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Tempeste di sabbia in Iraq: emergenza sanitaria e crisi climatica in crescita

La recente tempesta di sabbia in Iraq ha causato un aumento dei ricoveri e interrotto i voli, evidenziando l’impatto della crisi climatica e la necessità di soluzioni urgenti.

Impatto immediato della tempesta di sabbia

All’inizio di questa settimana, il sud dell’Iraq è stato colpito da una violenta tempesta di sabbia, causando disagi enormi ai trasporti aerei e alla salute pubblica. In poche ore, oltre 3.500 persone sono state ricoverate per problemi respiratori, mentre diversi aeroporti hanno sospeso le operazioni a causa della visibilità ridotta a zero.

Città avvolte dalla polvere: una realtà drammatica

Le province meridionali come Bassora, Dhi Qar e Muthanna sono state completamente sommerse da una densa coltre di sabbia, spinta da venti caldi e secchi provenienti dal deserto. Il cielo ha assunto un colore arancione cupo, un’immagine tipica delle tempeste che colpiscono le regioni aride del Medio Oriente. Tuttavia, la frequenza e l’intensità di questi eventi sono in aumento, rendendo la situazione sempre più pericolosa.

Un aumento preoccupante delle tempeste

Secondo esperti locali e internazionali, le tempeste di sabbia non sono una novità per l’Iraq, ma la loro frequenza e intensità sono in aumento. Le principali cause includono i cambiamenti climatici globali, che alterano i regimi dei venti e le precipitazioni, e la desertificazione accelerata dovuta alla deforestazione e alla cattiva gestione del suolo. Un aspetto preoccupante è il calo del livello dei fiumi Tigri ed Eufrate, che ha portato alla trasformazione di terre agricole in aree polverose.

Previsioni allarmanti per il futuro

Uno studio del Ministero dell’Ambiente iracheno avverte che, senza misure drastiche, il Paese potrebbe affrontare fino a 300 tempeste di sabbia all’anno entro il 2050. Questo scenario mette a rischio non solo le infrastrutture e la salute pubblica, ma anche l’agricoltura e la coesione sociale.

La necessità di un adattamento urgente

L’Iraq si trova tra i Paesi più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico, nonostante abbia un basso profilo in termini di emissioni storiche. La mancanza di una strategia nazionale efficace per l’adattamento, unita alla fragilità delle infrastrutture sanitarie e alle tensioni politiche interne, rende difficile far fronte a crisi ambientali come questa. Il governo ha promesso investimenti nella riforestazione e nella gestione sostenibile delle risorse idriche, ma il tempo stringe.

Un segnale di allerta per il futuro

La tempesta di sabbia che ha devastato il sud dell’Iraq non è solo un evento meteorologico estremo, ma anche un evidente avvertimento del collasso climatico in corso. In una realtà già compromessa da instabilità politica e carenza d’acqua, il cambiamento climatico si sta affermando come un ulteriore elemento di crisi. Con strade e vite quotidiane soffocate dalla sabbia, è indispensabile una risposta coordinata su scala locale, regionale e globale.

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