Ultime piogge mercoledì, poi verso CAPODANNO con l’ANTICICLONE: i dettagli
Con la perturbazione giunta ieri in allontanamento, il Sud e la Sicilia sperimentano le ultime piogge. Atmosfera instabile anche su alcuni settori alpini di confine, ma da giovedì cambia tutto
La scena meteo sull’Italia nella settimana di Capodanno rimarrà piuttosto instabile fino a domani, mercoledì 29 dicembre, con le ultime residue piogge al Sud e in Sicilia e precipitazioni a tratte intense sui settori di confine delle Alpi nord occidentali. Da giovedì inizierà ad espandersi dall’Africa nordoccidentale un forte campo di alta pressione, associato a una massa d’aria estremamente mite che determinerà una fase stabile su tutto il Paese e un’ondata di caldo anomalo, con apice proprio tra il 31 dicembre e il primo giorno del 2022, particolarmente sensibile sulle Alpi dove lo scarto termico sarà anche di 10-15 gradi. Di conseguenza le nebbie e le foschie risulteranno nuovamente diffuse sulle pianure del Nord, anche fitte e persistenti nella Val Padana insieme a un nuovo aumento delle sostanze inquinanti (a questo link la situazione attuale).
CAPODANNO tra NEBBIA e CALDO RECORD: possibili temperature ESTIVE! Ecco dove |
Meteo per le prossime ore: perturbazione in allontanamento con residue piogge al Sud e in Sicilia; venti al Centro-Sud e clima generalmente mite
Cielo in prevalenza nuvoloso su gran parte d’Italia con possibili schiarite più ampie tra il basso Lazio, l’Abruzzo, il Molise, la Campania e nel sudovest della Sicilia. Nella prima parte della giornata piogge sparse sulla Calabria e nel Messinese, più intense sul settore tirrenico della Calabria; piogge isolate sulla Puglia meridionale. Neve in Valle d’Aosta e sui rilievi dell’alto Piemonte sopra 1000-1400 m; deboli piogge occasionali nell’ovest della Toscana. Nel corso del pomeriggio i fenomeni al Sud tenderanno a indebolirsi e ad esaurirsi quasi ovunque entro sera. In serata precipitazioni lungo le Alpi nordoccidentali e centrali, più intense sulle zone di confine, con limite della neve in graduale rialzo da 1400 a 2000 m.
Temperature massime in lieve crescita al Nord e in Sardegna, stabili o in lieve calo al Sud.
Ventoso sui mari di ponente, sul basso Ionio e sulle due Isole maggiori per venti moderati o forti di Maestrale; venti in prevalenza deboli sulle regioni centro settentrionali.
Mari: poco mosso gran parte dell’Adriatico; mossi l’alto Tirreno, il Canale d’Otranto e l’alto Ionio; fino a molto mossi i restanti bacini, localmente anche agitati il basso Tirreno e i Canali delle Isole.
Meteo per mercoledì 29 dicembre: qualche pioggia bagna Calabria e Sicilia, precipitazioni a tratte significative su alcuni settori alpini di confine; clima mite e punte di 20 gradi nelle Isole
Cielo molto nuvoloso sul basso versante tirrenico con qualche pioggia sparsa tra la Calabria, specie nel sud, e il nordest della Sicilia. Nuvolosità variabile, ma solo deboli piogge occasionali sulla Puglia. Pioverà in Valle d’Aosta e sulle Alpi centro-settentrionali del Piemonte, specie nei settori di confine, con neve solo ad alta quota oltre i 2000-2300 metri; tra pomeriggio e sera le precipitazioni si estenderanno gradualmente alle Alpi più settentrionali di Lombardia e sull’Alto Adige con neve sopra 1800 m circa. Nel resto d’Italia cielo da parzialmente nuvoloso a nuvoloso ma senza precipitazioni. In pianura padana e sulle coste adriatiche del Nord foschie dense o nebbia, in parziale diradamento nelle ore pomeridiane.
Temperature minime in aumento su Alpi, Centro e Sardegna. Temperature massime in aumento di qualche grado su Alpi, Piemonte, Liguria, Emilia, regioni centrali e Sicilia; valori intorno ai 20 gradi sulle isole maggiori.
Venti di Maestrale fino a tesi o localmente forti su Sardegna e Sicilia, Maestrale teso sul Tirreno meridionale, moderato sul medio e basso mare Adriatico; dalla sera locali episodi di Foehn nelle valli alpine occidentali. Venti deboli altrove.
Mari: molto mossi i mari di ponente, fino ad agitati il Mare di Corsica e di Sardegna, il Canale di Sardegna e di Sicilia; per lo più poco mossi l’alto Adriatico e l’alto Ionio, mossi Ionio meridionale, medio e basso Adriatico.
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