Siccità in Sicilia, nasce la Cabina di Regia per affrontare l’emergenza
L'iniziativa del presidente della Regione Renato Schifani: «servono risposte urgenti». Anche a marzo è arrivata molta meno pioggia della media, acqua razionata per quasi un milione di persone
La siccità che attanaglia la Sicilia ha raggiunto livelli estremamente critici, richiedendo azioni immediate e coordinate. Per affrontare l’emergenza idrica la Regione ha istituito una Cabina di Regia presso Palazzo d’Orleans: la decisione è stata presa dalla giunta su iniziativa del presidente Renato Schifani, con l’obiettivo di affrontare la crisi siccità con un approccio più efficiente.
«È una struttura operativa e snella – ha dichiarato il presidente della Regione Sicilia – che dovrà individuare e coordinare interventi rapidi e concreti contro l’emergenza siccità». Già da oggi la task force inizierà a valutare le possibili soluzioni, e la prossima riunione si terrà lunedì 15 aprile per le prime determinazioni. «Monitoriamo costantemente la situazione – ha spiegato Schifani -, nella consapevolezza che il perdurare della mancanza di precipitazioni richieda risposte urgenti. Abbiamo già avviato una proficua interlocuzione con la Protezione civile nazionale che ci ha indicato gli interventi finanziabili per far fronte al contesto emergenziale estivo. Si partirà dalla rigenerazione dei pozzi esistenti a cura della Protezione civile e si proseguirà percorrendo tutte le strade possibili».
La Cabina di Regia per la crisi idrica è guidata dal presidente della regione Schifani e coordinata da Salvo Cocina, capo della Protezione Civile siciliana.
Già a febbraio la Sicilia aveva dichiarato lo stato di calamità per la siccità e nelle scorse settimane è stato approvato un piano di razionamento dell’acqua che coinvolge quasi un milione di persone, circa un quinto della popolazione dell’isola. Il piano prevede la riduzione forzata di forniture d’acqua potabile da parte di Siciliacque, la società che gestisce le reti idriche dell’isola, in 93 Comuni nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani: le riduzioni della portata d’acqua sono comprese fra il 10% e il 45% a seconda degli acquedotti che alimentano i serbatoi comunali.
Siccità senza tregua, anche a marzo la Sicilia ha visto arrivare molta meno pioggia del normale
Dopo mesi di siccità, neppure marzo – che per altre zone del Paese è stato segnato da piogge eccezionalmente abbondanti – ha portato sollievo alla Sicilia. Lo confermano i dati del Servizio informativo agrometeorologico siciliano (SIAS), che avverte: le piogge di marzo, ovunque inferiori alla norma, aggravano un pesante deficit pluviometrico di medio periodo.
L’anomalia delle precipitazioni è stata particolarmente marcata nelle aree già interessate in precedenza dai deficit più elevati, la fascia ionica e le aree centrali dell’isola, dove la pioggia caduta è stata talora meno del 20-30% di quella attesa, in base alle medie, nel mese di marzo.
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