Caldo di ottobre 2022: la crisi climatica rende queste temperature 5 volte più probabili
L’ottobre 2022 è stato un mese segnato dal caldo estremo in Italia e in gran parte d’Europa: una condizione anomala favorita dallo stazionamento prolungato dell’anticiclone nord africano, che ha mantenuto temperature quasi estive fino a fine mese.
In Sardegna il termometro ha quasi sempre sfiorato i 30 gradi a fine mese, ma il caldo si è fatto sentire anche altrove: a Firenze, Verona, Napoli, Catania e Pisa il 30 ottobre la temperatura ha raggiunto i 25-26 gradi, a Milano, Torino e Roma ha raggiunto i 24 gradi. Praticamente temperature da inizio settembre o inizio giugno. Sul Pian Rosà, a 3480 m di quota, la temperatura massima ha raggiunto i 5 gradi venerdì 28 ottobre.
L’aria calda dell’anticiclone ha riscaldato in modo anomalo anche la superficie del Mediterraneo, specie i settori tra Italia, Francia e Spagna. L’anomalia in questa fine di ottobre, riflette quella dell’estate, con fino a 5 gradi di differenza tra le temperature di oggi e quelle normali per il periodo tra Costa Azzurra, Liguria e Corsica.
Caldo ottobre: temperature fino a 5 volte più probabili a causa del riscaldamento globale
Quanto sono anomale queste temperature? C’è lo zampino del riscaldamento globale? L’ondata di caldo di ottobre, che in estate avrebbe portato temperature estreme su mezza Europa, vista la sua eccezionalità, ha molto a che fare con la crisi climatica. Gli studi di attribuzione in corso, daranno maggiori dettagli sul probabile nesso. Ma secondo un indice elaborato da Climate Central, il Climate Shift Index, le temperature di questi giorni sono rese fortemente più probabili a causa cambiamento climatico.
In particolare, osservando le temperature del 30 ottobre sull’Europa, spiccano le anomalie delle Alpi, del Nord e Centro Italia e della Corsica, dove il Climate Shift Index è pari a 5, il livello massimo. Ciò significa che le temperature registrate il 30 ottobre sono 5 volte più frequenti a causa della crisi climatica. Si tratta di valori che difficilmente verrebbero raggiunti in un Mondo parallelo non soggetto al cambiamento climatico.
Climate Central ha anche analizzato quali sono state le città più colpite al Mondo nell’ultimo anno, divise per continente. Tra ottobre 2021 e settembre 2022, tra le città d’Europa, spiccano Genova, Napoli e Roma.
Genova e Napoli sono al nono e decimo posto della classifica delle città con indice giornaliero mediamente più alto (0,7) e per numero di giorni con indice superiore 3 (rispettivamente 34 e 33). Roma si inserisce come sesto posto nella classifica europea delle città con indice superiore a 3 e popolazione esposta, dopo San Pietroburgo, Barcellona, Londra, Mosca e Madrid. Al primo posto per deviazione giornaliera rispetto alla norma c’è la capitale delle Svalbard (con una media Climate Shift Index pari a 1.1), e Valletta a Malta (con 77 giorni con indice superiore a 3).
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