Nel 2021 triplicati i FULMINI attorno al POLO NORD: lo studio
Nel 2021 i fulmini hanno raggiunto ancora più spesso le zone attorno al Polo Nord, più precisamente a nord dell’85° parallelo: rispetto al 2020 i fulmini sono triplicati, e si tratta di un numero quasi due volte più alto rispetto al totale di quelli caduti nell’arco dei 9 anni precedenti. Tra i Paesi del Mondo a ricevere più fulmini in assoluto ci sono Brasile e Stati Uniti, mentre l’Italia è tra i Paesi europei a ricevere in media più fulmini per chilometro quadrato.
Questi i dati più salienti dello studio sulle fulminazioni registrate nel 2021, pubblicato dal U.S. National Lightning Detection Network di Vaisala, che dal 1983 registra le fulminazioni negli USA e dal 2009 in tutto il Mondo.
Triplicati nel 2021 i fulmini a nord dell’80° parallelo
Secondo il rapporto nel 2021 oltre l’85° parallelo nord sono stati rilevati quasi il doppio dei fulmini rispetto a quelli caduti nei 9 anni precedenti. In particolare, negli ultimi 3 anni il numero di fulmini rilevati è stato particolarmente elevato con oltre 100 fulminazioni rilevate nel 2019, quasi 200 nel 2020 e ben 634 nel 2021.
Oltre il circolo polare artico nel 2021 sono caduti in tutto 1,8 milioni di fulmini. Si tratta del maggior numero di fulmini registrati dal 2012 a questa parte.
Si tratta di un dato che testimonia quanto il clima stia cambiando nella regione artica. Ad agosto del 2021 per la prima volta da quando sono iniziate le osservazioni è caduta pioggia invece che neve ad oltre 3000 metri sul ghiacciaio in Groenlandia.
Resta invariato però il Guinnes World Record: nel 2019 è stato rilevato il fulmine più vicino al Polo Nord mai registrato. Il fulmine è caduto a soli 52 chilometri dal Polo Nord.
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Brasile al primo posto per numero di fulmini nel 2021
A livello globale è il Brasile ad aver ricevuto più fulmini, con ben 225 milioni di fulminazioni. Al secondo posto ci sono gli Stati Uniti (194 milioni) seguiti dalla Repubblica Democratica del Congo (180 milioni). Giù dal podio l’Australia (146 milioni), Cina (86), Indonesia (81), India (51), Messico (50), Argentina (44) e Colombia (36).
Singapore è il primo Paese per densità di fulmini, con ben 163 fulmini per chilometro quadrato, seguito da Macao (135), Brunei (105), e Repubblica Democratica del Congo (77).
Il Lago di Maracaibo (Venezuela), il più grande del Sud America resta il luogo che riceve più fulmini durante tutto l’anno con una media di quasi 300 giorni l’anno in cui cade almeno un fulmine.
L‘Italia è uno degli stati europei che ha ricevuto più fulmini nel 2021: si sono contati 2,7 milioni di fulmini lo scorso anno. In media in Italia cadono quasi 12 fulmini per chilometro quadrato. Solo nei Balcani la media è superiore, con un massimo di 14,4 fulmini per chilometro quadrato nel Montenegro.
Oltre 194 milioni di fulmini negli Stati Uniti
Nel 2021 sono caduti 24 milioni di fulmini in più sugli Stati Uniti rispetto al 2020. In tutto si sono contati 194 milioni di fulmini sugli USA nel 2021, di cui quasi 42 solo nello stato del Texas, che resta lo stato che riceve più fulmini di tutti gli Stati Uniti, seguito dalla Florida. La Florida è il primo stato degli USA per densità dei fulmini (quasi 86 per chilometro quadrato), seguita da Louisiana (81) e Texas (60).
L’eccezionale fronte temporalesco di metà dicembre responsabile della devastante ondata di maltempo, con grandine, venti forti e numerosi tornado ha scatenato oltre 100 mila fulmini.
Tra i grattacieli americani a ricevere più fulmini è stata la Willis Tower e il John Hancock Center di Chicago. I grattacieli di New York City hanno ricevuto meno fulmini: in particolare il One World Trade Center ne ha ricevuti 109, la Trump Tower 103 e l’Empire State Building 25.
Fulminazioni, incendi: un fulmine responsabile del Bootleg Fire
Negli Stati Uniti i fulmini sono responsabili del 14% degli incendi. Nonostante si tratti di una percentuale nettamente inferiore rispetto agli incendi innescati dall’uomo, i roghi derivanti sono responsabili del 58% della superficie bruciata ogni anno. Nel 2021 un fulmine ha dato vita al terribile Bootleg Fire, il terzo più vasto incendio della storia dell’Oregon, che bruciò oltre 400 mila acri.
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