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Smog, NASA e l’Agenzia Spaziale Italiana uniscono le forze contro l’inquinamento atmosferico

L’Agenzia Spaziale Italiana e la NASA stanno collaborando nella costruzione e nel lancio della missione MAIA (Multi-Angle Imager for Aerosols) finalizzata allo studio degli impatti sulla salute dello smog.

Si tratta della prima missione della NASA il cui obiettivo principale è contribuire al miglioramento della salute umana, e la prima volta in cui epidemiologi e ricercatori della sanità pubblica sono stati direttamente coinvolti nello sviluppo di una missione satellitare.

Smog, l’inquinamento fa migliaia di vittime ogni anno: l’Italia è tra i 70 Paesi che respirano l’aria peggiore

Lo smog è un’argomento sensibile per l’Italia: in particolare, la Pianura Padana è infatti una delle zone più inquinate d’Europa. Qui le particelle PM10 e PM2,5 sono spesso oltre la soglia limite individuata dall’OMS. Il PM10 è composto dal particelle dal diametro pari o inferiore a 10 micrometri, il PM2.5 invece da quelle inferiori ai 2,5 micrometri.

Le particelle di PM10 sono pericolose perché se inalate possono causare danni ai tessuti e infiammazioni a naso, gola e polmoni. Ma le più pericolose sono le particelle di PM2.5 perché, essendo ancora più piccole, riescono a penetrare ancora più in profondità nei polmoni ed essere assorbite nel flusso sanguigno, dove possono causare problemi di salute più gravi.

smog inquinamento pm10 e pm25

NASA e Agenzia Spaziale Italiana insieme nella Missione MAIA per studiare l’inquinamento atmosferico e l’impatto dello smog sulla salute

La missione MAIA analizzerà le minuscole particelle sospese nell’aria, lo smog che inquina alcune delle città più popolose del mondo. I risultati verranno poi esaminati tenendo anche in conto lo stato di salute delle comunità interessate. Gli aerosol, ovvero le minuscole particelle in sospensione, sono hanno infatti un impatto sulla salute umana. Per questo verranno presi in esame i registri di nascita, di morte e l’ospedalizzazione: l’obiettivo è quello di dare il più risposte possibili rispetto agli impatti sulla salute delle particelle solide e liquide che contaminano l’aria che respiriamo.

Gli aerosol sono connessi ad alcune malattie respiratorie come l’asma, ma anche il cancro ai polmoni, malattie cardiovascolari come infarto e ictus, e ricadute sulla riproduttività e la nascita, tra cui parto prematuro e basso peso alla nascita dei neonati.

Il satellite e gli strumenti messi in campo da ASI e NASA, grazie alle misurazioni della luce solare riflessa dalle particelle di aerosol dal satellite in movimento a 740 chilometri si quota, riusciranno a determinare la quantità, le dimensioni e le proprietà ottiche di alcuni inquinanti atmosferici. Questo aiuterà gli scienziati a comprenderne la natura e l’effetto sulla salute delle comunità maggiormente interessate.

La missione MAIA analizzerà infatti le minuscole particelle sospese nell’aria, lo smog che inquina alcune delle città più popolose del mondo. Inizialmente MAIA analizzerà l’aria di 11 grandi centri urbani, tra cui Roma, Los Angeles, Atlanta, Boston, Barcellona, ​Pechino, Nuova Delhi, Taipei e Tel Aviv.

inquinamento smog nasa e agenzia spaziale italiana

I risultati verranno poi esaminati tenendo anche in conto lo stato di salute delle comunità interessate. Gli aerosol, ovvero le minuscole particelle in sospensione, sono hanno infatti un impatto sulla salute umana. Per questo verranno presi in esame i registri di nascita, di morte e l’ospedalizzazione: l’obiettivo è quello di dare il più risposte possibili rispetto agli impatti sulla salute delle particelle solide e liquide che contaminano l’aria che respiriamo.

Gli aerosol sono connessi ad alcune malattie respiratorie come l’asma, ma anche il cancro ai polmoni, malattie cardiovascolari come infarto e ictus, e ricadute sulla riproduttività e la nascita, tra cui parto prematuro e basso peso alla nascita dei neonati.

NASA e Agenzia spaziale italiana entro la fine del 2024 lanceranno l’osservatorio MAIA, il quale si avvarrà del satellite PLATiNO-2 fornito dall’ASI e Jet Propulsion Laboratory della NASA.

La respirazione di particelle di inquinamento atmosferico è stata associata a molti problemi di salute, ma la tossicità di diverse miscele di particelle finora non è stata compresa altrettanto bene“, ha affermato David Diner, ricercatore principale della NASA per MAIA. “Lavorando insieme ai colleghi in Italia e in tutto il mondo, ci aspettiamo che MAIA ci aiuti a capire in che modo l’inquinamento da particelle sospese nell’aria mette a rischio la nostra salute e a fornire nuovi dettagli per informare i decisori della sanità pubblica e i responsabili della politica“.

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