Deforestazione in Amazzonia, a gennaio 2022 distrutta un’area grande 2 volte e mezzo Milano
Continua inesorabile la deforestazione dell’Amazzonia: la deforestazione lo scorso mese ha raggiunto il tasso più alto per il mese di gennaio a partire dal 2015, anno di inizio dei rilevamenti. A comunicarlo è stata Inpe, l’agenzia spaziale del governo, secondo cui a gennaio 2022 sono stati distrutti 430 chilometri quadrati di foresta amazzonica, cinque volte di più rispetto al gennaio dell’anno scorso.
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L’analisi preliminare dei dati satellitari ha mostrato un netto aumento della superficie rasa al suolo nel corso dell’ultimo mese: si tratta del mese di gennaio con tasso più alto dal 2015. Complessivamente l’Amazzonia a gennaio 2022 ha perso un’area pari a quasi 2 volte e mezzo la superficie della città di Milano.
Deforestazione della Foresta Amazzonica: nel 2021 distrutti oltre 13 mila chilometri quadrati
A gennaio di solito, stagione delle piogge per il Brasile, la deforestazione rallenta, per poi accelerare nei restanti mesi dell’anno. Secondo un ricercatore dell’Inpe l’anomalia di gennaio potrebbe essere in parte dovuta ad una maggiore difficoltà a recuperare i dati nel mese di novembre e dicembre 2021, a causa della copertura nuvolosa.
Nel mese di ottobre 2021 l’Inpe stima una perdita complessiva di 877 chilometri quadrati di foresta. Nell’arco del 2021 la foresta Amazzonica è stata privata di oltre 13.200 chilometri quadrati secondo Inpe: una superficie quasi pari a quella della Campania. Il trend è in aumento: nel 2021 la deforestazione è aumentata del 33% rispetto all’anno precedente, anno già critico per la salute dell’Amazzonia.
Il Ministero dell’Ambiente brasiliano ha commentato la notizia a Reuters invitando a non considerare il trend mensile, poiché non fa una fotografia fedele alla situazione: secondo le autorità, infatti, il trend del periodo agosto-gennaio è in lieve calo rispetto all’anno precedente. Il Ministero ha poi aggiunto che nel 2022 prenderà azioni più severe contro i crimini ambientali.
Negli ultimi 3 anni la deforestazione è aumentata del 53%
Il presidente Jair Bolsonaro sotto la pressione della politica internazionale, ha firmato durante la Cop26 un patto per porre fine alla deforestazione illegale entro il 2028, e fermare l’abbattimento forestale entro il 2030. Dal suo insediamento nel gennaio 2019, sta continuando a promuovere la distruzione delle foreste indebolendo ogni forma di tutela ambientale. Nei tre anni di governo, la deforestazione è aumentata del 52,9% rispetto al triennio precedente, che ha provocato il 10% in più di emissioni. Lo rivela una inchiesta condotta dalla ong brasiliana Instituto centro de vida e pubblicata da Unearthed, il nucleo di giornalismo investigativo che fa capo all’organizzazione ambientalista Greenpeace.
La foresta amazzonica ha assorbito circa un quarto di tutte le emissioni da combustibili fossili dal 1960, svolgendo un ruolo decisivo nel bilancio globale. La perdita di questo polmone verde potrebbe infatti impedire il raggiungimento degli obiettivi climatici e quindi compromettere la lotta alla crisi climatica.
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