Il 2022 si conferma l’anno più caldo dal 1800 per la penisola italiana
Anche il mese di Dicembre eccezionale si è confermato eccezionale dal punto di vista delle temperature. Come spiega il meteorologo Simone Abelli di MeteoExpert “Si tratta del dicembre più caldo della serie storica con +2.3°C di anomalia rispetto alla media del trentennio 1981-2010, sensibilmente più ampia rispetto al vecchio primato di +1.9 del 2019 e questo a causa delle frequenti e notevoli risalite di aria subtropicale che hanno interessato in maniera più costante il Centro-Sud dando origine a un balzo di circa 1°C rispetto ai precedenti record (+2.9°C per il Centro, +2.5°C per il Sud + Isole). Per il Nord il dato è sensibilmente inferiore al record.”.
Il 2022 si conferma l’anno più caldo per l’Italia dal 1800
I report e le analisi dei primi undici mesi dell’anno per la penisola italiana andavano sicuramente in questa direzione, ora anche i dati di dicembre confermano questa pesante anomalia. In particolare, spiega Abelli: “Naturalmente, vista la sequenza dei risultati dei mesi precedenti, anche l’anno intero nel suo insieme si distingue nettamente nell’ambito della serie storica per la sua eccezionale anomalia pari a +1.5°C che supera altrettanto sensibilmente il vecchio record di 1.1°C del 2018: quindi il 2022 si conferma il più caldo non solo dalla fine degli anni 50’ del secolo scorso, ma anche dal 1800, come attesteranno sicuramente anche le elaborazione del ISAC-CNR. Si tratta di un anno notevole un po’ ovunque, ma soprattutto al Nord-Ovest dove l’anomalia ha raggiunto la soglia di +2°C che a livello annuale è estremamente eccezionale“.
Il 2022 è stato anche un anno segnato dalla siccità: si conferma il secondo anno più secco della serie storica a livello nazionale, il più siccitoso invece per il Nord-Ovest
“Per quel che riguarda le precipitazioni dicembre segna un +5% a livello nazionale, ma con una netta differenza fra Centro-Nord e regioni meridionali. L’abbondanza di precipitazioni al Nord (+50% circa) e in parte anche al Centro (+20% circa) è stata in buona parte controbilanciata dal deficit del Sud + Isole (-40% circa). Per il Nord-Ovest, rispetto al resto d’Italia, si è trattato dell’unico mese dell’anno con un bilancio positivo: questa particolare situazione ha determinato un deficit annuale di -42% che garantisce il 1° posto fra gli anni più siccitosi per le regioni nord-occidentali e di riflesso anche il nuovo record, pari a -31%, anche per tutto il Nord nonostante il deficit più contenuto al Nord-Est. A causa (o per merito…) delle numerose fasi piovose degli ultimi mesi, il 2022 non si chiude con un nuovo record negativo, poiché l’anomalia, assestandosi a -22% (valore comunque eccezionale) riesce a scendere di poco sotto il primato del 2001 (-23%) piazzandosi solo per un soffio al 2° posto”.
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