Siccità, lago di Como ai minimi storici: navigazione a rischio
L’emergenza siccità sta colpendo anche i grandi laghi della Lombardia: il Lago di Como, secondo quanto riferisce l’Autorità di Bacino del Lario, è infatti ai minimi storici.
Il lago Maggiore, secondo i dati delle autorità di bacino, dopo aver recuperato 4cm grazie alle piogge cadute nei primi giorni di aprile, oggi ha un valore attuale di 3,8 cm allo zero idrometrico di Sesto Calende, con un riempimento al 30%. Il lago di Como (-30 cm) ha una riserva d’acqua disponibile prossima solo al 5%.
Da gennaio mancano all’appello 20 miliardi di metri cubi di acqua , che corrisponde al -47%, di pioggia in meno rispetto alla norma. Al Nord-ovest il deficit ha raggiunto il -81% di anomalia mensile (il 7° valore più basso mai registrato).
Il lago di Como a causa della grave siccità, si è ritirato così tanto da creare una grande spiaggia che, come ci conferma il meteorologo Lorenzo Danieli che risiede in zona, in decine di anni non si era mai vista. Normalmente, infatti, questa lingua di sabbia si trova sotto almeno 1 metro di acqua (come evidenzia la linea rossa sul muretto nella foto scattata ieri sera).
Siccità: navigazione a rischio nel Lago di Como
Luigi Lusardi, il presidente dell’Autorità di Bacino ha affermato in un’intervista all’Agi che se la situazione dovesse proseguire e la mancanza di pioggia protrarsi, la navigazione nel lago sarebbe a rischio.
Già adesso, secondo Lusuardi, non sono più agibili tutti e 1500 i posti disponibili per le imbarcazioni private e anche i taxi lacustri hanno dei problemi. Se la situazione non dovesse migliorare sarà complicato attraccare anche per la navigazione pubblica. A questa situazione si aggiunge anche il fatto che mancando la pressione dell’acqua, le onde dei battelli rosicchiano i muri provocandone il crollo e richiedono un continuo monitoraggio.
La siccità, insieme all’azione criminale dei piromani, ha favorito anche la diffusione di alcuni roghi proprio nella zona del Lago di Como.
L’incendio più esteso, è divampato sabato scorso nella zona di Olgiasca, sul promontorio che sovrasta la cittadina sulle sponde dell’Alto Lario e ha quasi raggiunto alcune abitazioni costringendo gli abitanti alll’evacuazione.
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