gelo-sulleuropa-coinvolta-anche-litalia/ Tue, 19 Nov 2024 10:39:55 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79037 Temperature in picchiata, vento forte e piogge intense, con l’arrivo anche della neve fino a basse quote: diverse zone dell’Europa vanno incontro al primo vero assaggio d’inverno di questa stagione. Gli effetti si faranno sentire anche in Italia, ci anticipa Rino Cutuli, meteorologo di Meteo Expert. La responsabile è una vasta area di bassa pressione che si sta già …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, neve e gelo sull’Europa: coinvolta anche l’Italia?)

]]>

Temperature in picchiata, vento forte e piogge intense, con l’arrivo anche della neve fino a basse quote: diverse zone dell’Europa vanno incontro al primo vero assaggio d’inverno di questa stagione.
Gli effetti si faranno sentire anche in Italia, ci anticipa Rino Cutuli, meteorologo di Meteo Expert.

La responsabile è una vasta area di bassa pressione che si sta già rafforzando in queste ore sull’Europa settentrionale e nei prossimi giorni spingerà verso il continente una massa d’aria fredda di origine artica capace di spingersi fino alle nostre latitudini. Ci sarà il rischio di situazioni critiche, avvertono gli esperti, come strade ghiacciate e violente raffiche di vento che possono rappresentare rischi per la sicurezza.

Già tra oggi e domani i fenomeni saranno evidenti in diverse parti del Regno Unito e dell’Irlanda, dove per molte regioni è stata diramata un’allerta meteo per ghiaccio e neve.
I Paesi dove sono attese le nevicate più importanti, però, sono quelli più a nord: tra mercoledì e giovedì vere e proprie tempeste invernali colpiranno soprattutto la Svezia e la Finlandia, che potranno dover fare i conti anche con tormente di neve.

Giovedì il centro del sistema di bassa pressione tenderà a spostarsi verso est, mentre inizierà a indebolirsi. Raggiungendo i Paesi baltici, comunque, riuscirà ancora a portare un clima molto freddo e diffuse nevicate. Nel frattempo la neve continuerà ad arrivare, probabilmente abbondante, anche più a nord.

Entro venerdì il clima si farà decisamente più invernale anche in molti settori dell’Europa centro-meridionale, fin verso la Penisola balcanica e parte dell’Italia, dove l’aumento del freddo sarà accompagnato dall’arrivo della neve. Il crollo termico sarà sensibile già nelle prossime ore a partire dalle Alpi: secondo le previsioni, tra martedì e mercoledì le temperature minime potranno precipitare anche di 10 gradi.

La differenza prevista dal modello Meteo Expert tra le temperature minime di domani e quelle di oggi

Meteo, neve anche in Italia? Gli aggiornamenti dal meteorologo Rino Cutuli

«In Italia, saranno soprattutto le regioni settentrionali a sperimentare un primo assaggio di inverno – avverte il meteorologo -, maggiormente coinvolte dagli effetti della massa d’aria artico-marittima che investirà più direttamente l’Europa continentale e le regioni alpine».
Ecco le previsioni nei dettagli a cura di Rino Cutuli:

La notizia positiva, innanzitutto, è l’arrivo di copiose nevicate su tutto le nostre Alpi fino ai fondovalle: gli accumuli maggiori sono attesi nel settore occidentale (dunque valdostano e piemontese) dove, entro la fine di venerdì, si potranno accumulare fino a 70-80 cm di neve fresca in quota oltre i 1500 metri e fino a 50 cm intorno ai 1000 metri.

Stando alle attuali proiezioni meteo, tra il pomeriggio di giovedì e le prime ore di venerdì la neve potrebbe anche raggiungere quote di bassa collina del Piemonte e della Lombardia (all’incirca fin verso i 300 metri), ma senza accumuli significativi al suolo. A livello di città, si potrebbe vedere fioccare a Torino, Biella, Varese, Bergamo, ma soprattutto ad Aosta.
La particolare circolazione atmosferica che si verrà a creare è quella favorevole a nevicate consistenti per il fondovalle valdostano, con il capoluogo che potrebbe vedere accumulare al suolo fino a 20-30 cm in poco meno di 24 ore a partire dalla tarda mattinata di giovedì.

Al Centro-Sud, per contro, uno dei fenomeni più rilevanti tra mercoledì e sabato sarà il vento, che potrà raggiungere raffiche tempestose, dunque superiori ai 90-100 Km/h e con i mari che di conseguenza diverranno agitati o molto agitati (onde fino a 4-5 metri di altezza su quelli di ponente) e probabili mareggiate lungo le coste tirreniche.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo, neve e gelo sull’Europa: coinvolta anche l’Italia?)

]]>
Filippine nel mirino del tifone Usagi, sempre più intenso anche a causa del mare caldo https://www.iconameteo.it/primo-piano/filippine-nel-mirino-del-tifone-usagi-sempre-piu-intenso-anche-a-causa-del-mare-caldo/ Thu, 14 Nov 2024 09:46:38 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79003 Nelle ultime settimane, l’Oceano Pacifico occidentale è stato teatro di un numero eccezionalmente elevato di tifoni, che con i loro effetti devastanti hanno più volte colpito l’arcipelago delle Filippine. Dopo il recente passaggio del tifone Toraji, che ha causato gravi inondazioni e smottamenti, le isole si preparano ora a fronteggiare due nuove tempeste: il tifone …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Filippine nel mirino del tifone Usagi, sempre più intenso anche a causa del mare caldo)

]]>

Nelle ultime settimane, l’Oceano Pacifico occidentale è stato teatro di un numero eccezionalmente elevato di tifoni, che con i loro effetti devastanti hanno più volte colpito l’arcipelago delle Filippine. Dopo il recente passaggio del tifone Toraji, che ha causato gravi inondazioni e smottamenti, le isole si preparano ora a fronteggiare due nuove tempeste: il tifone Usagi, appena intensificatosi a categoria 4, e la tempesta tropicale Man-yi, che segue da vicino il primo ed è ben visibile dal satellite!

Il tifone Usagi ha intensificato la sua forza in breve tempo, passando da categoria 1 a categoria 4 con venti sostenuti di 210 km/h. Secondo le previsioni, toccherà+ la costa nord-orientale dell’isola di Luzon a metà settimana, e mentre potrebbe restare in gran parte al largo, la città di Aparri, con una popolazione di circa 70.000 persone, rischia di subire venti distruttivi e piogge intense. La situazione è resa ancora più delicata dal terreno già saturo d’acqua a seguito dei tifoni precedenti, il che purtroppo può creare condizioni favorevoli a nuove frane e inondazioni.

Verso le Filippine anche la tempesta Man-yi

Man-yi si sta intensificando sull’oceano a est di Guam e, secondo le previsioni, dovrebbe raggiungere categoria 4 entro sabato, con venti fino a 215 km/h.
Le stime indicano che Man-yi colpirà la regione costiera a sud-est di Santiago, nella parte settentrionale dell’isola di Luzon, già nella giornata di domenica. Se la traiettoria prevista dovesse rivelarsi corretta, molte zone densamente popolate e frequentate per turismo potrebbero trovarsi esposte a gravi pericoli.

Le Filippine sono tra i paesi più vulnerabili agli impatti dei tifoni, e solo quest’anno sono state finora colpite da ben 13 cicloni tropicali solo quest’anno. Un’insolita configurazione di alta pressione tra le Hawaii e il Giappone sta favorendo la formazione di numerose tempeste nell’area, spiegano gli esperti, bloccando il passaggio verso nord e portando i sistemi ciclonici verso le Filippine. Ad alimentare questa serie di tifoni contribuiscono anche le temperature superficiali dell’oceano, che sono molto più calde della media, riscaldate dagli effetti combinati del cambiamento climatico e dell’ultimo episodio di El Niño.

Questa situazione potrebbe continuare nelle prossime settimane, ponendo ulteriori sfide a un paese già provato. Le autorità filippine stanno monitorando costantemente gli sviluppi e hanno avviato le evacuazioni preventive nelle zone più esposte.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Filippine nel mirino del tifone Usagi, sempre più intenso anche a causa del mare caldo)

]]>
L’uragano Rafael minaccia Cuba: sempre più intenso a causa dell’oceano caldo https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/uragano-rafael-cuba-oceano-caldo/ Wed, 06 Nov 2024 11:04:51 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=78969 Un nuovo uragano, denominato Rafael, ha preso forma vicino ai Caraibi: in questo momento si trova nell’Oceano Atlantico, tra Cuba e la Giamaica, e si muove verso nord-ovest a una velocità di circa 23 km orari mentre la sua intensità continua ad aumentare. Si prevede che l’uragano Rafael raggiunga la zona occidentale di Cuba nelle …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (L’uragano Rafael minaccia Cuba: sempre più intenso a causa dell’oceano caldo)

]]>

Un nuovo uragano, denominato Rafael, ha preso forma vicino ai Caraibi: in questo momento si trova nell’Oceano Atlantico, tra Cuba e la Giamaica, e si muove verso nord-ovest a una velocità di circa 23 km orari mentre la sua intensità continua ad aumentare.

Si prevede che l’uragano Rafael raggiunga la zona occidentale di Cuba nelle prossime ore, e probabilmente poi proseguirà il suo viaggio verso il sud degli Stati Uniti.

uragano rafael traiettoria
Fonte: National Hurricane Center

A causa dell’elevata temperatura superficiale dell’oceano su cui si muove la tempesta, e dell’aria molto umida, è alto il rischio che il ciclone si intensifichi in modo preoccupante prima di toccare terra a Cuba: qui sono attesi venti molto potenti, piogge abbondanti e pericolose mareggiate, con un alto rischio di allagamenti e frane. Condizioni di tempesta sono previste anche per le Florida Keys, l’arcipelago tropicale che si estende al largo della Florida meridionale. Nel frattempo, piogge torrenziali e venti da uragano hanno già coinvolto anche diverse aree dei Caraibi occidentali, e in particolare Giamaica e Isole Cayman.

uragano rafael vento
I venti dell’uragano Rafael. Fonte: ventusky.com

Secondo le previsioni rese note dal National Hurricane Center degli Stati Uniti, dopo aver colpito Cuba l’uragano Rafael si sposterà verso il Golfo del Messico, dove probabilmente perderà intensità grazie alle temperature più basse del mare e alla presenza di aria più secca. Il suo percorso, tuttavia, resta incerto. I modelli previsionali suggeriscono due possibili traiettorie: una verso la costa orientale del Golfo, l’altra potrebbe farlo deviare verso il Messico nord-orientale.

 

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (L’uragano Rafael minaccia Cuba: sempre più intenso a causa dell’oceano caldo)

]]>
Meteo weekend e Ognissanti: le previsioni nei dettagli https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-weekend-e-ognissanti-le-previsioni-nei-dettagli/ Thu, 31 Oct 2024 10:16:13 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=78927 meteo weekendGli aggiornamenti meteo per il primo weekend di novembre e il ponte di Ognissanti confermano che l’anticiclone manterrà il dominio sull’Italia, ma non mancheranno un po’ di nuvole e nebbie. Un parziale cambio di scenario si profila per domenica 3 novembre, quando vedremo arrivare qualche nuvola in più e venti freschi, che riporteranno la colonnina …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo weekend e Ognissanti: le previsioni nei dettagli)

]]>

Gli aggiornamenti meteo per il primo weekend di novembre e il ponte di Ognissanti confermano che l’anticiclone manterrà il dominio sull’Italia, ma non mancheranno un po’ di nuvole e nebbie. Un parziale cambio di scenario si profila per domenica 3 novembre, quando vedremo arrivare qualche nuvola in più e venti freschi, che riporteranno la colonnina di mercurio su valori più vicini alla media stagionale dopo giornate eccezionalmente calde.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune

Le previsioni meteo per venerdì 1 novembre, giorno di Ognissanti

Nel giorno di Ognissanti, domani, le condizioni meteo saranno in generale stabili. Il sole avrà la meglio in gran parte del Paese, salvo qualche nube passeggera in Sardegna e velature sparse tra Calabria e Sicilia. Al Centro-Nord, nebbie e foschie dense si presenteranno nelle prime ore del mattino su pianure e vallate. Le temperature, ancora sopra la media, si manterranno stabili, con venti moderati di Scirocco sulla Sardegna e sui mari vicini, che resteranno mossi.

meteo weekend

Le previsioni meteo per il weekend del 2 e 3 novembre

La giornata di sabato sarà caratterizzata da tempo stabile e soleggiato in tutta Italia. Qualche addensamento nuvoloso persisterà nel sud della Sardegna, lambito da una circolazione di bassa pressione situata tra Spagna e Marocco. Nel resto del Paese, si attende un cielo prevalentemente sereno, con il rischio di locali nebbie nelle prime ore del giorno in Val Padana e nelle valli del Centro.
Le temperature si manterranno elevate, con massime che potranno raggiungere anche i 25 gradi in alcune località, e venti deboli, tranne qualche rinforzo di Scirocco nel Canale di Sardegna e di Maestrale sull’Adriatico centro-meridionale.

meteo weekend

Domenica potrebbe portare un accenno di cambiamento, con l’arrivo di aria più fresca dai Balcani e dal Mar Nero, che interesserà marginalmente l’Italia. Questa leggera frescura porterà un calo termico, specialmente sulla Val Padana e lungo le coste adriatiche, riducendo il rischio di nebbie notturne grazie a una leggera intensificazione dei venti. Si prevedono nubi basse nelle zone nordoccidentali, lungo le Prealpi e il versante orientale dell’Appennino centro-settentrionale.
Venti moderati soffieranno da nord-est sull’Adriatico, da nord sull’alto Ionio e in Liguria, e da est in Sardegna.

 

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Meteo weekend e Ognissanti: le previsioni nei dettagli)

]]>
La corsa all’oro sta devastando il Ghana https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/la-corsa-alloro-sta-devastando-il-ghana/ Tue, 22 Oct 2024 16:30:10 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=78858 L’estrazione di oro in Ghana sta provocando una catastrofe ambientale senza precedenti nel Paese. Fotografando una situazione sempre più drammatica, una nuova inchiesta condotta dalla BBC ha mostrato che le miniere d’oro illegali, note localmente come “galamsey“, hanno invaso foreste e terreni agricoli del Ghana, inquinando gravemente i fiumi e distruggendo interi ecosistemi. Un artista …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (La corsa all’oro sta devastando il Ghana)

]]>

L’estrazione di oro in Ghana sta provocando una catastrofe ambientale senza precedenti nel Paese. Fotografando una situazione sempre più drammatica, una nuova inchiesta condotta dalla BBC ha mostrato che le miniere d’oro illegali, note localmente come “galamsey“, hanno invaso foreste e terreni agricoli del Ghana, inquinando gravemente i fiumi e distruggendo interi ecosistemi. Un artista ghanese, Israel Derrick Apeti, ha mostrato alla BBC che l’acqua del fiume Pra era talmente inquinata da poterla utilizzare come vernice per illustrare il disastro ecologico in corso.

L’estrazione illegale dell’oro è in aumento in tutto il Ghana dove, denuncia la BBC, sempre più frequentemente gli estrattori utilizzano mercurio per separare l’oro dai sedimenti, contaminando i corsi d’acqua e le terre circostanti. WaterAid, un’organizzazione internazionale che si occupa dell’accesso all’acqua potabile, ha definito la situazione come un vero e proprio “ecocidio“.

Secondo quanto testimoniano le comunità locali, un tempo l’acqua del fiume Pra era così limpida da poter vedere i pesci e i coccodrilli al suo interno. Oggi, invece, il fiume è ridotto a un flusso giallastro e tossico. Secondo quanto riferisce la BBC il disastro ambientale è stato causato dal passaggio da metodi artigianali di estrazione a operazioni su larga scala, alimentate da investitori stranieri, in particolare cinesi, che ignorano totalmente le regolamentazioni ambientali. La corsa all’oro ha trasformato vaste aree agricole in miniere abusive, dietro cui spesso si celano potenti interessi economici locali e stranieri.

Un rapporto della Ghana Forestry Commission stima che oltre 4.700 ettari di terreno siano stati distrutti in sette delle 16 regioni del paese. Anche il settore del cacao, pilastro dell’economia ghanese, è stato colpito: più di 19.000 ettari di piantagioni sono stati devastati dalle miniere illegali.

L’inquinamento dei fiumi, come sottolineato dall’ex funzionario dell’Agenzia per la Protezione Ambientale del Ghana, Dr. George Manful, potrebbe avere conseguenze durature. Il mercurio utilizzato nelle operazioni minerarie può rimanere nelle acque per oltre 1.000 anni ed entrare nella catena alimentare, contaminando pesci e colture.
“Ci stiamo lentamente avvelenando”, ha dichiarato Manful alla BBC.

Di recente si sono intensificate le proteste contro le miniere d’oro illegali, con manifestazioni soprattutto nella capitale del Ghana, Accra, dove i giovani hanno chiesto al governo di intervenire difondendo l’hashtag #stopgalamseynow.
Già nel 2018 il presidente Nana Akufo-Addo aveva promesso di contrastare il fenomeno, ma le misure prese finora sono considerate insufficienti da molti e la situazione sembra essere perfino peggiorata. Alcuni politici del partito al potere sono addirittura accusati di avere legami con le operazioni minerarie illegali, e questo contribuisce evidentemente a ostacolare un’azione efficace, soprattutto in vista delle elezioni che si svolgeranno a dicembre. Se non si prenderanno misure drastiche, intanto, la crisi ambientale potrebbe trasformarsi in una crisi idrica: il Ghana rischia di dover importare acqua potabile entro il 2030.

La storia completa è stata riportata dalla BBC, che ha seguito da vicino la devastazione causata dalla corsa all’oro illegale in Ghana e le sue tragiche conseguenze per l’ambiente e le comunità locali.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (La corsa all’oro sta devastando il Ghana)

]]>
12 mila vittime all’anno: così la crisi climatica aumenta la mortalità causata dal fumo degli incendi https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/12-mila-vittime-allanno-cosi-la-crisi-climatica-aumenta-la-mortalita-causata-dal-fumo-degli-incendi/ Tue, 22 Oct 2024 10:31:10 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=78855 incendiIl fumo degli incendi è sempre più letale a causa della crisi climatica: nuove analisi stimano fino a 12 mila morti in più all’anno. Uno studio pubblicato su Nature Climate Change ha fatto luce sul legame tra il riscaldamento globale provocato dalle azioni umane e le morti causate dal fumo degli incendi, esaminando tre modelli di …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (12 mila vittime all’anno: così la crisi climatica aumenta la mortalità causata dal fumo degli incendi)

]]>

Il fumo degli incendi è sempre più letale a causa della crisi climatica: nuove analisi stimano fino a 12 mila morti in più all’anno.

Uno studio pubblicato su Nature Climate Change ha fatto luce sul legame tra il riscaldamento globale provocato dalle azioni umane e le morti causate dal fumo degli incendi, esaminando tre modelli di vegetazione e incendi globali con il clima attuale e confrontandoli con un modello che analizza gli effetti della crisi climatica.

I risultati confermano che i cambiamenti climatici stanno rendendo gli incendi sempre più frequenti e intensi in tutto il mondo, con gravi conseguenze per la salute umana.
Tra i fattori più rischiosi c’è l’inquinamento legato al fumo degli incendi, che secondo gli scienziati potrebbe essere responsabile di circa 12.000 morti in più all’anno. Le particelle sottili emesse dai roghi, note come PM2.5, sono particolarmente dannose perché penetrano in profondità nei polmoni e nel sistema circolatorio, aumentando i rischi per la salute.
In particolare, secondo lo studio, tra il 1960 e il 2010 le morti annuali dovute all’inalazione di PM2.5 da incendi sono passate da 46.000 a quasi 100.000. Di queste, una percentuale crescente è direttamente attribuibile al cambiamento climatico, passando dall’1,2% negli anni ’60 al 12,8% negli anni 2010.

L’Europa tra le regioni con la mortalità più alta legata al fumo degli incendi

Le regioni più colpite sono l’Australia, il Sud America, l’Europa e le foreste boreali dell’Asia, dove il riscaldamento globale ha aumentato le temperature e ridotto l’umidità relativa, creando condizioni ideali per la propagazione degli incendi. In queste aree, le temperature più elevate e la minore umidità hanno accelerato la frequenza degli incendi, aumentando di conseguenza il numero di morti dovute all’esposizione al fumo. In altre regioni, come il Sud Asia, l’aumento dell’umidità relativa ha invece avuto l’effetto opposto, riducendo i tassi di mortalità legati agli incendi.

Gli autori della ricerca hanno avvertito che gli effetti del cambiamento climatico sugli incendi e sulle relative morti potrebbero essere sottostimati, poiché la tossicità delle particelle emesse dagli incendi è spesso più grave rispetto a quella di altre fonti di inquinamento. Le popolazioni esposte al fumo degli incendi rischiano non solo conseguenze immediate, come problemi respiratori acuti, ma anche effetti a lungo termine, compresi malattie cardiovascolari e respiratorie.

Ancora una volta, insomma, la scienza suona l’allarme sugli effetti della crisi climatica sulla nostra salute e sulla nostra stessa sopravvivenza, e offre uno strumento prezioso per le autorità sanitarie pubbliche per pianificare misure di adattamento nelle aree più sensibili agli incendi.

Leggi anche:

L’uragano Oscar colpisce Cuba: almeno sei vittime e massicci blackout

Al via in Colombia la COP16 sulla biodiversità

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (12 mila vittime all’anno: così la crisi climatica aumenta la mortalità causata dal fumo degli incendi)

]]>
Maltempo in Liguria e nel resto d’Italia, gli aggiornamenti https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/maltempo-liguria-italia-gli-aggiornamenti/ Thu, 17 Oct 2024 10:58:14 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=78826 Italia nel mirino di una pesante ondata di maltempo, che nelle ultime ore ha colpito duramente soprattutto la Liguria: intensi rovesci e temporali hanno interessato principalmente il tratto tra Savonese e Genovese, con particolare attenzione al promontorio di Portofino e al capoluogo ligure. Nelle ultime 24 ore, la regione ha registrato accumuli pluviometrici significativi, superando …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo in Liguria e nel resto d’Italia, gli aggiornamenti)

]]>

Italia nel mirino di una pesante ondata di maltempo, che nelle ultime ore ha colpito duramente soprattutto la Liguria: intensi rovesci e temporali hanno interessato principalmente il tratto tra Savonese e Genovese, con particolare attenzione al promontorio di Portofino e al capoluogo ligure.
Nelle ultime 24 ore, la regione ha registrato accumuli pluviometrici significativi, superando i 200 mm in alcune aree, portando a numerose criticità. Sono stati segnalati allagamenti, esondazioni dei fiumi, in particolare il Bormida, e frane che hanno messo a rischio la sicurezza dei cittadini. Diverse scuole sono rimaste chiuse e alcune strade sono state interrotte a causa del maltempo.

La situazione non si limita alla Liguria, e il maltempo si sta estendendo anche alle Alpi Occidentali, dove piogge diffuse interessano il versante piemontese. Qui, si sono registrati accumuli superiori ai 20 mm nel giro di poche ore, con fenomeni particolarmente intensi nelle Alpi Marittime e Cozie. Anche le regioni del medio-alto Tirreno, tra cui la Sardegna, stanno subendo le conseguenze di questo fronte instabile, mentre sul resto d’Italia le condizioni meteorologiche rimangono più stabili e miti.

Maltempo protagonista anche tra domani e sabato

Gli aggiornamenti meteo confermano che l’ondata di maltempo in corso insisterà anche nei prossimi giorni, andando a coinvolgere anche le regioni centro meridionali.

In particolare, domani la pioggia interesserà tutte le regioni italiane, anche se in alcune zone le precipitazioni risulteranno più deboli e intervallate a pause più significative. Sabato, poi, vedremo i primi segnali di miglioramento dal Nord-Ovest e la Sardegna mentre le piogge, anche moderate, insisteranno sul Nord-Est, in gran parte del Centro-Sud e in Sicilia. Attenzione al rischio di fenomeni intensi, elevato anche nei prossimi giorni.

Controlla le previsioni nei dettagli su IconaMeteo

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo in Liguria e nel resto d’Italia, gli aggiornamenti)

]]>
Crisi idrica, nei prossimi 25 anni a rischio più di metà della produzione alimentare globale https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/crisi-idrica-nei-prossimi-25-anni-a-rischio-piu-di-meta-della-produzione-alimentare-globale/ Thu, 17 Oct 2024 10:56:35 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=78823 Il mondo sta affrontando una crisi idrica senza precedenti, con il ciclo idrologico – il processo naturale che regola il flusso dell’acqua sulla Terra – fuori equilibrio per la prima volta nella storia umana. Questa instabilità ha conseguenze devastanti per l’umanità e per gli ecosistemi di tutto il pianeta. La scarsità d’acqua si aggrava e …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Crisi idrica, nei prossimi 25 anni a rischio più di metà della produzione alimentare globale)

]]>

Il mondo sta affrontando una crisi idrica senza precedenti, con il ciclo idrologico – il processo naturale che regola il flusso dell’acqua sulla Terra – fuori equilibrio per la prima volta nella storia umana. Questa instabilità ha conseguenze devastanti per l’umanità e per gli ecosistemi di tutto il pianeta. La scarsità d’acqua si aggrava e gli ecosistemi d’acqua dolce continuano a deteriorarsi, minacciando la sicurezza alimentare, l’economia globale e il raggiungimento di tutti gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).

Più della metà della produzione alimentare mondiale sarà a rischio nei prossimi 25 anni se non si interviene con urgenza per conservare le risorse idriche e fermare la distruzione degli ecosistemi da cui dipende l’acqua dolce. Attualmente, oltre metà della popolazione mondiale vive in condizioni di scarsità d’acqua, e questo numero è destinato a salire con l’aggravarsi della crisi climatica.

Secondo il rapporto della Global Commission on the Economics of Water, entro la fine del decennio la domanda globale di acqua dolce supererà l’offerta del 40%. Questo squilibrio è dovuto al fatto che i sistemi idrici globali sono sottoposti a uno stress senza precedenti, aggravato dai cambiamenti climatici, dalla cattiva gestione delle risorse idriche e dalla distruzione degli ecosistemi naturali.

Uno degli errori più gravi commessi finora è stato sottovalutare la quantità di acqua necessaria per garantire a ogni individuo una vita dignitosa. Mentre per la salute e l’igiene sono necessari dai 50 ai 100 litri di acqua al giorno per persona, il fabbisogno reale è di circa 4.000 litri al giorno, considerando anche l’acqua necessaria per l’alimentazione e altri bisogni primari.

La crisi idrica ha un impatto sproporzionato sulle comunità più vulnerabili. Secondo le stime, ogni giorno più di 1.000 bambini sotto i cinque anni muoiono per motivazioni legate alla mancanza di acqua potabile e servizi igienici adeguati.
Tra le persone più colpite ci sono poi le donne e le ragazze, che ogni giorno trascorrono collettivamente 200 milioni di ore per raccogliere e trasportare acqua. Inoltre, in molte aree rurali, la ricerca di acqua mette a rischio la sicurezza delle donne, esponendole a pericoli e abusi.

La connessione tra crisi idrica e crisi climatica

La crisi idrica è strettamente collegata ai cambiamenti climatici. L’aumento delle temperature globali influenza il ciclo idrologico causando siccità, inondazioni e ondate di calore sempre più frequenti e gravi.
La distruzione degli ecosistemi naturali, come le foreste e le zone umide, interrompe il ciclo dell’acqua e, a sua volta, accelera ulteriormente la crisi climatica.

Cosa possiamo fare

Per affrontare questa crisi, è necessario un approccio radicale e globale. Gli esperti sottolineano l’urgenza di conservare le risorse idriche, migliorare l’efficienza nell’uso dell’acqua e garantire un accesso equo all’acqua per tutte le comunità. È anche fondamentale ripensare le politiche agricole e industriali, eliminando i sussidi dannosi che incoraggiano pratiche idriche insostenibili.

L’acqua deve essere riconosciuta come un bene comune globale, e i governi devono collaborare per proteggerne le fonti e creare un’economia circolare dell’acqua, in cui il riutilizzo e la pulizia delle acque inquinate diventino pratiche standard. Inoltre, i paesi in via di sviluppo devono avere accesso ai finanziamenti necessari per riformare i propri sistemi idrici e fermare la distruzione degli ecosistemi naturali che sono parte integrante del ciclo idrologico.

Il rapporto della Global Commission on the Economics of Water può essere consultato, in inglese, a questo link.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Crisi idrica, nei prossimi 25 anni a rischio più di metà della produzione alimentare globale)

]]>
La crisi climatica è la principale colpevole per fame e malnutrizione https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/la-crisi-climatica-e-la-principale-colpevole-per-fame-e-malnutrizione/ Thu, 25 Jul 2024 14:20:29 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=78353 Nel 2023, la crisi climatica è stata la principale responsabile di fame e malnutrizione nel mondo. A lanciare l’allarme è la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura, che oggi ha pubblicato il nuovo rapporto State of Food Security and Nutrition in the World in cui si delinea il ruolo sempre più centrale …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (La crisi climatica è la principale colpevole per fame e malnutrizione)

]]>

Nel 2023, la crisi climatica è stata la principale responsabile di fame e malnutrizione nel mondo. A lanciare l’allarme è la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura, che oggi ha pubblicato il nuovo rapporto State of Food Security and Nutrition in the World in cui si delinea il ruolo sempre più centrale del clima anche nel contrasto alla fame nel mondo. In uno scenario complessivo che si profila decisamente preoccupante.

Aggravata da conflitti e crisi economiche la fame nel mondo resta infatti a livelli catastroficamente alti, mentre tra i principali fattori scatenanti, che si verificano con frequenza e intensità sempre maggiori, il clima è ufficialmente arrivato a ricoprire un ruolo di primo piano.

Lanciando l’allarme su una situazione che sembra destinata ad aggravarsi ulteriormente con l’aumentare delle temperature medie globali, il rapporto della FAO sottolinea anche l’importanza cruciale di trasformare i nostri sistemi agroalimentari per renderli più resilienti e affrontare le disuguaglianze. È necessario aumentare e migliorare i finanziamenti, avvertono gli esperti, assicurandosi che siano accessibili ai gruppi più vulnerabili, come i piccoli produttori.

Clima e fame, il punto della situazione

Negli ultimi tre anni la fame nel mondo è rimasta a livelli allarmanti, dopo aver fatto registrare un brusco aumento tra il 2019 e il 2021. A pochi anni dal traguardo il mondo è ancora drammaticamente lontano dal raggiungere gli obiettivi che si era prefissato con la cosiddetta Agenda 2030, tra cui l’ambizioso traguardo di eliminare la fame entro la fine di questo decennio.

La situazione varia a livello regionale: in Africa, il numero di persone che soffrono la fame è aumentato; in Asia la situazione è rimasta invariata; in America Latina si è invece registrata una significativa diminuzione dell’insicurezza alimentare: l’unica regione a mostrare questo miglioramento.

«Questi dati sulla fame sono un importante campanello d’allarme», commenta Olivier De Schutter, UN Special Rapporteur sulla povertà estrema e i diritti umani e co-chair dell’International Panel of Experts on Sustainable Food Systems (IPES-Food). «La fame nel mondo rimane catastroficamente alta, con 733 milioni di persone che vanno a letto affamate ogni giorno – il 36% in più rispetto a dieci anni fa. Inoltre, 2,8 miliardi di persone non sono in grado di permettersi una dieta sana, il che significa che per uno su tre i salari sono troppo bassi o la protezione sociale troppo debole per avere un’alimentazione adeguata».

Tra i principali fattori alla base della fame globale, il clima si è rivelato come il più impattante nel 2023, e ha causato gravi difficoltà nel settore agricolo compromettendo la sicurezza alimentare di milioni di persone.

clima e fame fao

L’urgenza di un cambio di rotta

Per affrontare queste sfide di vitale importanza, è fondamentale accelerare la trasformazione dei nostri sistemi agroalimentari. La resilienza e la riduzione delle disuguaglianze devono essere al centro delle politiche future per garantire che una dieta sana sia accessibile e disponibile per tutte le persone.

Un aspetto cruciale, sottolinea la FAO, è rappresentato dai finanziamenti. Abbiamo bisogno di un aumento significativo dei fondi destinati all’agricoltura e alla sicurezza alimentare, insieme a una gestione più efficiente delle risorse. Questo implica la costruzione di un sistema più coerente ed efficiente per la distribuzione dei finanziamenti, la mobilitazione di maggiori risorse e la capacità di utilizzarle in modo efficace. In particolare, sottolineano gli esperti, è essenziale che i finanziamenti raggiungano direttamente i piccoli produttori, che sono tra i più colpiti dalle crisi alimentari.
«Costruire sistemi alimentari resistenti al clima è ora una questione di vita o di morte – avverte Olivier De Schutter -. Così come la creazione di piani di protezione sociale e la garanzia di salari di sussistenza per i lavoratori».

Il Costo dell’Inazione

Sostenere politiche di trasformazione richiederà investimenti significativi, ma il costo dell’inazione sarebbe decisamente maggiore. Reindirizzare i finanziamenti esistenti verso l’alimentazione e l’agricoltura potrebbe dare un contributo significativo alla soluzione del problema, sottolinea la FAO.

«Il rapporto della FAO è chiaro – commenta Elizabeth Nsimalda, Presidente della Federazione degli agricoltori dell’Africa orientale -: stiamo perdendo la battaglia contro la fame, soprattutto nelle comunità rurali dove molte delle persone che producono il cibo che mangiamo non sono in grado di nutrire se stesse e le loro famiglie».

Il rapporto è disponibile in inglese sul sito dell’Organizzazione.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (La crisi climatica è la principale colpevole per fame e malnutrizione)

]]>
Sono iniziati dei negoziati cruciali per il futuro dei fondali marini e delle specie che li abitano https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/sono-iniziati-dei-negoziati-cruciali-per-il-futuro-dei-fondali-marini-e-delle-specie-che-li-abitano/ Tue, 16 Jul 2024 10:09:58 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=78312 Si sta svolgendo in questi giorni il vertice dell’International Seabed Authority (ISA), l’Autorità internazionale per i fondali marini delle Nazioni Unite, che fino al 26 luglio si riunirà in Giamaica per discutere, tra le altre cose, il futuro del cosiddetto deep sea mining. Si tratta della pratica di estrarre minerali dai profondi fondali oceanici, estremamente …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Sono iniziati dei negoziati cruciali per il futuro dei fondali marini e delle specie che li abitano)

]]>

Si sta svolgendo in questi giorni il vertice dell’International Seabed Authority (ISA), l’Autorità internazionale per i fondali marini delle Nazioni Unite, che fino al 26 luglio si riunirà in Giamaica per discutere, tra le altre cose, il futuro del cosiddetto deep sea mining. Si tratta della pratica di estrarre minerali dai profondi fondali oceanici, estremamente controversa per le conseguenze sull’ambiente e gli ecosistemi.

Altissima quindi l’attenzione sul summit, che potrebbe segnare un punto di svolta per le politiche globali di estrazione mineraria negli abissi, con implicazioni profonde sia dal punto di vista economico che ambientale.
Il deep sea mining si propone infatti come una risposta alla crescente domanda di minerali come cobalto, nichel e terre rare, essenziali per la produzione di tecnologie avanzate ma anche per la transizione energetica.

A rendere così attrattive le pratiche di estrazione negli abissi sono in particolare i “noduli polimetallici“, concrezioni minerali che si trovano sul fondo marino. Con dimensioni che generalmente variano tra i 5 e i 15 centimetri di diametro, i noduli si formano attraverso un lunghissimo processo di precipitazione di metalli intorno a un innesco naturale, come un frammento di conchiglia o un detrito. La loro formazione stratificata avviene in condizioni ambientali molto specifiche e stabili, spesso a grandi profondità oceaniche e in aree con bassi tassi di sedimentazione, e impiega milioni di anni.

All’interno di questi noduli si trovano metalli di grande interesse industriale, fondamentali per numerosi settori, dall’elettronica all’energia, dalle telecomunicazioni all’industria militare. Tra questi il manganese, il nichel, il rame, il molibdeno, il litio e terre rare.

Le gravi minacce del deep sea mining per l’ambiente e gli ecosistemi

I rischi ambientali associati al deep sea mining sono oggetto di crescente preoccupazione. Gli scienziati avvertono che l’estrazione dei minerali potrebbe distruggere ecosistemi marini unici, che in molti casi non siamo nemmeno arrivati a comprendere completamente.
Tra gli effetti più rischiosi ci sono la sospensione di sedimenti, l’inquinamento chimico e l’emissione di molta luce e rumore che potrebbero minacciare la salute, e forse la stessa sopravvivenza, di numerose specie marine. Tra gli animali a rischio anche i cetacei, che potrebbero veder compromettere le proprie capacità di orientamento e comunicazione.

La posizione dei governi e il ruolo dell’Italia

Attualmente 27 paesi stanno chiedendo una pausa precauzionale nelle attività di deep sea mining, evidenziando la necessità di ulteriori studi sugli impatti ambientali prima di procedere: tra questi la Francia e il Cile. L’Italia non ha preso una posizione ufficiale ma è presente nei negoziati dell’International Seabed Authority attraverso il gruppo A, accanto a potenze come Cina e Russia, in una posizione rilevante nel Consiglio che deve discutere un “codice minerario”, atteso da tempo, da approvare entro il 2025.

Nonostante il ruolo significativo giocato dal nostro Paese, la posizione del governo italiano è ancora ambigua, con alcuni ministri che invocano un approccio cauto mentre altri si dicono favorevoli all’estrazione, a patto che siano garantite misure di protezione adeguate. Greenpeace ha raccolto alcune dichiarazioni dei ministri italiani, che risultano «confuse e divise tra sfruttamento e tutela dei fondali», osserva l’organizzazione.

Il ministro Nello Musumeci (Protezione Civile e Politiche del Mare) dichiara di essere favorevole a patto che sia garantita la tutela dei fondali marini, ma senza spiegare come potrebbe questa essere effettivamente garantita; il ministro Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy) afferma che nella legge sulla blue economy ci sarà spazio per tutte le industrie che lavorano con il mare, comprese quelle che si offrono per le estrazioni negli abissi.
E mentre la premier Giorgia Meloni sostiene che questa è una delle tante sfide che ci attendono, un dominio nuovo nel quale l’Italia intende giocare un ruolo di primo piano, si mostra più cauto il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, che in occasione della visita in Italia del segretario generale dell’ISA ha manifestato la necessità di approfondire le conoscenze scientifiche e di avere un approccio ecosistemico per lo sfruttamento delle risorse minerarie nelle zone di alto mare.

«Il nostro governo sembra oscillare tra la tutela e la possibilità di sfruttare i fondali marini», commenta Greenpeace. «In ogni caso, ad oggi l’Italia non è tra i Paesi che si sono schierati per una pausa precauzionale o una moratoria».

Molte aziende spingono per un via libera al deep sea mining

Numerose aziende stanno facendo pressione per ottenere i permessi necessari a iniziare le operazioni estrattive, sostenendo che le pratiche legate all’estrazione mineraria negli abissi possano essere meno dannose rispetto all’estrazione terrestre tradizionale. 

Secondo un’indagine di Greenpeace diffusa lunedì, in concomitanza con l’avvio dei negoziati in Giamaica, le aziende italiane potenzialmente interessate alle estrazioni minerarie negli abissi non hanno specifiche politiche sul deep sea mining, anzi alcune guardano con interesse all’avvio di questa nuova forma di sfruttamento delle risorse naturali.
Una situazione in netto contrasto con quanto avviene nel resto del mondo, evidenzia Greenpeace, dove grandi aziende – come Google, BMW, Volvo e Renault – hanno già preso posizioni contrarie allo sviluppo del deep sea mining.

Fincantieri è l’azienda italiana più propensa a sviluppare il deep sea mining, sostiene l’organizzazione ambientalista, tanto da aver già sottoscritto negli ultimi anni accordi di collaborazione per le attività estrattive sui fondali. Le altre compagnie italiane interessate alle materie prime critiche esaminate da Greenpeace sono: Saipem, Leonardo, MSC Crociere, STMicroelectronics, Energy SPA, FAAM, Trienergia, Stellantis, Alkeemia, Gaymarine, Drass e Gabi Cattaneo.

La Richiesta di una Moratoria e le Soluzioni Alternative

La richiesta di una moratoria temporanea o di un divieto completo è supportata da numerose organizzazioni non governative, dagli scienziati e da diversi governi.
Alcune organizzazioni, tra cui Greenpeace, hanno lanciato una petizione per fermare il deep sea mining fino a quando non si avranno dati chiari e misurabili sulle sue conseguenze: si può firmare qui.

Al momento, alcune soluzioni potrebbero permetterci di ridurre la dipendenza dai minerali di profondità: per esempio potremmo adottare criteri di progettazione più sostenibili per i prodotti tecnologici e incrementare i tassi di riciclo dei metalli dalle apparecchiature a fine vita.

I negoziati in corso rappresentano quindi un momento cruciale per la comunità internazionale, chiamata a garantire una transizione energetica sostenibile senza compromettere gli ecosistemi marini.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Sono iniziati dei negoziati cruciali per il futuro dei fondali marini e delle specie che li abitano)

]]>
Alle Hawaii, una causa per il clima ha portato a un accordo storico per decarbonizzare i trasporti https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/alle-hawaii-una-causa-per-il-clima-ha-portato-a-un-accordo-storico-per-decarbonizzare-i-trasporti/ Tue, 25 Jun 2024 10:03:06 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=78185 Una causa per il clima portata avanti da alcuni giovani attivisti ha portato a un accordo di portata storica alle Hawaii, dove il governo si è impegnato a decarbonizzare i sistemi di trasporto locali entro il 2045 fino ad azzerarne le emissioni nette. L’accordo è stato annunciato giovedì 20 giugno dal Governatore delle Hawaii, il …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Alle Hawaii, una causa per il clima ha portato a un accordo storico per decarbonizzare i trasporti)

]]>

Una causa per il clima portata avanti da alcuni giovani attivisti ha portato a un accordo di portata storica alle Hawaii, dove il governo si è impegnato a decarbonizzare i sistemi di trasporto locali entro il 2045 fino ad azzerarne le emissioni nette.

L’accordo è stato annunciato giovedì 20 giugno dal Governatore delle Hawaii, il Democratico Josh Green, e ha messo fine a una causa legale che era stata intentata da 13 giovani attivisti per il clima nel 2022. I ragazzi hanno infatti accusato il governo di violare i loro diritti costituzionali dando la priorità a progetti e infrastrutture che contribuiscono alla crisi climatica, come la costruzione e l’espansione di autostrade, invece di concentrarsi su misure che riducano le emissioni di gas serra.
L’accordo raggiunto ha evitato che la causa approdasse a un processo, che da agenda avrebbe dovuto iniziare lunedì 24 giugno.

«Oggi stiamo già affrontando gli impatti dei cambiamenti climatici – ha dichiarato il Governatore delle Hawaii – e, inutile dirlo, questa è una priorità».

L’accordo prevede che le Hawaii svilupperanno una strategia ben definita per azzerare le emissioni nette dei sistemi di trasporto locale – terrestre, marittimo e aereo – entro il 2045, anno entro il quale lo stato punta già a diventare carbon neutral.
L’accordo include anche la creazione di un consiglio giovanile volontario per affiancare il Dipartimento dei Trasporti dello stato, che si è impegnato a rivedere la propria pianificazione dando la priorità alla riduzione dei gas serra e a creare una nuova unità dedicata alla decarbonizzazione.

Inoltre, il dipartimento prevede di destinare almeno 40 milioni di dollari per l’espansione della rete di ricarica per veicoli elettrici entro il 2030 e di accelerare i miglioramenti delle reti pedonali, ciclabili e di trasporto pubblico dello stato. Se lo stato non dovesse rispettare i nuovi impegni – sottolinea l’accordo – potrà essere portato in tribunale.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Alle Hawaii, una causa per il clima ha portato a un accordo storico per decarbonizzare i trasporti)

]]>
Il riscaldamento globale sta accelerando https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/il-riscaldamento-globale-sta-accelerando-2/ Fri, 07 Jun 2024 06:55:22 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=78105 Il clima si sta riscaldando con una velocità senza precedenti. A lanciare l’allarme è una nuova ricerca condotta da oltre 50 scienziate e scienziati internazionali e guidata dall’Università di Leeds, nel Regno Unito. Tra il 2014 e il 2023 il riscaldamento globale causato dalle attività umane è avanzato al ritmo di 0,26 °C per decennio, il …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Il riscaldamento globale sta accelerando)

]]>

Il clima si sta riscaldando con una velocità senza precedenti. A lanciare l’allarme è una nuova ricerca condotta da oltre 50 scienziate e scienziati internazionali e guidata dall’Università di Leeds, nel Regno Unito. Tra il 2014 e il 2023 il riscaldamento globale causato dalle attività umane è avanzato al ritmo di 0,26 °C per decennio, il tasso più alto mai registrato.
Il dato è stato pubblicato nel secondo rapporto annuale sugli Indicatori del Cambiamento Climatico Globale, rivelando che la temperatura media globale è già schizzata a 1,19 gradi in più rispetto all’era preindustriale (nel periodo 2013-2022 si aggirava sugli 1,14°C).

Se guardiamo solo al 2023, poi, gli scienziati confermano che il riscaldamento causato dalle attività ha raggiunto gli 1,3 gradi: un valore più basso del riscaldamento totale registrato lo scorso anno – pari a 1.43°C – che è stato influenzato anche da fenomeni naturali, e in particolare da El Niño.

Clima, Maggio 2024 segna 12 mesi consecutivi di caldo record

Secondo lo studio, dunque, siamo sempre più vicini alla soglia degli 1,5°C di aumento delle temperature, che nel 2015 l’Accordo di Parigi sul clima aveva indicato come limite da non superare. Prima di raggiungere questa frontiera, avvertono i ricercatori, abbiamo a disposizione un budget di circa 200 gigatonnellate di carbonio, che ai nostri livelli attuali equivale più o meno alle emissioni tipiche di appena 5 anni.

Nel 2020, l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) aveva stimato un budget di circa 500 gigatonnellate di carbonio, o una cifra comunque compresa tra 300 e 900. Da allora, le emissioni di CO2 non si sono fermate – e con esse il riscaldamento globale – riducendo significativamente il budget disponibile.

«Le temperature globali stanno ancora andando nella direzione sbagliata, più velocemente che mai», commenta il professor Piers Forster, direttore del Priestley Centre for Climate Futures all’Università di Leeds. «La nostra analisi mostra che il livello di riscaldamento globale causato dall’azione umana ha continuato a crescere nell’ultimo anno, anche se le azioni per il clima hanno rallentato l’aumento delle emissioni di gas serra».

clima maggio caldo record

L’allarme degli scienziati arriva in un momento particolarmente importante per il clima. In queste settimane, infatti, politici, esperti e delegazioni si stanno riunendo nella sede delle Nazioni Unite a Bonn, in Germania, per i negoziati intermedi che dovranno preparare il campo alla prossima Conferenza ONU sul clima, la COP29, in programma a novembre in Azerbaijan.

In particolare, l’auspicio è che il rapporto possa influenzare positivamente i nuovi NDCs, i Contributi Determinati a Livello Nazionale, ovvero i piani climatici che ogni Paese ha promesso di presentare alla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) entro il 2025, per ridurre le emissioni e adattarsi agli impatti climatici.
È infatti cruciale che si riducano rapidamente le emissioni di gas serra verso lo zero netto per limitare il riscaldamento globale. Parallelamente, è necessario costruire società più resilienti per affrontare i devastanti effetti dei cambiamenti climatici, come incendi boschivi, siccità, alluvioni e ondate di calore, che stanno già causando ingenti danni e numerose vittime.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Il riscaldamento globale sta accelerando)

]]>
Maltempo sull’Italia: rischio nubifragi e grandinate, è allerta rossa https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/maltempo-sullitalia-rischio-nubifragi-e-grandinate-e-allerta-rossa/ Tue, 21 May 2024 08:00:18 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=78007 Dopo la recente ondata di maltempo che ha provocato molti danni e disagi soprattutto al Nord, le condizioni meteo sono tornate a peggiorare nelle ultime ore, con il rischio di nuove gravi criticità: la Protezione Civile ha diramato l’allerta fino a rossa. Emergenza maltempo: i 4 fattori che hanno determinato l’evento estremo in Lombardia Forte …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo sull’Italia: rischio nubifragi e grandinate, è allerta rossa)

]]>

Dopo la recente ondata di maltempo che ha provocato molti danni e disagi soprattutto al Nord, le condizioni meteo sono tornate a peggiorare nelle ultime ore, con il rischio di nuove gravi criticità: la Protezione Civile ha diramato l’allerta fino a rossa.

Emergenza maltempo: i 4 fattori che hanno determinato l’evento estremo in Lombardia

Forte maltempo nelle prossime ore: le previsioni

Un’intensa perturbazione ha investito l’Italia: è la numero nove di questo mese di maggio, che si sta rivelando eccezionalmente piovoso per il nostro Paese. Al momento, il suo nucleo più attivo sta colpendo soprattutto il Centro-Nord, con piogge intense e abbondanti che nelle ultime ore hanno già provocato numerosi disagi. Il maltempo sarà forte anche nel resto di questa giornata, martedì 21 maggio: ci sarà il rischio di nubifragi e violenti temporali, accompagnati da grandine e intense raffiche di vento. Qualche pioggia o rovescio potrà interessare anche la Campania e la Calabria tirrenica, mentre nel resto del Sud, in Sardegna e in Sicilia le condizioni meteo saranno più stabili.

Su www.iconameteo.it le previsioni nei dettagli
Controlla la pioggia in tempo reale con il radar meteo

Il maltempo e l’aria fresca al seguito della perturbazione determineranno anche, tra oggi e domani, un diffuso calo delle temperature.
Lo scenario meteo resterà instabile anche nei prossimi giorni, in particolare al Centro-Nord che sarà nel mirino di altre due perturbazioni: la prima arriverà giovedì, la seconda tra venerdì e il weekend.

Allerta rossa per il maltempo

In vista del forte maltempo previsto, per la giornata di oggi la Protezione Civile ha diramato l’allerta rossa su Lombardia (Pianura centrale e Nodo idraulico di Milano) e Veneto (Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone).

In vigore anche l’allerta arancione di moderata criticità su Emilia Romagna (Costa ferrarese), Lombardia (Bassa pianura centro-occidentale, Nodo Idraulico di Milano, Alta pianura orientale, Laghi e Prealpi Varesine, Laghi e Prealpi orientali, Appennino pavese, Lario e Prealpi occidentali, Orobie bergamasche, Bassa pianura occidentale), Veneto (Alto Piave, Adige-Garda e monti Lessini, Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige, Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna).

Diffusa infine l’allerta gialla, che riguarda quasi tutto il Centro-Nord:

 A questo link è possibile consultare il bollettino con l’allerta della Protezione Civile.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo sull’Italia: rischio nubifragi e grandinate, è allerta rossa)

]]>
Maltempo: Nord Italia sott’acqua, la situazione resta critica. Gli aggiornamenti https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/maltempo-nord-italia-15-16-maggio/ Thu, 16 May 2024 10:40:03 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=77983 Un’ondata di maltempo estremamente violenta si sta abbattendo in queste ore sul Nord Italia: ieri i suoi effetti più gravi sono stati registrati in Lombardia, con gravi criticità e allagamenti tra Milano e Monza e nel Lodigiano, in Veneto e in Emilia Romagna. La responsabile è un’intensa perturbazione atlantica che ha investito l’Italia nella seconda …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo: Nord Italia sott’acqua, la situazione resta critica. Gli aggiornamenti)

]]>

Un’ondata di maltempo estremamente violenta si sta abbattendo in queste ore sul Nord Italia: ieri i suoi effetti più gravi sono stati registrati in Lombardia, con gravi criticità e allagamenti tra Milano e Monza e nel Lodigiano, in Veneto e in Emilia Romagna.

La responsabile è un’intensa perturbazione atlantica che ha investito l’Italia nella seconda parte di martedì 14 maggio e sta avanzando lentamente verso est, con il suo nucleo più attivo in transito in queste ore sulle regioni settentrionali e in parte di quelle centrali.
Dopo un mercoledì particolarmente difficile sul fronte maltempo, purtroppo la situazione resta critica in molte regioni e secondo le previsioni piogge e temporali non molleranno la presa per tutto il resto della giornata di oggi, giovedì 16 maggio.

Foto: Vigili del Fuoco

Milano e la Lombardia tra le zone più colpite dal maltempo

Quella di mercoledì è stata una delle giornate di maggio più piovose degli ultimi 170 anni per la città di Milano: «120-130 mm localizzati di pioggia in un solo giorno», fa sapere l’assessore comunale alla Sicurezza e Protezione Civile, Marco Granelli. «Il record era 98, accaduto nel 1990».

Oltre 500 gli interventi effettuati finora dai Vigili del fuoco in Lombardia, in particolare tra Milano e Monza Brianza: molti i disagi, con auto bloccate nei sottopassi e problemi che hanno colpito soprattutto i trasporti pubblici, tra stazioni della metro allagate, mezzi deviati, treni sospesi o cancellati. Le criticità maggiori sono state registrate tra il quartiere Ponte Lambro e le località di Gessate e Bellinzago, sott’acqua dopo lo straripamento del fiume Lambro e del Naviglio Martesana. Nel tardo pomeriggio è parzialmente esondato anche il Seveso, che la vasca di laminazione del Comune ha tenuto a bada per gran parte della giornata.

Il forte maltempo ha colpito duramente anche altre zone della Lombardia. Oltre a Milano e la Brianza, anche nell’area di Lodi il pluviometro è arrivato intorno ai 130 millimetri, e sono stati segnalati gravi allagamenti dovuti soprattutto al canale Sillaro, esondato all’altezza di Borgetto nel pomeriggio.
Numerosi allagamenti e criticità sono stati segnalati anche nel Comasco, nel Lecchese e nel Bergamasco. Alla fine della giornata il maltempo è andato intensificandosi sui settori orientali della regione, con forti temporali che hanno colpito il Mantovano. Localmente, in Lombardia gli accumuli hanno fatto registrare picchi intorno ai 200 litri al metro quadro.

Criticità in Piemonte, maltempo sempre più violento al Nord-Est

Piogge eccezionalmente abbondanti hanno colpito anche il Piemonte, dove localmente si sono registrati quasi 200 mm d’acqua.
L’ondata di maltempo ha sferzato soprattutto i settori orientali della regione: allagamenti e disagi nei trasporti sono stati segnalati in particolare in provincia di Novara e nel Verbano.

Soprattutto nella seconda parte di mercoledì la situazione è andata ad aggravarsi in modo preoccupante anche in Emilia Romagna e nel Triveneto. Molti allagamenti nel Polesine e nel Padovano, dove alcuni paesi sono rimasti isolati, nel Bolognese e nel Piacentino, dove ha ceduto l’argine del Chiavenna.

«Questa notte pioggia e grandine hanno sferzato il Veneto», commenta sui social il presidente della regione Luca Zaia. «La linea temporalesca ha attraversato il Vicentino, Padovano e Veneziano, con molte segnalazioni di allagamenti. Il Bacchiglione e molti altri fiumi hanno superato le soglie di guardia: nella notte i tecnici della Regione hanno disposto l’apertura di bacini di laminazione per proteggere da possibili allagamenti le nostre città e i paesi».
Nella mattinata di giovedì i Vigili del fuoco hanno recuperato il corpo di un uomo a Verona, fra ponte Risorgimento e ponte Catena: non è ancora chiaro di chi si tratti e se il decesso sia legato al maltempo.

Nel corso della notte si sono verificati allagamenti anche nei settori meridionali del Friuli Venezia Giulia, con disagi soprattutto nella zona di Pertegada (Udine).

Maltempo anche nelle prossime ore, è allerta per molte regioni

Nelle prossime ore si prevedono ancora precipitazioni intense e abbondanti in particolare su Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. A rischio di forti temporali anche la Liguria, soprattutto nei settori centro-orientali. I fenomeni potranno essere accompagnati da intense raffiche di vento e grandinate.

Per la giornata di oggi, giovedì 16 maggio, la Protezione Civile ha diramato l’allerta arancione su Lombardia (Nodo idraulico di Milano, Bassa pianura centro-orientale, Laghi e Prealpi Varesine, Lario e Prealpi occidentali), Emilia Romagna (Bassa collina piacentino-parmense, Pianura piacentino-parmense), Friuli Venezia Giulia (Bacino dell’Isonzo e Pianura di Udine e Gorizia, Bacino del Livenza e del Lemene, Bacino montano del Tagliamento e del Torre) e Veneto (Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone, Livenza, Lemene e Tagliamento, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna).
È codice giallo in diversi settori di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Marche, Toscana, Trentino Alto Adige e Veneto.

Il bollettino dell’allerta è disponibile a questo link.

Controlla le previsioni meteo su www.iconameteo.it

Mentre il Nord è sott’acqua, un’ondata di caldo anomalo soffoca il Sud

Sul Sud Italia le condizioni meteo restano decisamente più stabili, ma la perturbazione in transito al Nord ha attivato intensi venti meridionali che stanno richiamando verso le nostre regioni una massa d’aria eccezionalmente calda di origine nord-africana. Ne consegue un deciso aumento delle temperature, con caldo anomalo e valori pienamente estivi.
Bollente, per la stagione, soprattutto la Sicilia: diverse località hanno superato la soglia dei 30 gradi, con punte fino a 33-34°C sulla costa meridionale e nelle zone interne delle province di Palermo e Caltanissetta.

 

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo: Nord Italia sott’acqua, la situazione resta critica. Gli aggiornamenti)

]]>
Milano, erba alta nei parchi per proteggere la biodiversità e contrastare il caldo https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/milano-erba-alta-nei-parchi-per-proteggere-la-biodiversita-e-contrastare-il-caldo/ Wed, 17 Apr 2024 07:53:13 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=77746 Il Comune di Milano ha annunciato che in diverse aree della città l’erba dei prati sarà mantenuta più alta e gli sfalci saranno ridotti. Una misura, spiega Palazzo Marino, che punta a promuovere la sostenibilità ambientale e la biodiversità. Saranno in tutto 54 le aree pubbliche in cui verrà lasciata l’erba alta, distribuite in tutti …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Milano, erba alta nei parchi per proteggere la biodiversità e contrastare il caldo)

]]>

Il Comune di Milano ha annunciato che in diverse aree della città l’erba dei prati sarà mantenuta più alta e gli sfalci saranno ridotti. Una misura, spiega Palazzo Marino, che punta a promuovere la sostenibilità ambientale e la biodiversità.

Saranno in tutto 54 le aree pubbliche in cui verrà lasciata l’erba alta, distribuite in tutti i Municipi di Milano per un totale di 1,3 milioni di metri quadrati su circa 19 milioni di metri quadrati di verde urbano gestiti direttamente dal Comune.

La pratica del cosiddetto ‘sfalcio ridotto’ prevede una riduzione della frequenza di taglio dell’erba e apporta diversi benefici all’ecosistema urbano, sottolinea il Comune. Con la riduzione del taglio dell’erba, infatti, le specie che compongono il prato riescono a completare il loro ciclo vegetativo fino alla fioritura e alla produzione di seme. Lasciare crescere l’erba significa dunque offrire un habitat più ricco per api e insetti impollinatori, uccelli e piccoli mammiferi, contribuendo così alla diversità biologica delle aree urbane.

Lasciare erba più alta nei parchi fa bene anche alla nostra salute, grazie alla riduzione degli inquinanti atmosferici.

Una scelta utile anche per adattarsi alla crisi climatica in atto

Lasciare l’erba più alta rappresenta una mossa utile anche per aiutare Milano e i suoi cittadini ad affrontare alcuni effetti della crisi climatica provocata dalle attività umane. L’erba più alta è infatti in grado di trattenere più umidità, preservando il suolo durante i periodi di siccità e mitigando l’effetto delle isole di calore.

Isola di calore urbana, perché in città fa più caldo? Le cause del fenomeno

L’isola di calore urbana ha conseguenze molto serie, ma può essere mitigata

Dove verrà lasciata l’erba alta a Milano

Le aree di Milano che saranno mantenute a erba più alta sono state individuate attraverso diversi criteri a seconda della loro collocazione.

Nel centro della città – nel Municipio 1 – un’area a sfalcio ridotto sarà quella attorno al platano monumentale dei Giardini Pubblici Montanelli, a beneficio sia dell’albero che della biodiversità del contesto. Nel resto di Milano sono state selezionate diverse aree nei parchi estensivi dove c’è più abbondanza di spazio – scelte tra quelle che meno andranno ad incidere sugli usi o sulla fruizione per il gioco, il relax o lo sport da parte degli utenti -, o ancora le aree lungo le strade di grande viabilità, al fine di creare connessioni ecologiche, in sinergia con agli altri interventi sull’incremento della naturalità, portati avanti dall’amministrazione.

In particolare, sono state individuate le seguenti aree:

  • nel Municipio 2, parte del parco Martiri delle Libertà Iracheni Vittime del Terrorismo e del parco Adriano;
  • nel Municipio 3 un’area del parco Lambro;
  • nel Municipio 4 parte dei parchi Monluè, Forlanini e Cassini, oltre ad aree lungo la via del Autosole, il cavalcavia Pontinia e via Rogoredo;
  • nel Municipio 5 coinvolte aree lungo via Ferrari-Lampedusa, via dei Missaglia-De Ruggero, via Lampedusa-Valla-Treccani degli Alfieri, via Verro-Cuore Immacolato di Maria e i parchi della Vettabia e del depuratore di Nosedo;
  • nel Municipio 6 parte del parco dei Fontanili e del parco Andrea Campagna, oltre ad aree lungo le vie De Nicola- San Vigilio – Di Rudinì, via Lodovico il Moro – Santi F, via Cascina Bianca – De Pretis – Danusso – Finetti, via San Paolino – San Vigilio, via Gonin – Lorenteggio, via San Paolino – Danusso, via Crivelli Balsamo, via Buccinasco – Enna, via dei Calchi Taeggi, via San Paolino – via del Mare, via Don Primo Mazzolari – De Pretis, via del Cardellino;
  • nel Municipio 7 coinvolta parte del quartiere Muggiano e del parco della Cava di Muggiano, oltre ad aree delle vie Lucca – Zurigo – Isola di Creta, via Luraghi, via Zurigo, via Amantea, vie Novara – San Romanello, via Amantea – Budrio, via Cusago, via Muggiano, via Anghileri, via Quinto Romano, via Mosca – Pertini, via Stupinigi, via Rasario;
  • nel Municipio 8 erba alta nel parco Monte Stella, nel parco Franco Verga e tra le vie Quarenghi – Castellanza, viale De Gasperi – Papa Achille;
  • nel Municipio 9 sono state individuate aree tra le vie Zubiani-Crespi, tra via Jorini e Cascina dei Prati, e tra via Senigallia e Girardengo.

In prossimità delle aree a erba alta, fa sapere il Comune di Milano, saranno presto collocati circa 150 cartelli della campagna informativa, volta a spiegare ai cittadini e alle cittadine l’obiettivo di questa pratica: migliorare la qualità del suolo e la qualità dell’aria e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, rispettare il ciclo della natura e ridurre la nostra impronta ecologica.

Misure di questo tipo sono già state prese in diverse altre città nel mondo e in Italia: tra le altre, anche Torino ha optato per il cosiddetto sfalcio ridotto in diverse aree già nel 2023.

Le ultime notizie:

Clima, inizio 2024 caldissimo per l’Italia: temperature mai così elevate negli ultimi 65 anni

Grande Barriera Corallina: confermato il quarto evento globale di sbiancamento dei coralli

Il Canada si prepara a una stagione di «incendi catastrofici»: colpa della crisi climatica

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Milano, erba alta nei parchi per proteggere la biodiversità e contrastare il caldo)

]]>