Meno ore di sonno a causa del caldo: cosa succederà in futuro con la crisi climatica?
Tra i tanti effetti della crisi climatica, gli studiosi hanno evidenziato come l’aumento delle temperature globali abbia ripercussioni anche sul nostro sonno. Dormire poco aumenta il rischio di ammalarsi, sia fisicamente che mentalmente. Poche ore di sonno riducono le prestazioni cognitive, la produttività ma non solo: gli studi hanno associato il dormire poco anche a un calo delle funzioni immunitarie, problemi cardiovascolari, depressione, rabbia e istinti suicidi. Non si tratta quindi di effetti secondari, ma di un impatto notevole sul nostro benessere psicofisico.
Temperature più alte sono già stati individuate come cause di una peggiore qualità del sonno. Pensiamo ad esempio alle ondate di calore, e all’effetto che una temperatura minima notturna di oltre 20 gradi ha sul nostro corpo: si tratta delle cosiddette notti tropicali. Il caldo notturno aumenta lo stress per il nostro corpo e la nostra mente.
Sonno disturbato dal caldo: in futuro dormiremo male in media 2 settimane l’anno
Uno studio ha analizzato la qualità del sonno a livello globale, attraverso l’analisi obiettiva degli smartwatch o dei braccialetti smart che tengono traccia del sonno. Lo studio ha analizzato oltre 7 milioni di dati e 10 miliardi di osservazioni del sonno notturno provenienti da braccialetti appositi tra il 2015 e il 2017, associando i dati meteorologici, quelli biometrici personali e la localizzazione.
I risultati dello studio sono piuttosto evidenti: temperature più alte influenzano il sonno negativamente, ma con effetti differenti. Chi vive già in un clima caldo, le donne, gli anziani e le persone che vivono in Paesi a basso reddito sono i soggetti più a rischio.
Le temperature starebbero già influenzando il nostro dormire. Secondo l’analisi gli adulti si addormentano più tardi, si svegliano prima e dormono meno durante le notte più calde. E gli effetti peggiorano all’aumentare delle temperature, ma dipendono molto dai soggetti: con un aumento di 1 grado delle temperature minime, gli anziani soffrono due volte tanto; le persone che abitano i Paesi poveri soffrono 3 volte di più rispetto a chi abita in Paesi più ricchi; le donne soffrono molto più il caldo rispetto agli uomini.
Mettendo infine in relazione i dati ottenuti dall’analisi e gli scenari climatici, gli studiosi hanno potuto capire cosa potrebbe succedere in futuro. Secondo lo studio la crisi climatica potrebbe rendere ancora più netto il divario tra Paesi poveri e ricchi, in termini di qualità del sonno. In futuro potrebbe essere necessario fare dei pisolini diurni, per compensare alle poche ore di sonno fatte durante la notte, ma l’effetto della temperatura su corpo e mente tenderebbe a peggiorare.
Senza misure di adattamento e un taglio delle emissioni, le temperature sono destinate ad aumentare a livello globale e questo potrebbe causarci entro fine secolo in media 2 settimane l’anno di notti disturbate dal caldo.
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