Una foresta ‘tascabile’ in arrivo a Manhattan: ma di cosa si tratta?
Una foresta ‘tascabile’ a Manhattan: è questa l’ultima novità di New York City. Ma di cosa si tratta? Come si può tranquillamente evincere dal termine ‘tascabile’, si parla di una mini foresta composta da circa mille piante autoctone che nascerà ad aprile su un’area di 2.700 piedi quadrati nella punta meridionale di Roosevelt Island a Manhattan. È il primo esemplare per la ‘Grande Mela’, ma non il primo negli Stati Uniti. La piccola foresta porterà sia la bellezza di una maggiore biodiversità che benefici tangibili ai residenti che affrontano condizioni meteorologiche sempre più estreme.
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La mini foresta o foresta tascabile è una pratica molto comune in diverse parti del mondo, Europa compresa: molti vantaggi
Inventato dal botanico giapponese Akira Miyawaki negli anni ’70, il concetto di piantare alberi e arbusti densi e a crescita rapida è popolare in Asia, Europa, Africa, Sud America e Medio Oriente. Negli Stati Uniti città come Los Angeles, Berkeley (California), Portland (Oregon) e Cambridge (Massachusetts), hanno creato mini foreste con specie vegetali autoctone.
Piantare delle mini foreste offre naturalmente molti vantaggi come l’attenuazione delle alte temperature, maggiore ombra, l’assorbimento di acqua e carbonio, nonché il ripristino di ecosistemi che possono fungere da dimora per la fauna selvatica come uccelli e insetti. È stato dimostrato che strati di arbusti e chiome, solitamente piantati in un terreno arricchito da compost, crescono ad un ritmo elevato poiché competono per la luce solare.
Una volta piantate, dunque, queste fitte macchie di verde possono prosperare in piccoli spazi urbani senza richieste un’eccessiva manutenzione. Il costo della foresta tascabile che nascerà a breve su Roosevelt Island (la semina è prevista per giorno 6 aprile), pari a circa 200 dollari per 10 piedi quadrati, è stimato in 54.000 dollari. Sarà piantato in uno spazio giardino inutilizzato affittato dalla città.
Le persone di colore e quelle economicamente meno agiate sono maggiormente esposte al calore estremo
Nelle giornate di caldo intenso, che a causa degli effetti della crisi climatica stanno diventando sempre più frequenti e all’ordine del giorno, le persone di colore e quelle economicamente meno agiate risultano essere maggiormente esposte al calore estremo. E questo principalmente per tre motivi: sistemi di raffreddamento inadeguati, scarsa presenza di alberi e ombra e scarsa qualità dell’aria. Sulla base delle valutazioni delle temperature massime estive, il quartiere del Bronx meridionale è risultato 4.5°C più caldo rispetto alle aree più ricche dell’Upper West Side e dell’Upper East Side.
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