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Daegu, Corea del Sud: evacuazione di massa per incendio favorito da siccità e venti forti

Oltre 1.200 residenti evacuati a Daegu dopo che un incendio, alimentato da venti intensi e siccità, ha bruciato 50 ettari e costretto alla chiusura di un'autostrada. Nessuna vittima segnalata.

La città di Daegu, nel sud-est della Corea del Sud, è stata teatro ieri di un vasto incendio boschivo che ha imposto l’evacuazione di più di 1.200 residenti. Le fiamme, propagate rapidamente da venti forti e da condizioni di siccità, hanno interessato circa 50 ettari di territorio in meno di due ore, mettendo a rischio aree residenziali e infrastrutture strategiche come l’autostrada Gyeongbu, chiusa per precauzione.

Incendio a Daegu: cause e dinamica dell’emergenza

Secondo il Servizio forestale coreano, il rogo è scoppiato nel primo pomeriggio e si è rapidamente esteso grazie alla combinazione di vento costante e vegetazione secca. Il rischio di propagazione delle fiamme ha spinto le autorità a ordinare evacuazioni immediate e a mobilitare oltre 200 unità di vigili del fuoco e 26 elicotteri per le operazioni di spegnimento e contenimento. L’incendio ha avuto un impatto significativo anche sulla viabilità, portando alla chiusura temporanea di un tratto della principale autostrada della regione.

Siccità e cambiamenti climatici: un rischio crescente per la Corea del Sud

Negli ultimi anni, la Corea del Sud ha visto crescere la frequenza e l’intensità degli incendi boschivi, spesso favoriti da siccità prolungate e condizioni meteorologiche estreme. Il fenomeno, collegato anche ai cambiamenti climatici, rappresenta una minaccia crescente per la sicurezza pubblica e per l’ambiente. Nonostante la gravità dell’incendio di Daegu, al momento non sono state segnalate vittime, segno dell’efficacia delle misure di protezione civile e delle strategie di evacuazione messe in atto dalle autorità locali.

Impatto sull’ambiente e sulla popolazione

L’incendio ha causato danni significativi a foreste e aree naturali, mettendo in evidenza la vulnerabilità del territorio sudcoreano a eventi estremi. L’evacuazione di massa ha coinvolto centinaia di famiglie, che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni per motivi di sicurezza. Le autorità, intanto, continuano a monitorare la situazione per prevenire nuovi focolai e garantire la sicurezza dei cittadini.


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