Settembre freddo in Europa, ma resta il 4° più caldo a livello globale: temperature record in Groenlandia
Il mese di settembre è stato complessivamente più freddo del normale per l’Europa, ma, nonostante ciò, a livello globale è stato il quarto più caldo della serie storica, a pari merito con quello del 2016. La regione più calda è stata sicuramente la Groenlandia, interessata nel mese di settembre da eccezionali ed estesi episodi di fusione tardiva dei ghiacci.
La stazione di Summit in Groenlandia, posta ad un’altitudine di oltre 3.200 metri, ha superato per la prima volta il punto di fusione nel pomeriggio del 3 settembre. Non era mai successo nelle osservazioni satellitari degli ultimi 44 anni. In alcuni luoghi della Groenlandia le temperature sono rimaste addirittura 8 gradi sopra la norma del periodo.
Clima freddo in Europa, Australia e parti del Sud America, ma nonostante ciò è stato uno dei mesi di settembre più caldi a livello globale
Osservando il continente europeo le temperature si sono mantenute mediamente sotto la media del periodo: in particolare l’anomalia dell’Europa è stata di -0,4°C. Le zone più fredde sono state quelle dell’Europa centro-orientale e nord-orientale. I settori più occidentali, invece, hanno comunque vissuto un mese di settembre più caldo del normale, specie tra Spagna e Italia. Gli esperti spiegano questa anomalia per il contributo del surplus di calore immagazzinato dal Mediterraneo occidentale durante l’estate: tra i mesi di giugno, luglio e agosto, infatti, queste zone hanno subito la peggiore ondata di caldo marina mai registrata.
Anche Australia e settori del Sud America, tra cui il Brasile meridionale, il Paraguay, l’Uruguay e l’Argentina settentrionale, hanno vissuto un settembre più freddo del normale.
Nonostante questo, però, complessivamente il mese di settembre è stato più caldo del normale a livello globale. Il mese si è chiuso con una anomalia di 0,35°C rispetto alla media dei mesi di settembre del periodo 1991-2020, calore che piazza il mese di quest’anno al quarto posto insieme a quello del 2016. Settembre 2020 resta dunque in testa, con una differenza però di soli +0,08°C.
A contribuire a questa anomalia è stata sicuramente la Groenlandia, con temperature esagerate per settembre che hanno scatenato episodi di fusione superficiale della calotta glaciale mai registrate così tardi sul calendario.
Più calde del normale anche le parte occidentale del Nord America, dove si sono registrati molti record giornalieri di caldo, specie in Canada e negli Stati Uniti, tra cui una temperatura record di 41,7°C osservata a Salt Lake City.
Anche Africa, Eurasia e Cina sono state più calde della media. Ad Hong Kong è stata osservata la temperatura massima più alta registrata per settembre, con un valore di 35,9°C. Ha fatto più caldo del normale anche nel nord del Sud America, nell’Africa meridionale e nell’Australia settentrionale. In Antartide, come spesso accade, si sono registrate anomalie sia di freddo che di caldo.
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