Approvata dopo 4 anni la Legge Salvamare. Costa: «una pietra miliare»
Il Senato ha approvato in via definitiva la cosiddetta “Legge Salvamare“. La legge permette ai pescatori che recuperano plastica in mare con le reti di portarla in porto, e prevede che le autorità portuali si attrezzino per riceverla in apposite isole ecologiche e avviarla al riciclo.
Finora, infatti, i pescatori erano costretti a ributtare in mare la plastica e i rifiuti che pescavano, altrimenti avrebbero dovuto pagare per il loro smaltimento o sarebbero andati incontro a una denuncia penale per trasporto illegale per rifiuti.
Nonostante il nome, la Legge Salvamare vale anche per laghi e fiumi.
L’11 maggio l’Aula del Senato ha approvato il testo con 198 voti favorevoli, nessun contrario e 17 astenuti. La proposta era stata presentata nel 2018 dall’allora Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, del Movimento 5 Stelle. Su Facebook, Costa ha commentato la notizia scrivendo di essere «felicissimo, emozionato e commosso». «La perseveranza – ha scritto -, la testardaggine, la voglia, la passione, con un pizzico di pazzia parlamentare, hanno trasformato un’idea in una legge che fa bene al mare e all’Italia».
La legge prevede anche l’avvio di campagne di sensibilizzazione e di attività di educazione ambientale nelle scuole e per i cittadini. «Prima era possibile, ma non obbligatorio – ha detto Costa -. Da adesso sì. Inoltre, tutte le scuole dovranno fare raccolta differenziata, con l’aiuto degli studenti».
Nella giornata di martedì 17 maggio l’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa è intervenuto in una conferenza stampa organizzata dall’associazione Marevivo. La legge Salvamare è «una pietra miliare», ha detto Costa durante il suo intervento. L’ex ministro ha spiegato che il percorso per la redazione del decreto legge ha naturalmente dovuto passare attraverso dei compromessi, ma ha assicurato che questa è la legge migliore possibile.
Ricordando di essere stato l’ultimo titolare del Ministero dell’Ambiente prima che venisse trasformato in Ministero della Transizione Ecologica, Costa ha commentato: «vorrei tanto che non si parlasse più di transizione ecologica, ma di conversione ecologica, perché la conversione ecologica porta a cambiare vita».
«La Legge Salvamare è una legge di conversione ecologica», ha sottolineato l’ex Ministro, perché «rende partecipativo il percorso di vita quotidiana, ci aiuta a convertire il cittadino verso l’ecologia, che è un’altra cosa rispetto alla sola energia».
Tra gli interventi anche quello di Rossella Muroni, Vicepresidente della Commissione Ambiente e deputata di FacciamoECO. Muroni ha parlato in particolare di come la legge sia nata dal dialogo diretto con i pescatori.
La Legge Salvamare è «nata in maniera trasversale», ha detto, ricordando che a lavorarci insieme sono state persone del Governo e persone – come lei – che ai tempi erano all’Opposizione.
Definendolo come determinato e molto attento ad ascoltare e «fare squadra», Muroni ha infine elogiato il lavoro dell’ex ministro Costa che – ha confidato – «ci manca molto».
Grazie a @MarevivoOnlus e a @RosalbaGiugni che hanno aiutato noi parlamentari a fare squadra per arrivare al varo della legge #SalvaMare e grazie a @SergioCosta_min che ha capito subito le potenzialità della mia pdl sul #fishingforlitter e l’ha ‘adottata’ pic.twitter.com/GDN73XzKxz
— Rossella Muroni (@RossellaMuroni) May 17, 2022
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