Notizie mondo

Uragani: oltre 7000 decessi possono verificarsi fino a 15 anni dopo l’impatto

Dopo gli uragani Helene e Milton, una nuova ricerca analizza i danni silenziosi e a lungo termine di questi potente tempeste

Gli uragani Helene e Milton hanno colpito e devastato la Florida a breve distanza l’uno dall’altro. Il conteggio delle vittime e dei tanti e pesanti disagi subiti dal sud-est statunitense potrebbero però raccontare poco di ciò che significa subire un evento estremo del genere. Secondo una nuova ricerca, pubblicata su Nature, i danni insidiosi e silenziosi di queste potenti tempeste sulla salute umana possono durare per settimane o anni.

Uragani e cambiamento climatico: l’alto costo dei danni di Helene e Milton

Uragani, i danni invisibili sulla salute umana possono rivelarsi anche a distanza di 15 anni

Quando uragani devastanti come i recenti Helene e Milton colpiscono una determinata area, nel loro caso la Florida, è facile osservare i danni materiali causati dai venti, dalle precipitazioni e dall’onda di tempesta. In seguito viene fatta una stima delle vittime e dei dispersi, che fornisce un dato numerico ufficiale che spesso però non dice tutto o dice solo parzialmente. Una nuova ricerca, effettuata da Rachel Young e Solomon Hsiang, analizza i danni a lungo termine sulla salute umana innescati da un dato evento meteo catastrofico. Più di 7.000 decessi possono essere collegati a un dato uragano di grandi dimensioni fino a 15 anni dopo dal suo impatto.

Quali sono i rischi immediati per la salute umana? Lesioni dirette e contaminazione

Dopo l’impatto di un potente uragano i rischi immediati per la salute umana possono essere naturalmente lesioni di vario genere. I forti venti e la furia dell’acqua possono infatti mobilitare detriti che possono causare qualsiasi cosa, da piccoli tagli a traumi gravi. Le inondazioni possono causare annegamento mentre le linee elettriche abbattute folgorazioni.

Meno visibili sono invece gli impatti delle acque che si mescolano con sostanze nocive: prodotti chimici industriali, combustibili fossili e liquami possono trasformare queste acque in un calderone tossico. Il contatto con acqua contaminata può causare lesioni e infezioni della pelle, in particolare in chiunque abbia una ferita aperta. L’esposizione ad acqua delle inondazioni contaminata da rifiuti umani o animali può anche aumentare il rischio di malattie gastrointestinali.

Impatto sulla salute a breve termine: ospedalizzazione e rischi per il sistema sanitario

Nei giorni e nelle settimane successive al passaggio di un uragano, spesso gli impatti sulla salute cambiano. L’acqua stagnata può diventare un terreno fertile per le zanzare che possono trasmettere la dengue, il virus del Nilo e altre infezioni veicolate dalle zanzare. Le case allagate portano anche a esplosioni di muffa, che possono causare problemi respiratori.

I dati del Dipartimento della Salute della Florida mostrano un aumento delle infezioni da Vibrio vulnificus dopo i recenti uragani Helene e Milton. Comunemente noti come batteri mangia-carne, questi microbi si trovano normalmente in acqua salata calda e possono essere particolarmente pericolosi per le persone con tagli o ferite. Un numero maggiore di persone può entrare in stretto contatto con questo batterio quando gli uragani spingono l’acqua di mare nei canali e nei fiumi di acqua dolce.

L’impatto degli uragani può inoltre danneggiare ospedali e infrastrutture sanitarie critiche. Questo può scatenare degli effetti a catena con l’interruzione di cure fondamentali, interrompendo l’alimentazione, eliminando l’accesso all’acqua pulita, contaminando attrezzature e farmaci e costringendo alle evacuazioni.

Dopo l’uragano Helene, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti ha dichiarato emergenze sanitarie pubbliche in tutto il Sud-Est. Il dipartimento ha schierato oltre 400 persone per potenziare i servizi sanitari e garantire la sicurezza di ospedali, case di cura, centri di dialisi e altre infrastrutture dopo che gravi inondazioni in molte parti della regione hanno potenzialmente contaminato e danneggiato queste strutture.

Quali sono gli effetti a lungo termine dopo l’impatto di un grande uragano? Malattie croniche e condizioni di salute mentale

L’interruzione di cure mediche fondamentali può portare le malattie croniche ad aggravarsi e dunque a causare molte morti premature, note come decessi indiretti. Questi effetti possono persistere fino a 15 anni dopo la tempesta.

Per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno analizzato i dati di 501 tempeste che hanno colpito gli Stati Uniti tra il 1930 e il 2015. L’analisi ha scoperto che i conteggi ufficiali delle morti nelle settimane o nei mesi successivi a un evento sottostimano le morti indirette tra i sopravvissuti all’uragano. I loro modelli suggeriscono che più di 7.000-11.000 morti ogni anno possono essere collegate a ciascuna tempesta, un numero 300 volte maggiore dei conteggi ufficiali delle morti.

Questi decessi “extra” potrebbero dunque essere dovuti al mancato accesso a cure fondamentali che aggravano le malattie croniche ma anche a fattori sociali, come per esempio i fondi economici destinati ad altri interventi post uragano e non a servizi di sostegno per la salute. I ricercatori hanno scoperto che molte persone trascorrevano molto tempo senza acqua ed elettricità e molti non erano in grado di accedere ai servizi medici di base come le ricariche di farmaci. Le condizioni erano peggiori per le persone che vivevano in periferia rispetto a quelle che vivevano nei centri cittadini. Ad aggravare il quadro generale, gli impatti sulla salute mentale che possono persistere per anni e anni.

Leggi anche:

Alluvione dopo alluvione: non è maltempo, ma crisi climatica

Alluvione in Emilia Romagna, il WWF lancia l’appello: ‘Ridare spazio ai fiumi’

La corsa all’oro sta devastando il Ghana

© Iconameteo.it - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Iconameteo.it) e il link al contenuto originale

Tags

Articoli correlati

Back to top button